Assolutamente no. Dipende dal valore dell'AO. Chiaramente più è alto più le occasioni diventerebbero poche. Poi con l'asse, parametro Φ,abbiamo anche informazioni sul tipo di attività d'onda planetaria e quindi schema configurativo. Che poi capitino eventi imprevisti è possibile ma certamente brevi e poco significativi a livello europeo.
[B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
[/FONT][/SIZE][/B][/B]
[B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
[/FONT][/SIZE][/B][/B]
Complimentoni! Appena avrò il tempo me lo leggerò tutto e vedrò di porre anche io alcune questioni. La cosa che mi colpisce dando una prima occhiata al paper in PDF è la chiarezza e la semplicità della spiegazione.
Per quel che riguarda il SAI ribadirei una volta per tutte che non si deve guardare all' estensione nevosa del mese di Ottobre nel comparto euroasiatico. Ma al TASSO DI INCREMENTO che essa ha DURANTE il corso del mese di Ottobre nel comparto euroasiatico SOTTO il 60° parallelo.
Ma quindi spiegandolo a parole facili come sarà questo inverno in linea di massima?
[B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
[/FONT][/SIZE][/B][/B]
Complimenti a tutti ragazzil'unico problema è che il file PDF non risulta più disponibile
![]()
non mi ero accorto che si fosse aperta una nuova discussione in merito....ripropongo il mio commento anche qui:
Gran lavoro, complimenti!
Da studioso del clima e dell'Artic Oscillation, a mia volta realizzatore di previsioni stagionali, ritengo però che il periodo su cui è stato eseguito il confronto possa rivelarsi troppo breve.
Calibrando sullo stesso periodo (1976-2012) un modello multiregressivo su campi di pressione e/o temperatura superficiale oceanica ecc... potrei ottenere risultati simili, ma avrei però brutte sorprese provando a propagare la simulazione nel passato (prima del 1976) e quindi anche nel futuro (previsione dell'AO invernale).
Nelle dinamiche climatiche infatti spesso si instaurano legami, anche significativi, in grado di durare decenni, per poi scomparire nel nulla… Difficile dimenticare la clamorosa toppata del Met Office che predisse una NAO positiva per l’inverno 2009-2010.
Quindi, sebbene a vostro favore ci sia il fatto che i legami individuati, già ad una prima lettura, paiono avere una ragione fisica alle spalle, il periodo su cui è stato fatto il confronto potrebbe risultare troppo breve, specialmente per poter affermare “Scoperto l’indice più predittivo di sempre per la stagione invernale”…
Le rianalisi dei campi di altezza geopotenziale a 500 hPa sul Nord Emisfero è sicuramente affidabile a partire dal 1950. Recenti lavori hanno reso sufficientemente attendibile praticamente tutto lo scorso secolo e oltre (“The Twentieth Century Reanalysis Project”), ma anche fermandosi al 1950 ci sarebbero a disposizione almeno altri 25 inverni per verificare la robustezza del legame individuato, ossia per eseguire una validazione senza la quale mi resta un grosso punto di domanda.
Detto questo, rinnovo i complimenti per il lavoro realizzato, che, pur con i dovuti aggiustamenti, potrebbe certamente meritare una pubblicazione su una rivista scientifica internazionale.
Andrea
www.reggioemiliameteo.it
Previsioni meteo, dati e webcam per Reggio Emilia e provincia
Segnalibri