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  1. #41
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Eccomi al 7 febbraio 1991: la mattina mi alzo presto, sento un freddo becco e vedo il mio quartiere magicamente imbiancato con 30 cm di neve intatta e con le strade principali sotto 2 dita di neve e ghiaccio (situazione vista da me sulla costa solo nel 1991 e 2012).
    Un paio di giorno dopo venni a sapere che la minima quella notte era stata di -12.
    A uno mattina nel momento del collegamento con CIIS "viaggiare informati" dissero dell'autostrada A14 chiusa da Rimini fino a San benedetto del Tronto
    Nelle previsioni il colonnello Giancarlo Bonelli, disse che "le nevicate in romagna arriveranno in serata"!
    Non era mica finita!!
    Durante la mattina giro a piedi con la mia famiglia per Bellariva (mio quartiere) a vdere scene di alta montagna.
    Poi pranzo e al TG1 intervistano Guido Caroselli che dice:" Siamo ormai agli sgoccioli e per i prossimi giorni dobbiamo aspettarci un tempo più atlantico"
    Miei familiari:" Che significa tempo atlantico?!"
    Io lo sapevo e immaginavo...
    Poi verso le 15 io, mio fratello e mia mamma (che Dio l'abbia in gloria) prendiamo l'autobus n.9 e andiamo a fare un giro al centro di Rimini magicamente innevato e ghiacciato.
    Verso le 17 torniamo a casa e comincia a nevicare sotto un cielo grigio-bianco.
    La nevicata via via si intensifica e le parti dove era stata spalata si imbiancano di nuovo subito (situazione che a me piace sempre tantissimo).
    La nevicata continua moderata fino all'ora di cena quando dal TG3 Marche, allora a Rimini si prendeva solo il TG3 marche, fanno vedere le immagini di migliaia di automobilisti bloccati in autostrada tra Ancona e Pesaro.
    La nevicata si indebolisce temporaneamente verso le 20 e 30, ma dopo le 21 si intensifica a tal punto che diventa una roba fuori di testa.
    Dalle 21 e 30 fino a quando vado a dormire verso mezzanotte cadono fiocchi grandi e fitti che non c'è bisogno di guardare il lampione per vederli, sotto un cielo rosso fuoco e il suono ovattato del nautofono.
    è una nevicata diversa dal giorno precedente, non è a bufera, avviene con bava di vento da nord ovest la classica da scorrimento provocato da un fronte atlantico che stava passando sopra quel materasso gelido.
    Quando vado a dormire il paesaggio è fuori di testa, sui 30 cm vecchi sono caduti altri 20 cm buoni in poche ore e ora lo spessore al suolo è sui 50 cm raggiungendo cosi punte storiche per Rimini simili al 1985.
    Alla prossima per il giorno 8 febbraio 1991
    e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!

  2. #42
    Josh
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    La mattina del 6 febbraio ricordo anche io, fu interessata anche Roma dalla nevicata, specie i quartieri a nord, qui temporale nevoso al mattino
    Un buonissimo mese quel febbraio,anche se nessuno lo cita mai.
    E' vero che la seconda metà fu atlantica ma non fu certo mite anche al sud.In tutto il mese la mia massima più alta fu di 16,5°(proprio il 1 del mese,mentre il 31 gennaio è stato una giornata praticamente primaverile nel 2006),mentre nel ben più gelido febbraio 2012 ne ebbi una di 18,5°.
    Per i miei gusti,febbraio 2006 è eccellente.Meglio di gennaio 2006,che qua ebbe una grossa fregatura,con quel bombolone gelido prima troppo settentrionale e poi troppo occidentale.
    Ultima modifica di Josh; 07/02/2016 alle 16:35

  3. #43
    Josh
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Citazione Originariamente Scritto da Massimiliano Selvix Visualizza Messaggio
    dal 15 gennaio - giorno dell'inizio della prima guerra del golfo - qui arrivò il freddo e giornate con qualche fioccata. a sprazzi andò avanti così fino all'inizio di febbraio quando il giorno 5 arrivò una nevicata fantastica, con 25-30 cm di accumulo. bis tra la sera di san valentino e le prime ore del 15 febbraio con un'altra botta da 25 cm grazie ad una lp africana in risalita sullo jonio che confluì sopra l'aria gelida pre-esistente.
    Il 5 febbraio 1991 al sud sono stati battuti alcuni record mensili nel sud-est (soprattutto nell'area salentina).

