Originariamente Scritto da
mat69
In merito a quanto richiamato qui:
http://forum.meteonetwork.it/meteorologia/148605-intertropical-convergence-zone-linea-convergenza-tropicale-rappresenta-zona-delle-basse-pressione-equatoriali-nelle-quali-convergono-gli-alisei-2013-monitoraggio-indicazioni-per-medio-termine-3.html#post1059574086
opero alcune personali riflessioni
avevo fatto riferimento ad alcuni segnali che potevano far pensare ad un graduale miglioramento delle condizioni meteo – climatiche che hanno finora sfavorito l’Europa centro – occidentale ed il Mediterraneo.
Questo nonostante le immediate prospettive di una netta recrudescenza dei fenomeni di instabilità e di un sensibile calo termico.
Allegato 313671
Un passo avanti verso una maggior stabilità si può oggi diagnosticare nel lungo termine alla luce di importanti cambiamenti nel regime dei venti monsonici dell’Africa occidentale.
Lo squilibrio che fino ad oggi si è mantenuto tra le fasce altopressorie tropicali dell’Africa occidentale, decisamente depresse, e quelle invece centro – orientali, più elevate di latitudine, dovrebbe progressivamente attenuarsi consentendo un graduale colmamento della persistente lacuna barica presente su buona parte dell’Europa occidentale e del Mediterraneo.
Alla luce di queste considerazioni, l’aria fredda, ancora presente in quota, tenderà a stemperarsi con aria più mite proprio ad iniziare dalle latitudini mediterranee e ciò contribuirà ad innalzare di latitudine le intense correnti a getto che ad oggi ancora scorrono fino al nord Africa.
Ecco quindi che, già a partire dalla prima decade di giugno, le perturbazioni associate a correnti fresche nord Atlantiche, potrebbero transitare sull’Europa centro settentrionale ma non più alimentare la grossa pozza di aria fredda ed instabile che ha penalizzato l’Europa occidentale ed il Mediterraneo.
Il getto occidentale dovrebbe tuttavia per il momento, rimanere assai teso in Oceano alle medie latitudini a causa di marcate anomalìe negative delle sue acque superficiali.
Allegato 313672
Motivo per cui, non ritengo affatto peregrina l’ipotesi di un progressivo aumento dei geopotenziali in ambito mediterraneo associato a tentativi, da parte dell’anticiclone delle Azzorre, di spingersi sempre più verso est nel tentativo di conquistare parte dell’Europa centrale ad iniziare da ovest.
Si tratta di una fase embrionale, di un tentativo di uscita verso un’anomalìa climatica della quale è già importante prendere atto senza al momento scendere in ulteriori dettagli previsionali oggetto di successive trattazioni.
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