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Risultati da 31 a 34 di 34
  1. #31
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Statistiche nevosità Abetone dal 69 a oggi

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Grazie, Enrico, informazione interessante! Quindi anche Prato Spilla e Cerreto. A proposito, sai per caso la fonte di queste notizie ( compresa quella della Foce di Campolino, dato che non la ricordo ), ed il criterio che usano, per dire che sono spontanei, e non seme da piantagione vicina?
    Le prime notizie in merito alla presenza spontanea dell'abete rosso si devono al grande botanico Alberto Chiarugi, che sicuramente conosci. I suoi lavori risalgono al 1936, quando pubblicò il primo rilievo sull'abetina di Campolino, che poi è il nucleo spontaneo dell'Abetone. Sempre Chiarugi fu lo scopritore dell'abete rosso del monte La Nuda, nei pressi dei Laghi Cerretano e Padule, ma su questi ci sono dei dubbi in merito alla loro spontaneità. Secondo me sono stati piantati nel periodo granducale (XIX secolo).
    Gli altri nuclei sono stati scoperti negli anni Novanta da alcuni botanici e li ho visitati tutti nel corso di una ricerca universitaria che ho effettuato in tutto l'Appennino sui popolamenti di Abies alba. Sono bei gruppi di abeti rossi misti ad abete bianco, posti in genere al di sopra della faggeta o nelle aree meno fertili. Si trovano nella zona del Lago Verde e sotto il M.Sillara (Bosco della Pianaccia), ma ce ne sono altri dispersi nella faggeta. Molti esemplari sono plurisecolari, sia di abete rosso che di abete bianco.
    La Regione Emilia Romagna ha pubblicato nel 1998 un libretto con la descrizione di questi popolamenti naturali di abete bianco e rosso dell'appennino parmense. Si intitola "Appennino Foresta d'Europa. Misure di salvaguardia delle popolazioni relittedi A.alba Mill., Picea excelsa Lam., Taxus baccata L. e dei loro habitat naturali dell'Appennino emiliano", che altro non è che la sintesi di un progetto LIFE volto alla salvaguardia proprio di questo formazioni residuali di conifere montane.
    Il criterio utilizzato per stabilire l'indigenato di una pianta è l'analisi genetica, ma anche l'osservazione visiva è spesso sufficiente.

    L'indigenato della "Picea excelsa" Lk. nell'Appennino etrusco / Alberto Chiarugi. - Firenze : Società botanica italiana, 1936. - P. 132-166, [1] c. di tav. : ill. ; 24 cm. ((Estr. da: Nuovo giornale botanico italiano, n.s., A. 1936 v. 43)).

    http://www.2020-horizon.com/Conserva...29-s63777.html


  2. #32
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    Predefinito Re: Statistiche nevosità Abetone dal 69 a oggi

    Perbacco Enrico! Grazie mille! Vedo che ne sai ben più di me: farò tesoro di tutte queste notizie che mi dai. Sono molto incuriosito, in senso buono, dal tuo accenno ad un riconoscimento visivo di un peccio indigeno. Mi piacerebbe che provassi a spiegarmi le differenze da uno piantato, o nato da seme di altra piantagione.
    Inoltre mi interesserebbe sapere se la tua ricerca universitaria sulle abetine appenniniche è consultabile in qualche modo. L'abete bianco è forse il mio albero preferito!

  3. #33
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Statistiche nevosità Abetone dal 69 a oggi

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Perbacco Enrico! Grazie mille! Vedo che ne sai ben più di me: farò tesoro di tutte queste notizie che mi dai. Sono molto incuriosito, in senso buono, dal tuo accenno ad un riconoscimento visivo di un peccio indigeno. Mi piacerebbe che provassi a spiegarmi le differenze da uno piantato, o nato da seme di altra piantagione.
    Inoltre mi interesserebbe sapere se la tua ricerca universitaria sulle abetine appenniniche è consultabile in qualche modo. L'abete bianco è forse il mio albero preferito!
    magari in pvt. Non si sembra la sede più adatta

  4. #34
    Rws
    Ospite

    Predefinito Re: Statistiche nevosità Abetone dal 69 a oggi

    Beh, si può aprire anche un topic in altra sezione.
    Non sono esperto ed avrei diverse domande.
    La prima te la faccio qui: cosa ne pensi dell' abete di douglas introdotto come rimboschimento in molte zone, compreso l'appennino toscano? Io sono per le specie autoctone, A.alba in primis.

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