Mega/iper-nevoni no, ma almeno il 2015/16 grazie a marzo non mi ha fatto l'inverno a tipo 2 cm e qualcosa (fioccata senza accumulo il 2 gennaio + neve al limite il 26-29 febbraio ma che mi ha fatto comunque accumulare 2-3 cm). Tra l'altro le nevicate di marzo sono state nevicate "particolari": il 5 marzo ha fatto un temporale nevoso (cosa che qui manca da ormai 10 anni, precisamente il 20 febbraio 2006) e una nevicata accaduta con una goccia retrograda (quindi in teoria con l'Est) il giorno 16 (2° nevicata più tardiva del III millennio).
Dati meteo in tempo reale a Carmagnola (TO): http://www.torinometeo.org/realtime/carmagnola/live/
http://carmagnolaclimat.altervista.org/
Ecco, io non solo non sono d'accordo, ma mi vengono i brividi a leggere questa frase.
Siamo appassionati di meteorologia e diciamo che l'aspetto pluvio-nivometrico è legato all'orticello, come fosse una cosa irrilevante?
Ma a nessuno viene mai in mente che la vita esiste anche sopra i 500 m.s.l.m.? O per noi il Nord Ovest è Torino e Milano, il Nord Est Verona e Venezia, il Centro-Sud tutto ciò che c'è in giù, puntando il dito su una carta geografica? A nessuno viene in mente che non siamo in Mali per cui le precipitazioni e soprattutto la neve costituiscono una componente fondamentale del nostro clima? E qui non si tratta di dire "ha nevicato a casa mia quindi è fighissimo e nel paese sotto era acquaneve, quindi per me inverno figo, per il mio amico lì inverno pessimo" si tratta di fare un discorso generale, ma in maniera seria.
Quando si parla del 1987/1988, 1988/1989 e 1989/1990, o di qualsiasi altro inverno, vogliamo cortesemente fare dei distinguo seri o ci accontentiamo dei dati termici per giudicare un inverno?
Il 1988/1989 padano possiamo definirlo un inverno freddo, fresco, che sia. Nessuno sa che, non appena si mette il naso fuori dalla Pianura Padana e si sale leggermente di quota è stato un inverno caldo, molto caldo? Mi sembra che ci sia la tendenza qui a giudicare gli inverni in base alle temperature registrate da Torino a Rimini, e tutto il resto chissenefrega. Le precipitazioni hanno o non hanno una valenza climatica? Perchè mi viene da cader dalla sedia quando si giudica un inverno in base alla temperatura. Non ci sono altri parametri, vero? Tipo, che ne so, precipitazioni, umidità, giornate di nebbia, giornate di neve, frequenza degli episodi perturbati,ecc.ecc. Ma no, troppo difficile, meglio guardare solo Milano Linate nel 1988-1989. Quel che accade sul resto d'Italia (le centinaia di km di Alpi e di Appennini che abbiamo) è irrilevante. Tremendo.
Lou soulei nais per tuchi
Non capisco la ragione di questa diatriba, anche perché solo un eccesso di "orticellismo" potrebbe far classificare inverni totalmente anticiclonici, come quello che citi, tra gli inverni "buoni", quindi la tua osservazione è destituita di consistenza dal fatto che nessuno includerebbe il 1988/89, il 2007/2008 o il 1974/75 tra gli inverni buoni a livello nazionale, anche se in alcune parti del territorio italiano questi tre inverni non sono stati comunque disastrosi. I distinguo territoriali si possono fare e fino a un certo punto è legittimo farli ma fino a dove si può arrivare? Esasperando la logica che sta dietro il tuo intervento tanto varrebbe chiudere la stanza nazionale e aprire dei subforum comunali, per riempirli di analisi, dati, informazioni che nessuno leggerebbe e non certo per mancanza di interesse ma di tempo... E qui chiudo l'OT.
Ultima modifica di galinsoga; 05/09/2016 alle 10:45
E comunque sono pienamente d'accordo con Josh sull'orticellismo pluvio-nivometrico... nel senso che mi è capitato, in altri forum, di discutere ad esempio sull'andamento complessivo dell'inverno 2009/2010 o del febbraio 2012 nella mia regione, con gente incarognita perché: "Per colpa dei minini troppo bassi" nella fascia costiera della Liguria centrale e in alcune vallate del versante marittimo avrebbe potuto nevicare ben di più di quanto poi abbia effettivamente fatto e di lì giù giudizi insoddisfatti o francamente negativi su due periodi (oggettivamente) buoni per noi "meteofili medi"... se questo non è "orticellismo", allora cos'è? Chionofilia esasperata e irragionevole? Visto che fa vedere bicchieri vuoti anche quando sono pieni per 9/10 (latu termico, latu precipitativo e latu nivometrico).
Ultima modifica di galinsoga; 05/09/2016 alle 10:53
Stra quoto.
E soprattutto...quello termico non è forse legato all'orticello?
In alcuni mesi si registrano differenze di oltre 1°C di anomalia anche fra zone distanti poche centinaia di km...tanto per fare un esempio qui il Gennaio 2012 ha chiuso a +0.1 dalla 1971-00 (sostanzialmente in media) mentre nel Piemonte ha chiuso a oltre +1.5 dalla stessa media, oppure Febbraio 2015 viceversa qui l'ho chiuso a +1 dalla media e in molte zone italiane ha invece chiuso in perfetta media se non leggermente sotto. Di mesi con differenze del genere ce n'è pieno ANCHE a livello di temperature, non solo di precipitazioni.
Aggiungo anche un'altra cosa: ma veramente pensate che l'aspetto precipitativo non sia influenzato dal cambiamento climatico?
In generale c'è questo dogmatismo freddofilo e italianista a tutti i costi (quando in Italia non esisterà MAI una situazione simile per tutti a meno di mesi con anomalie estreme in un senso o nell'altro) che non capisco proprio, per cui l'unica cosa che conta è a quanto il mese ha chiuso rispetto alla 1971-00 sul quadro Italia. Se poi facessimo anche 200 mm su 650 di media tutti gli anni non ha importanza, conta solo l'aspetto termico perchè è l'unico influenzato dal cambiamento climatico (assurdità inenarrabile).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Segnalibri