Luglio 2015:anomalie termiche e pluviometriche

**Dream Designer** · 03/08/2015, 15:14

all'osservatorio di Napoli San Marcellino questo mese di Luglio risulta uno dei più caldi da inizio rilevazioni (1878) tuttavia ... escludendo la media delle temperature minime che è OVVIAMENTE più alta rispetto a oltre 40-50 anni fa per l'isola di calore, quindi FALSATA, questo mese è superato da Luglio 1945, 1946, 1947, 1950 e 1953

Il clima del mese di luglio 2015 a Napoli centro - Gli articoli di Campanialive.it

dirò, si sapeva che le Estati anni '40 furono bollenti ma immaginare mesi più bollenti di questo allora con l'assenza dell'isola di calore attuale ... bhe

**CausaEffetto** · 03/08/2015, 15:26

Originariamente Scritto da Dream Design

all'osservatorio di Napoli San Marcellino questo mese di Luglio risulta uno dei più caldi da inizio rilevazioni (1878) tuttavia ... escludendo la media delle temperature minime che è OVVIAMENTE più alta rispetto a oltre 40-50 anni fa per l'isola di calore, quindi FALSATA, questo mese è superato da Luglio 1945, 1946, 1947, 1950 e 1953

Il clima del mese di luglio 2015 a Napoli centro - Gli articoli di Campanialive.it

dirò, si sapeva che le Estati anni '40 furono bollenti ma immaginare mesi più bollenti di questo allora con l'assenza dell'isola di calore attuale ... bhe

Giuseppe, hai toccato un punto assai dolente di tutta la climatologia delle medie delle stazioni urbane

... il trend in seno alle minime che per la maggior parte è ascrivibile a mutate condizioni ambientali. La media delle massime in estate non racconta sicuramente una storia diversa dalla media giornaliera ma permette di cogliere qualche sfumatura in più, come sottolineato alla perfezione nel tuo intervento.

Un piccolo contributo dalla serie storica di Parma, dati grezzi:

Trend delle minime

Parma_TMINmean.jpg

Trend delle massime

Parma_TMAXmean.jpg

E' evidente come l'incremento vada su due binari differenti (contributo maggiore da estate ed inverno).

Si tenga presente che i sensori erano posizionati nello stesso luogo di oggi nel corso dell'intera serie storica in quanto lo spostamento dalla torre al suolo (2 metri) è datato 1937.

**elz** · 03/08/2015, 18:21

Riduzione del range diurno non è equivalente a maggiore isole di calore, il dtr della stagione calda è correlato alla radiazione solare che raggiunge la superficie e questa era parecchio più elevata negli anni '40 rispetto ai 2000 con conseguente impatto sul dtr ed anche ad esempio sulla fusione glaciale:

http://www.pnas.org/content/110/37/14877.full.pdf
http://ruby.fgcu.edu/courses/twimber...ssGlaciers.pdf

**Dream Designer** · 03/08/2015, 18:34

Originariamente Scritto da elz

Riduzione del range diurno non è equivalente a maggiore isole di calore, il dtr della stagione calda è correlato alla radiazione solare che raggiunge la superficie e questa era parecchio più elevata negli anni '40 rispetto ai 2000 con conseguente impatto sul dtr ed anche ad esempio sulla fusione glaciale:

http://www.pnas.org/content/110/37/14877.full.pdf
http://ruby.fgcu.edu/courses/twimber...ssGlaciers.pdf

Immagine

elz, non ho capito nello specifico il riferimento con le isole di calore nostrane il tuo collegamento

per esempio, a Napoli San Marcellino la media delle t.° minime era circa 1.5° più bassa 70 anni fa rispetto ad oggi con le medesime configurazioni ... ma non esiste un modello che "simula" come possono essere i valori delle minime nelle grandi aree urbane senza isola di calore attuale ? Oppure simulare i valori di 50-70/100 anni fa con un isola di calore uguale a quelle di oggi ?

In questo modo si avrebbe una stima veritiera dell'andamento delle temperature nelle grandi metropoli

**elz** · 03/08/2015, 19:06

Dico semplicemente che ci possono essere diverse concause a determinare differenti trend nelle max-min, le variazoni nell'uso dei suoli sono una di queste ma anche (e forse più di tutto su scala regionale) variazioni nella concentrazione di aerosol e nella copertura/tipo di nubi influenzano il dtr, queste ultime sono attese variare sia con il trend di lungo termine sia per variabilità naturale; Infatti il picco delle massime negli anni '40 è caratteristica comune nell'area alpina ed ha anche influenzato la fusione glaciale, difficile quindi ricondurlo a problemi di omogenizzazione/urbanizzazione.
I dati delle singole stazioni non li conosco e comunque andrebbe quantomeno fatto prima un lavoro di omogenizzazione per eliminare possibili altri problemi.

**Dream Designer** · 03/08/2015, 19:11

Originariamente Scritto da elz

Dico semplicemente che ci possono essere diverse concause a determinare differenti trend nelle max-min, le variazoni nell'uso dei suoli sono una di queste ma anche (e forse più di tutto su scala regionale) variazioni nella concentrazione di aerosol e nella copertura/tipo di nubi influenzano il dtr, queste ultime sono attese variare sia con il trend di lungo termine sia per variabilità naturale; Infatti il picco delle massime negli anni '40 è caratteristica comune nell'area alpina ed ha anche influenzato la fusione glaciale, difficile quindi ricondurlo a problemi di omogenizzazione/urbanizzazione.
I dati delle singole stazioni non li conosco e comunque andrebbe quantomeno fatto prima un lavoro di omogenizzazione per eliminare possibili altri problemi.

guarda che l'osservatorio di San Marcellino è uno dei più antichi e controllati d'Italia (come Collegio Romano), il lavoro di omogenizzazione è stato già fatto, come per molte altre stazioni ... se come valori medi massimi risultano più caldi quei mesi di Luglio li rispetto a questo attuale evidentemente corrisponde alla realtà, anche perchè questo mese di Luglio, benchè caldissimo pure qua, ha palesato un picco di anomalie più a Nord

ovviamente i valori minimi di 70 anni fa invece risultano più bassi per il problema riguardante l'isola di calore, ma è una questione che riguarda esclusivamente le aree urbane, non al di fuori

**CausaEffetto** · 03/08/2015, 19:55

Originariamente Scritto da elz

Riduzione del range diurno non è equivalente a maggiore isole di calore, il dtr della stagione calda è correlato alla radiazione solare che raggiunge la superficie e questa era parecchio più elevata negli anni '40 rispetto ai 2000 con conseguente impatto sul dtr ed anche ad esempio sulla fusione glaciale:

http://www.pnas.org/content/110/37/14877.full.pdf
http://ruby.fgcu.edu/courses/twimber...ssGlaciers.pdf

Immagine

Si concordo sul fatto che vi siano concause nella riduzione del range diurno. Lo stesso discorso della stagione calda vale anche per la stagione fredda dove le minime invernali crescono maggiormente delle massime. Come si può spiegare l'andamento invernale in riferimento a cause non antropiche?

**CausaEffetto** · 04/08/2015, 14:19

Alla fine dei conti, a Parma il luglio 2015 non è riuscito a battere l'agosto 2003 ... se non fosse stato per gli ultimi giorni del mese che hanno "rovinato" la media finale