Notizie Meteo dal Mondo

[nevearoma]

Tokyo è sul versante orientale. Al massimo vedrà qualche fiocco durante le fasi iniziali della perturbazione e per il resto avrà cieli sereni con temperature basse e tramontana.

[paxo]

Općina Centar Sarajevo - Skenderija - YouTube fiocconi a Sarajevo

[Albert0]

A Dicembre a Mosca ci sono stati 6 minuti di sole.
No non avete letto male... le correnti atlantiche che hanno data una media molto alta -1C hanno tenuto il cielo perennemente coperto.

[Fenrir]

A Dicembre a Mosca ci sono stati 6 minuti di sole.
No non avete letto male... le correnti atlantiche che hanno data una media molto alta -1C hanno tenuto il cielo perennemente coperto.

Pivelli

[NoSync]

@NoSync poi non hai detto che cosa hai trovato in zona

Tendenzialmente la povertà.

Non ho trovato né precipitazioni né accumuli interessanti, a Sapporo un 30/40 cm al suolo, a Otaru simile ma tutto marcio, solo ad Asahikawa roba più seria con 80/90 cm nei parchi. Sono andato a sciare a Tomamu e c'erano 120 cm (seppur di ottima qualità) a 1200. Insomma, non ho visto nulla di che, del resto i picchi si raggiungono più in là nella stagione e la quantità di neve che cade lascerebbe pensare ad accumuli maggiori al suolo, ma del resto il vento là purtroppo non manca. Ho skippato Niseko perché mi stanno sulle balle gli australiani con le tavole ai piedi, ma lì avrei trovato certamente accumuli di maggior rilievo.

Molta più neve invece a Nozawa Onsen, anche se di qualità alpina, ovvero scadente. :-P

[nevearoma]

A quanto pare ci sbagliavamo sia io che la JMA!
Attualmente nevica infatti su tutto l'Honshu centrale, dal Kansai (regione di Osaka) al Tohoku (quello del terremoto del 2011) sia sul versante occidentale che su quello orientale. Non nevica infatti solo nelle solite prefetture di Niigata e dintorni ma anche in città come Maebashi e Utsonomiya. A Tokyo era prevista solo una sfiocchettata e invece la stazione del centro alle 18 locali registra già 13 cm con nevicata intensa in corso e temperatura attorno allo 0°. A Nara nevica con 1°C mentre a Osaka, Kobe, Kyoto e Nagoya piove con 2°-3°C.

Ad ogni modo già da stanotte le cose dovrebbero cambiare, con l'arrivo dell'ondata fredda vera e propria e l'instaurarsi di venti da nord-ovest che porteranno cieli sereni e secchi su Tokyo.

[nevearoma]

Nel frattempo volevo parlare di un'ondata di freddo storica che interessò il Giappone occidentale quasi un secolo fa.

L'inverno del 1926/27 è stato uno dei più freddi della storia per quell'area, in particolare il mese di febbraio. Quest'ultimo è il terzo più freddo della storia a Sapporo (dati dal 1877), il secondo più freddo a Niigata (dati dal 1886) e il quarto a Tokyo (dati dal 1876).
In quell'occasione l'Honshu centro-occidentale fu interessato da una bufera di neve di proporzioni epiche.

I dati si riferiscono alla stazione meteorologica di Takada, quartiere della città costiera di Joetsu. La stazione si trova a 13 m di quota e la sua serie storica inizia nel 1922; i dati nivometrici sono disponibili solo dal 1954, ma spulciando in giro sono riuscito a trovare queste informazioni per il febbraio del 1927.
Questa la sequenza di temperature massime e minime e di precipitazioni giornaliere (liquide e solide) dal 6 al 13 febbraio:

      Max     Min    Prp       Cm

6     2,5    -0,4    78,5         ?
7     0,0    -3,3    54,7         ?
8    -1,9    -3,8    56,3      87,7
9    -1,4    -4,0   116,3     175,5
10    0,6    -4,1    42,2      74,3
11   -0,5    -5,6    50,5         ?
12    3,3    -6,6    15,9         ?
13    1,3    -0,8    18,0         ?

Il 14 febbraio c'è finalmente una pausa precipitativa, anche se la temperatura scende fino a -10,1° (una delle più basse di sempre: basti pensare che i -10° non sono mai stati superati nel dopoguerra).

