che poi vorrebbe dire andare a riproporre una situazione molto simile (posto che similitudini in questo senso sono sempre ardue perchè si parla di stagioni con dinamiche e forzanti del tutto diverse) allo schema predominante del trimestre invernale
qualora correnti di rientro orientali andassero a livellare le fasi anticicloniche in sede mediterranea con maggiore facilità di un getto atlantico che appare destinato ad arenarsi ben prima del continente
Nota di servizio: aggiornate al 2016 le tavole MJO per il mese di giugno (le potete trovare nell'apposita pagina Tabelle MJO - MeteoNetwork).
Grazie a Matteo Fumi per averle caricate sul sito!
Luca Bargagna
Grandissimo,ottimo lavoro
Siamo nel pieno della penultima fase, almeno per come era la mia visione, prima di essere traghettati verso la stagione estiva. Quale sarà il pattern dominante? Sarà sempre lo stesso?
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Salve a tutti, vi seguo da molti anni assiduamente.
Vivo nella costa ionica catanese e da osservatore meteo-climatico noto che negli ultimi anni sono diventate frequenti le risalite africane sulla parte ovest del mediterraneo, colpendo in particolare il centro-nord Italia e l'Europa centrale. Anche quest'anno noto che il nord si riscalda prematuramente ed il sud, in particolare la Sicilia, risente a tratti di una circolazione orientale. Certamente non mancano le fiammate anche dalle nostre parti, però noto che da un pò di anni le infiltrazioni da est si stanno facendo più frequenti sulle zone ioniche, con alta pressione stazionante sull'Europa occidentale che inibisce l'entrata di perturbazioni atlantiche a beneficio del Nord-Italia e zone alto tirreniche. Dai modelli si intravede un inizio estate che conferma lo schema barico sopra-descritto e che sembra preannunciare un estate simile a quella dell'anno scorso. A mio avviso le anomalie termiche marine dell'Atlantico stanno giocando un ruolo importante su questo nuovo pattern, mentre considero secondario il fattore ITCZ.
Ciao Alfio! Beh, riguardo al cambio pattern, del quale parli, hai detto già tutto praticamente . Sicuramente le SST dell'Atlantico hanno un ruolo molto importante sui cambiamenti avvenuti. Sarà interessante vedere fino a quando questo cane si morderà la coda. I trend climatici non promettono bene per l'Europa Centrale. Vedremo.
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ottimo Luca!
Hai continuato in maniera silente e proficua un lavoro che ancora oggi continua ad essere un punto di riferimento importante nell'analisi teleconnettiva.
Un lavoro che, partendo da Tavole preesistenti utili ma datate, ha avuto l'ambizione di migliorarne l'affidabilità attraverso una triplice selezione:
1. quella della magnitudo minima del segnale da considerare =>1,5;
2. quella della distinzione in base al segnale Enso;
3. quella del costante aggiornamento
Un lavoro durato parecchi mesi ma che ancora oggi ci permette non solo di analizzare i pattern influenzati o determinati da questa forzante ma più che mai di verificarne gli scostamenti rispetto al passato.
Oggi questa ricerca costituisce anche un importante indicatore della misura del cambiamento climatico (che impatta quindi sulla circolazione) in atto in quanto rende visibili gli scostamenti delle anomalìe di geopotenziale corrispondenti rispetto un passato non troppo remoto.
Il segnale MJO, come tutte le forzanti teleconnettive che operano-possiamo dire - in remoto rispetto ai diversi target che vanno ad influenzare, è immerso in una situazione contestuale (al contorno si direbbe) la quale, se cambia, va a condizionare anche l'output modificandone quindi le risultanze statistiche fino a quel momento verificate.
Bene quindi ricordarsi che lo studio delle teleconnessioni oggi a maggior ragione debba essere fondato sul funzionamento delle stesse più che divenire un mero apprendimento a pappagallo delle sue risultanze statistiche registrate magari nell'arco di 30/40 anni.
Anche la metodologia deve adeguarsi alle nuove esigenze
Matteo
Giusto per non perdere l'abitudine appena si avvicina l'estate meteorologica, si instaura il pattern NAO in fase negativa.
Complimenti ad Andrea,
Di prepotenza :
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Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 27/05/2017 alle 21:10
L'estate 2015 è stata calda anche qui, l'anno scorso invece ci è andata benissimo...
Tuttavia, non noto in modo così evidente questa frequenza di infiltrazioni da nord-est (bellissima è stata l'estate 2013 in questo senso).. Piuttosto, direi che, fortunatamente, è l'Anticiclone Africano ad aver mollato un po' la presa, a favore di quello Azzorriano..
E così dovrebbe essere: estate calda e con parentesi africane.. Del resto, nemmeno l'anno scorso siamo andati sotto media di molto, forse leggermente (non conosco i dati esatti).. Direi che sono le estati totalmente africane a non essere normali, per cui ci stupiamo se ogni tanto si ha un'estate piacevole.. Tuttavia, noto che la prima parte dell'estate è spesso più calda al centro-nord, forse perché le aree continentali si riscaldano prima, mentre i nostri mari freddi probabilmente smorzano eventuali ondate, malgrado spesso la magnitudo delle ondate sia tale da arrostirci anche a maggio (vd. maggio 2015).. In questo senso, mi darete voi spiegazioni più esaurienti..Qualche commento a quello che ho detto? Vorrei sapere se ho detto cose sbagliate..
A rivedere le precedenti e frequenti estati con pattern dominante NAO-, mi viene da pensare che questa tendenza estiva non sia riuscita ad esprimersi come dovrebbe(in virtù che ci sono probabilmente ragioni, poche note, che facilitano il pattern).
Rivedendo le passate stagioni calde post 1997 l'anomalia negativa dei GPT in quota nell'Europa occidentale (eccetto che nel 2014) pare sia stata poco estesa e limitata all'oceano(vedi 2003) e ad UK.
Un JS subtropicale atlantico di questo tipo fa pensare ad una maggiore espansione a sud est dell'anomalia negativa:
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Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 27/05/2017 alle 21:52
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