Originariamente Scritto da
fabio.campanella
Non volevo "infierire", tranquillo
, era più che altro per rimarcare il concetto: l'attività del vortice polare troposferico non è stato così intenso
come si vuol far credere.
Due carte:
Allegato 351953Allegato 351954
Quest'anno siamo di fronte ad una particolare e SINGOLARE anomalia emisferica. Abbiamo un vortice polare debole nella sua sede naturale, un potentissimo anticiclone Aleutinico ed alto-pacifico in perfetta sintonia con le anomalie dettate dalla
PDO negativa, mitigata solamente da una altrettanta singolare anomalia positiva su tutta la ovest-coast americana. La combinazione dei due pattern (
PDO-/
PDO+) quindi una estesissima anomalia pacifica probabilmente ha fatto si che le velocità d'uscita del getto subito dopo le rookies assumessero una caratteristica di persistenza.
Dalla carta a 300 hPa si nota bene l'anomalia del getto in uscita dal continente americano e, per essere una carta a quasi 80 giorni, è spaventoso vedere quel gap rispetto alle medie di riferimento.
In tutto l'emisfero nord è stata L'UNICA zona ad avere potenti anomalie positive (ke kulo diremmo).
La presenza di questa alta pressione aleutinica (CHE SPERO VIVAMENTE ANDARSENE VIA DAI MARONI QUANTO PRIMA CHE HA FATTO GIA' PARECCHI DANNI), anche a latitudini molto elevate calmierando poi infine il segno della
AO hanno contribuito all'megaiperattività del lobo canadese annicchilendo quello siberiano costretto ad'essere molto decentrato e spostato sulla Siberia centroorientale (per questo motivo ha fatto molto freddo in quelle zone).
Al di sotto dell'anomalia del getto si notano invece anomalie negative tipiche delle azioni anticicloniche a caratteristica subtropicale ed in perfetta sintonia alla
EA+.
Sconcertante infatti guardando (Matteo lo ha fatto spesso) le anomalie del
GLAAM come pur avendo avuto una
AO molto positiva solo a Dicembre e neutro-negativa nel proseguio, l'anomalia del getto nordatlantico ha compensato e rappresentato le forti anomalie
GLAAM positive come se alla fine avessimo avuto una media
AO trimestrale compresa tra +1.5 e +2.
Alla fine la morale è che gli inverni nei continenti non vengono decisi SOLO dalla
AO ma dai pattern di persistenza dei blocchi delle relative figure sinottiche.
Quindi gli indici teleconnettivi da tenere sempre ad occhio sono la
NAO, l'
EA per capire i movimenti nello scacchiere Europeo a breve e medio termine. La
PDO,
EPO,
PNA,
ENSO per capire quelli a lungo termine perchè questi ultimi condizionano pesantemente il comportamento della corrente Nordatlantica.
Come ho spiegato più volte la
AO ci dice solo una cosa. Con
AO che tendono a positive non abbiamo pattern bloccanti e le correnti troposferiche si comportano in prima armonica con correnti tese zonali, con
AO negative abbiamo pattern bloccanti e quindi i condizionamenti delle figure sinottiche tra la cella di hadley e quella polare (linee di discontinuità) a loro volta condizionate dalle macro-anomalie termiche e di circolazione (oceano, ecc.ecc.). Il resto lo si gioca tutto nelle zone temperate.
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