Ricordi indelebili, straordinari.
Nel tuo eccellente reportage hai omesso qualche dato inerente Napoli, dove la neve cadde anche In pieno centro storico seppur con accumuli irrisori, ma con effetti strardinari sui quartieri collinari.
Dove abito io, a 130 mslm, 5/6 cm di neve ghiacciata resistettero al suolo per circa una settimana, mentre in zona ospedaliera i cm erano una ventina con annesse problematiche di circolazione sia veicolare che pedonale.
Le nevicate, a tratti con connotati tipici da bufera, si susseguirono per piu giorni.
Un evento che forse meritava una qualche miglior citazione, senza comunque nulla togliere all'ottimo lavoro dedicato al resto d'Italia.
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Il periodo clou in Campania fu straordinario ma la media complessiva di quel gennaio fu guastata dalla sciroccata dell'ultima decade.
In pratica Capodichino-che allora non era la stazione da chiudere che è stata dopo il 2005-in pochi giorni fece il record di gelo(poi battuto di un soffio nel gennaio di due anni dopo)ed il record mensile di caldo(battuto nel 2001).
Di quell'indimenticabile Gennaio '85 posso portare la mia testimonianza diretta.
All'epoca, da studente universitario 21enne, salivo tutte le mattine al Policlinico con la Vespa.
Durante quei giorni, evidentemente, non mi fu possibile.
I giorni cruciali furono Martedì 8 e Mercoledì 9 Gennaio.
L'unico autobus che saliva fin lì era il 114 nero, munito di catene. Forse era l'unico, così attrezzato, che andava avanti e dietro.... Lo vidi circolare così conciato mentre mi trovavo a Rione Alto.
Poichè altri autobus non salivano, ma si fermavano a Piazza Arenella, da lì in poi si era costretti a salire a piedi, e io lo feci con i miei bei doposci arrampicandomi su Via Pietro Castellino, più ripida ma più breve da percorrere.
Su al Rione era uno spettacolo. Neve ghiacciata per terra, auto in larga parte circolanti con catene montate e quelle sprovviste.... spesso e volentieri slittavano qua e là.
Quei due giorni il tempo era molto instabile, temporanee pause soleggiate presto venivano poi oscurate dall'arrivo da ponente di nubi scurissime, che dopo poco scaricavano violenti rovesci nevosi stile-blizzard.
Erano spettacolari, e credetemi.... Non sembrava di stare a Napoli ma in alta montagna, con quei 20-25 cm di neve compatta già presente a terra e sotto autentiche bufere di neve.
Anche da me, a 130m di quota, nevicò bene durante quei giorni, anche se il manto nevoso non superò i 5-6 cm di accumulo massimo a fine evento.
Accumulo che resistette complessivamente per circa una settimana, compresi i giorni in cui ci furono le precipitazioni, soprattutto nelle aree verdi e nelle zone d'ombra, e che, ben ghiacciato, ci impedì di disputare dopo una serie infinita di tentativi e di.... roscioliate... la solita partita di calcetto del Sabato pomeriggio sui campetti all'aperto del Liceo Vico.
Soprattutto al Rione Alto la dama avrebbe potuto resistere qualche giorno in più se poi la pioggia, tornata a flagellarci dalla settimana successiva, non fosse riuscita a cancellarla nel giro di sole 24h.
Ma i ricordi di quell'esperienza rimarranno incancellabili per sempre, nella mia mente e nel mio cuore.
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
150cm qui a trento come ben saprete
Io "purtroppo" ero già grande, ma, se non altro, lo ricordo molto bene, qui un po' di materiale tratto dai miei appunti dell'epoca, qualche foto e dati vari:
85
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Ma vah?!!
Scherzi a parte, credo che uno dei meriti maggiori del gennaio 1985 sia stato quello di portare la neve, prima o dopo, quasi in tutta Italia, a differenza di altre ondate di gelo anche toste che però lasciarono a secco diverse zone (nel nostro caso per esempio il recente febbraio 2012, e da quel che mi risulta, anche se non ero ancora nato, pure nel febbraio 1956 qui in Trentino fece poco o nulla in termini di neve, seppur ovviamente con gran freddo).