Sappiamo quindi con certezza che in questa città costiera di diverse decine di migliaia di abitanti, oggi 200mila, sono caduti la bellezza di 3 metri e mezzo di neve in tre giorni.
Tuttavia era "precipitato" moltissimo, con temperature sempre sotto zero od attorno allo zero, sia nei due giorni precedenti che nei tre giorni successivi.
Il 6 febbraio è probabile che si sia trattato in parte di pioggia. Dai dati orari della JMA risulta che le precipitazioni forti erano già iniziate attorno alle 10 di mattina. Teniamoci bassi e diciamo che di quei 78 mm totali la metà è caduta sotto forma di neve, quindi 40 cm.
Il 7 febbraio era stata sicuramente tutta neve. Ipotizziamo una quantità pari a quella del giorno successivo, quindi 87 cm.
Anche l'11 febbraio era sicuramente stata tutta neve, viste le temperature. Anche qui ipotizziamo altri 87 cm, visto che la quantità di acqua precipitata è pressoché identica.
Aggiungiamoci le precipitazioni residue del 12 e del 13, 34 mm forse caduti in parte sotto forma di pioggia, quindi diciamo altri 17 cm di neve.
Tutto ciò porterebbe il totale della neve caduta durante l'evento a circa 5 metri e 70 cm in una settimana, che per una città costiera è qualcosa di assolutamente mostruoso. E ripeto che sono stime conservative: ipotizzando ad esempio che il giorno 6 la massima sopra lo zero si sia registrata la mattina presto e dopo sia stata tutta neve è facile arrivare ad un totale evento di oltre 6 metri in 6 giorni.

Nello stesso mese erano già caduti 90 mm nei primi 5 giorni e ne sarebbero caduti oltre 200 nella seconda metà del mese, in particolare 62 mm il giorno 27 con estremi 0,7/-4,4° (quindi probabili 70-80 cm di neve). Il mese di febbraio 1927 accumulò quindi un totale di 751 mm, che lo rendono il mese di febbraio più piovoso dall'inizio delle rilevazioni ed uno dei più piovosi in assoluto.
Da notare come questo mese fosse seguito ad un mese di gennaio in cui erano già caduti 620 mm (con una temperatura media di +0,8°) ed uno di dicembre in cui ne erano caduti 500; ne caddero poi altri 207 nel mese di marzo, per un totale di 2100 mm dal 1° dicembre al 31 marzo.

I dati nivometrici su quell'inverno sono pochi e sparsi. Sappiamo che la cittadina di Iiyama, a 350 m di quota nella prefettura di Nagano (più o meno dove si tennero le olimpiadi invernali nel 1998), registrò durante l'inverno uno spessore al suolo di 742 cm, mentre si arrivò ad 818 cm nel villaggio di Itakura a 400 m di quota, alle spalle di Takada e ad una ventina di km in linea d'aria dal mare. Inoltre il 15 febbraio è la data quello che è attualmente considerato il massimo spessore al suolo mai registrato ufficialmente nel mondo: 1182 cm sulla cima del Monte Ibuki nella prefettura di Shiga.
L'11 febbraio inoltre una valanga distrusse un villaggio della prefettura ed uccise 17 persone.

Non è comunque l'inverno più nevoso del XX secolo per quella zona, però questo particolare evento dev'essere stato incredibile.

[SnowBurian]

Nel frattempo volevo parlare di un'ondata di freddo storica che interessò il Giappone occidentale quasi un secolo fa.

L'inverno del 1926/27 è stato uno dei più freddi della storia per quell'area, in particolare il mese di febbraio. Quest'ultimo è il terzo più freddo della storia a Sapporo (dati dal 1877), il secondo più freddo a Niigata (dati dal 1886) e il quarto a Tokyo (dati dal 1876).
In quell'occasione l'Honshu centro-occidentale fu interessato da una bufera di neve di proporzioni epiche.

I dati si riferiscono alla stazione meteorologica di Takada, quartiere della città costiera di Joetsu. La stazione si trova a 13 m di quota e la sua serie storica inizia nel 1922; i dati nivometrici sono disponibili solo dal 1954, ma spulciando in giro sono riuscito a trovare queste informazioni per il febbraio del 1927.
Questa la sequenza di temperature massime e minime e di precipitazioni giornaliere (liquide e solide) dal 6 al 13 febbraio:

      Max     Min    Prp       Cm

6     2,5    -0,4    78,5         ?
7     0,0    -3,3    54,7         ?
8    -1,9    -3,8    56,3      87,7
9    -1,4    -4,0   116,3     175,5
10    0,6    -4,1    42,2      74,3
11   -0,5    -5,6    50,5         ?
12    3,3    -6,6    15,9         ?
13    1,3    -0,8    18,0         ?

Il 14 febbraio c'è finalmente una pausa precipitativa, anche se la temperatura scende fino a -10,1° (una delle più basse di sempre: basti pensare che i -10° non sono mai stati superati nel dopoguerra).

