nella definizione di clima temperato, ad esempio, non c'è la t minima in una seppur piccola dolina o un avvallamento anche piccolo..... cmq, la cartina spiega bene quanto dico ovverosia che il mare influenza direttamente sulle temperature una porzione risibile del territorio italico che è per lunga parte montuoso. ribadisco che secondo me l'Italia non ha mai negli ultimi 30 anni circa avuto estati sotto media, a discapito di altri paesi dell'UE, a causa della sua posizione, non perché in mezzo ad un mare caldo, ma per la posizione propriamente geografica (rispetto alle posizioni più classiche delle figure bariche dominanti) che la "penalizza" dal punto di vista meteorologico. questo perché tutto o parte (a seconda dei casi) del nostro territorio è raggiungibile dal caldo un po' da ovunque (siamo riusciti ad avere anche caldo forte in discesa da N e più volte anche). il mediterraneo può sicuramente aiutare questo processo ma in maniera, secondo me, ben più marginale rispetto alla posizione geografica "sfigata".
PS: poco saggia l'idea di prendere il CNR come esempio visto che fino a poco tempo fa il suo comportamento in merito alle rilevazioni ed analisi dei dati meteorologici era a dir poco ridicolo. facevano resoconti annuali basandosi su una manciata di stazioni (l'Italia è uno dei paesi con più climi differenti all'interno del territorio) che venivano ovviamente sballati rispetto a dati più precisi. e, se non erro, si affidavano alle stazioni dell'AM che fanno PIANGERE. uso il passato perché da quando ho scoperto questa cosa ho totalmente cancellato il CNR dalla voce "meteorologia", adesso sinceramente non so come si comporti a riguardo.
PS2: mi sembra piuttosto ovvio e palese che ci siano più stazioni sul litorale... prova a fare anche solo spannometricamente un rapporto di quanta gente viva sulle coste (ed immediate vicinanze) e quanta all'interno sui monti... forse è più vivibile un litorale abruzzese o molisano rispetto al Gran Sasso? o non è forse più vivibile la zona del Milanese rispetto al Diavolezza?
Ultima modifica di jack9; 08/05/2017 alle 14:54
Si vis pacem, para bellum.
Siamo in una posizione di grande predisposizione alle ondate di caldo,che il GW ha accentuato.
Mettici poi che mentre la Spagna è più vicina al flusso zonale e quindi a botta di sedere qualche estate sotto l'ha vista(1997,2002,2007,con 2008 e 2014 vicine alle medie),in quei casi il sud è finito cm arrosto assieme ai Balcani,visto che i cavetti atlantici erano troppo corti per prenderci senza farci prima sudare 7 camicie.
A mio parere non sono d'accordo sull'idea che il motivo principale per cui l'italia non veda estati sotto media sia a causa della sua estensione sia longitudinale che latitudinale, che la esporrebbe maggiormente a diversi tipi di ondate di caldo.
Di fatto ciò rende il territorio più sensibile anche ad eventuali ondate di fresco e matematicamente questo ragionamento dovrebbe vedere l'italia avere anomalie più contenute, sia positive che negative, rispetto ad una nazione dalla estensione più compatta dove l'impatto di un anomalia si fa sentire in maniera più omogenea.
L'estensione può aver contribuito a mitigare la anomalie negative, ma se la spiegazione fosse prettamente questa, dovremmo anche aver avuto dei sopra media più contenuti rispetto agli altri, ma ciò non mi sembra sia avvenuto.
Io penso che nel complesso sia stata abbastanza una coincidenza non aver registrato estati sotto media, anche perché le altre nazioni ne hanno registrate poche e con sottomedia molto contenuti.
Voglio provare ad azzardare che in piccola parte la motivazione a questo dilemma sia da ricercare nell'influenza marittima.
Difatti in europa la nazione mediterranea che ha un territorio maggiormente esposto in percentuale ad un clima litoraneo è l'italia, insieme alla grecia.
La maggiore invadenza dell'anticiclone africano sull'europa meridionale, a differenza di un recente passato a prevalenza azzorriano, può aver surriscaldato maggiormente rispetto all'atlantico le acque poco profonde e più suscettibili del mediterraneo, sia nei bacini orientali che in quelli occidentali, e col rimescolamento delle acque, aver contribuito a mantenere le estati delle zone litoranee e sub-litoranee italiane sempre sopra media, anche magari in coincidenza di situazione favorevoli ad un sottomedia.
Beh sì, giusta la cosa del dato normalizzato, però bisogna stare attentissimi a una cosa: la precisione al decimo da te menzionata è di fondamentale importanza, in quanto il GW che stiamo subendo è (ancora) questione di decimi, non di gradi interi. E' importantissima per capire veramente in che ''fetta'' di GW siamo attualmente rispetto al passato, quali sono i veri ritmi di aumento termico e quindi sarebbe un primo, vero un trampolino di lancio per esprimere proiezioni precise.
Se a livello globale è meno immediato, a livello nazionale e soprattutto locale si vede molto di più: tanto per dire, da me gennaio 2016 è risultato circa in media 1961-90 (tra l'altro 0.5° sotto nelle minime) perché la stazione storica è in un cortile che esplode di arbusti e alberi giganti, anche sempreverdi, chiuso da due grossi edifici. Questo per dire che ci si ostina sempre o quasi a confrontare le medie attuali 'automatizzate' e con fior di schermi solari con dati rilevati alla carlona, o come diciamo qui in Veneto ''alla va' là che la va ben'', spero di rendere!
Di conseguenza, non guardo mai le mappe riassuntive mensili, stagionali, settimanali, ecc.. di NASA/NOAA e chiunque se ne occupi.
Ultima modifica di DuffMc92; 08/05/2017 alle 21:39
la posizione geografica è la stessa del passato.
