Se prendiamo in considerazione la latitudine credo che le zone più fredde in inverno siano quelle della Cina orientale. Zhengzhou ad esempio al 34°N ha una medie delle temperature di Gennaio di 0.7 gradi, simile a Kermanshah però Zhengzhou è in pianura mentre Kermanshah a quasi 1400 metri.
Anche la penisola Coreana è interessante sotto questo punto di vista, basta guardare Seoul, -2.4 gradi di media a Gennaio ed è più a sud di Palermo.
Lou soulei nais per tuchi
Si può fare. Un paio d'anni fa ero nel deserto dell'Iran centro/meridionale e nonostante temperature estreme (tipo +25/+45) grazie alla bassa umidità - costantemente tra il 2 e il 5% - era sgradevole ma tollerabile (sebbene con diversi seri drawback, ad esempio continuava a sanguinarmi il naso e continuavo a scottarmi anche se mettevo crema protezione totale ogni mezz'ora). Molto peggio quando sono stato nel sud/est asiatico, nonostante temperature diurne sensibilmente più basse.
Che in realtà...è quasi caldo! Miami, 25°N, ha una media di gennaio di ca. 20°C, e quindi lo zero termico in libera atmosfera è praticamente alla stessa altitudine del Tibet Solo che a Lhasa, essendo in montagna ed in inverno, dovrebbe fare un buon 2-3°C più freddo di media...
Mokpo a 34°46' N ha una media giornaliera di gennaio di +1,7°C (1981/2010) ed è una città costiera, costiera anche Boryeong con -0,8°C di media giornaliera in gennaio (1981/2010) che si trova invece a 36°20' di latitudine Nord, comunque le coste coreane occidentali sono, a parità di latitudine, più fredde di quelle orientali, Pusan a 35°20' N nel SE costiero, ha ad esempio una media giornaliera di gennaio di +3,2°C, valore soprpendentemente basso, visto che è lo stesso di Venezia Tessera che si trova 10° di latitudine abbondanti più a Nord, ma comunque meno basso di località costiere, poste a pari latitudine nel SW coreano. Restando quindi sulle coste del Mar del Giappone ma più a Nord, Gangneung a 37°45' (più o meno come Taormina), ha una media di gennaio di +0,4°C, mentre Incheon, che è nota perché vi ha sede l'aeroporto internazionale di Seoul, dista dalla capitale coreana circa 80 Km e sorge sulla costa del Mar Giallo a soli 37°29' N ha una media giornaliera di gennaio di -2,1°C. In effetti sia in Corea, sia in Giappone le aree costiere più fredde sono quelle occidentali, in Giappone la differenza è minima (quasi ovunque entro 1°C) ma in Corea è importante e compresa tra i 2 e i 3°C nei mesi invernali, anche questa credo sia una rarità climatica.
Ultima modifica di galinsoga; 22/07/2016 alle 11:28
Sì, in effetti il Tibet, specie nel suo settore centro-meridionale, rappresenta quasi un'anomalia calda, per latitudine e altitudine, basti pensare che Lhasa sfiora in luglio i +17°C di media giornaliera... e tra l'altro, a spiegare le peculiarità climatiche di quest'area non si può invocare nemmeno la continentalità, che è evidente ma meno esasperata di quanto si creda, visto che l'escursione termica giornaliera è ampia (da un massimo di 16°C in gennaio a un minimo di 12°C in luglio) ma comunque il delta tra temperature assolute è inferiore ai 50°C (-16,5/+30,8°C) e l'escursione stagionale supera di poco i 18°C (come in molte località della costa adriatica tra Vasto e Ancona). Direi che il cuore dell'altopiano tibetano è una delle poche aree dell'Asia centrale in cui l'influsso invernale delle masse d'aria siberiana è del tutto assente e le cui peculiarità climatiche sono prodotte in loco per gran parte dell'anno, con l'esclusione dell'estate quando parte del Tibet finisce sotto l'influenza diretta del monsone indiano.
Ultima modifica di galinsoga; 22/07/2016 alle 11:53
Il peggio del peggio secondo me non è nel SE asiatico (anche se Bangkok è terrificante, non solo per i meteofili ma anche per i nativi), ma si trova sempre nel Medio Oriente in tre zone specifiche:
-costa occidentale della penisola arabica, sul Mar Rosso;
-coste del Golfo Persico, a sud dall'Oman fino al Bahrein e a nord da Bushehr al confine col Pakistan;
-valle centro-meridionale dell'Indo, in Pakistan, da Karachi fino a Lahore.
