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  1. #41
    Vento forte L'avatar di UK-1050hPa
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    grandi Fabio, Mat e Gianni56, bellissime analisi, si impara solo.
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    Nivofilo puro, Caldofilo dal 1 Aprile al 31 Agosto

  2. #42
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da gianni56 Visualizza Messaggio
    Ciao Matteo, con l'anno nuovo qualcosa di diverso si sta proponendo, almeno a movimentare un preoccupante status quo.. le interazioni in oggetto sono battute nel long da Reading già da qualche giorno ed oggi GFS sembra avvicinarsi con più convinzione, esse ( ancor macroscopicamente delineate ) sono frutto di parziali, ma importanti modifiche nell'ambito delle SST emisferiche:

    Allegato 343423

    credo che finora sia passata quasi sotto oblio la scarsa consistenza della radice azzorriana, tanto che più di uno si lamenta dell'eccessiva invadenza atlantica non tanto vista anche nei forecast stagionali..fattore dovuto finora ad un supporto subtropicale alquanto scialbo in zona atlantica, con un WAM basso e poco consistente, una palude termica omogenea e quasi neutra nelle anomalie nelle aree TNA e TSA..le stesse sorprendenti positività delle acque di fronte alle coste Namibiane (fino a poco fa assai marcate) , testimonia una corrente del benguela molto divergente appena lasciata Cape Town e indirizzata verso le coste brasiliane in traiettoria piuttosto bassa..ciò ha avuto influenza sulla linea dell' ITCZ tenendolo per tutta la stagione in posizione più bassa della norma, da W verso Est, dove il monsone est africano è stato abbassato da un strano dipolo nell'oceano indiano, disposto in senso meridionale, anzichè zonalmente, secondo i caratteristici schemi dello IOD

    Allegato 343424

    ma ora parliamo delle modifiche in corso, non clamorose , ma significative.. la costituzione di una opposizione di segno tra TNA e TSA, a supporto di una maggior tenuta potenziale dell'azzorriano, ma pure il guadagno del segno + verso le coste occidentali del nord america, che stanno ponendo le basi per un risveglio d'onda in zona PNA, creando i primi disturbi al continuativo flusso zonale in uscita dagli states. Se da un lato l'azzorriano ha maggiori chances di tenuta, dall'alto si sta evidenziando in atlantico la costituzione di una sorta di tripolo negativo, che farà un pò a pugni con le velleità del subtropicale, forse ripristinando quel carattere di intermittenza atlantica che è alla base delle interferenze oggetto del post. Questo è, a mio avviso, il fattore più sorprendente senza il quale non avrei dubbi per uno sprofondamento deciso delle correnti fredde a sud est, seguendo l'ITCZ e la scarsezza dell'africano sottostante il mediterraneo centro orientale, una volta che la prospettiva continentale sia diventata più matura e supportata dagli opposti bacini termici.
    In questo quadro vale la pena di sottolineare anche un progredire della MJO in fase 6 e probabilmente 7, visti i nuclei di SST positive ad est dell'Australia (pur rimanendo una bella fascia calda intermedia in oceano Indiano, nonostante la Madden vi abbia soggiornato più dei soliti tempi canonici.

    Un'ultima considerazione sull'HP atlantico e sulla sua fatica ad erigersi in modo consistente dall'atlantico fronte Africa è questa mappa nel long di GFS, focalizzata in un presunto momento di interazione mediterranea tra atlantico e continente, in cui si vede per l'ennesima volta come la pulsazione abbia le sue basi nei lontani caraibi

    Allegato 343427
    Ciao Gianni!
    Le basi poco solide dell'hp azzorriana derivano probabilmente dal tripolo atlantico che è virato negativo come facevano pensare le ssta già qualche mese fa. Questo nella seconda parte invernale porterà probabilmente una NAO di segno opposto a quella avuta in questa prima fase stagionale

  3. #43
    Vento forte L'avatar di UK-1050hPa
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Ciao Gianni,
    molto bella ed interessante la tua disamina sulla PDO. Difatti pare che quest'ultima con le modifiche da te analizzate, stia per mollare un pò la presa.
    Ciò che però mi fa rimanere perplesso sulla tenuta di una eventuale erezione dell'anticiclone atlantico specie a ridosso delle coste occidentali dell'Europa rimane l'anomalia dell'EA, la quale continua a presentarsi fortemente positivo (se non altro è scientificamente provato che il CentroSud Italico ha subito consistenti ondate di freddo esclusivamente quando questo indice è in territori negativi < -0.5 almeno). Questo oramai non si verifica davvero da moltissimo tempo.