Perchè pensi che il mare influenzi solo la pianura il 23% dell'Italia e non la collina (che il 42% dell'Italia) o non la montagna (che è il 35%)?
Le altre nazioni come Francia/Germania/Spagna hanno più territori più distanti dal Mediterraneo rispetto l'Italia e territori continentali molto più estesi dell'Italia.
In più a parità di latitudine Spagna o Grecia non hanno una barriera orografica come le Alpi alle correnti fresche settentrionali.
sono d'accordo, ma credo si parli di anomalie di stazioni "ufficiali"(1971/2000) in Italia e la discussione a che database si riferisce se non più o meno al database CNR o AM?
avendo una maggioranza di stazioni in clima litoraneo rispetto alla montagna, le anomalie sono meno rappresentative del'Italia e maggiormente influenzate e rappresentative di una tendenza dei mari ad accumulare calore.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 09/05/2017 alle 02:45
io penso che non sia una questione di pianura o collina o montagna ma di vicinanza al mare. direttamente, con le sue brezze ed il suo rilascio di calore influenzi una porzione di territorio davvero minima, indirettamente invece sono d'accordo con te. ma ti faccio un esempio facile e classico che secondo me rende bene l'idea di ciò che dico: quando fa irruzioni da E o NE sull'adriatico si scatena il solito effetto che conosciamo. quando le termiche sono basse ma al limite per la neve sul litorale hai neve marcia, entri anche di poche centinaia di metri ed è tutto bianco con neve anche con t negative. questo per due motivi: uno ovunque tu sia sul medio e basso adriatico appena entri sali bene di quota, due il mare non influisce più. è come coi laghi qui in lombardia e veneto. Como ad esempio... la parte del lungo lago è molto ben mitigata, appena ti allontani un attimo è un altro mondo termicamente e nivometricamente.
l'italia è sempre stata lì, come giustamente dici, e difatti penso che da SEMPRE si becchi più ondate delle altre nazioni in ballo in questo confronto come da topic del TD solo che ultimamente siamo in quel momento in cui beccarsi quell'ondata in più ti fa chiudere con il segno più un trimestre e quindi salta subito all'occhio... tutto qua, nulla di più difficile. poi ovviamente un mar mediterraneo sempre più caldo (unitamente ad un sistema, quello atmosferico, sempre più caldo) ha la sua incidenza, non c'è dubbio, ma la vedo più come una cosa indiretta. cioè, a marzo abbiamo avuto HP piantate su di noi una dopo l'altra a prescindere dal mar med. ad esempio.
Si vis pacem, para bellum.
concordo.
Io vivo a 2 passi dall'adriatico (8km linea d'aria). con vento forte da NE non nevica a San Vito con +2°C (130m slm 1km linea d'aria), mentre trovi 20cm a Lanciano con T -1°C...e in autunno accade lo stesso, prime frescure ottobrine Lanciano 14-15°, san vito 17!...a fine aprile metà giugno idem, San Vito 14-15°C Lanciano 17-19°.
L'influeza del mare si limita a 3-5 km linea d'aria dalla costa, non oltre. Lo dimostrano anche le nebbie d'avvenzione che raramente arrivano a casa mia, più frequenti a maggio e ottobre (con lo scirocco) a San Vito.
Secondo me siamo stati più penalizzati di altri dal cambio di regime atmosferico che vede in Estate un azzorriano assente o poco presente e che invece vede più spesso di una volta la presenza di basse pressioni sull'Est Atlantico (EA + per intenderci).
Con questo nuovo regime barico l'Italia è forse la più esposta al "forno" africano in quanto se l'ondulazione nell'est atlantico è mediamente più lunga (in senso longitudinale dico) si hanno situazioni tipo Estate 2007, in cui a rimetterci è soprattutto il centro-sud mentre l'Europa occidentale, che finisce nelle spire dell'onda lunga est atlantica, può finire sotto media come T (infatti l'Estate 2007 per esempio è stata decisamente fresca su tutta la zona che va dalla Spagna/Portogallo fino alla GB).
Se invece le onde sono più corte e slanciate, stante la posizione comunque troppo orientale della bassa pressione (posizionata in Est Atlantico), è probabile che la saccatura in discesa sul bordo orientale dell'anticiclone finisca comunque troppo a Est prendendo i Balcani e mandando invece nel forno il nord Italia (questo è quello che lo scorso anno, tra fine giugno e metà settembre, è capitato più volte...oltre che ovviamente il leit motiv dell'Estate 2003).
Insomma, con questo nuovo tipo di regime in Atlantico orientale si ha una bassa pressione molto più spesso di prima e il posizionamento di quella è più deleterio per noi che per altri, per una questione geografica.
C'è da dire poi che il caso del 2014 è piuttosto particolare, poichè quell'estate ha chiuso in media 71/00 o pochissimo sopra nello stivale essenzialmente a causa dei primi 15 giorni di Giugno, in cui abbiamo visto (ed è stata l'unica parte dell'estate in cui si è visto) lo schema tipico delle Estati precedenti ma con un'ondata che ha preso l'Italia molto più in pieno di altri. Ecco dunque perchè in Germania sono riusciti a chiudere sotto e da noi no...in quei primi 15 giorni di Giugno la Germania non ha pagato dazio come l'Italia.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Oddio 3-5 km mi sembrano pochi, se non si hanno rilievi di mezzo secondo me l'influenza maggiore del mare Adriatico dalle nostre parti si fa sentire per i primi 10-15 km in linea d'aria dalla costa, ma anche allontanandosi ancora l'influenza del mare si fa sentire, più marginalmente ma c'è. Bisogna andare nelle valli o conche dell'interno (Sulmona, L'Aquila...) per trovare zone dove l'influenza del mare è pressoché nulla.
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