  4. #44
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Citazione Originariamente Scritto da rafdimonte Visualizza Messaggio
    Eccomi al 7 febbraio 1991: la mattina mi alzo presto, sento un freddo becco e vedo il mio quartiere magicamente imbiancato con 30 cm di neve intatta e con le strade principali sotto 2 dita di neve e ghiaccio (situazione vista da me sulla costa solo nel 1991 e 2012).
    Un paio di giorno dopo venni a sapere che la minima quella notte era stata di -12.
    A uno mattina nel momento del collegamento con CIIS "viaggiare informati" dissero dell'autostrada A14 chiusa da Rimini fino a San benedetto del Tronto
    Nelle previsioni il colonnello Giancarlo Bonelli, disse che "le nevicate in romagna arriveranno in serata"!
    Non era mica finita!!
    Durante la mattina giro a piedi con la mia famiglia per Bellariva (mio quartiere) a vdere scene di alta montagna.
    Poi pranzo e al TG1 intervistano Guido Caroselli che dice:" Siamo ormai agli sgoccioli e per i prossimi giorni dobbiamo aspettarci un tempo più atlantico"
    Miei familiari:" Che significa tempo atlantico?!"
    Io lo sapevo e immaginavo...
    Poi verso le 15 io, mio fratello e mia mamma (che Dio l'abbia in gloria) prendiamo l'autobus n.9 e andiamo a fare un giro al centro di Rimini magicamente innevato e ghiacciato.
    Verso le 17 torniamo a casa e comincia a nevicare sotto un cielo grigio-bianco.
    La nevicata via via si intensifica e le parti dove era stata spalata si imbiancano di nuovo subito (situazione che a me piace sempre tantissimo).
    La nevicata continua moderata fino all'ora di cena quando dal TG3 Marche, allora a Rimini si prendeva solo il TG3 marche, fanno vedere le immagini di migliaia di automobilisti bloccati in autostrada tra Ancona e Pesaro.
    La nevicata si indebolisce temporaneamente verso le 20 e 30, ma dopo le 21 si intensifica a tal punto che diventa una roba fuori di testa.
    Dalle 21 e 30 fino a quando vado a dormire verso mezzanotte cadono fiocchi grandi e fitti che non c'è bisogno di guardare il lampione per vederli, sotto un cielo rosso fuoco e il suono ovattato del nautofono.
    è una nevicata diversa dal giorno precedente, non è a bufera, avviene con bava di vento da nord ovest la classica da scorrimento provocato da un fronte atlantico che stava passando sopra quel materasso gelido.
    Quando vado a dormire il paesaggio è fuori di testa, sui 30 cm vecchi sono caduti altri 20 cm buoni in poche ore e ora lo spessore al suolo è sui 50 cm raggiungendo cosi punte storiche per Rimini simili al 1985.
    Alla prossima per il giorno 8 febbraio 1991
    Dunque, siamo arrivati al giorno venerdi 8 febbraio 1991.
    Bene ci eravamo lasciati con la tarda serata del 7 di febbraio quando vado a dormire lasciando un mio quartiere super innevato, con alberi e tetti stracolmi di neve e una nevicata con fiocchi grossi e fitti con cielo rosso fuoco che dava una tinta rosata alla neve dei tetti ed alberi.
    Alle prime ore dell'alba del 8 febbraio, saranno state le 4 o le 5 sento dal letto uno strano ticchettio sulla neve, la mia delusione monta ed ero convinto fosse pioggia (in realtà era gelicidio).
    Qualche ora dopo mi alzo con molto meno entusiasmo dei giorni precedenti ed in realtà noto subito il paesaggio un pò cambiato: sugli alberi vi era molta meno neve, ed anche la neve stessa aveva un aspetto strano sicuramente meno farinoso dei giorni precedenti.
    Esco sul terrazzo e noto un qualcosa che poi non ho più rivisto in vita mia: dei 50 cm di spessore che vi erano, i primi 5-6 cm erano letteralmente incrostati e ghiacciati, sembrava una gigantesca granita, poi se andavi in profondità trovavi la neve farinosa.
    Scherzi del gelicidio...
    Verso metà mattina mi reco a casa di quel mio amico-compagno di classe dove ero andato il martedi 5 pomeriggio e continuiamo il nostro lavoro-ricerca sulle proteine visto che le scuole erano ancora chiuse.
    Verso le 12 scendiamo giù a giocare a palle di neve: ora immaginate di fare le palle di neve con quella neve che vi ho descritto prima; mi ricordo che eravamo bombardati da veri e propri mattoni di ghiaccio incrostati che facevano un male porco!
    Poi pranzo e nel pomeriggio vado a ripetizione dal professore di matematica (la mia bestia nera scolastica).
    Appena entro a casa del professore mi dice una cosa che mi fa molto piacere:" Raffaello ti dirò una cosa che ti piacerà, scuole chiuse anche domani sabato!"
    Evvaiiiiiiii!!!!
    verso le 18 e 30 esco da casa del professore, mi incontro con mio fratello, andiamo a fare un pò di spesa per casa (mia madre preferiva non uscire per paura di cadere) e poi torniamo per cena.
    Quel giorno la massima fu intorno allo zero, il cielo sempre grigio, però al centro-sud l'aria mite cominciava a farsi sentire con 16 gradi a Napoli, 14 a Roma e 9 a Campobasso.
    Poi vedremo che il giorno dopo sabato 9 febbraio il garbino venne anche da noi, mettendo fine a quei fantastici giorni......temporaneamente!
    Alla prossima puntata del 9 febbraio.
    e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!

