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  1. #11
    Uragano
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    Predefinito Re: Stasera su Rai3 Scala Mercalli

    Citazione Originariamente Scritto da enricoaltatensione Visualizza Messaggio
    Ho seguito dieci minuti all'inizio, poi quando ha detto che è impossibile tornare al clima pre-industriale ho dovuto spegnere perchè era una cosa senza senso. Classica trasmissione catastrofista, che vorrebbe farci passare tutti all'eolico e al fotovoltaico in modo da dare soldi all'eco-mafia in nome di cosa? Della distruzione nel nostro paesaggio in nome di quegli eco-mostri. Gli ascolti lo dimostrano, classico flop, solo il film su rete 4 è riuscito a far peggio e qualcosa mi dice che non le farà le 6 puntate.
    Non è che il petrolio invece faccia bene, e prima o poi si esaurirà (più prima che poi), e queste energie servono.
    Chiamare ecomostri l'eolico e il fotovoltaico è una mezza bestemmia

  2. #12
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Stasera su Rai3 Scala Mercalli

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    Il punto è che esiste una energia rinnovabile e non sfruttata: il vento gratis, il sole gratis ecc...

    Non sfruttata per via del BAU...
    ci adegueremo per forza

  3. #13
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Stasera su Rai3 Scala Mercalli

    Hai fatto male a non vederlo tutto, perchè non mi sembra catastrofista, si raccontano delle esperienze vissute e mostra tante persone

    che si danno da fare.

    E' su RaiTre il programma eh e mi sembra che i MassMedia italiani stiano facendo di tutto per non informare la gente.

    Informare su ciò che sia superfluo e necessario o su ciò che sia irragionevole o sostenibile è importante,

    poi ognuno vive come vuole, ma non credo che il popolino sia così informato.

    Intanto anche in Italia ci si è accorti da un pò che bisogna attingere da altre fonti di energia:

    Rinnovabili_2014.png

    A Londra come mostrato nel programma è già partito il mutamento e

    infatti si continua ad investire sul rinnovabile:

    Ecobuild 2015 - The sustainable design, construction and energy marketplace

  4. #14
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Stasera su Rai3 Scala Mercalli

    il problema non sussiste più di tanto. Quando le fossili saranno rare e difficili da estrarre diverranno più costose delle rinnovabili e allora ci sarà il vero boom delle rinnovabili. La trasmissione era interessante nei termini del dibattito sulla limitatezza delle risorse in base ai trend di consumo. Meno interessante naturalmente le derive catastrofiste, con affermazioni spesso non dimostrabili, come l'affermazione che l'umanità non possa tollerare una temperatura più alta dell'attuale (ma perchè, forse semplicemente i luoghi ideali per la vita si sposteranno più a nord).
    Io credo al contrario che il surriscaldamento porterà le megalopoli che sorgono in aree "calde" ad adeguarsi con edilizia e materiali che si surriscaldano poco e più verde cittadino. Insomma ogni volta che l'umanità è costretta al cambiamento e all'adattamento avviene un progresso, non una catastrofe, anche se questo nei primi tempi genera sofferenza e morti.

    Ad oggi credo che l'unico cambiamento repentino che metterebbe a dura prova la vita umana sarebbe un meteorite particolarmente grande o eruzioni supervulcaniche di una certa entità, che sono cambiamenti perfettamente "naturali"

  5. #15
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Stasera su Rai3 Scala Mercalli

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    il problema non sussiste più di tanto. Quando le fossili saranno rare e difficili da estrarre diverranno più costose delle rinnovabili e allora ci sarà il vero boom delle rinnovabili. La trasmissione era interessante nei termini del dibattito sulla limitatezza delle risorse in base ai trend di consumo. Meno interessante naturalmente le derive catastrofiste, con affermazioni spesso non dimostrabili, come l'affermazione che l'umanità non possa tollerare una temperatura più alta dell'attuale (ma perchè, forse semplicemente i luoghi ideali per la vita si sposteranno più a nord).
    Io credo al contrario che il surriscaldamento porterà le megalopoli che sorgono in aree "calde" ad adeguarsi con edilizia e materiali che si surriscaldano poco e più verde cittadino. Insomma ogni volta che l'umanità è costretta al cambiamento e all'adattamento avviene un progresso, non una catastrofe, anche se questo nei primi tempi genera sofferenza e morti.
    se progresso vuol dire morte e sofferenza, perchè saremo 9 miliardi, ci toccherà vivere in luoghi ideali e sempre più ammassati

    non mi sembra Progresso ma Regresso.

    P.s. poi mi sembra che tu abbia bisogno di rivederlo, perchè si fà un servizio sulla possibilità di vivere nel sottosuolo,

    quindi è possibilista, non certo catastrofista. Come sempre dipende da che punto di vista guardi e il tuo punto di vista

    mi sembra proprio negativo come quello della TV e del TG.
    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 01/03/2015 alle 15:33

  6. #16
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    Predefinito Re: Stasera su Rai3 Scala Mercalli

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    il problema non sussiste più di tanto. Quando le fossili saranno rare e difficili da estrarre diverranno più costose delle rinnovabili e allora ci sarà il vero boom delle rinnovabili. La trasmissione era interessante nei termini del dibattito sulla limitatezza delle risorse in base ai trend di consumo. Meno interessante naturalmente le derive catastrofiste, con affermazioni spesso non dimostrabili, come l'affermazione che l'umanità non possa tollerare una temperatura più alta dell'attuale (ma perchè, forse semplicemente i luoghi ideali per la vita si sposteranno più a nord).
    Io credo al contrario che il surriscaldamento porterà le megalopoli che sorgono in aree "calde" ad adeguarsi con edilizia e materiali che si surriscaldano poco e più verde cittadino. Insomma ogni volta che l'umanità è costretta al cambiamento e all'adattamento avviene un progresso, non una catastrofe, anche se questo nei primi tempi genera sofferenza e morti.

