Se posso dire: la diminuzione di 0,4 m/sec medi, non mi sembra una "catastrofe" o, meglio, non mi sembra l'unico e più importante fattore che possa spiegarci determinate dinamiche persistenti....il dimunuito gradiente senz'altro è uno dei fattori ma non certo l'unico e più importante.
Per me le variabili (nuove e vecchie) sono moltissime fra naturali ed antropiche e di certo non sono solo quelle antropiche a determinare i cambiamenti del clima.
Si, in effetti il grafico postato prima rappresenta le velocità zonali complessive (quindi non solo quelle attribuibili per gran parte al j.s. polare ma anche quelle relativo alla corrente a getto subtropicale e giù di lì).
Quelle sul j.s. polare sono queste in effetti:
tseries_0_19_8_13_99.png
Fa eccezione il trend visibile a fine corsa (2015-2016) attribuibile all'incremento di gradiente riconducibile al Nino strong.
Matteo
Meteobook.it
Previsioni e approfondimenti meteo
potrebbe invece rappresentare un trend in controtendenza quello relativo al graduale incremento del j.s. subtropicale estivo a sostegno di quanto detto sopra ove il minimo si raggiunse subito dopo il big nino del 97/98 e buona parte della prima decade degli anni 2000:
untitled.png
Matteo
Mah mat, in merto al jetstream polare parliamo di variazioni medie che a me (ma potrei sbagliare) sembrano minimali: da 8,1 a 7,9 medi....idem per quello subtropicale anche se si nota una tendenza all'incremento negli ultimi anni.....ripeto , posso sbaglairmi, ma non mi sembrano variazioni medie importanti e tali da giustificare un eventuale profonda modifica dell' andamento climatico generale.
Sotto il profilo più strettamente meteo e quindi di breve periodo, ovviamente l'ottica può cambiare: una diminuzione seppur non marcata di breve periodo può in parte giustificare certe sinottiche per così dire "bloccate" (come accaduto lo scorso inverno) ma non un segnale di fondo rilevante su scala cliamtica o, meglio , non il solo ed unico.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 11/04/2017 alle 22:09
Segnalibri