Beh se non ricordo male alcuni riportavano che dalla fine del 2016 la temperatura terrestre stia diminuendo.... A proposito di periodi di osservazione.
Inoltre su che dati viene affermato che il 04-11 è il contrario del 11-17? E sul numero delle irruzioni fredde e della loro intensita rispetto a quale periodo del passato? Non ho visto dati in risposta ai miei interventi precedenti.
Sì, però quello adoperato da Climavariante è lo stesso metodo usato, per scopi opposti, da chi sul GW la pensa in maniera antitetica a lui...
Io di solito non entro in argomenti di tipo climatologico, a meno che non si parli di dati di archivio, in primo luogo perché questi temi non mi attirano affatto, se non per le implicazioni che possono avere sulla meteorologia, in secondo luogo perché sono molto spesso viziati da argomentazioni aberranti... aberranti proprio da un punto di vista epistemologico...
La selezione dei dati a suffragio di una teoria e l'eventuale espunzione (arbitraria) di dati in controtendenza con essa è il principale di questi metodi pseudoscientifici (e anche il più rozzo e il più squalificante per chi lo pratica), ma al netto di questo bruttissimo vizio, si assiste a un ricorrere di fallacia logiche imbarazzanti, non appena si passa dal piano rigorosamente scientifico a quello divulgativo... e la pessima divulgazione fa un servizio pessimo alla conoscenza.
Aggiungo però una cosa: da questo punto di vista la figura peggiore la fanno quasi sempre i negazionisti del GW, perché è difficile negare tendenze che si articolano su serie temporali molto lunghe e su ricostruzioni rigorose.
Scusa Gali, nessuno nega il GW ed in merito allo "stesso metodo", si è solo detto più volte che il TREND TENDENZIALE (non climatologico) del GW risulta grossomodo STABILE da inizio anni 2000 ovvero ultimi 15/17 anni: climavariante invece ha fatto una considerazione CLIMATOLOGICA basandosi su un periodo di 6 anni (2011/2017).
A me il metodo non pare lo stesso, una è una considerazione su un TREND sulla base degli ultimi 15/17 anni, l'altra è una considerazione CLIMATOLOGICA sulla base degli ultimi 6 anni, mi sembra un pò diverso.
Trend dal 2000(°C/decennio):
Nasa Giss:+0.21
NOAA:+0.20
HadCrut4:+0.17
HadCrut Interpolato:+0.19
Berkeley:+0.20
RSS TLT:+0.17
RSS TTT:+0.18
UAH TLT:+0.12
Trend dal 1979:
Nasa Giss:+0.17
NOAA:+0.17
HadCrut4:+0.17
HadCrut Interpolato:+0.19
Berkeley:+0.19
RSS TLT:+0.18
RSS TTT:+0.18
UAH TLT:+0.13
Andamento di più lungo termine:
download (2).png
Kima,
mi riferisco alle precipitazioni nevose annue totali (annual snowfall) nei campi di rilevamento Meteomont (Truppe Alpine) dell'Appennino centrale, meridionale ed insulare, che monitoro ormai dal 2004 ad oggi con molta attenzione (bollettini ufficiali dell'allora CFS, rilievi webcam, rilievi diretti, fonti locali).
Dovrei postare un file Excel con tutti i dati ma ho difficoltà qui. Mandami una mail privata a francescolaur16@gmail.com e ti spedisco tutto quello che ho raccolto.Sono dati che denotano valori superiori a quelli che vanno dal 1980 ad oggi. Inferiori solo a quelli degli anni '50 e '60 ma che non vi si discostano di molto (ad esempio, per Roccacaramanico, a 1000 mt d'altezza, dal 2005 ad oggi abbiamo una media di 3 mt di neve totali annui, esattamente come la media degli anni '50 e '60. Ovviamente conta molto l'esposizione dei siti di rilevamento e soprattutto il fattore ventosità. Comunque, ti garantisco che la grossa mole di dati offre spunti che meritano riflessione.
Sottolineo di nuovo che parlo solo del parametro "precipitazioni nevose annue totali in cm" in campetti situati tra i 900 ed i 2100 metri d'altezza.
Insomma, forse in inverno, in parte degli Appennini, l'impatto del GW è ancora da approfondire e più che con una scarsità di precipitazioni nevose, si sta manifestando con una maggiore violenza delle stesse in meno giorni e con una maggiore instabilità del manto nevoso anche per improvvisi rialzi termici. Tuttavia, tutto si può dire tranne affermare che non stia più nevicando.
I campi di rilevamento di Passo Lanciano, Mammarosa, Rigopiano, Passo San Leonardo, Coppo dell'Orso, Prati di Tivo, Bocca della Selva, Camigliatello, Piano Battaglia ecc stanno denotando buone precipitazioni nevose anche nell'era calda in cui ci troviamo in questi anni. Tutto qui.
Un consiglio: sto termine "negazionisti" non usiamolo più ! È davvero antipatico. Erigere barriere è sempre sbagliato mentre confrontarsi nella diversità di vedute è bello ed arricchisce reciprocamente. Io penso che non ci sia alcun negazionista tra noi.
Ultima modifica di Ghiacciovi; 23/08/2017 alle 22:01
Ok Ghiacciovi, adesso ho capito molto meglio a cosa ti riferisci. Peró all affermazione, vera, che in una parte di appennino la prp nevosa annua non è diminuita, hai gia risposto tu su come questo parametro non sia che una rappresentazione molto parziale del clima invernale di quelle aree. Innanzitutto perche la neve caduta dura di meno, a causa dei rapidi e massicci aumenti termici che seguono le nevicate, eppoi perche parliamo di settori molto specifici e circoscritti, in particolare, la fascia adriatica, dove lo stau da vita a concentrazioni di prp locali, e che senza quella conformazione orografica sarebbero impossibili. Andrebbe visto infatti come sono variate nel tempo le prp nevose in localita non da stau Adriatico, come rocca di mezzo, monte livata, terminillo, campo catino, per capire quanto conta lo stau nel mascherare certi cambiamenti climatici legati all aumento delle temperature invernali. È un po come prendere una dolina per dimostrare che anche oggi, in pieno gw, fa un freddo becco come lo faceva una volta. Insomma, per le localita da stau Adriatico, come campo di giove, roccacaramanico, capracotta, etc etc, basta un singolo evento per fare 200 cm di neve, cosa che a pari quota sul versante tirrenico sarebbe un evento eccezionale con ricorrenza almeno trentennale.
La prp nevosa annua è un parametro troppo parziale, e anche fuorviante se riferito a localita da stau Adriatico. Allo stesso modo di come non sarebbe un buon indicatore climatico la temperatura misurata in un punto da inversioni termiche eccezionali (parliamo di microclimi).
Infine c è l aspetto arco temporale. Dovresti fare i confronti fra periodi omogenei, ad esempio 51-80 con 81-10, oppure 61-90 con 91-20, 71-00 con 01-30. Quest ultimo sarebbe molto interessante..... Riparliamone fra 13 anni
Non credo proprio.
European summer temperatures since Roman times - IOPscienceRecent summers, however, have been unusually warm in the context of the last two millennia and there are no 30 yr periods in either reconstruction that exceed the mean average European summer temperature of the last 3 decades (1986–2015 CE).
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Da quando la Scozia rappresenta l'intera Europa?
Reconstructing 800 years of summer temperatures in Scotland from tree rings | SpringerLink (vedi fig. 5B)
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Ultima modifica di steph; 24/08/2017 alle 00:22
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