I venti dominanti da ovest fanno sì che le zone col mare ad ovest/nordovest - appunto la costa araba occidentale, quella degli Emirati e quasi tutta quella iraniana - ricevano vento di mare quasi costante, il che d'estate si traduce in t° massime sui 38°/40° ma con alta umidità, mentre zone come il Kuwait o la piana del Khuzestan, esposte ai venti di terra provenienti dal deserto, superino frequentemente i 50°C con tassi di umidità estremamente bassi.
La costa araba occidentale ha la particolarità di rimanere caldissima anche in inverno. Jizan, Jeddah e La Mecca hanno tutte t° massime sui 30°C in gennaio, a Jizan anche con alta umidità e minime superiori ai 20°C, più o meno come una giornata estiva calda nella bassa padana. Questo ad esempio il gennaio scorso a Jizan, con 23.5°/31.5° di media ed un'umidità quasi sempre superiore al 70%. Jeddah, la seconda città dell'Arabia Saudita, è solo poco meno calda, mentre la Mecca che si trova qualche decina di km all'interno è molto più calda come temperature ma meno umida, pur rimanendo molto più umida di città come Riyadh o Baghdad - laddove infatti queste ultime due d'estate registrano ur quasi sempre inferiori al 10% la Mecca si mantiene sul 30% o anche di più. Sempre la Mecca poi supera i 40° da marzo a novembre, mentre a Jizan d'estate sono comuni i pomeriggi con 37°/38° e umidità superiore al 50%.
Jizan, La Mecca, Aden e città sulla costa opposta del mar Rosso come Berbera hanno le medie annue più alte del mondo.
Sul Golfo Persico Dubai e Doha registrano spesso nottate umide con minime superiori ai 35°C mentre Dammam, che è normalmente desertica, può vivere giornate allucinanti quando il vento soffia dalla direzione sbagliata (Dhahran, una città satellite di Dammam, ha registrato il record mondiale di indice di calore nel 2003). Sulla costa iraniana si trovano poi Bandar Abbas e tutte le varie isole come Kish, Lavan, Siri o Abumusa che d'estate si mantengono costantemente >35°C con umidità sul 60/70% e minime superiori ai 30°C, per non parlare di Jask che recentemente ha segnato un indice di calore di 74°C.
La valle dell'Indo infine ha un clima monsonico più vicino a quello indiano e quindi si becca entrambi i tipi di caldo: tra aprile e metà giugno vive un picco premonsonico con temperature che sfondano regolarmente i 50°C nel Sindh e nel Balochistan, per poi passare tra giugno e settembre ai 38°-40° umidi (con indici di calore superiori ai 60°) del monsone che a differenza dell'India porta piogge significative solo nella parte settentrionale dello stato.
Non a caso i pakistani ricchi d'estate scappano tutti in montagna, mentre nelle pianure i morti per il caldo si contano a centinaia anche perché spesso chi si può permettere un ventilatore non è nemmeno in grado di usarlo a causa delle frequenti interruzioni di energia.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Restando nel SW asiatico, a Sud della penisola araba un clima relativamente vivibile sembra invece quello di Socotra, che ha sì estati molto calde ma imparagonabili con quelle costiere dell'Arabia sud-occidentale, visto che lì il mese più caldo è giugno con +29,0°C di media, minime sui 24 e massime sui 34, temperature elevate (degne di un agosto 2003 in Emilia) che però sono abbinate a un'u.r. media giornaliera < 30%. Inoltre quest'isola sembra possedere un clima invernale gradevole, con minime medie di +17 e massime di +27°C in gennaio, il tutto sempre con u.r. media molto bassa (20%). Credo sia difficile trovare a una latitudine così bassa (12°N) un clima con una stagionalità relativamente pronunciata come quello di Socotra ed è sorprendente trovarlo su un'isola.
Ultima modifica di galinsoga; 22/07/2016 alle 12:39
Parlando di climi caldi, Dallol in Etiopia, è considerato il luogo abitato con la temperatura media annua più alta (34.6°) https://en.wikipedia.org/wiki/Dallol,_Ethiopia
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