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  1. #811
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Giusto per aggiungere qualcosa di "orticellista": l'orientamento del vento al suolo da SE (e in quota da WSW) sta portando, oltre all'isoterma più elevata di questo inizio estate (saremo sfiorati dalla +24°C a 850 hPa) sparsi fenomeni di coalescenza sulla parte interna del Golfo di Genova, con estesa e compatta copertura stratocumuliforme, pioviggini e perfino qualche rovescio che ha fatto smuovere il pluviometro qui da me... il dato più curioso è che in queste particolari situazioni sinottiche l'HP afro-mediterranea da queste parti può far piovere... nel 2009 una configurazione di questo genere portò una sessantina di mm nel mio pluviometro... nei prossimi giorni la situazione si potrebbe riproporre, soprattutto nella notte tra domenica e sabato.

    Ultima modifica di galinsoga; 23/06/2017 alle 10:09

  2. #812
    Vento fresco L'avatar di tornadoes
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Sta roba mi ricorda tanto un famoso Luglio , insieme al mese di Giugno del medesimo anno mai più sentito il vento bollente come quella volta 43/44°C facili facili , e 35°C alle 5 del mattino e Gargano in fiamme
    Spero davvero che i GM sovrastimino in qualche modo la magnitudo di questo prefrontale






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  3. #813
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Eccoli i temporali previsti per domenica al N con un po' di bora in entrata dal tardo pomeriggio:

    prec_3h_048.jpg

    prec_3h_066.jpg

    prec_3h_069.png

    prec_3h_072.jpg

    wind_10m_066.jpg

    Dal punto di vista precipitativo e soprattutto per le pianure centro-orientali, come peraltro già sottolineato, è sicuramente più interessante questo passaggio rispetto a quello della prossima settimana (calo termico a parte ovviamente )

  4. #814
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    interessante quella convergenza su centro lombardo

  5. #815
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    confermatissima l'anomalia polare per questo finale di giugno



  6. #816
    Tempesta
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Diciamo per il finale di giugno e per sconfinare ai primi di luglio le carte non sono male.
    Certo è che non siamo ancora fuori pericolo, nel senso che non ci mette nulla la saccatura atlantica ad andare in cut off in Iberia e noi qui ad andare a fuoco.
    Già reading francamente mi piace assai poco con prefrontale molto lungo e over 40 a go go dalla Romagna alla Puglia.
    Proprio per questo i cambiamenti da ovest in estate non mi fanno mai impazzire di gioia specie in caso di anticicloni inossidabili come questo, poichè sono sempre molto molto pericolosi.
    e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!

  7. #817
    Vento fresco L'avatar di mikisnow
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Ovviamente il mio discorso era riferito al fatto che è la maggiore UR e non il valore assoluto di vapore acqueo presente in atmosfera che va ad influire sui meccanismi di evapotraspirazione della pelle e quindi sul nostro sistema di termoregolazione
    Non la penso così, o meglio penso che non sia del tutto corretto perché appunto e' in funzione della temperatura e non solo. La termoregolazione dipende dalla quantità di umidità che c'è nell'aria, dalla temperatura e dalla ventilazione. Se hai 5 gradi e UR 80% non e' che senti più caldo, anzi sentirai più freddo. Se invece hai 30 gradi (quindi a parità di temperatura) e l'UR sale ovvio che la percezione del calore sarà diversa perché e' aumentata l'umidità e la sua pressione ostacolando l'evaporazione. Se la temperatura sale e l'UR diminuisce la percezione rimane identica (c'è più spazio per il vapore acqueo all'aumentare della temperatura). L'UR e' un indice che ci dice a che livello siamo per arrivare a saturazione,(spiegazione grossolana lo so). Con l'evaporazione del sudore si cede energia, se poi e' ventilato si facilita la dispersione di calore (convenzione ed evaporazione). Se invece ti ritrovi con troppa umidità il sudore non evapora e rimane allo stato liquido (pensa ad una sauna) e non si ha dispersione di calore, sopra una certa soglia il calore corporeo aumenta assieme alla disidratazione. Alcuni militari ma anche sportivi come ultramaratoneti ecc subiscono allenamenti che aiutano il corpo ad adattarsi, entro certi limiti ovvio, anche se spesso si arriva a temperature corporee elevate vicine ai 40 gradi. In condizioni "più normali" come in questi giorni bere molto (nell'arco della giornata) durante attività fisica, riduce tantissimo l'insorgere dei " colpi di calore". Ovviamente le condizioni di questi giorni, essendo le prime del periodo estivo e' normale patirle di più.