    Io non so se la cosa è strettamente correlata con la PDO ( sinceramente non credo ), perchè non avrebbe senso questo grafico:

    Allegato 343432

    Come dicevamo con steph ieri, questo grafico denuncia un cambio di passo chiaro e selettivo della corrente a getto nordatlantica, una sorta di cambio di comportamento il quale ha spostato le varianze di anomalia su meridiani differenti. Ciò vuol dire che, probabilmente, almeno in questa fase transitoria una PDO dovrebbe superare valori maggiori di 1 (come anche il PNA > 1 ) per sortire degli effetti più tangibili, ma, comunque, non credo che l'EA possa avere a breve una inversione di tendenza. Quindi l'alta pressione delle azzorre in sede atlantico est non avrà mai radici solide ma con molta probabilità continueranno anche quest'anno le interazioni che il buon mat ha spiegato in questo thread e che ad esempio Giuliacci ha menzionato nel suo outlook per il mese di febbraio (e mi aggiungo io a questa convinzione).

    Questo episodio avrà certamente il compito di portare almeno per i 2/3 dell'Europa dell'est, le temperature nelle medie stagionali, ma sul mediterraneo orientale penso che avremo per molto tempo ancora anomalie positive termiche. Non credo affatto in coriacei blocking est-atlantici per quest'anno.

    Ciao
    Fabio ipotesi su questa lunghissima persistenza di EA positiva?
    Sulla debolezza della radice azzorriano può rientrarci anche l'assenza da ormai qualche anno di ENSO positivo(El Nino), oltre che della diminuità attività solare che pare tendenzialmente favorire una NAO verso valori negativi?
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  4. #44
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da quebec Visualizza Messaggio
    dopo tanti anni la regola ATLANTICO= NON INVERNO per me più che una regola è un DOGMA. Fin quando non vedo un rallentamento deciso delle velocità zonali con blocco totale delle correnti atlantiche io non penserò mai all'inevrno. Con le interazioni di Mat io e te stiamo davanti alla tv a guardarci la neve padana
    E non lo deve essere, perché la rovina degli inverno NON è l'Atlantico in sé, ma il VP chiuso a riccio e con i lobi centrati in sede sbagliata (es. Groenlandia invece di Canada)
    Perché c'è Atlantico e Atlantico...un conto è l'Atlantico zonale sparato e allora sono d'accordo, un conto è l'atlantico basso che richiama il freddo continentale
    Capisco chi vive a bassa quota all'estremo sud che si trova sotto richiamo caldo (e ha ben donde di odiare l'Atlantico praticamente sempre), ma in quel caso l'alto Adriatico e in particolare l'Appennino dalla collina in su fanno il pieno...tua zona compresa. Non dirmi che in inverni come il 1962-63, caratterizzati da continue interazioni tra est e atlantico, non hai visto nulla
    Mai generalizzare in meteorologia...è un approccio sbagliato in partenza

  5. #45
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    io credo che alla fine l'iterazione tra masse d'aria diverse mette in condizioni tutti di vedere qualcosa....
    se quella che vedo è la massima forza atlantica nell'iterazione...tra 15 gg abbiamo una botta continetale seria alle porte...ad oggi voglio solo le montagne cariche..
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  6. #46
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Bellissime analisi complimenti..........un commento stringato, ENS by ecmwf veramente belle ed anche in linea con le ENS by gfs 12.......

