Mi limito, al momento, ad aprire questo thread di analisi, che non è finalizzato a votare la stagione ormai alla fine bensì a tentare di ricostruire, anche risalendo alle scorse stagioni, le ragioni per cui l'inverno 2013-2014 ha segnato alcuni importanti elementi in controtendenza rispetto gli anni precedenti.
Mi riferisco, in particolare alle dinamiche d'onda, alla forte presenza del vortice polare canadese e di ciò che ne è conseguito.
Tutti gli elementi a supporto delle varie tesi sono ovviamente graditi....meno le lamentele fini a sè stesse e gli "orticelli" ( visto che si tratta di una panoramica emisferica).
Matteo
Non sono affatto in grado di valutare, ma inizierei con il considerare questo:
- nel momento in cui il VP ha cominciato a girare (settembre-ottobre) qual era la condizione della copertura di neve e ghiaccio sull'Emisfero? Era diversa dagli anni scorsi o la stessa?
- Sempre in quel momento c'erano anomalie particolari a livello della fascia anticiclonica subtropicale? Nell'attività convettiva equatoriale?
- E a livello delle anomalie marine?
Questo è il poco per cui posso contribuire. Di più nin zo
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
QBO+ e minimo solare (sì, saremmo in fase massimo, ma il sole continua a mantenere un'attività più simile al minimo). Almeno in parte, la forza dell'atlantico può anche essere derivata da questo?
Unito alla distribuzione delle SSTA Nina-like, pur non essendo in regime di Nina conclamata.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...post1059833279
Io proporrei di accorpare questi due topic.
Molto interessante come il MetOffice ha spiegato cosa è accaduto in Atlantico e ho potuto constatare che i miei "pensieri" convergono molto con i loro e soprattutto convergono su quello che vado da sempre dicendo e cioè che i "giochi" molto spesso si fanno dall'altra parte dell'Emisfero Nord, sull'Oceano Pacifico.
Loro spiegano molto bene come la forte corrente nordatlantica è stata provocata da una situazione molto particolare su questo Oceano. Una circolazione Nina-Like pur non essendo in Nina ben supportata da anomalie di precipitazione in Indonesia, EPO negativo e centro oceano Positivo con la depressione aleutinica debole (PDO- like). Forte anomalia è stata quella a Nord del Pacifico (DA PDO+ diciamo in modalità settentrionale) il quale non ha fatto altro che esacerbare lo scorrimento di aria molto fredda dal Canada verso sudest, e, data l'anomalia del getto pacifico, aumentare il contrasto con il flusso subtropicale Atlantico il quale reagendo ha costruito una serie infinita di cicloni extratropicali.
Questa è meteo ragazzi, io concordo al 80000% su questa analisi e penso che le cose (COME HO SEMPRE SOSTENUTO) cambieranno quando la depressione delle Aleutine si reintensificherà entrando in una fase di PDO+ e forse a quel punto il ritorno di episodi di Nino.
A quel punto in atlantico vi sarà una fase di "stanca" con le basse pressioni che quantomeno concederanno anche qualche pausa con le ormai estinte puntatine dell'anticiclone delle azzorre verso nordest.
Questo, naturalmente, calato nel contesto climatico attuale dove comunque vediamo una forte riduzione del gradiente termico orizzontale (dovuto a forti anomalie positive sul polo) e ad una seppur (per fortuna) debole espansione della cella di Hadley verso nord.
Partirei, come elemento di rottura, ad un tendenziale pattern AD- (ex AD+)con la dovuta parziale eccezione dell'inverno 2011/2012, a considerare il forte evento stratosferico polare accaduto al termine dell'inverno 2012/2013 ovvero riferito ad un MMW che ha avuto una risonanza dapprima lenta ma poi molto prolungata sulla dinamiche troposferiche.
gfs_nam_web_1.png
L'interposizione di cospicui strati antizonali dapprima in stratosfera e poi perduranti per gran parte della primavera in troposfera sono stati all'origine ragione di una netta inibizione d'onda con forte raffreddamento delle latitudini tropicali e subtropicali a causa di un netto rinforzo del getto tra i 20/40°N.
compday.uYYZM1VaeD.gif
A seguire si andavano a manifestare anomalìe negative nelle regioni dell'ENSO 1.2 e 2, sul nord Pacifico e la modifica della circolazione stratosferica equatoriale in seno alla Qbo.