Anche qui a Trento la prima parte dell'inverno 1984-1985 fu anonima, come ben spiegato anche da Albedo nel suo report, ricordo infatti le montagne con poca neve fino alle feste natalizie. Il 27/12/1984 finalmente la prima nevicata in città, una decina scarsa di cm seguita però da giorni via via sempre più freddi. Dai primi giorni di gennaio fu una vera escalation del freddo, con una serie di minime in doppia cifra negativa fino al record per Trento di -18° del 7/1/1985 con un vero e proprio "pack" formatosi nel fiume Adige, e nonostante il frequente vento da nord che seguiva i vari impulsi freddi la temperatura a dispetto del föhn se ne restava ben sotto lo zero (il 5/1 per esempio non si salì oltre i -5° in pieno giorno partendo da una minima di -10° con sole pieno e vento da NE: mai più vista una cosa simile in seguito, considerando che da noi le correnti da nord arrivano "riscaldate" per i venti di caduta dalle Alpi, come ben saprete).
Nei primi 15 gg di gennaio non si andò mai sopra lo zero, ma quanto a prp fino al 13 nisba; anche le due perturbazioni che interessarono parte del nord, il 4-5 e poi l'8/1, qui non portarono che pochi fiocchetti subito spazzati dal vento. E io che continuavo a pensare "se riesce ad arrivare adesso una perturbazione atlantica seria si fa il botto", ma non ci credevo troppo a dire il vero.
E invece detto fatto, dalla serata del 13 iniziò l'apoteosi bianca, che ho descritto altre volte (ma son cose che si ricordano volentieri ): con la rotazione a SW delle correnti in quota cominciò a nevicare verso le 19 di domenica 13 gennaio con -7° e andò avanti quasi ininterrottamente, salvo una relativa pausa nella notte fra il 14 e il 15, fino al mezzogiorno di giovedì 17 con la temperatura risalita a zero e fiocchi sempre più pesanti, ma riuscì a chiudere in neve. L'accumulo da me fu di 130 cm, tuttora imbattuto in un singolo evento da quando tengo gli appunti meteo, e in zona Trento nord si arrivò al metro e mezzo, come detto da wtrentino.
Fra l'altro in seguito, dopo una settimana umida con alternanza fra pioggia e neve (e perfino un temporale il 23, una rarità per gennaio), il 26/1 qui ci fu un'altra bottarella da 30 cm, che risolverebbe molti degli attuali inverni, ma allora passò quasi inosservata...
Saluti a tutti, Flavio
Stessa identica cosa pure qui a Sondrio, ovviamente: allora avevo quasi 16 anni e ricordo perfettamente quel periodo e quel straordinario evento !
Ricordo pure l'inzio della nevicata nel tardo pomeriggio/inizio sera di domenica 13 Gennaio: dopo una giornata trascorsa solo con cielo coperto e nulla piu' improvvisamente dai versanti iniziarono veloci a calare virghe nevose subito fitte ed intense che, in poco tempo appunto, raggiunsero poi il fondovalle.
Altresi' ricordo perfettamente la chiusura: gli ultimi fiocchi caddero pure qui verso le 13:00, quando ero a pranzo dopo essere tornato da scuola, con la mattinata che avevo ancora "dato" una discreta nevicata !
In totale, pure qui, caddero in quei 5 gg circa 130 cm
Complimenti al buon albedo per il dettagliato e ben fatto report !
Concordo, non è proprio preciso dire nel reportage "Tirreno solo fino a Roma".
Certamente fu evento serissimo per Napoli collinare - e anche al piano, in fin dei conti, se consideriamo la stitichezza cronica di accumuli seri -, per tante pianure campane e per molte zone collinari (nella mia ricordo nostalgicamente un ragazzino di dieci anni arrancare con la neve che gli arrivava al petto).
Aggiungo un paio di eloquenti pagine del giornale "La Stampa" dell'epoca ;-)
http://www.archiviolastampa.it/compo...0008_22805273/
http://www.archiviolastampa.it/compo...0007_13827432/
Tutto questo per dovere di cronaca. Il 1985 e' spesso associato al solo centro-nord, eppure ci sono zone al sud dove quel gennaio, per combinazione di temperature e precipitazioni, rappresenta l'evento della vita.
Ultima modifica di inocs; 07/01/2014 alle 15:37
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