Originariamente Scritto da
gianni56
Ciao Matteo, con l'anno nuovo qualcosa di diverso si sta proponendo, almeno a movimentare un preoccupante status quo.. le interazioni in oggetto sono battute nel long da Reading già da qualche giorno ed oggi
GFS sembra avvicinarsi con più convinzione, esse ( ancor macroscopicamente delineate ) sono frutto di parziali, ma importanti modifiche nell'ambito delle
SST emisferiche:
Allegato 343423
credo che finora sia passata quasi sotto oblio la scarsa consistenza della radice azzorriana, tanto che più di uno si lamenta dell'eccessiva invadenza atlantica non tanto vista anche nei forecast stagionali..fattore dovuto finora ad un supporto subtropicale alquanto scialbo in zona atlantica, con un
WAM basso e poco consistente, una palude termica omogenea e quasi neutra nelle anomalie nelle aree TNA e TSA..le stesse sorprendenti positività delle acque di fronte alle coste Namibiane (fino a poco fa assai marcate) , testimonia una corrente del benguela molto divergente appena lasciata
Cape Town e indirizzata verso le coste brasiliane in traiettoria piuttosto bassa..ciò ha avuto influenza sulla linea dell'
ITCZ tenendolo per tutta la stagione in posizione più bassa della norma, da W verso Est, dove il monsone est africano è stato abbassato da un strano dipolo nell'oceano indiano, disposto in senso meridionale, anzichè zonalmente, secondo i caratteristici schemi dello
IOD
Allegato 343424
ma ora parliamo delle modifiche in corso, non clamorose , ma significative.. la costituzione di una opposizione di segno tra TNA e TSA, a supporto di una maggior tenuta potenziale dell'azzorriano, ma pure il guadagno del segno + verso le coste occidentali del nord america, che stanno ponendo le basi per un risveglio d'onda in zona
PNA, creando i primi disturbi al continuativo flusso zonale in uscita dagli states. Se da un lato l'azzorriano ha maggiori chances di tenuta, dall'alto si sta evidenziando in atlantico la costituzione di una sorta di tripolo negativo, che farà un pò a pugni con le velleità del subtropicale, forse ripristinando quel carattere di intermittenza atlantica che è alla base delle interferenze oggetto del post. Questo è, a mio avviso, il fattore più sorprendente senza il quale non avrei dubbi per uno sprofondamento deciso delle correnti fredde a sud est, seguendo l'
ITCZ e la scarsezza dell'africano sottostante il mediterraneo centro orientale, una volta che la prospettiva continentale sia diventata più matura e supportata dagli opposti bacini termici.
In questo quadro vale la pena di sottolineare anche un progredire della
MJO in fase 6 e probabilmente 7, visti i nuclei di
SST positive ad est dell'Australia (pur rimanendo una bella fascia calda intermedia in oceano Indiano, nonostante la Madden vi abbia soggiornato più dei soliti tempi canonici.
Un'ultima considerazione sull'
HP atlantico e sulla sua fatica ad erigersi in modo consistente dall'atlantico fronte Africa è questa mappa nel long di
GFS, focalizzata in un presunto momento di interazione mediterranea tra atlantico e continente, in cui si vede per l'ennesima volta come la pulsazione abbia le sue basi nei lontani caraibi
Allegato 343427
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