Un po' come spesso accade quando mi trovo, ora decisamente piu' di rado, con i miei vecchi amici per qualche "rimpatriata" la sera: si puo' partire anche da disquisizioni filosofiche sull'origine dell'universo, ma dopo un po' (e qualche birra...) si finisce sempre a parlare di figa !
Bell'esempio. Ecco... Il GW è la figa dei forum meteo.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Di sicuro non del GW, la cui presenza o assenza non aggiunge nulla a considerazioni di tipo statistico.
Come si valutano le anomalie lo ha spiegato Lorenzo varie volte, alcune in maniera fin troppo dettagliata.
I periodi di riferimento per i confronti li stabilisce il WMO.
Se vogliamo parlare di questo bene. Se vogliam parlare di GW e ti come viene tirato per la giacca facciamolo pure, ma vuol dire parlar d'altro.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La questione mi sembra più linguistico-filosofica che di sostanza. Ogni disciplina ha un suo linguaggio peculiare e possiamo anche decidere di utilizzare correttamente i vocaboli della statistica anziché quelli mutuati dal linguaggio comune quando si parla di "anomalia" o "eccezionalità". Ma la sostanza non cambierebbe, perché la tendenza del clima, al di là della direzione a cui è destinata, si nota soprattutto da altri fattori, meno matematici ed extra-medie numeriche.
Prendo spunto da questo tuo passaggio per approfondire la questione.
Il WMO stabilisce il periodo di riferimento trentennale per definire in modo convenzionale il cosiddetto clima attuale. Questa convenzione nasce per far fronte all'esigenza di parlare tutti nel mondo la stessa lingua quando si fanno confronti ma c'e' un però ...
... personalmente mi affido a queste tre semplici regole:
- Regola n.1 : il clima (universo climatico) è un sistema dinamico
- Regola n.2 : ogni periodo di riferimento (campione) di coerente durata rappresenta una stima (in senso statico) del clima (universo climatico)
- Regola n.3 : media e deviazione standard (campionarie) rappresentano sintesi (in via induttiva) del clima (universo climatico)
da cui ne consegue che (a mero titolo di esempio):
- Il clima evolve nel tempo [Regola n.1]
- Un ventennio di osservazioni è il periodo di riferimento minimo per la formazione di un campione climatico [Regola n.2]
- Un trentennio di osservazioni è il periodo di riferimento convenzionale di un campione climatico [Regola n.2]
- Un periodo di riferimento di almeno un ventennio è un campione climatico coerente [Regola n.2]
- Un qualsiasi campione climatico rappresenta una stima (inferenziale) corretta del clima (universo climatico) [Regola n.2]
- Maggiore è la durata temporale del campione climatico migliore è la stima del clima [Regola n.1, 2]
- Media e deviazione standard secolari sono sintesi del clima più accurate rispetto a media e deviazione standard trentennali [Regola 1,2,3]
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Solo in parte condivisibile il tuo ragionamento, per quanto mi riguarda. Non condivido il fatto che sia una questione filosofica piuttosto che di sostanza per vari motivi tra i quali il fatto che se il linguaggio è quello numerico esso non si presta per sua natura a tante filosofie ma può prestarsi a strumentalizzaioni, come sottolineato in post precedenti. Utilizzare i numeri in modo improprio per strumentalizzare a tutti i costi non è corretto. Cercare di comprendere il corretto utilizzo e la corretta interpretazione contribuisce a smascherare sia chi sostiene che l'estate 2003 è una stagione normale, sia chi sostiene che il febbraio 1929 è la norma degli inverni italiani, sia chi sostiene che il maggio 2013 è stato eccezionalmente freddo, sia chi sostiene che dagli anni 2000 è in atto un raffreddamento globale, sia chi sostiene che la piovosità della primavera 2013 nel nord-est è cosa normale, ecc ...
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Interessante.
A parte il fatto che ho chiesto di cosa parleresti e non di cosa non parleresti ne deduco che il global warming lo valutino con considerazioni di tipo filosofico.
Riguardo la mia libera interpretazione di anomalia, rileggendomi e rileggendovi devo fare un passo indietro.
Giusta la definizione di Causaeffetto. Il problema è, come spesso succede, come viene interpretato il termine anomalia dai media che fanno apparire un fatto anomalo al limite dell'inspiegabile. In realtà l'anomalia è, in generale, ciò che rende "vivo" il pianeta.
Provo a spiegarmi: una alluvione in una piana alluvionale su un orizzonte temporale di 20-30 anni è sicuramente anomala.
Diventa allora singolare la definizione di piana alluvionale, nella quale appunto una alluvione mi pare piuttosto "normale".
Per questo ho preferito il termine scostamento.
In realtà, a rigore, è preferibile comunque l'uso del termine anomalia.
Spero di essere stato chiaro.
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