Preso testualmente dal primo post di Rafdimonte
"Ecco io proporrei questo: perchè non utilizziamo questo td per evidenziare i prossimi record di caldo e gli effetti di questa nuova fase climatica?"
Mi sembra che gli effetti possono essere maggiore/minore piovosità o maggiore/minore nevosità o sbaglio?
Potrebbe essere interessante valutare per intero gli effetti di questo lungo sopramedia
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Interessante la discussione intrapresa.
Quoto l'intervento ma mi soffermo qua, sul sottolineato.
Forse Raf il romagnolo che ha avviato la discussione, sente che gli sta cambiando sotto il naso l'habitat e l'ecosistema in cui noi tutti abitiamo.
Ed è questa una conseguenza immediata di qualsiasi cambiamento climatico. Specie se rapido e accelerante come il GW.
La faccenda del GW e del 'periodo-meteo-senza-precedenti' sta in piedi nella sua drammaticità dal momento in cui è la storia dell'umanità a venire minacciata da climi sempre più estremi.
Possiamo stare certi che in questi 20km di biosfera in cui si svolge la vita sul pianeta, noi umani non saremo gli ultimi e dopo di noi ci sarà altro.
Il vero cuore caldo dei cambiamenti climatici e del GW è ideologico-etico-educativo.
Come altrimenti dire: "ci rivediamo in autunno a Parigi e vediamo di firmare tutti sennò we're fucked".
Stiamo vivendo gli anni più cruciali della storia dell'umanità insomma.
comunque io non drammatizzerei. La crescita economica e demografica si arresterà anche a livello planetario. L'uomo raggiungerà un equilibrio di pressione antropica, superato il quale non sarà possibili l'adattamento in condizioni di clima e risorse ostili...quindi calo demografico e pressione antropica minore
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Intanto oggi qui si torna in territorio negativo con la temperatura minima -0,4°C da me in centro -2°C in aperta campagna
******
Hai quasi centrato il problema. Ovvero, da quello che ho capito io, la "preoccupazione" di Raf (che è anche mia).
Si dice che il GW è in accelerazione, e qui tutti d'accordo. Il Raf dice che non è "cosa Romagnola", ma planetaria(anche se la ns Europa, e l'Italia, ne risente maggiormente). Dice che si è accentuato negli ultimissimi tempi(certo che non fa testo in climatologia), e chiede di vederne insieme le cause di questa accelerazione. Riduzione dei ghiacci in Artide? Riscaldamento anomalo di porzioni dell'Atlantico(e Pacifico)?, Inerzia termica globale(oceani sopratutto) che ancora non rende evidente la minore forza del sole(cicli undecennali), fusione del permafrost che rilascia gas che inspessiscono la "coperta" dell' effetto serra? Deforestazioni? Salinità, e Corrente del Golfo?, e tanti altri .....
Qui dentro vi sono persone e menti che sono in grado di sviscerare e discutere pacatamente, e con una notevole preparazione e cultura, queste problematiche, per me molto "pressanti".
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Ma è proprio qui il punto! Senza precedenti da quando? Dal 1880? Dal 1700? Ma noi che cosa ne sappiamo del nostro clima del passato? Possiamo dire che è un periodo assolutamente senza precedenti? Non credo, poichè come si diceva, molti dati del passato sono delle stime, e non dati puntuali. Ben venga il monitoraggio, ma sono contro il pessimismo che vede in questa fase una cosa irreversibile.
Occhio a basarsi sugli ultimi 5-7 anni per definire un cambiamento.
Ricordo a tutti (ma soprattutto a piemontesi e valdostani) cosa si diceva - in tv e in ambito meteorologico - a fine anni Novanta e a inizio/metà anni Duemila sul clima alpino. Ricordo articoli di siti meteo (era il 2005 o il 2006, mi pare) dove si descrivevano le Alpi Occidentali come a rischio siccità, senza neve e senza pioggia. Veniva evidenziato il fatto che, dagli anni Novanta, le precipitazioni erano costantemente diminuite e la nevosità era calata drasticamente (prendendo ad esempio qualche micro-settore delle Alpi Graie, uno dei pochissimi posti in Piemonte che ha "sofferto" un non-aumento della nevosità): questo poneva delle domande sul turismo della neve, sull'approvvigionamento idrico, ecc.ecc. Si metteva in dubbio la sopravvivenza delle stazioni sciistiche al di sotto dei 1500 metri e si definiva questo processo come frutto del GW e irreversibile.
Non sto neanche a dire cosa è successo negli anni e negli inverni successivi, e non mi metto a snocciolare dati, perchè è sotto gli occhi di tutti. Le nevicate sono aumentate, pressochè ovunque oltre i 500 metri, e si sono avuti degli inverni tra i più nevosi da un centinaio d'anni a questa parte.
Quindi occhio a saltare a conclusioni affrettate o a definire il clima irreversibile.
Lou soulei nais per tuchi
Beh, a questo punto propongo a Rafdimonte e a chiunque interessato al thread di eliminare la locuzione "senza precedenti" dalla definizione del periodo che stiamo vivendo: così sarà possibile proseguire in modo costruttivo il comune monitoraggio proposto nel thread, senza impuntarci su valutazioni che lasciano il tempo che trovano e senza urtare la suscettibilità di alcuno...
Certo, quello di "calo demografico" è proprio un bel concetto
Poniamoci due domande: come reagiranno le popolazioni che verranno a trovarsi in zone climaticamente critiche?
E in seconda battuta...dove interverrà la fisica per provocare questo calo demografico e trovare nuovi equilibri? Potremmo benissimo esserci noi, tu compreso, tra quelli che la fisica deciderà di "sopprimere" per mantenere un equilibrio biologico
Le leggi della fisica non sono razziste...intervengono "n'do coio coio"...e quando saremo a quel punto, non sarà bello
Poi se vogliamo illuderci di vivere nell'Eden, facciamo pure...ma è per l'appunto un'illusione
Segnalibri