come dice steph, effettivamente la stagione calda ha subito un aumento notevole delle temperature medie
dalle mie parti (mi scuso per l'orticellismo) ho calcolato un aumento rispetto agli anni 1990 di 2-2,5°C
mentre le restanti stagioni sono sostanzialmente stabili
ragazzi, senza alimentare polemiche per chissà quali eresie. Ho voluto lanciare una provocazione, appunto, interrogandomi se sia da ritenere l'ipotesi che le fasi calde recenti e le anomalie stagionali, vedi l'ultimo inverno, siano espressione di una ingerenza esasperata del fronte subtropicale verso medie-alte latitudini ma come effetto, su parte emisferica, di ingerenze altrettanto esasperate del fronte subpolare verso le medie-basse latitudini su altra parte emisferica e non espressione del generale e unidirezionale riscaldamento termico. Insomma una sorta di mazzo che si mischia e che non va più in una sola direzione, quella del global warming. D'altronde, qualcuno ha dati che possano asserire che il global warming durerà altri 100 anni? Non credo. Piuttosto, la crisi dei ghiacci artici ai minimi storici negli ultimi anni, seppure l'anno scorso in temporanea crescita, potrebbe essere un segno della fine del warming, poichè il fenomeno, quello della crisi dei ghiacci, potrebbe innescarne altri, di natura termica oceanica, tali da avviare un procedimento inverso. La storia, tra l'altro, ci insegna che il culmine di un fenomeno ne segna la fine e l'inizio di un' altro di segno opposto. Il principio di compensazione, per me, è intoccabile in natura seppure con tempi variabili. Il culmine del global warming ( che tra l'altro colpisce in maniera dichiarata l'emisfero nord ) potrebbe essere contrassegnato proprio dalla riduzione drastica della calotta polare artica e dall'inizio di un minimo solare. Insomma i segnali di fine del ciclo di warming ci sono, quelli di inizio o pesistenza non li vedo. Certo non arriverà l'era glaciale, ovviamente l'inversione sarà graduale. Direi che negli ultimi anni, 5 grosso modo, le esasperazioni calde si sono iniziate ad avvicendare con quelle fredde o a coesistere con esse ( affiancamento al nostro inverno schifoso, di quello strepitoso di parte degli states). La crisi della nostra stella sarebbe l'elemento principale che decreterebbe l'inversione importante di cambiamento, essendo la fonte termica del nostro pianeta e quella veramente in grado di imporre delle inversioni. Se poi ci mettiamo anche la verosimile inversione del ciclo AMO, credo nei prossimi anni, insomma, vivo il postumo dell'inverno più schifoso di sempre non certo pensando che stiamo agli inizi del gobal warming, come certi grafici potrebbero insinuare e certa stampa far credere; piuttosto che ne siamo al culmine, almeno questo è il mio pensiero.. Tutto qua.
Dio c'è ...
Francamente, a mia opinione, vedo solo il fatto che ciò che ha messo in moto il GW attuale (vale a dire l'anomala concentrazione di gas serra) non si è affatto arrestato, anzi. Laonde per cui credo che siamo solo all'inizio di manifestazioni sempre più eclatanti.
E' mia convinzione, infatti, che il ruolo conservatore dapprima sottovalutato degli Oceani, abbia rallentato il forcing del riscaldamento e che la situazione attuale, senza il ruolo moderante degli oceani, sarebbe probabilmente peggiore.
Sugli effetti di glaciazione indotti da riscaldamento non ho mai creduto troppo. Forse a livello locale, forse in Scandinavia, ma non credo affatto che ci potranno essere conseguenze a livello globale. Ormai, nel 2012, abbiamo raggiunto livelli impensabili solo qualche anno prima. Solo 30 anni prima l'artico raggiungeva un minimo di circa 8 milioni di Kmq. Nel 2012 siamo arrivati a circa 3. Cosa potranno mai fare quei 3 rimanenti? Se l'effetto glaciazione indotto da fusione dell'artico avesse una solida base mi sarei aspettato di vederlo all'opera ben prima quando, negli scorsi 3 decenni l'estensione minima si è (molto) più che dimezzata e immani quantità d'acqua dolce si sono riversate in atlantico. Proprio l'ultimo litro è quello indispensabile? Ciò che invece ritengo è che la progressiva riduzione della calotta, limitando l'albedo e riscaldando direttamente le acque sottostanti, possa favorire un'ulteriore accelerazione del processo. Anche questo scarsamente previsto all'inizio quando si riteneva lo scioglimento totale della calotta estiva evento remoto se non impossibile.
Insomma, in buona sostanza, credo che siamo solo all'inizio dei giochi. Qui qualcuno mi conosce da molti anni e sa che un tempo mi infervoravo molto su questi argomenti. Un tempo quando nei forum meteo, al solo parlare di AGW si veniva tacciati di essere "serristi". Ma, confesso a quegli amici che hanno seguito quelle antiche discussioni, ormai di queste cose cerco di occuparmene di meno. E questo solo per una ragione: rispetto ad allora non ho più speranze. Rispetto ad allora non vedo nessuna soluzione possibile alle catastrofi che avverranno nei prossimi decenni. La cosa mi deprime oltremodo, e cerco di pensarci il meno possibile.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
A me deprime anche qualche commento di un'ingenuità disarmante sul tema. Si confondono gli effetti locali con quelli su scala globale. Si pensa che nonostante l'immissione infinita di un gas serra che apparteneva al sottosuolo (quindi fuori ciclo carbonio naturale) sottoforma di carbone, petrolio e metano, le temperature globali possano magicamente diminuire negli anni futuri (parlo di lunghi periodi). Della serie la fisica vale per i modelli previsionali meteo ma non per l'effetto serra di certi gas nell'atmosfera.
Mah.....
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Staremo a vedere.
Più che altro stai tiepido.
Hai ragione, comunque. Lo scioglimento dei ghiacci artici degli ultimi tre decenni s'è accompagnato ad anomalie termiche monstre alle alte latitudini europee e artiche. Cosa sia causa, cosa effetto e cosa semplice correlazione al momento non credo si sappia. Ma è un dato di fatto. E dire che qualche anno fa si ipotizzavano iceberg al largo della Bretagna....
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Ne ho lette certe pure io... ma basta solamente quest'anno, a ottobre, con la famosa storia della "copertura nevosa del NH a livelli mai visti prima" che avrebbe gettato l'universo nella morsa del gelo.
Ha funzionato in NA ma gli europei direi che si sono scottati un po'...
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Giusto per ribadire un'altra volta, se proprio ce ne fosse bisogno, che basare delle previsioni su un solo parametro è veramente insensato.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
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