  5. #45
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Citazione Originariamente Scritto da Massimiliano Selvix Visualizza Messaggio
    dal 15 gennaio - giorno dell'inizio della prima guerra del golfo - qui arrivò il freddo e giornate con qualche fioccata. a sprazzi andò avanti così fino all'inizio di febbraio quando il giorno 5 arrivò una nevicata fantastica, con 25-30 cm di accumulo. bis tra la sera di san valentino e le prime ore del 15 febbraio con un'altra botta da 25 cm grazie ad una lp africana in risalita sullo jonio che confluì sopra l'aria gelida pre-esistente.
    Caro Max, la tua citazione sulla GdG, mi permette di "entrare" in questo 3D.

    Dunque, allora ero militare di leva "tardone" (24enne, rinvii per studi universitari): il 17 gennaio, partimmo con la colonna militare da Portogruaro diretti a Livorno, in mezzo ad un nebbione incredibile che ci tenne compagnia fin quasi a Bologna. Qui trovammo la neve a terra con cielo sereno. Al Valico di Roncobilaccio, i pannelli di Autostrade, che all' epoca riportavano anche la Temperatura, segnavano - 8 °C. La località di Baragazza sembrava un paesino svizzero ......
    Scesi sul versante toscano, ci fermammo all' area di servizio di Montecatini, sulla Firenze Mare: parecchi commilitoni, che sedevano nei camion SCOPERTI, dopo 10 ore in quelle condizioni ebbero principi di assideramento .....

    Ma era solo l' inizio. Nei giorni successivi restammo a Livorno, per servizi di pattugliamento al porto commerciale: fu il delirio, con giornate di neve (al Santuario di Montenero ben oltre 30 cm !!!). Sembrava di essere su qualche molo di Tromsoe, e non della città Labronica Il rientro a Portogruaro, con servizi di guardia a - 12 °C, con tali imbottiture da somigliare a omini Michelin .

