Originariamente Scritto da
Gio83Gavi
Si, risulta pure a me che stiamo uscendo piuttosto rapidamente dal massimo solare del ciclo numero 24, risultato molto più debole rispetto a quanto atteso (forse qualcuno di voi l'aveva già notata questa cosa):
Allegato 444032
Allegato 444031
Climate Explorer: Time series
Il minimo solare dovrebbe essere raggiunto presumibilmente attorno al 2019/2020.
Il Sole senza macchie annuncia la fine del ciclo numero 24 - Focus.it
Volevo mettere brevemente in evidenza, se non ne eravate a conoscenza, questo studio relativamente recente (del 2015) che prova a mettere in correlazione il ciclo solare con l'andamento della
NAO invernale.
Il periodo preso in esame va dal 1960 al 2009:
http://iopscience.iop.org/article/10...0/5/054022/pdf
Prendendo in esame i cicli solare dal 1960 al 2009, è stato osservato come, prendendo come "lag 0" il massimo solare, abbiamo un picco positivo e statisticamente piuttosto significativo (95%) di
NAO invernale circa 3/4 anni dopo il massimo solare.
Di contro, il suo picco negativo occorre circa 3/4 anni dopo il minimo solare, oppure circa 2 anni prima del massimo solare:
Allegato 444030
Quanto detto in precedenza si può vedere anche in figura successiva, ove sono rappresentate la anomalie di pressione al livello del mare nell'inverno dell'emisfero nord... Le zone che presentano un livello di confidenza del 95 e 99% sono marcate, rispettivamente, in nero e bianco:
Allegato 444029
Anche qua si può vedere come, a "lag 0" e "lag1" vi siano grosse anomalie positive nella zona delle aleutine con blocchi altopressori piuttosto evidenti anche in zona europea, espressione di una
NAO negativa.
Dal 2° anno in avanti l'anomalia positiva in zona pacifica tende progressivamente a scomparire e dal 3° anno in avanti compare il classico schema da
NAO+, con un core di MSLP superiore alla norma sulle Azzorre e uno di MSLP inferiore sull'Islanda.
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Si è, altresì, tentato in questo studio di capire il perché l'andamento della
NAO+ sia "ritardato" rispetto al ciclo solare... Sebbene non si sia giunti ad una risposta definitiva, gli autori dello studio hanno rivolto la propria attenzione alle acque dell'Oceano Atlantico, che fungerebbero da "trappola" per le anomalie positive accumulatesi a partire dall'anno "0", caratterizzato dal massimo solare:
Allegato 444028
Nella figura 4b sono rappresentate le anomalie termiche della parte centrale dell'Oceano Atlantico: questa zona è caratterizzata, principalmente, da anomalie negative nei 4 anni precedenti il massimo solare e da anomalie positive nei 4/5 anni successivi. Si suppone che il riscaldamento subito dalle acque superficiali nell'inverno con il massimo solare rimanga "intrappolato" al di sotto del termoclino (infatti come si può vedere le anomalie positive si estendono parecchio in profondità) e riemergono sotto forma di pattern
NAO+ per diversi mesi, se non anni.
Per quanto riguarda invece la parte settentrionale dell'oceano nord-atlantico, sebbene le anomalie siano di segno e frequenza quasi opposte rispetto dalla parte centrale, si nota un'erosione delle anomalie negative o positive più marcata (infatti la sinusoide nera è molto meno ampia) rispetto al caso precedente: si ipotizza, in questo caso, che il trasporto orizzontale di vento ed acqua provenienti da latitudini differenti, essendo più intenso eroda progressivamente il mixed layer posto al di sotto dello strato marino superficiale provocando un rimescolamento del medesimo.
Ovviamente tutto ciò non basta a stabilire l'andamento invernale, tuttavia l'inverno in questione, basandoci su quest'analisi, non dovrebbe essere caratterizzato da una
NAO positiva
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