Adesso, in Italia ad esempio, l'acqua.
Un mondo più caldo mi dà da pensare ad aumentati squilibri idrici.
Un mondo più caldo velocizza la diffusione di specie esotiche sulla fascia temperata la quale a sua volta s'espande.
C'è un'intera lista dei pro e contro sulla faccenda.
Ma non cambia: anche se fra 50 anni dovessimo venir smentiti tutti e il gelo si estendesse sul globo per l'avvio della nuova età glaciale (età, non era NB!), NON CAMBIA: Dobbiamo cambiare, smettere di inquinare, di consumare male, di sprecare.
Non se ne esce, chi non vuole rinunciare a stili di vita inventati dopo la seconda guerra mondiale di modello americano, dovrà venir sottoposto a trattamenti psichiatrici intensivi.
Il modello di vita consumistico americano, in particolare americano , è il diavolo, il tabù, il nemico insomma.
Ripeto che non è una questione culturale, ma educativa.
Fra gli zero anni ed i 7-8 anni le nuove generazioni crescono quasi tutte bene sensibilizzate.
Il dramma è prima, fra i miei coetanei ed i miei genitori.
Ed io non ci sto a dividere il mio habitat ed il diritto di voto con chi fa il pendolare in macchina da solo, stando in coda come un beota assieme ad altre migliaia come lui, con chi mangia al burger king 5 gg su 7, con chi i g n o r a l'habitat.
L'ambiente non è scontato. Rinnovo il motto:
"Dopo i campi di sterminio è giunto lo sterminio dei campi", scritto da uno morto nel 2011 a 90 anni che ha visto la pianura del Veneto cementarglisi davanti nei decenni!
Ed è inutile negarlo ormai: la questione è e sarà la priorità politica dei prossimi anni, perché tutto (t u t t o) è correlato al nostro rapporto con l'ambiente.
L'inquinamento è il primo passo: eliminarlo il più possibile è la missione nostra, con buona pace di quanti, adesso, firmano contratti esosi guadagnando ai danni dell'ambiente: dal concessionario che smaltisce ruote usate per vie non belle, al mafioso che seppellisce vernici in Terra dei Fuochi, all'imprenditore che con l'amico in giunta riesce ad ottenere quel versante sul mare che in realtà ha spiagge protette per le tartarughe, fino al venditore di griglie in alluminio usa-e-getta per la "tua perfetta grigliata di ferragosto".
Ripeto: è e sarà sempre più una questione politica, per cui non di meno anche di classe.
Boia... sembro un sindacalista senza platea...
Ma credo fortemente che sia così importante.
Semplicemente perché, come detto, anche dovesse invertirsi il trend di t°, avremmo fatto del bene:
-avremmo reso l'aria in città di nuovo respirabile
-avremmo ridato al ciclo dell'acqua più limpidezza e meno inquinanti
-avremmo rallentato il consumo di risorse finite
-avremmo più energie e tempo a disposizione per ben maggiori sforzi
Un albero in città non è arredo urbano: è una fonte d'ossigeno urbana.
Anche se è l'albero di Giuda che ti scagazza sulla carrozzeria quelle goccioline appiccicose e dolciastre. Giuda è il giardiniere che lo abbatte perché la vicina di casa col suv nuovo non sopporta che l'albero le macchi l'auto.
Le nostre comfort zone fanno schifo, questa è una verità. La sostenibilità è lontana ancora. E dirsi di fare schifo non è un'offesa ma uno sprone, e visti i tempi è anche una cortesia dirselo, si potrebbe esser molto meno fini...
GW - AGW, la risposta è: facciamo schifo uguale. Ergo: vediamo di far meno schifo.
a me pare la gestione dell'acqua a parità di mm caduti, perchè per esempio ci vogliono gli stessi mm di acqua del 1989 per gli standard produttivi maggiorati di oggi, quindi per quale motivo non gestiamo meglio l'acqua?
quali sono queste specie esotiche che si sono diffuse?
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 16/06/2017 alle 14:31
Heinrich ti do anche ragione.
Purtroppo i concetti che così passionatamente illustri sono vecchi di decenni.
Ho riesumato il sussidiario mio di 3 elementare degli anni 70 e lo ho confrontato con quello di mio figlio di adesso.
Stessi concetti, stesse foto di camini fumanti e pesci avvelenati, pozze prosciugate e bambini di colore con la mosca sulle labbra.
Sono passati 40 anni e siamo ancora a sensibilizzare i figli e a mettere petrolio nei serbatoi delle auto e bagnare i giardini .
Chi comanda ora ha la mia età ma non ha studiato bene i sussidiari di allora .....o cos'altro?
l'inquinamento dell'aria dovuto agli edifici sta aumentando
queste due cose sono ben note da qualche decina di anni, ma sei sicuro che non sia stato fatto nulla? sicuramente non più di quello che è possibile fare,certo..
di questo sono sicuro anche io, ma dovresti farlo capire al consumatore instupidito.
credo che sia molto dispendioso riprogettare una città progettata male in partenza, si fa prima a demolirla ed andare a vivere altrove.
Il fatto è che non esiste 'chi comanda', perché TUTTI siamo complici.
Per smettere di essere complici, ancora prima delle energie rinnovabili, dovremmo ricominciare a girare in carrozza e usare le candele (così come gli enti di ricerca dovrebbero tornare a carta, penna e pallottoliere). E anche così facendo, le proiezioni catastrofiste dicono che siamo spacciati lo stesso, non solo noi ma anche le generazioni future.
E qui si vede il simpatico punto di incontro (amato proprio dalla propaganda catastrofista) tra le due linee parallele del riscaldamento inesorabile e inarrestabile anche se non consumassimo più niente e l'invito a ridurre le emissioni: un pasticcio. Un controsenso totale.
Inoltre il mio sussidiario di quinta elementare (anno 2002/03) parlava di Venezia sott'acqua a breve, non ricordo quando, ma comunque tra 5-10 anni se non erro, ma a questo punto era cosa diffusa sensibilizzare fin troppo i ragazzini su questi temi.
Cosa giustissima secondo me, sono contento di aver sviluppato una mentalità che mi faccia cercare di inquinare il meno che posso, ma poi crescendo fioccano sia le domande in merito al clima, sia soprattutto fioccano un disastro di risposte diverse, che rivelano quanto difficile sia lo studio del sistema climatico terrestre e quanto sia impossibile comprenderlo per bene, anche dopo aver abbandonato le posizioni pro o contro certe cose (infantili, secondo me, come un sacco di articoli che vedo pro-banane in Quebec nel 2050 o pro-era glaciale nel 2050).
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