    Ed infine il rientro in treno a Gubbio (licenza 5 + 2), dopo la prima botta con scioglimento, il percorso lungo la ferrovia Ancona - Roma con la valle dell' Esino devastata dall' ondata di piena ed in misura minore quella del fiume Chiascio.

    Ed a casa, la notte del 15 (o 16?) Febbraio, con la T "risalita" in poche ore da - 15 °C a + 5 °C, e la rabbia per vedere il definitivo scioglimento della neve.

    Parentesi: quella stagione venne appena sei anni dopo il 1985 ....
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  6. #46
    Tempesta
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    9 febbraio 1991: la mattina i 50 cm di neve con i primi strati incrostati sono ancora intatti, io e i miei usciamo e facciamo un pò di foto per Rimini zona lungomare, spiaggia e porto.
    La notte aveva rasserenato e la minima era stata sui -8, durante la mattina vi era un sole pallido con un pò di foschia che filtrava da nuvole alte e stratificate che si muovevano da sud ovest.
    Sappiamo bene che questa situazione significa una sola cosa: arrivo imminente del GARBINO!
    In effetti le prime raffiche da sud ovest arrivano verso le 13, l'atmosfera diventa subito limpida, il cielo variabile e la neve comincia a soffrire!
    Nel pomeriggio di nuovo in giro per Rimini con la neve, anche se ancora tanta, che comincia inevitabilmente a sciogliersi con le strade che cominciano a diventare poltiglia.
    Quando verso le 18 vediamo un termometro nella via principale del mio quartiere (bellariva) che segna 8 gradi, i miei stentano a crederci:" Non può essere" dicono, invece quella era la REALE temperatura sotto garbino e tale rimarrà anche per tutta la notte tra il 9 e il 10.
    La sera pizza fuori come era abitudine il sabato sera e poi ulteriore giro per Rimini con la neve in ulteriore sofferenza insieme a me.
    Alla prossima per il 10 febbraio giorno del garbino!
    e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!

  7. #47
    Tempesta
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Il 10 febbraio 1991 è una giornata che potrebbe somigliare vagamente ma solo vagamente a quelle invernali GW: massima di 14 gradi con garbino e minima di 3 gradi la sera quando gira a nord ovest.
    Nella notte tra il 9 e il 10 febbraio il garbino continuò a soffiare con 8-9 gradi di temperatura e la mattina tutte le strade principali erano ormai libere dalla neve che comunque resisteva ancora bene su tetti, campi e prati.
    Pranzo fuori con i miei e poi al pomeriggio giro a Fano.
    Durante il tragitto mi ricordo che da Cattolica fino alla Siligata più o meno non vi era quasi più traccia di neve, segno che probabilmente il garbino nelle zone di Cattolica, Gabicce ecc era arrivato prima rispetto a Rimini (come spesso succede).
    A Fano invece ancora tantissima neve, molta più di Rimini al punto che in una locandina di un'edicola vi era scritto: " Scuole chiuse fino a martedi compreso"
    Che culo, a Rimini invece lunedi 11 si sarebbe tornati tra i banchi.
    Dopo Fano giro a San Marino ancora piena di neve e poi sul tardo pomeriggio ritorno a casa sotto una pioviggine e il vento che nel frattempo stava ruotando da nord ovest.
    Ormai ero convinto di aver vissuto un bellissimo evento che però si era avviato inevitabilmente alla conclusione.
    In effetti le parole di Caroselli a Che Tempo Fa della sera del 10 febbraio misero la parola FINE ad ogni mio residuo di speranza nel mio cuore, le sue testuali parole furono:" Da ora in avanti non sentiremo più parlare di neve e tornerà dove sta di casa, sulle alpi".
    Ecco è finita pensai..
    Invece invece non fu cosi, ecco che quindi anche allora i meteorologi sbagliavano ma a differenza di alcuni "meteorologi" di oggi sbagliavano in buona fede.
    Alla prossima per il giorno 11 febbraio, forse il più amorfo di tutto il periodo.
    e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!

