praticamente ha spianato tutto cio che ha incontrato..
James era a Tacloban... mi ha fatto stare col fiato sospeso 2 giorni, perso tutti i contatti prima del landfall ! \fp\ Mark, che era a caccia pure con me a Zhapo per Utor, e' rimasto seriamente ferito ad una gamba.
Earth Uncut TV - YouTube
Esperienza terrificante. Non c'e' niente come un tifone T8.0 (anzi, a dir la verita', senza constraints ha superato abbondantemente il limite della tecnica Dvorak !) al massimo della potenza che fa landfall, e purtroppo i danni lo confermano. Da una analisi preliminare, il loro hotel si trovava a 26 ft sul livello del mare, ed 1 piano e mezzo sono stati inondati dalla storm surge, che pare abbia raggiunto i 12 metri........... \fp\
I video sono quello che e' riuscito a estrarre al momento, prima o poi postera' il video piu' completo. Le raffiche con le piante che vengono triturate sono impressionanti...
...chat con James Reynolds, www.typhoonfury.com
Always looking at the sky...James says:
http://www.wmo.int/pages/mediacentre...nfo_58_en.html
Simone says:
holy s**t....
James says:
now that's something I'd like to film!!
L?apocalisse di Sartori | Climatemonitor
di Luigi Mariani
Guido Guidi risponde al giornale del popolo: http://www.gdp.ch/articolo.php?id=5515
1. Si è parlato molto, in questi giorni, del tifone nelle Filippine. Alcuni analisti hanno dato la colpa al riscaldamento globale. Eppure questo parrebbe essersi arrestato negli ultimi 15 anni, e in ogni caso nemmeno l’IPCC è in grado di dire se questi fenomeni estremi siano aumentati e quale sia la causa di un eventuale loro aumento. Cosa ne pensa?
1. Gli eventi meteorologici estremi, quale certamente è stato il tifone Haiyan, sono spesso indicati come la trasposizione nella realtà percepibile del cambiamento climatico, che in quanto afferente alla lunga scala temporale ed alla vasta scala spaziale, è di difficile comprensione per chi non è addentro alla materia. Tuttavia, ad oggi, la letteratura scientifica disponibile e il punto di situazione che di questa fa l’IPCC non permettono questa trasposizione, che quindi assume carattere speculativo, in particolar modo per quel che attiene ai cicloni tropicali e alle piogge alluvionali. I primi per fortuna sconosciuti alle nostre latitudini, le seconde invece a noi molto note, come insegnano anche i tragici fatti di questi giorni. Le serie storiche tanto dell’intensità, quanto della frequenza di occorrenza di questi eventi, non permettono di individuare alcun trend, sia esso di segno positivo o negativo. È pur vero che i modelli di simulazione climatica dipingono scenari di lungo periodo in cui persisterebbe l’incertezza in relazione alla frequenza degli eventi, mentre aumenterebbe l’intensità di quelli oltre una certa soglia della scala con cui essi sono scientificamente catalogati, ma queste simulazioni stanno dimostrandosi poco attendibili nel breve e medio periodo, per cui c’è sicuramente bisogno di dati scientificamente più solidi. Il tifone Haiyan, inoltre, pur avendo raggiunto un livello di intensità elevatissimo, ha purtroppo molti precedenti, specialmente in quella zona dell’Oceano Pacifico.
Curiosamente però in questi giorni in cui se ne è fatto giustamente un gran parlare, nessuno ha rilevato due cose abbastanza significative. La prima è che la temperatura di superficie e dello strato immediatamente sottostante della zona di genesi e di sviluppo di Haiyan non presentava anomalie positive - ovvero eccesso di calore - particolarmente significative; semplicemente, le condizioni erano ideali per lo sviluppo di un evento di quel genere, condizioni che questo pianeta presenta anche molto spesso.
E la seconda è che il trend dei cicloni tropicali che hanno “toccato terra” nel Pacifico nord-occidentale tra il 1950 e il 2010 è negativo, ovvero il numero degli eventi rivelatisi distruttivi per gli insediamenti umani è diminuito; attenzione però, in questo c’è molta casualità, perché sui percorsi seguiti da questi eventi c’è ancora più incertezza, basti pensare che nell’altra zona calda del pianeta con riferimento ai cicloni tropicali, il bacino Atlantico, è stato ormai battuto il record del tempo trascorso senza che un uragano di categoria 3 o superiore arrivi a toccare gli Stati Uniti; prima o poi succederà, questo è sicuro, come è altrettanto sicuro che anche in quel caso si tornerà a parlare di global warming ed eventi estremi, dimenticando questo strano e decisamente favorevole comportamento degli ultimi anni.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 25/11/2013 alle 14:53
Stasera alle 21.10 su focus ( canale 56) una puntata dedicata a questo tifone...speriamo nn sia trattato alla studio aperto... nn penso.
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
La presentazione è stata annunciata in toni un po' troppo sensazionalistici, spero che il documentario non sia tutto così.
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
A me sembra ben fatto finora, non mi convince però il dato di venti a 300km/h e punte a 380 km/h...
Si parlerebbe di un tornado F5 su vasta scala, mi pare esagerato.
No no,anche altri forumisti e se non sbaglio Lorenzo Catania,fecero notare dalle stazioni meteo il picco di 380 km/h,battendo la raffica dei 372 km/h nel New England agli inizi del '900.
E poi se si parla di Tifone il termine tornado,mi pare inappropriato,a meno che nn l'abbia voluto intendere in senso ironico
Comunque e'stato un Cat 5 nella scala Saffir-Simpson
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
W il Libeccio!!!
Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
W il caldo!!!
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