Per l'andamento di ottobre mi sono confuso con il 2009, è venerdì....
Ma la sostanza del discorso non cambia, come ha be evidenziato elz il 2002 è un caso emblematico di come funziona il SAI.
Condivido le perplessità circa la connessione fisica di fondo, soprattutto sul fatto che sia in apparenza solo e quasi unicamente ottobre il mese che "funziona". Avrei detto che un periodo più esteso all'incirca fra l'equinozio e la prima metà di novembre (per ragioni di albedo e di incidenza solare) può rappresentare una buona base di partenza per cercare di capire i motivi di questa alta correlazione, ma vedo che non serve poi a molto.
Anche perché prima della metà degli anni 70 questa correlazione svanisce, il che mi fa aumentare la perplessità circa il background fisico di fondo e l'ipotesi (pur strana) che una consistente parte di questa correlazione sia puramente aleatoria...
~~~ Always looking at the sky~~~
gran bel dibattito è uscito quest anno in questo strano mese di ottobre, in cui tra la natura che apparentemente tace, e un opi che fa tenere sulle spine ki kome tanti e come il sottoscritto crede che nel trimestre invernale ne vedremo delle belle..penso cmq che l indice ao chiuderà a fine inverno con un valore medio neutrale..o leggermente posìtivo..ma avremo senz altro nel trimestre fmxrti sbalzi del valore in un senso e nell altro. Attenzione all opi che secondo me calerà alla fine
Questa è l'evoluzione della correlazione su 21 anni tra snowcover in eurasia(dalle 20 century reanalisi) e AO DJF nel periodo dal 1950,
blu: la correlazione snowcover di ottobre-AO
fucsia: 20set-20ott
giallo:10ott-10nov
verde:SAI ottobre
corre.png
Questi dati supporterebbero, almeno in parte, l'idea che la correlazione varia nel tempo , e migliora spostando in avanti il periodo in tempi recenti, la migliore correlazione in tempi recenti del SAI potrebbe in parte derivare da questo poichè misurando la variazione dello snowcover nel corso di ottobre ci si può aspettare che migliori quando la relazione snowcover-AO è più forte più avanti nel corso del mese e che peggiori (fino ad invertirsi di segno, come accade) quando invece diventa più forte nella prima parte del mese, possono ovviamente esserci anche altre ragioni( Il lavoro di Peings et al. cita a tal proposito la relazione tra qbo e snowcover,magari qualche connessione con il pacifico dato che la correlazione sembra essere migliore nel periodo di IPO+) e sicuramente c'è parecchia variabilità nelle correlazioni.
Ultima modifica di elz; 26/10/2013 alle 22:28
Già, supponiamo che i mesi DJF siano pure essi convenzionali come lo può essere ottobre allora vedi che mettiamo a nudo l'unico vero fattore che è proprio la termodinamica.
Torniamo quindi al nudo del problema: che correlazione c'è tra ottobre e i mesi invernali? e novembre dove lo mettiamo? Se è gia conseguenza del pattern ottobrino allora anche novembre va annoverato nel conteggio ma come?
Il mese di ottobre (secondo la convenzione) è in sostanza un "sunto" del comportamento che il vortice esplicherà nel prosieguo?
E l'effetto memoria è dato dal comportamento del vortice (OPI o "trattato del DNA del vortice polare") o dagli effetti che l'aria gelida, l'albedo sopra una superficie innevata provoca sulla circolazione con effetti graduali e a lento rilascio?
Mi viene quasi quasi il pensiero di ribaltare nuovamente causa/effetto e pensare che la causa primaria possa essere proprio "il suolo".
E perchè, visto che si parla di circolazione e di termodinamica, non allora la temperatura della colonna d'aria misurata alle varie altezze a partire dal suolo?
Matteo
per gioco avevo provato a farlo per l'estate, con lo scioglimento nel manto nevoso. Adesso non ricordo quale era il periodo migliore, avevo provato con aprile ,20 aprile-20 maggio e maggio, mi pare che il secondo fosse il migliore con una correlazione del 75%. dico per gioco perchè AO estiva ha meno influenza sulle medie latitudini rispetto all'inverno (almeno dalle reanalisi NCEP risultava così dall'anomaly correlation). Se hai tempo e voglia potresti darci un'occhiata
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
i motivi fisici alla base della correlazione come ho già espresso nel td dell'OPI potrebbero risiedere nella stratosfera. in qualche modo il segnale circolatorio di ottobre si ripercuote sullo sviluppo del vortice polare stratosferico che agendo da "membrana elastica" rispedisce al mittente con 2-3 mesi di ritardo la sua risposta amplificata. ma è tutta da valutare.
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viva la φγα
Certamente ma allora facciamo anche un'altra ipotesi:
se tu supponessi che l'effetto sul vortice polare fosse indotto proprio da ragioni termodinamiche piuttosto che da.... "effetti memoria" da dimostrare in capo allo stesso a questo punto metteresti assieme il raffreddamento massimo indotto dal suolo e nei pressi dello stesso + l'incremento dello strato di inversione per l'azione del vp che avrebbe possibile manovra di azione fin laddove (quindi sempre più in alto) esiste un residuo strato turbolento (sostituendo le masse d'aria + calde preesistenti con masse sempre più fredde).
Altro non è che l'accumulo verso l'alto di masse fredde pellicolari che stratificano in inversione termica.
Vedi? hai messo assieme l'incremento dello snow cover con la presenza del vortice polare, ma ci hai ficcato dentro anche un pò di termodinamica
Matteo
Banalmente perchè non posso pensare che la causa primaria risieda nell'altezza e nell'estensione dello strato di inversione?
Matteo
mat tutto è possibile, basta verificare tutte le ipotesi
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