  8. #48
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Caro Max, la tua citazione sulla GdG, mi permette di "entrare" in questo 3D.

    Dunque, allora ero militare di leva "tardone" (24enne, rinvii per studi universitari): il 17 gennaio, partimmo con la colonna militare da Portogruaro diretti a Livorno, in mezzo ad un nebbione incredibile che ci tenne compagnia fin quasi a Bologna. Qui trovammo la neve a terra con cielo sereno. Al Valico di Roncobilaccio, i pannelli di Autostrade, che all' epoca riportavano anche la Temperatura, segnavano - 8 °C. La località di Baragazza sembrava un paesino svizzero ......
    Scesi sul versante toscano, ci fermammo all' area di servizio di Montecatini, sulla Firenze Mare: parecchi commilitoni, che sedevano nei camion SCOPERTI, dopo 10 ore in quelle condizioni ebbero principi di assideramento .....

    Ma era solo l' inizio. Nei giorni successivi restammo a Livorno, per servizi di pattugliamento al porto commerciale: fu il delirio, con giornate di neve (al Santuario di Montenero ben oltre 30 cm !!!). Sembrava di essere su qualche molo di Tromsoe, e non della città Labronica Il rientro a Portogruaro, con servizi di guardia a - 12 °C, con tali imbottiture da somigliare a omini Michelin .

    Ed infine il rientro in treno a Gubbio (licenza 5 + 2), dopo la prima botta con scioglimento, il percorso lungo la ferrovia Ancona - Roma con la valle dell' Esino devastata dall' ondata di piena ed in misura minore quella del fiume Chiascio.

    Ed a casa, la notte del 15 (o 16?) Febbraio, con la T "risalita" in poche ore da - 15 °C a + 5 °C, e la rabbia per vedere il definitivo scioglimento della neve.

    Parentesi: quella stagione venne appena sei anni dopo il 1985 ....
    Bellissimo racconto, caro And!
    Un abbraccio.
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  9. #49
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    L'ultima decade di febbraio fu mite ma meno che nel 2012.Marzo invece fu piuttosto caldo,non ebbe grossi picchi ma fu dominato da un'HP azzorriana con qualche contributo africano.Freddo aprile 1991,uno dei più freddi dai primi anni 80'.Ma ancora più sottomedia maggio e gran parte di giugno.
    Io avevo 16 anni e frequentavo la prima Liceo classico e quello che ricordo volentieri di quell'inverno (1990/91), fu la precocità del freddo già nel tardo autunno, con la prima nevicata che sfiorò casa mia (accumulo dai 450 m in su, io sto a 290 m) il 17 novembre 1990 e la prima nevicata davvero abbondante (circa 30 cm) il 9 di dicembre..., comunque nell'autunno 1990 il freddo arrivò ancora prima, già all'inizio della seconda settimana di novembre... quello fu anche il periodo dell'ultima importante protesta studentesca (la cosiddetta "Pantera") che iniziò proprio tra fine ottobre e novembre (noi fummo, come era ovvio, gli ultimissimi ad occupare e l'"autogestione" durò giusto un paio di giorni ).

    Comunque sia novembre 1990 sia dicembre furono mediamente freddi, novembre 1990 dovrebbe essere a livello ligure il secondo più freddo degli ultimi 30 anni, preceduto dal novembre 1988 e seguito da quello 1998, mentre dicembre risulterebbe terzo o quarto a seconda delle zone (preceduto dal dicembre 2006, dal dicembre 2008 e in alcune aree dal dicembre 1981). Per la verità l'inverno 1990/91 fu freddo in generale, ma con due fasi piuttosto lunghe in controtendenza, in cui dominarono correnti occidentali, la prima fu compresa tra il 27 dicembre 1990 e il 13-14 gennaio 1991 e fu contraddistinta da un pattern tendenzialmente zonale, debolmente ondulato, con blando dominio altopressorio, alternato a un paio di deboli cavi e saccature, la seconda iniziò invece il 17 febbraio 1991 e si concluse con l'inverno meteorologico, fu invece dominata dall'anticiclone delle Azzorre e fu invece particolarmente secca (a tratti anche calda, soprattutto in seconda decade di marzo).