Sappiamo quindi con certezza che in questa città costiera di diverse decine di migliaia di abitanti, oggi 200mila, sono caduti la bellezza di 3 metri e mezzo di neve in tre giorni.
Tuttavia era "precipitato" moltissimo, con temperature sempre sotto zero od attorno allo zero, sia nei due giorni precedenti che nei tre giorni successivi.
Il 6 febbraio è probabile che si sia trattato in parte di pioggia. Dai dati orari della JMA risulta che le precipitazioni forti erano già iniziate attorno alle 10 di mattina. Teniamoci bassi e diciamo che di quei 78 mm totali la metà è caduta sotto forma di neve, quindi 40 cm.
Il 7 febbraio era stata sicuramente tutta neve. Ipotizziamo una quantità pari a quella del giorno successivo, quindi 87 cm.
Anche l'11 febbraio era sicuramente stata tutta neve, viste le temperature. Anche qui ipotizziamo altri 87 cm, visto che la quantità di acqua precipitata è pressoché identica.
Aggiungiamoci le precipitazioni residue del 12 e del 13, 34 mm forse caduti in parte sotto forma di pioggia, quindi diciamo altri 17 cm di neve.
Tutto ciò porterebbe il totale della neve caduta durante l'evento a circa 5 metri e 70 cm in una settimana, che per una città costiera è qualcosa di assolutamente mostruoso. E ripeto che sono stime conservative: ipotizzando ad esempio che il giorno 6 la massima sopra lo zero si sia registrata la mattina presto e dopo sia stata tutta neve è facile arrivare ad un totale evento di oltre 6 metri in 6 giorni.

Nello stesso mese erano già caduti 90 mm nei primi 5 giorni e ne sarebbero caduti oltre 200 nella seconda metà del mese, in particolare 62 mm il giorno 27 con estremi 0,7/-4,4° (quindi probabili 70-80 cm di neve). Il mese di febbraio 1927 accumulò quindi un totale di 751 mm, che lo rendono il mese di febbraio più piovoso dall'inizio delle rilevazioni ed uno dei più piovosi in assoluto.
Da notare come questo mese fosse seguito ad un mese di gennaio in cui erano già caduti 620 mm (con una temperatura media di +0,8°) ed uno di dicembre in cui ne erano caduti 500; ne caddero poi altri 207 nel mese di marzo, per un totale di 2100 mm dal 1° dicembre al 31 marzo.

I dati nivometrici su quell'inverno sono pochi e sparsi. Sappiamo che la cittadina di Iiyama, a 350 m di quota nella prefettura di Nagano (più o meno dove si tennero le olimpiadi invernali nel 1998), registrò durante l'inverno uno spessore al suolo di 742 cm, mentre si arrivò ad 818 cm nel villaggio di Itakura a 400 m di quota, alle spalle di Takada e ad una ventina di km in linea d'aria dal mare. Inoltre il 15 febbraio è la data quello che è attualmente considerato il massimo spessore al suolo mai registrato ufficialmente nel mondo: 1182 cm sulla cima del Monte Ibuki nella prefettura di Shiga.
L'11 febbraio inoltre una valanga distrusse un villaggio della prefettura ed uccise 17 persone.

Non è comunque l'inverno più nevoso del XX secolo per quella zona, però questo particolare evento dev'essere stato incredibile.

Dati veramente mostruosi,quando la neve è troppa allora non piace neanche a me,non ci sarei voluto essere.

[ovestest]

Dati veramente mostruosi,quando la neve è troppa allora non piace neanche a me,non ci sarei voluto essere.

Io sì!

[ovestest]

nevearoma

Il 14 febbraio c'è finalmente una pausa precipitativa, anche se la temperatura scende fino a -10,1° (una delle più basse di sempre: basti pensare che i -10° non sono mai stati superati nel dopoguerra).

Temperature relativamente alta. Vero è che siamo a 37° di latitudine ma ci troviamo sempre a 7 chilometri di distanza dal mare e davanti la più vasta e gelida massa terrestre dell'emisfero nord. In effetti l'unica cosa che non mi piace del clima delle coste occidentali dell’isola di Honshu sono proprio le temperature estreme invernali che non arrivano ai gelidi livelli delle città costiere degli Stati Uniti nord orientali. E’ il rovescio della medaglia del mare del Giappone che separa quelle coste dall’Asia; da un lato quella distesa d’acqua ha il merito di causare grosse nevicate e piogge abbondanti ma dall’altro non fa scendere più di tanto le temperature. E mi riferisco agli estremi e non le medie; infatti se confrontiamo le temperature medie massime e minime mensili invernali della giapponese Joetsu con la città americana, sempre costiera, di Newport News in Virginia (entrambe a 37° di latitud nord) vediamo che il centro nipponico ha valori medi più bassi (ad esempio a gennaio le medie minime di Joetsu scendono a -0,6° mentre a Newport ci si ferma a -0,1) però allo stesso tempo ha una minima estrema assoluta storica che si ferma a -13,2° mentre nella città americana si è arrivati fino a -19,4°

Jōetsu, Niigata - Wikipedia
Newport News, Virginia - Wikipedia
Intellicast - Newport News Historic Weather Averages in Virginia (23602)