Questa è la serie storica dell'area 50n-60n e 50w-20w, niente trend e molta variabilità multidecennale:
tsiersstv4_-50--20E_50-60N_n_1900:2015yr0.png
Da notare che non solo la variabilità interannuale ma anche quella multidecennale probabilmente è generata dall'influenza dell'atmosfera sull'oceano anche se di segno opposto:
https://www.researchgate.net/profile...72f99dd322.pdf
Ultima modifica di elz; 21/01/2016 alle 16:48
Quindi mi sembra che tendi a pensare che siamo di fronte ad un movimento casuale e non alla conseguenza di una fusione di ghiacci artici.
Una cosa, però. Dalla mappa che ho postato sopra sembrerebbe un record storico di freddo, mentre dal grafico tuo si vede che questa temperatura (2015) è stata toccata più volte in passato, anche in tempi piuttosto recenti (1970 - 1995, a occhio).
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Il grafico è la media dell'intera area, singoli pixel hanno superato il record anche se di ben poco; il raffreddamento attuale è simile per magnitudo al riscaldamento di metà anni '90 e non c'è dubbio che i pattern atmosferici degli ultimi anni comportano un raffreddamento di quella regione.
Raffreddamento che a causa del grosso ciclo annuale nel mixed layer oceanico tende in parte a persistere da inverno ad inverno anche supposto che non sia l'inizio di una fluttuazione multi decennale.
Extreme air?sea interaction over the North Atlantic subpolar gyre during the winter of 2013?2014 and its sub-surface legacy - Online First - Springer
Ero entrato in questo link molto interessato.
Ma poi non essendoci uno straccio di studio scientifico l'ho messo nella spazzatura.
The fiddling with temperature data is the biggest science scandal ever - Telegraph
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Senza entrare nel merito dell'articolo in questione (non ho tempo), il Daily Telegraph è un quotidiano estremamente conservatore, e l'autore dell'articolo, Christopher Booker, è uno che si è schierato contro la scienza riguardo alla cancerogenicità dell'amianto e del fumo, oltre che, naturalmente, al global warming.
Sul riscaldamento globale è da anni in aperta polemica, sterile a mio avviso, visto che altro non fa che riportare i soliti argomenti tanto cari agli scettici, regolarmente smontati, con l'IPCC e gli investimenti dei governi verso un futuro libero dai combustibili fossili.
Non è un grande esempio di obiettività, insomma.
Climate is what you expect
Weather is what you get
Hai ragione...
a leggerlo esce rafforzato il convincimento che l'aggiustamento dei dati di terra è stato opportuno, corretto...E HA MINIMIZZATO LA SOTTOSTIMA DEL GW....
e poi come ho scritto tante volte le osservazioni sono integrate (GEOLOGICHE, BIOLOGICHE, GLACIALOGICHE) non solo termometriche e vanno tutte da una stessa parte.
Per questo dati di terra (dove sono gli ecosistemi) hanno un valore inestimabile.
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
~~~ Always looking at the sky~~~
Per chi si diletta di statistica (o si è dilettato), segnalo questo. In poche parole, la possibilità che si possa, per sole cause naturali, ottenere i record di temperature dell'ultimo biennio è decisamente scarsa. In particolare la probabilità che le temperature dell'ultimo biennio siano state prodotte da cause antropiche è più alta di un range che va dalle 600 alle 170.000 volte rispetto al caso in cui siano state prodotte SOLO da variabilità naturale.
Più o meno questa è la situazione:
srep19831-f3.jpg
In rosso le temperature ahinoi registrate. In blu la componente naturale stimata. In grigio simulazioni della medesima.
In ogni caso, dettagli maggiori li trovate nell'articolo, che ha il pregio di essere (una volta che si abbiano un po' di basi statistiche) molto chiaro e permette di seguire il ragionamento degli autori (Mann prima firma).
http://www.nature.com/articles/srep19831#f3
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Io non credo che ancora esista qualcuno che sostenga che le attivita' umane non condizionano PER NIENTE l'ambiente.
Tutto condiziona l'ambiente, anche i famosi peti di mucca. Se mai qualcuno lo facesse e' probabilmente un pazzoide in cerca di un posto al sole e non ascoltarlo e' abbastanza semplice.
Tolto questo che era un "no brainer", direi che il GW in corso e' come al solito e' un mischiotto di tante variabili - sia naturali e sia artificiali, laddove per artificiali intendo le forzanti antropiche e animali sull'ambiente. Nulla di particolarmente shockante, a mio avviso. I dati sono sempre interessanti, ma la conclusione e' l'equivalente di continuare a battere su un chiodo gia' piantato da tempo.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
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