    Venendo invece all'episodio gelido che viene ricordato nella discussione: dopo le prime due settimane di gennaio, davvero miti, si aprì un periodo piuttosto lungo dominato da correnti settentrionali, seppure in un contesto spesso anticiclonico, verso la seconda metà della terza decade di gennaio 1991 vi furono un paio di giornate uggiose e fredde, dovute all'interazione tra aria umida e temperata, in risalita dal Mediterraneo sud-occientale e aria fredda proveniente da ENE, poi arrivò la prima vera bordata artica (marittima-continenzalizzata), che aprì una breve fase fredda e molto secca con correnti di provenienza nord-orientale (scandinave), forte tramontana, minime attorno ai -3/-4°C con cielo terso, vento di tramontana e aria secchissima, insomma belle giornate di sole ma con massime che da me faticavano a valicare lo 0°C nel primo pomeriggio, scenendone bene al di sotto la notte, il tutto durò fino al 3 febbraio, la mattina del 4 febbraio registrai una minima di quaasi -6°C, ma la massima, complice il calo della tramontana, risalì fino a +4/+5°C; nel quartiere genovese di Sampierdarena, dove frequentavo il liceo, all'uscita dalle lezioni (alle 13.00) mi sembrò di vivere una giornata primaverile, se confrontata con i giorni precedenti: tersa, con pochissimo vento e con temperatura attorno agli 8°C (che rispetto alle medie massime di inizio febbraio sono comunque circa 4°C sotto media); il tempo di arrivare a casa e il cielo cominciò a velarsi, poco prima delle 18.00 mio padre rientrando dal lavoro ci disse che nevicava da Sturla (quartiere orientale a ridosso del centro di Genova) verso Levante... rimasi un attimo perplesso perché quelle sono le zone del Genovesato meno propense ad avere neve in inverno, da noi invece il cielo era ormai quasi coperto per spesse velature, il termometro era appena sopra lo 0°C... Alle 19.30 il TG Regionale mandò in onda un breve servizio, da Genova Nervi, sulla debole nevicata in atto (mostrarono le auto coi parabrezza imbiancati), il giornalista annunciò che le previsioni del tempo parlavano di un ulteriore peggioramento con estensione delle nevicate a tutto l'entroterra e a gran parte della fascia costiera, il giornalista al microfono disse infine che, dalle 19.00 circa, era iniziato a nevicare anche su Savona. Alle 20.00 cominciò a nevicare debolmente e senza vento (fatto non frequente) pure da me, con temperatura attorno a 0°C e aria apparentemente "non fredda", alle ore 23.00 andai a dormire, mentre continuava a nevicare debolmente e cominciava a diffondersi il tipico chiarore da neve... Verso le 3.00 del mattino fui svegliato da violentissime raffiche di vento...

