assestamento neve prima dopo durante

**lifeisnow** · 23/12/2013, 00:21

riporto qua il mio commento inserito nell'altro 3d:

Parlando in condizioni di neve polverosa dove il rapporto tende ad essere prossimo ad 1mm --> 2 cm con 50 mm tendi a fare 100 cm ma nel giro di poco per l'assestamento ottieni una forte riduzione dello spessore tanto che non ci metti molto a vederti dimezzato lo spessore iniziale mentre con neve piu' umida nel rapporto 1--> 1 con 50 mm fai 50 cm ma l'assestamento dopo e' sicuramente ben ben minore in quanto e' gia quasi totalmente assestata di suo, in fin dei conti se i mm sono sempre gli stessi anche l'altezza finale a parita' di assestamento deve per forza di cose coincidere

**ArgenteraBest** · 23/12/2013, 00:26

Originariamente Scritto da lifeisnow

Parlando in condizioni di neve polverosa dove il rapporto tende ad essere prossimo ad 1mm --> 2 cm con 50 mm tendi a fare 100 cm ma nel giro di poco per l'assestamento ottieni una forte riduzione dello spessore tanto che non ci metti molto a vederti dimezzato lo spessore iniziale mentre con neve piu' umida nel rapporto 1--> 1 con 50 mm fai 50 cm ma l'assestamento dopo e' sicuramente ben ben minore in quanto e' gia quasi totalmente assestata di suo

l assestamento post nevicata con t negative è molto limitato con spessori inferiori al metro ( esperienza freeride alpinismo) ed è uno dei problemi da valanga solitamente sottovalutato in quanto si dice : a beh fa freddo la neve tiene…. ( già sentito).

**ArgenteraBest** · 23/12/2013, 00:28

Originariamente Scritto da lifeisnow

riporto qua il mio commento inserito nell'altro 3d:

Parlando in condizioni di neve polverosa dove il rapporto tende ad essere prossimo ad 1mm --> 2 cm con 50 mm tendi a fare 100 cm ma nel giro di poco per l'assestamento ottieni una forte riduzione dello spessore tanto che non ci metti molto a vederti dimezzato lo spessore iniziale mentre con neve piu' umida nel rapporto 1--> 1 con 50 mm fai 50 cm ma l'assestamento dopo e' sicuramente ben ben minore in quanto e' gia quasi totalmente assestata di suo, in fin dei conti se i mm sono sempre gli stessi anche l'altezza finale a parita' di assestamento deve per forza di cose coincidere

come diremmo in piemonte: scapes nen da scola….
tradotto: non scappi da scuola… cioè è così non ne puoi fare a meno

**Fenrir** · 23/12/2013, 00:35

Originariamente Scritto da ArgenteraBest

si parlava del fatto che 200mm di prp con t negative erano più di 200cm di neve. alcuni dicevano che causa assestamento in corso non si sarebbero raggiunte tali hmax. corregetemi se sbaglio

Veramente dipende da un miliardo di fattori: se si poggia su altra neve, se si poggia su pioggia, se si poggia su suolo caldo o freddo, se c'e' vento, quanto negativa e' la T (-0,1? -10? -30?), se attraversa strati piu' caldi mentre cade, se e' un'irruzione continentale, marittima o se e' aria che scorre su uno strato di inversione... ho visto neve di ogni tipo cadere con ogni temperatura e ho visto accumuli variare enormemente.
Ho combattuto e continuero' a combattere strenuamente la leggenda secondo cui la neve secca fa piu' accumulo immediato di quella umida: mai visto.
La neve al filo dello 0 e' umida e mentre cade la tensione superficiale delle molecole d'acqua di cui e' ricoperto ogni singolo fiocco tende ad aggregare piu' fiocchi insieme fino a formare i famosi materassi. Se cade senza vento gli accumuli sono giganti, a parita' di mm caduti. Tra i fiocchi irregolari si isolano tante di quelle sacche d'aria che l'accumulo lievita letteralmente.

La neve secca e' piccola e non ha agenti aggreganti oltre a quello originale che ha "catalizzato" il fiocco. Risultato, miliardi di fiocchi minuscoli che occuperanno ogni buco possibile e che scivoleranno via dalle superfici a ogni alito di vento. Risultato, per avere accumuli decenti con neve di quel tipo ci vuole un sacco.