  8. #818
    Vento teso
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    Citazione Originariamente Scritto da tornadoes Visualizza Messaggio
    Sta roba mi ricorda tanto un famoso Luglio , insieme al mese di Giugno del medesimo anno mai più sentito il vento bollente come quella volta 43/44°C facili facili , e 35°C alle 5 del mattino e Gargano in fiamme
    Spero davvero che i GM sovrastimino in qualche modo la magnitudo di questo prefrontale



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    ma quindi quell'estate avete fatto il bis? non aveva fatto anche a fine giugno quella roba li?

  9. #819
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    L'"apripista" sarebbe la goccia azzorriana che verrebbe trascinata dal getto:

    Allegato 462290 Allegato 462291

    Lì ad est è molto dura:

    Allegato 462292

    Poi abbiamo un altro step critico ovvero l'aggancio n. 2 del getto passante per Biscaglia che attualmente, quanto ad ssta, si trova così:

    Allegato 462293

    Cioè... voglio dire che per entrare in questo (ovvero ecmwf) modo deve esserci parecchia energia di moto da ovest.

    Diversamente si rischia che il fronte si spezzi in 2 tronconi:

    il primo, quello che casca sul Portogallo, vada a perdere moto, provochi fenomeni violenti sul posto ma progredisca poco (acuendo il prefrontale ad est) e il secondo venga agganciato più a nord e più ad est rispetto a Biscaglia e diventi target più adriatico e appenninico.

    Talvolta per inquadrare i possibili scenari futuri occorre un po' di "preveggenza" , molta umiltà e lenti bifocali

    Partiamo da queste ultime e alziamo lo sguardo con focus emisferico:




    Il meccanismo che, come potete vedere, sta conferendo ancora mobilità al centro motore situato nell'Atlantico è fondamentalmente il collegamento con quel che resiste del vortice polare (AO+);
    l'esistenza quindi di un'alimentazione che impedisce l'immobilità del pattern EA+.
    A questo punto occorre guardare con le lenti "da vicino" ed analizzare nel proprio insieme quello che ci dicono le emissioni modellistiche nella loro relativa incostanza.

    Punto l'attenzione su questo passaggio:

    ecmwf_T850_eu_6.png

    ove si nota bene l'ingente quantità di aria calda che verrebbe risucchiata e sollevata dalla diminuzione della pressione che si evidenzia laddove la caduta del getto andrà a lavorare.

    ecmwf_z500aNorm_eu_6.png

    Questo lavoro non avviene in modo indolore per la neo saccatura in entrata nel Mediterraneo la quale spende energia in moti convettivi e rispetto il progredire del vortice atlantico principale, perde inevitabilmente velocità di moto.
    Siamo attorno alle 120 ore ove un ritardo di quella parte del sistema atlantico che rimane all'interno della saccatura può fare la differenza in due principali maniere/effetti:

    1. esasperare la fase prefrontale rallentando l'avanzamento del ramo meridionale del sistema;
    2. rischiare di spezzare il sistema in due tronconi.

    A sto punto: A) la parte spezzata produce fenomeni a macchia di leopardo perdendo tuttavia moto verso levante e con fenomeni forti ma sempre più isolati scaldando una quota sempre più isolata dal contributo fresco atlantico. (in soldoni perde energia trasformandosi sempre più in nuvolaglia stratificata, cieli biancastri con castellani affogati), B) la parte settentrionale invece scorre rapida al nord portando fenomeni forti su pianura padana e alpi centro orientali e più isolati nelle zone appenniniche centro settentrionali.
    Pregio indiscusso di questo passaggio: cambiare aria al nord e poi al centro e portare temperature e livelli di u.r. più umani.

    Ovviamente il mio è solo un azzardo che ridimensionerebbe non di poco le proiezioni modellistiche viste fin ora e quindi possibilissimo che fallisca.
    Questo solo a livello sinottico.
    Mi guarderei bene al momento di azzardare previsioni di sorta
    Matteo



  10. #820
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    Predefinito Re: Giugno 2017: discussioni e commenti sui modelli

    Matteo molto dipenderà dalla quantità di aria fresca che riuscirà a entrare nel Mediterraneo che sosterrebbe maggiormente l'incedere verso est della struttura depressionaria. Un saluto

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