    Ad oggi credo che l'unico cambiamento repentino che metterebbe a dura prova la vita umana sarebbe un meteorite particolarmente grande o eruzioni supervulcaniche di una certa entità, che sono cambiamenti perfettamente "naturali"
    Ma questo tuo discorso è completamente sganciato dai fatti reali.
    Non ha alcun senso.

    In particolare la parte in grassetto: lo vai a dire tu al sindaco di Dhaka? Hong Kong? New Dehli, Bombay, Islamabad, Pechino e Shangai? Tokyo e Mosca, Parigi, Londra?


    Stai sostenendo una cosa che tu sai non è realizzabile.

    E questo tuo pensiero superficiale è di fatto un po' ciò che ragionano e pensano i milioni di stocker, agenti, manager e quell'1% della popolazione planetaria detentrice dell'intera ricchezza economica del pianeta.




    Vedi, questo è puro egoismo. E gli effetti della tua superficialità li sconto io, li sconta il cinese e li sconti pure tu però.
    Il bello è che nessuno ne è risparmiato.


    [Esempio imbecille?
    Immagina: settimana scorsa è morto un erede dei Rockefeller firmatario di trivellazioni in Sudamerica e in Sicilia.
    Era in villeggiatura mensile alle Maldive, è stato punto da una zanzara che ha un ciclo riproduttivo modificatosi a causa dell'aumento di temperature dell'area delle isole.
    La febbre gialla che l'ha colpito l'ha ucciso: e noialtri gongoliamo.]

  7. #17
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    Comunque un programma divulgativo eccellente.
    Non credo che un servizio pubblico per il quale si paga annualmente oltre 113 euri possa offrir di meglio.

    E' in prima serata ed è in uno dei tre primi canali.

    Sarà dura far credere ai complottari vari che questo non è un programma voluto da una lobby di petrolieri che vogliono avviare del fracking sotto Prato della Valle a Padova o il Circo Massimo a Roma....

  8. #18
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    Stavo pensando al momento della trasmissione in cui viene letta la temperatura estrema della stazione termometrica dell'osservatorio

    Moncalieri registrata a mano nel 28 Febbraio 1880.

    Credo ci sarà un confronto spietato tra 1880 e 2015 nell'ultimo appuntamento del programma.

    Rrea00118800228.gifRrea00118800229.gif
    Rtavn00120150228.gifRtavn00120150301.gif

    Tra l'altro 2015 e 1880 fanno parte di periodi con

    -valori bassi di AP index (fasi pluriannuali consecutive)

    -inverno contraddistinto da JS atlantico alto e influente su Europa

    1879_80.png14_15.gif

    1880 - TSI 1360,4 W/m^2

    http://lasp.colorado.edu/data/sorce/...nstruction.txt
    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 01/03/2015 alle 17:14

  9. #19
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  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Heinrich Visualizza Messaggio
    Ma questo tuo discorso è completamente sganciato dai fatti reali.
    Non ha alcun senso.

    In particolare la parte in grassetto: lo vai a dire tu al sindaco di Dhaka? Hong Kong? New Dehli, Bombay, Islamabad, Pechino e Shangai? Tokyo e Mosca, Parigi, Londra?


    Stai sostenendo una cosa che tu sai non è realizzabile.

    E questo tuo pensiero superficiale è di fatto un po' ciò che ragionano e pensano i milioni di stocker, agenti, manager e quell'1% della popolazione planetaria detentrice dell'intera ricchezza economica del pianeta.




    Vedi, questo è puro egoismo. E gli effetti della tua superficialità li sconto io, li sconta il cinese e li sconti pure tu però.
    Il bello è che nessuno ne è risparmiato.


    [Esempio imbecille?
    Immagina: settimana scorsa è morto un erede dei Rockefeller firmatario di trivellazioni in Sudamerica e in Sicilia.
    Era in villeggiatura mensile alle Maldive, è stato punto da una zanzara che ha un ciclo riproduttivo modificatosi a causa dell'aumento di temperature dell'area delle isole.
    La febbre gialla che l'ha colpito l'ha ucciso: e noialtri gongoliamo.]
    Il cambiamento porterà adattamento e nuovi business. Il pianeta non morirà a causa dell'uomo nemmeno se sganciassimo contemporaneamente tutte le atomiche attualmente esistenti al mondo. L'unico che può farsi male è l'uomo stesso,. ma per la sua innata capacità di adattamento cercherà nuove strade, e nuovi business più adeguanti sostituiranno quelli attuali. Prospereranno bioedilizia e rinnovabili, dal momento reale in cui le fossili andranno in crisi. Magari nella transizione ci sarà molta meno disponibilità energetica e qualche crisi molto dura, ma poi saremo meglio di prima e più forti di prima, più adattati a un pianeta meno ricco di risorse non rinnovabili e più in equilibrio con esso e le sue risorse rinnovabili. Se la nostra specie fosse simile alle locuste ci saremmo già estinti, invece siamo mediamente intelligenti (anche se è difficile da credere) e in grado di adattarci. Non sia mai un giorno ci troveremmo in un mondo dove nulla più cambia, in quel caso dovremmo preoccuparci.

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