    Andai alla finestra e vidi la più incredibile bufera di vento e neve cui avessi mai assistito, non era in sé la precipitazione nevosa ad essere eccezionale, anzi era di molto inferiore alle grandi nevicate del febbraio 1986 e del gennaio 1987, ma era l'abbinamento neve/vento che era qualcosa di incredibile... Arrivata la mattina (5 febbraio) andai ad attendere il treno alla stazione di Mele-Fado sotto un tempo da tregenda: neve in faccia, scaccianeve violentissimo, vento che scuoteva l'ampia tettoia, sul retro dell'edificio sollevandone le lamiere (saltarono anche alcuni rivetti), termometro inchiodato tra i -7 e i -8°C, una sensazione di freddo incredibile e per me quasi inedita (l'ho provata nuovamente nel febbraio 2012), il treno arrivò con circa 40 minuti di ritardo (oggi non arriverebbe proprio) e giunsi a Sampierdarena attorno alle 8.20, rimasi in parte deluso, a parte il freddo, davvero considerevole per la fascia costiera genovese (sui -3°C) il cielo era solo in parte nuvoloso, filtrava un debole sole e non stava nevicando, anche se c'erano accumuli di qualche centimetro di neve, farinosa ed asciuttissima (tipo quella che si vede in alta montagna), caduta nella notte... A metà mattinata il cielo era ormai quasi sereno, all'uscita da scuola mi aspettavo che la poca neve fosse scomparsa, invece era ancora tutta lì, l'aria era infatti freddissima...
    Quando rientrai a casa ebbi la sorpresa di scoprire come nel Voltrese continuasse a nevicare sebbene con un po' meno di vento, ricordo che andai ad attendere l'arrivo del pulmino che riportava a casa mio fratello, alle 16.30, faceva freddissimo e la temperature non era mai salita sopra i -5°C, mentre cadeva una neve molto farinosa, che formava turbini velocissimi lungo la strada...

    La giornata del 6 febbraio 1991 fu una sorta di festival della neve: presi la corriera perché i treni nella notte erano rimasti bloccati, il cielo era coperto e nevicava bene, seppure il continuo scaccianeve, dovuto a un vento nuovamente rinvigorito, impedisse di capire quanta neve ci fosse al suolo (in verità gli accumuli non furono eclatanti: sui 30-32 cm in circa 3 giorni di precipitazioni nevose intermittenti e alternate a lunghe pause in cui non nevicò), nei circa 8 Km di strada del Turchino prima di Voltri e nei circa 12 Km di Aurelia, all'interno dell'area urbana genovese, che percorsi in autobus in direzione di Sampierdarena, non smise mai di nevicare; ricordo che guardavo i termometri digitali delle farmacie (un po' meno numerosi di oggi, ma già diffusi) con curiosità... mi colpivano quei valori costantemente sui -3/-4°C anche nelle aree più miti della fascia costiera urbana, come Pegli e Multedo). Giunte le 13.00 terminarono le lezioni e uscimmo da scuola, il tempo era rimasto lo stesso, sempre neve, sempre gelo (il 6 febbraio 1991 la stazione meteorologica dell'Aeroporto di Genova Sestri Ponente registrò un valore massimo di -3,0°C, che è il più basso da quando è i funzione, ossia dalla primavera del 1963), arrivai a casa attorno alle 14.20 con neve che in quel momento cadeva copiosa e termometro che lambiva i -9°C.

    Fino alla fine della settimana le scuole rimasero chiuse, ma "ovviamente" smise di nevicare, nella notte del 7 febbraio 1991 (avevo un termometro a mercurio di quelli con massima e minima in una capannina rudimentale fatta con vecchie persiane) il termometro sfiorò i -10°C (valore mai più avvicinato: -7,6°C il 29 dicembre 1996 e -7,7°C il 6 febbraio 2012 sono le temperature più basse registrate nei 25 anni successivi, mentre nel gennaio 1985 il termometro "ufficiale" della stazione ARPAL rimase di qualche decimo di grado sopra i -12, la barriera dei -10°C fu di pochissimo superata anche nel febbraio 1986); al mattino quando mi alzai, attorno alle 8.30, la temperatura era però risalita (anche se si manteneva sui -5°C) e il cielo si rannuvolò rapidamente e rimase tra il molto nuvoloso e il coperto per tutto il giorno, col termometro che risalì fino a valicare di pochissimo gli 0°C alle 12.00, per poi raggiungere i +2°C entro le 15.00). Nei due giorni successivi la neve sparì dal litorale e dai quartieri cittadini, ma bastava spostarsi di uno o due chilometri all'interno per osservare ancora tetti e prati bianchi, le temperature si mantenevano attorno allo 0°C la notte per poi raggiungere i +2/+3°C nel primo pomeriggio, continuava a fare quindi decisamente freddo, ma il gelo, almeno quello vero, era cessato...