Forzanti che hanno connotato le dinamiche dell'emisfero nord di una forte staticità.
A fine primavera / inizio estate si notava ancora la risonanza delle dinamiche legate allo sconquasso stratosferico con la rinascita del vp in tropo / bassa strato (naturalmente non in media strato, vista la stagione) sul polo ma contestuale a tutta una serie di anomalìe positive di gpt nelle aree subpolari e al confine con le medie latitudini (attorno ai 60°N):
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Una sorta di inibizione d'onda intrappolata alle medie latitudini dalle anomalìe resilienti all'evento strato.
Compartimentazione che inibendo gli scambi meridiani di calore polo-equatore ha sostanzialmente posto le bassi per un raffreddamento troposferico polare e l'incipit per una fase AO positiva durante l'estate con la compiacente partecipazione di forzanti sopraccitate.
(continua)
Matteo
Concordo anch'io, anche se su quanto grassettato sono più dell'avviso che sia l'ENSO a condizionare lo stato generale del pacifico e la sua oscillazione inter-decadale (IPO) che non il contrario.
9p4u.jpg
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Il termine PDO viene spesso utilizzato come sinonimo del pattern dell'intero pacifico(IPO) che nel nord pacifico ha la stessa struttura della PDO,vedere la fig 1 di questo lavoro:http://www.cgd.ucar.edu/cas/adai/pap...limDyn2012.pdf .
In realtà nel nord pacifico quest'anno la PDO è circa nulla ed il pattern ricalca piuttosto una fase fortemente negativa della NPGO/victoria mode (il secondo modo di variabilità delle SSHa/SSTa nel nord pacifico):The North Pacific component of the IPO is often referred to as the Pacific Decadal Oscillation (PDO)
(Mantua et al. 1997) and the PDO is thought to be caused by a ‘‘reddening’’ of the ENSO combined with stochastic atmospheric forcing (Newman et al. 2003).
Ultima modifica di elz; 01/03/2014 alle 07:54
E con fortemente negativo intendo che nella media del bimestre dic-gen la npgo(nelle ssta) ha avuto un valore record negativo mentre la pdo è stata neutra:
npgo.png
Inverno 2013/14, Europa e NH, anomalie Z500:
compday.5NT9vx_7mS.gifcompday.j5uAIZM4qp.gif
La differenza fra pdo e npgo quest'anno è la più alta dal 1951 (anche se manca febbraio).
Compositi degli anni in cui la differenza fra pdo e npgo era particolarmente elevata:
GeCCsSvcgJ.png
Compositi dei 2 anni precedenti a questo con la differenza maggiormente negativa (2 anni con pattern NAO quasi opposto...)
hZ9jKQ01Km.png
Compositi di 6 anni che tengono conto di questa differenza ma anche (come quest'anno) di npgo maggiormente negativa e dei maggiori scarti fra i due EOF del pacifico:
_HaqxfIiDR.pngwRJRxMH_Kh.png
Una grossa differenza con questi analoghi è data quest'anno dalla robusta anomalie positiva sul nordatlantico subtropicale, cosa che ha impedito una riduzione del pattern NAO.
Ultima modifica di steph; 01/03/2014 alle 15:58
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Aggiungerei quel che ha postato elz in altro thread
g20140225_0734_21816_1.pngquesto è il patteil pattern di regressione dei gpt a 500hpa sulle precipitazioni nell'area a ridosso dell'indonesia/png, a lag 0 nell'area del nord atlantico non si supera la soglia di significatività statistica(p-value<10%), nel nord pacifico invece emerge chiaramente il ben noto pattern legato alle teleconnessioni dell'enso(durante la nina) con quel persistente blocco a ridosso delle coste americane che poi a sua volta è causa del pattern delle ssta sul nord pacifico(e non il contrario):
g20140225_0739_5344_2.pngA lag 1 con le precipitazioni che precedono i pattern dei gpt emerge anche un segnale in atlantico compatibile con quanto osservato quest'anno:
Ultima modifica di steph; 01/03/2014 alle 11:21
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