La situazione ovviamente si capovolge quando arriva l'assestamento: la neve umida crolla sotto il suo peso e quasi tutta l'aria viene espulsa, riducendo di molto l'accumulo A MENO CHE non sopraggiunga una gelata intensa: in quel caso l'aria rimane intrappolata dentro all'accumulo

ergo, super accumulo con meno mm.
Quando ghiaccia dopo una nevicata polverosa non succede niente (mi fa ridere la gente che guarda le web di alta montagna a -20 e dice "chissa' che neve marmorea" \as\ ) - rimane sempre polverosa e molto suscettibile al vento. In compenso c'e' meno aria rispetto alla nevicata sul filo dello 0 e l'accumulo rimane abbastanza uniforme.
Nell'esempio in questione, non ho mai visto 200mm cadere sotto forma di neve, ma ne ho visti 97 il 01.02.05 qui, tutti con T sopra lo zero (T mai scesa sotto i +0,5). Il risultato e' stato 187 cm.

Esempio fresco fresco di giornata: oggi qui sono caduti 0,2 mm di neve bella umida (circa 0 gradi) - registro tra gli 1 e i 2 cm.
Fosse stata a -10 l'accumulo non l'avrei manco visto.

**ArgenteraBest** · 23/12/2013, 01:07

Originariamente Scritto da Fenrir

Veramente dipende da un miliardo di fattori: se si poggia su altra neve, se si poggia su pioggia, se si poggia su suolo caldo o freddo, se c'e' vento, quanto negativa e' la T (-0,1? -10? -30?), se attraversa strati piu' caldi mentre cade, se e' un'irruzione continentale, marittima o se e' aria che scorre su uno strato di inversione... ho visto neve di ogni tipo cadere con ogni temperatura e ho visto accumuli variare enormemente.
Ho combattuto e continuero' a combattere strenuamente la leggenda secondo cui la neve secca fa piu' accumulo immediato di quella umida: mai visto.
La neve al filo dello 0 e' umida e mentre cade la tensione superficiale delle molecole d'acqua di cui e' ricoperto ogni singolo fiocco tende ad aggregare piu' fiocchi insieme fino a formare i famosi materassi. Se cade senza vento gli accumuli sono giganti, a parita' di mm caduti. Tra i fiocchi irregolari si isolano tante di quelle sacche d'aria che l'accumulo lievita letteralmente.

La neve secca e' piccola e non ha agenti aggreganti oltre a quello originale che ha "catalizzato" il fiocco. Risultato, miliardi di fiocchi minuscoli che occuperanno ogni buco possibile e che scivoleranno via dalle superfici a ogni alito di vento. Risultato, per avere accumuli decenti con neve di quel tipo ci vuole un sacco.

La situazione ovviamente si capovolge quando arriva l'assestamento: la neve umida crolla sotto il suo peso e quasi tutta l'aria viene espulsa, riducendo di molto l'accumulo A MENO CHE non sopraggiunga una gelata intensa: in quel caso l'aria rimane intrappolata dentro all'accumulo

ergo, super accumulo con meno mm.
Quando ghiaccia dopo una nevicata polverosa non succede niente (mi fa ridere la gente che guarda le web di alta montagna a -20 e dice "chissa' che neve marmorea" \as\ ) - rimane sempre polverosa e molto suscettibile al vento. In compenso c'e' meno aria rispetto alla nevicata sul filo dello 0 e l'accumulo rimane abbastanza uniforme.
Nell'esempio in questione, non ho mai visto 200mm cadere sotto forma di neve, ma ne ho visti 97 il 01.02.05 qui, tutti con T sopra lo zero (T mai scesa sotto i +0,5). Il risultato e' stato 187 cm.

Esempio fresco fresco di giornata: oggi qui sono caduti 0,2 mm di neve bella umida (circa 0 gradi) - registro tra gli 1 e i 2 cm.
Fosse stata a -10 l'accumulo non l'avrei manco visto.

grazie per l intervento, mi hai aperto un altra visione.

ho capito tutto
pero da noi qua noto che se le t sono tipo di meno 3 con esempio 30 mm ho un accumulo a termine della nevicata maggiore rispetto se avessi 0 gradi. mentre invece tu mi dici che con il freddo aumento il grado di incastro dei fiocchi e quindi diminuisco il volume, questa cosa l ho notata poche volte.
se ho detto qualcosa di errato correggimi.