Non ho fatto caso alle statistiche, ma PURAMENTE africani non ne ricordo poi pochi
Comunque ho dato ad esempio un'occhiata alle mappe dell'anno scorso; quelli che si muovono nei dintorni del Mediterraneo nel periodo 8-11 agosto e 15-22 (24-25) agosto sono africani puri. Prova a vedere come evolvono i getti e come nel contempo evolve la bolla calda: vedi che in entrambi i casi l'anticiclone si fa strada (o ci prova) a spallate, senza guardare a come il getto lo modellerebbe
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
ora che mi ci ha fatto guardare, vedo che l'HP africano è la conseguenza del getto Atlantico poi passivamente vivacchia bene se il
getto si spiana sull'Europa:
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per me l'anticiclone subtropicale africano è sempre stato figlio del JS atlantico.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 11/07/2013 alle 16:35
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
esempio, come il getto atlantico tenda mediamente a passare sotto l'arco alpino nel giugno 2013 al contrario del 2003:
79_3_128_120_191_10_30_40.png79_3_128_120_191_10_31_3.png
Il getto sul suo primo quadrante sviluppa le alte pressioni.
Questo è il risultato della distribuzione media dei massimi e minimi di temperatura in atmosfera, sul continente ed in mare aperto.
Per capire "chi modella chi" devi guardare giorno dopo giorno i movimenti delle varie figure.
E può essere anche il contrario, fidati.
Esempio: tra Marocco ed Algeria l'aria si scalda con l'avanzare dei giorni e delle settimane, non passano fronti in zona. La convezione diurna inizia a portare aria più calda verso l'alto; allora il geopotenziale inizia ad aumentare, in maniera via via più corposa.
Nel frattempo l'oceano a ridosso della costa (tra le Canarie e Madeira, tanto per avere un'idea) è ancora freddo per qualche motivo; magari c'è anche una buona copertura nuvolosa e l'aria rimane fresca anche in quota. Qui i geopotenziali rimangono bassi.
Conseguenza: il gradiente termico e di geopotenziale tra terraferma e oceano aumenta con il passare dei giorni ---> i venti in quota accelerano, con maggior vigore dove il gradiente è più forte (negli immediati dintorni della costa). Vista la forma del litorale africano sul versante oceanico i venti in quota tendenzialmente prendono direzione NE o ENE, e avanzano verso il Mediterraneo. A questo punto, a seconda delle condizioni di temperatura dell'aria sopra il Mediterraneo le correnti possono accelerare ulteriormente, rallentare, diffluire; ma intanto si è creata questa corrente secondaria (un po' come quella dell'esempio di qualche messaggio fa) che genera avvezione di vorticità.
Se la corrente è sufficientemente forte l'avvezione di vorticità è abbastanza robusta da generare rotazione oraria delle masse d'aria sul suo versante "destro" (e viceversa su quello sinistro), contribuendo così a generare o sviluppare ancor di più un promontorio magari preesistente, rafforzandone i geopotenziali o gonfiandolo verso nord.
Il getto atlantico in tutto questo non è intervenuto. E' nato un ramo secondario del getto (chiamiamolo subtropicale se vogliamo, ma è una convenzione) da un evento non causato da avvezioni di alcun tipo.
Di esempi ce ne sono, questo era il primo che mi è venuto in mente
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Avete appena assistito a una lezione di "Weather for Dummies".
Grande Lorenzo!
Luca Bargagna
Quale comportamento? Quello descritto da te o da me?
Nel caso che ho descritto io no, è indipendente da dove si trovi il getto atlantico; può essere anche risalito sull'Islanda per poi scendere verso Mare del Nord, Germania, Alpi orientali e coste balcaniche, e di sicuro in quel caso non influenza ciò che succede tra Canarie, Azzorre e Madeira.
Cercate di ragionare oltre gli schemi prefissati: questi descrivono solo una parte delle possibili configurazioni (ipoteticamente infinite). Io stesso ogni volta che disegno una mappa dei fronti non trovo riscontri in passato e devo pensare sempre in maniera differente
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
invece credo di sì..
Questo il getto pre anticiclone africano di metà agosto 2012 che come ben scrivi tu Lorenzo non va a disturbare l'area Marocco/Algeria, da lì
nasce l'africano e l'accumulo di calore che hai descritto :
JS 13 agosto 2012.gifJS 14 agosto 2012.gifJS 15 agosto 2012.gifJS 16 agosto 2012.gif
Complimenti Lore e Alessandro per la stupenda lezione che stante facendo
Una domanda Lore riusciresti a trovare qualche esempio pratico nelle reanalisi Per ignoranza ho sempre creduto che l'anticiclone africano riuscisse a portare gpt alti e le correnti calde verso nord proprio grazie al getto atlantico leggendo la tua teoria si direbbe che non è una regola
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
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