  7. #47
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da gianni56 Visualizza Messaggio
    penso che il segno EA possa entrare in fase negativa tra una decina di giorni circa, grazie ad una distensione verso NE dell'azzorriano più che ad una consistente elevazione in forma di rex blocking, e ciò potrebbe avvenire con più facilità in relazione ai nuovi sommovimenti d'onda PNA previsto in territorio positivo, forse appena oltre il + 1 ed alla penetrazione di una consistente sacca fredda sull'est europeo..la termicizzazione continentale non è un problema di tempi, ma solo di configurazioni, in quanto procede rapidissima (bruciante effetto albedo) in condizioni di isolamento dal getto atlantico..a quel punto la penetrazione inclinata dell'HP atlantico verso l'alta europa diverrebbe più facile e quasi conseguente, sempre con un occhio di riguardo all'evoluzione del tripolo negativo atlantico che ne favorirebbe il taglio in direttrice SE con agganci basso mediterranei, sposandosi bene con i blocchi nord atlantici, sarà un braccio di ferro tutto da vedere. Al momento non si vede l'HP coriaceo di blocco previsto dalle stagionali per febbraio, ma uno pulsante verso NE ad intermittenza, e credo, in caso di ripresa del getto, favorevole ad una controcircolazione molto bassa
    Si, penso anche io che l'EA calerà come ha fatto a fine novembre scorso. Il problema forse sarà che il calo durerà poco se in pacifico le cose ritorneranno come negli ultimi anni alias prende corpo una risposta troppo incisiva della prima onda.

    Sono daccordo con te e con gli altri sulla "miccia" termica accesa che favorirà delle azioni di blocco. Completamente daccordo anche sul "taglio" e la disposizione dell'asse nw-se che ne scaturisce un comportamento ad onde corte a caratteristica pulsante.

    Quindi mi sento di ribadire in base a queste tue considerazioni e a quelle di Matteo che il target centro-occidentale del freddo (ben inteso) e il target squisitamente centrale delle saccature favorirà il CentroNord negli episodi a venire, un pò come descritto nix con la differenza che non ci troviamo nel '62-'63

    Comunqe sia avremo finalmente l'inverno.

  8. #48
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Si, penso anche io che l'EA calerà come ha fatto a fine novembre scorso. Il problema forse sarà che il calo durerà poco se in pacifico le cose ritorneranno come negli ultimi anni alias prende corpo una risposta troppo incisiva della prima onda.

    Sono daccordo con te e con gli altri sulla "miccia" termica accesa che favorirà delle azioni di blocco. Completamente daccordo anche sul "taglio" e la disposizione dell'asse nw-se che ne scaturisce un comportamento ad onde corte a caratteristica pulsante.

    Quindi mi sento di ribadire in base a queste tue considerazioni e a quelle di Matteo che il target centro-occidentale del freddo (ben inteso) e il target squisitamente centrale delle saccature favorirà il CentroNord negli episodi a venire, un pò come descritto nix con la differenza che non ci troviamo nel '62-'63

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    mi preparo che dici??
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  9. #49
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da UK-1050hPa Visualizza Messaggio
    Fabio ipotesi su questa lunghissima persistenza di EA positiva?
    Sulla debolezza della radice azzorriano può rientrarci anche l'assenza da ormai qualche anno di ENSO positivo(El Nino), oltre che della diminuità attività solare che pare tendenzialmente favorire una NAO verso valori negativi?
    Bella domanda, difficile dirlo. Io ho paura che l'anomalia nordatlantica è una storia a sè. Centra la AMO?
    Un forte contributo l'ha dato la PDO negativa, ma non dimentichiamoci anche dell'indice solare (AP) del minimo appena passato (scientificamente provato che porta più episodi di NAO negativa), invece del Nino non ci farei affidamento: il Nino è deleterio per tutti perchè gonfia gli anticicloni subtropicali e si rischia di avere un EA ancora peggiore (vedi 2006-2007).

    Il problema (per noi del Sud si intende, va meglio invece per il centronord naturalmente proprio per la questione di interazioni), come ho ribadito proviene dalla posizione dei blocchi e dall'evoluzione delle warm intrusion che sono cambiate durante gli episodi di rallentamento del vortice polare (calo della AO) e dalla latitanza della wave 2 data da una combinazione di fattori che sinceramente sto approfondendo tutt'ora.

  10. #50
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    mi preparo che dici??
    Per voi del Centro specie interni penso che non ci dovrebbero essere problemi. Per noi più in basso almeno per il momento penso che non cambierà nulla.

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