Scusate se c'entra poco ma stavo cercando le immagini ad alta risoluzione del sat polare di oggi ed ho controllato anche quelle di ieri: oltre alle numerose scie sono presenti queste strane formazioni, qualcuno ha una idea?
Rapid Response - LANCE - Subsets
sat2.JPG
Concordo con te e gli altri, Nord-Ovest e Triveneto vedranno ben poca "Africa" in questi giorni, ma in generale l'ondata di caldo appare smorzata fino a qualche giorno fa. A Genova siamo sui +20°C e cielo velato, niente di che da segnalare. A Padova temperature più alte, minime un po' "alte" sui +14°C (e U.R. al 100%!) e massime quasi "normali" sui +24/+25°C, fossero state tutte così le ondate di caldo a fine maggio!
Infatti i picchi di domani e sabato in Veneto sono stati rivisti, da +30/+31°C diffusi fino a qualche giorno fa, a +26/+27°C. In Emilia orientale e Romagna in teoria potrebbero ancora toccarsi i +30°C diffusamente, ma alla fine penso che saranno casi isolati e anche qui saremo più intorno ai +28/+29°C di massima. Almeno fino ai primi di giugno, continua il periodo "fresco" e variabile che ci accompagna da fine aprile.
Discorso un po' diverso per il Sud ed anche un po' il Centro, che l'onda africana se la beccano in pieno. Ma come dice l'amico siciliano, è un'onda mobile e passerà in pochi giorni, probabilmente senza nessun valore record.
A Cagliari inversione sotto i 1000m
University of Wyoming - Radiosonde Data
In Tunisia 23C sulla costa, 43C a 100km
Intanto davvero interessante notare quello che avverrà lungo il settore di contatto tra il campo anticiclonico nord-africano e quello depressionario atlantico, ovvero lungo uno stretto corridoio che comprende il sistema Pirenaico, la Francia sud-orientale, la Svizzera e il sud della Germania. Un braccio di ferro che si sfogherà alle alte quote con una vistosa accelerazione del vento da sud-ovest e al suolo con la nascita di un minimo di pressione di natura orografica sottovento ai Pirenei francesi.
Tutto questo per dire che nel corso della giornata di sabato, stante anche l'ulteriore contributo offerto dall'intenso riscaldamento solare diurno, sussistono condizioni favorevoli alla nascita e al successivo sviluppo di numerose e potenti strutture temporalesche sulle aree descritte, con l'aria calda e umida in uscita dall'anticiclone nord-africano, che si troverà sormontata da quella più fredda che subentra dall'Atlantico. La mappa che vi ho fornito in figura mette in evidenza i settori dove oggi potranno aversi fenomeni temporaleschi intensi, accompagnati da abbondanti precipitazioni e con il rischio di grandinate, anche di notevole violenza. I settori a maggior rischio sono quelli entro il bordo punteggiato in colore rosso.
Da notare che in serata questa fascia di temporali si avvicinerà alle nostre Alpi occidentali e, per quanto attenuata, potrà recare un incipiente peggioramento su Valle d'Aosta e alto Piemonte, con i primi rovesci, localmente anche temporaleschi. Da qui poi la successiva propagazione del maltempo che, spalleggiata dall'ingresso della relativa perturbazione, abbraccerà poi gran parte del nostro settentrione nella giornata di domenica.
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