Livelli di anidride carbonica ai massimi storici; cause e possibili conseguenze in questa interessante riflessione che potete trovare in home page. Il discorso si presta anche ad essere commentato (civilmente) da tutti noi in questo apposito post.
Un caro saluto a tutti
Luca
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Previsioni e approfondimenti meteo
Bellissimo post!
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Riporto quello che scrivi Luca, che è per nulla interessante senza apportare dati a quello che scrivi:
"La maggior frequenza delle alluvioni, la maggior potenza dei fenomeni estremi, la maggior ricorrenza dei disastri idrogeologici, la migrazione delle aree desertiche"
Alle medie latitudini dell’emisfero Nord gli eventi termici estremi sono stazionari nel periodo 1979-2012 (Screen & Simmonds, 2014).
Inoltre Screen & Simmonds ( 2014), lavorando su un dataset di rianalisi relativo alle medie latitudini dell’emisfero Nord hanno evidenziato la sostanziale stazionarietà degli eventi pluviometrici e termici estremi nel periodo 1979-2012.
Mariani e Parisi (2013), analizzando un vasto dataset di dati pluviometrici giornalieri per stazioni dell’area euro-mediterranea per il periodo 1973-2010 ed utilizzando lo schema di analisi proposto da Alpert et al. (2002) hanno evidenziato l’infondatezza dell’aumento parossistico delle piogge estreme giornaliere affermato dagli stessi Alpert et al. in un lavoro del 2002.
Fatichi e Caporali (2009), lavorando sulle serie storiche di precipitazione di 785 stazioni della Toscana per il periodo 1916-2003, hanno posto in evidenza l’assenza di trend nel regime precipitativo medio e nell’intensità degli eventi estremi di 3,6 e 12 h in pressoché tutte le stazioni analizzate.
Pinna (2014) analizza le piogge estreme per l’area mediterranea e per la Toscana evidenziando l‘assenza di trend rilevanti riferibili agli eventi pluviometrici estremi.
Diversi studi paleoclimatici evidenziano che la frequenza degli eventi alluvionali in Europa è stata sensibilmente più bassa durante le fasi calde (es: optimum romano, optimum medioevale) che durante quelle fredde (es: piccola era glaciale) (Wirth et al., 2013). Istruttiva può essere inoltre l’analisi del numero delle grandi alluvioni del Po (8 eventi noti nel XVIII secolo, 20 eventi nel XIX, 18 nel XX e 2 finora nel XXI).
Nel 2011 Maue ha pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letter uno studio sulla frequenza dei cicloni tropicali e sull’energia da essi liberata. I dati ottenuti con il metodo descritto in tale studio sono costantemente aggiornati sul sito WeatherBELL Models | Premium Weather Maps. Da essi si evince che l’energia media annua liberata dai cicloni tropicali espressa in unità ACE è stata di 664 nel decennio 1971-80, di 716 nel 1981-90, di 857 nel 1991-2000, di 723 nel 2001-2010 ed infine di 689 nel 2011-15, il che evidenzia l’esistenza di un trend complessivo improntato alla decrescita dell’energia liberata da tali eventi estremi.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 05/04/2017 alle 11:41
Alessandro (Foiano), il discorso è talmente vasto che si presta alle più ampie divagazioni. Per questo ciò che scrivo, prima di annegare tra mille papers diversi, fa fede a queste "quattro righe".
Se anche ciò non bastasse, c'è sempre la storia di "Don Ferrante" riportata nel post qui sopra...
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
allora questo grafico per esempio viene da un articolo su Nature di poco tempo fa:
co2-growth-rate.jpg
per chi è interessato l'articolo è qui:
Recent pause in the growth rate of atmospheric CO2 due to enhanced terrestrial carbon uptake : Nature Communications
Si d'accordo, ma anche se fosse, l'assorbimento della CO2 nell'ecosistema non è eterno e lo stesso articolo che hai citato si pone il quesito:
The slowdown in global warming is expected to be temporary however and may already have ended with the strong El Niño Southern Oscillation of 2015 and 2016, with subsequent consequences for the growth rate of atmospheric CO2 (ref. 36). The likely continuation of warming in the coming decades suggests further future increases in net carbon releases.
con lo spettro dell'enso strong 2015/2016 come trigger nel far ripartire la risalita dei valori in atmosfera
e mestamente conclude:
Enhanced carbon uptake by the biosphere to date has served to slow the growth rate of atmospheric CO2 and our results support the hypothesis that net terrestrial CO2 uptake has been especially strong recently. Without effective reduction of global CO2 emissions, however, future climate change remains a stark reality.
Ultima modifica di mat69; 05/04/2017 alle 14:45
Matteo
Se non sbaglio però quel grafico non mostra la stabilizzazione delle emissioni di CO2 ma del loro tasso di crescita. Insomma la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera continua ad aumentare ma ora lo fa stabilmente e non esponenzialmente, una magra consolazione
Io non so se davvero negli ultimi anni c'è stato un aumento o meno degli eventi meteo estremi mondiali ma quello che riporti dimostra che in giro c'è molta propaganda pro-eventi estremi a causa del GW. Non se ne può più!!! In Tv, sui giornali, sulle riviste, tra la gente per strada.....ogni volta che c'è una pioggia più forte delle altre, un'alluvione, una nevicata più intesa, un forte temporale, una intensa ondata di calore o di freddo, una grandinata distruttiva, un uragano devastante ecc c'è c'e’ sempre qualcuno che giura che la colpa è del surriscaldamento globale.
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