    Il 9 febbraio 1991 ci fu però una sorpresa inaspettata: dopo un pomeriggio solo parzialmente nuvoloso e una massima che da me aveva toccato i +4°C, alle 22.00 cominciò a nevicare forte, nel giro di 5 ore caddero altri 20-25 cm di neve, questa volta molto umida, che fece anche qualche danno (rami rotti e un paio di alberelli letteralmente stroncati). La mattina di domenica 10 febbraio 1991 al suolo c'erano circa 33/35 cm di neve, di cui una decina risalenti alle nevicate di inizio settimana, i restanti caduti nella notte precedente; quella domenica vide cielo coperto in mattinata, poi parzialmente nuvoloso, infine nel tardo pomeriggio prevalse il sereno...

    Il giorno dopo (11 febbraio) mi svegliai, mi preparai a tornare a lezione, presi il solito trenio alle 6.55 con -5°C e le strade trasformate in piste di pattinaggio... questa situazione di freddo secco, simile a quella che avevamo vissuto nei primissimi giorni di febbraio rimase immutata fino alla giornata di venerdì 15, cielo sereno, tramontana vivace ma non intensa, temperature notturne sempre bene al di sotto dello 0°C (tra -3 e -5°C) e massime attorno ai +6/+7°C, la neve fondeva di giorno e rigelava la notte, formando croste di ghiaccio ovunque, anche il sale gettato dai mezzi del comune e dell'ANAS non riusciva a fare più di tanto...

    La mattina di sabato 16 febbraio cambiò qualcosa, nella notte la temperatura era infatti scesa meno che nelle precedenti e c'era ghiaccio "nuovo" solo in alcuni tratti della strada che porta alla stazione, quando terminarono le lezioni alle 12.00 a Sampierdarena sembrava arrivata la primavera: 13-14°C cielo parzialmente nuvoloso per i soliti stratocumuli "maccaiosi"; giunto a casa la neve era ancora ben presente e ghiacciata nei punti in ombra, ma dove il sole riusciva a scaldare il terreno cominciavano ad affiorare ciuffi di erba bruciata, la temperatura era ormai "primaverile" anche da me, superando i +10°C, il giorno successivo (domenica 17 febbraio 1991) piovve con temperatura tutto il giorno compresa tra i +1 e i +3°C, a un certo punto, per alcuni minuti, si videro anche fiocchi bagnati in mezzo alla pioggia, c'era ancora molta neve, ma ormai il manto era eroso e pieno di "buchi". Il 18 febbraio 1991 tornai a scuola, era una bella giornata, davvero primaverile, con mattinata fresca (da me temperatura minima attorno ai +4°C) e pomeriggio tiepido (sui 15/16°C in città, sui 14°C da me), i giorni seguenti furono sempre primaverili e la neve si sciolse in modo inesorabile, le ultime tracce si videro nelle cunette stradali fino agli ultimissimi giorni del mese di febbraio.

    L'inverno 1990/91 resterà impresso nella mia mente per tanti motivi, negli ultimi 25 anni è stato uno di quelli con maggiore persistenza del manto nevoso nel mio giardino (dall'8 al 27 dicembre e dal 4 al 17 febbraio) inoltre si veniva da tre anni consecutivi senza neve o quasi e, almeno all'epoca, noi "chionofili" liguri-appenninici non eravamo abituati a digiuni nevosi così lunghi...
    Ultima modifica di galinsoga; 10/02/2016 alle 15:56

  10. #50
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    Predefinito Re: 25 anni fa il febbraio 1991!

    comunque guarda che gli anni 90 sono in pieno gw, che è cominciato gia negli anni 80.. quelle tremende fasi zonali che cominciavano ad essere troppo frequenti, prima degli anni 80 erano rarissime

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