La mia umile stazione meteo
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Ciao Matteo, con l'anno nuovo qualcosa di diverso si sta proponendo, almeno a movimentare un preoccupante status quo.. le interazioni in oggetto sono battute nel long da Reading già da qualche giorno ed oggi GFS sembra avvicinarsi con più convinzione, esse ( ancor macroscopicamente delineate ) sono frutto di parziali, ma importanti modifiche nell'ambito delle SST emisferiche:
sst_anom.gif
credo che finora sia passata quasi sotto oblio la scarsa consistenza della radice azzorriana, tanto che più di uno si lamenta dell'eccessiva invadenza atlantica non tanto vista anche nei forecast stagionali..fattore dovuto finora ad un supporto subtropicale alquanto scialbo in zona atlantica, con un WAM basso e poco consistente, una palude termica omogenea e quasi neutra nelle anomalie nelle aree TNA e TSA..le stesse sorprendenti positività delle acque di fronte alle coste Namibiane (fino a poco fa assai marcate) , testimonia una corrente del benguela molto divergente appena lasciata Cape Town e indirizzata verso le coste brasiliane in traiettoria piuttosto bassa..ciò ha avuto influenza sulla linea dell' ITCZ tenendolo per tutta la stagione in posizione più bassa della norma, da W verso Est, dove il monsone est africano è stato abbassato da un strano dipolo nell'oceano indiano, disposto in senso meridionale, anzichè zonalmente, secondo i caratteristici schemi dello IOD
itcz.jpg
ma ora parliamo delle modifiche in corso, non clamorose , ma significative.. la costituzione di una opposizione di segno tra TNA e TSA, a supporto di una maggior tenuta potenziale dell'azzorriano, ma pure il guadagno del segno + verso le coste occidentali del nord america, che stanno ponendo le basi per un risveglio d'onda in zona PNA, creando i primi disturbi al continuativo flusso zonale in uscita dagli states. Se da un lato l'azzorriano ha maggiori chances di tenuta, dall'alto si sta evidenziando in atlantico la costituzione di una sorta di tripolo negativo, che farà un pò a pugni con le velleità del subtropicale, forse ripristinando quel carattere di intermittenza atlantica che è alla base delle interferenze oggetto del post. Questo è, a mio avviso, il fattore più sorprendente senza il quale non avrei dubbi per uno sprofondamento deciso delle correnti fredde a sud est, seguendo l'ITCZ e la scarsezza dell'africano sottostante il mediterraneo centro orientale, una volta che la prospettiva continentale sia diventata più matura e supportata dagli opposti bacini termici.
In questo quadro vale la pena di sottolineare anche un progredire della MJO in fase 6 e probabilmente 7, visti i nuclei di SST positive ad est dell'Australia (pur rimanendo una bella fascia calda intermedia in oceano Indiano, nonostante la Madden vi abbia soggiornato più dei soliti tempi canonici.
Un'ultima considerazione sull'HP atlantico e sulla sua fatica ad erigersi in modo consistente dall'atlantico fronte Africa è questa mappa nel long di GFS, focalizzata in un presunto momento di interazione mediterranea tra atlantico e continente, in cui si vede per l'ennesima volta come la pulsazione abbia le sue basi nei lontani caraibi
caraibi.png
Ultima modifica di gianni56; 07/01/2014 alle 19:45
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La chiusura mi sembra decisamente orientata verso un'articata centrata dritta per dritta sull'Italia o, nella peggiore delle ipotesi, sui vicini Balcani.
Indubbiamente la prima fase interattiva finirebbe per penalizzare il C-S, ma in una seconda fase anche le suddette zone riceverebbero la propria dovuta razione di freddo e neve.
Io la vedo così.
http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
emblematica questa cartina con il titolo del 3d!!!
Ciao Gianni,
molto bella ed interessante la tua disamina sulla PDO. Difatti pare che quest'ultima con le modifiche da te analizzate, stia per mollare un pò la presa.
Ciò che però mi fa rimanere perplesso sulla tenuta di una eventuale erezione dell'anticiclone atlantico specie a ridosso delle coste occidentali dell'Europa rimane l'anomalia dell'EA, la quale continua a presentarsi fortemente positivo (se non altro è scientificamente provato che il CentroSud Italico ha subito consistenti ondate di freddo esclusivamente quando questo indice è in territori negativi < -0.5 almeno). Questo oramai non si verifica davvero da moltissimo tempo.
Io non so se la cosa è strettamente correlata con la PDO ( sinceramente non credo ), perchè non avrebbe senso questo grafico:
ea.timeseries.gif
Come dicevamo con steph ieri, questo grafico denuncia un cambio di passo chiaro e selettivo della corrente a getto nordatlantica, una sorta di cambio di comportamento il quale ha spostato le varianze di anomalia su meridiani differenti. Ciò vuol dire che, probabilmente, almeno in questa fase transitoria una PDO dovrebbe superare valori maggiori di 1 (come anche il PNA > 1 ) per sortire degli effetti più tangibili, ma, comunque, non credo che l'EA possa avere a breve una inversione di tendenza. Quindi l'alta pressione delle azzorre in sede atlantico est non avrà mai radici solide ma con molta probabilità continueranno anche quest'anno le interazioni che il buon mat ha spiegato in questo thread e che ad esempio Giuliacci ha menzionato nel suo outlook per il mese di febbraio (e mi aggiungo io a questa convinzione).
Questo episodio avrà certamente il compito di portare almeno per i 2/3 dell'Europa dell'est, le temperature nelle medie stagionali, ma sul mediterraneo orientale penso che avremo per molto tempo ancora anomalie positive termiche. Non credo affatto in coriacei blocking est-atlantici per quest'anno.
Ciao
penso che il segno EA possa entrare in fase negativa tra una decina di giorni circa, grazie ad una distensione verso NE dell'azzorriano più che ad una consistente elevazione in forma di rex blocking, e ciò potrebbe avvenire con più facilità in relazione ai nuovi sommovimenti d'onda PNA previsto in territorio positivo, forse appena oltre il + 1 ed alla penetrazione di una consistente sacca fredda sull'est europeo..la termicizzazione continentale non è un problema di tempi, ma solo di configurazioni, in quanto procede rapidissima (bruciante effetto albedo) in condizioni di isolamento dal getto atlantico..a quel punto la penetrazione inclinata dell'HP atlantico verso l'alta europa diverrebbe più facile e quasi conseguente, sempre con un occhio di riguardo all'evoluzione del tripolo negativo atlantico che ne favorirebbe il taglio in direttrice SE con agganci basso mediterranei, sposandosi bene con i blocchi nord atlantici, sarà un braccio di ferro tutto da vedere. Al momento non si vede l'HP coriaceo di blocco previsto dalle stagionali per febbraio, ma uno pulsante verso NE ad intermittenza, e credo, in caso di ripresa del getto, favorevole ad una controcircolazione molto bassa
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