Eccoci alla oramai consueta analisi sulla modifica delle SST atlantiche, con riferimento alle ultime 2 settimane:
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Generale smussamento delle anomalie alle latitudini temperate, sia per quanto riguarda le anomalie negative sul NW (sud Groenlandia e Terranova) che per le anomalie positiva a ridosso dell'Iberia.
Si incrementano le anomalie positive sull'Atlantico Tropicale, e, seppure di poco, sull'Atlantico settentrionale. Azzeramento delle anomalie positive sul Mare del Nord.
A mio avviso un simile quadro continua ad essere propenso a pattern mediamente zonali, con influenza dell'Anticiclone dell'Azzorre sull'Europa occidentale e "storm track" passante oltre il 50° parallelo. Tuttavia, lo smussamento delle anomalie mi fa pensare che almeno sotto questo aspetto stia venendo meno la persistenza del pattern che in buona sostanza ha caratterizzato gli ultimi 8 mesi. Viceversa, a favore del mantenimento del "pattern 2017" abbiamo la pesante eredità di una W-ITCZ "Hors Categorie" (in periodo di Tour de France ci stava ), vera e propria spada di Damocle che dovrà farci rimanere con un occhio al NW Africano fino a fine stagione.
Sarà interessante vedere cosa succederà quando l'attività atlantica andrà fisiologicamente "schiarendosi la voce" nel mese di Agosto.
Luca Bargagna
caruccio il long di gfs
salve, mi sto avvicinando da poco al mondo delle teleconnessioni e delle previsioni a medio termine. Vorrei chiederle come le temperature superficiali e soprattutto le anomalie termiche di superficie ci aiutino nella comprensione e nella previsione dei comportamenti dell'atmosfera. Grazie.
Siamo quindi passati da un AMO- ad un AMO neutro, quindi nessun contributo dell'oceano al disturbo del getto. D'altra parte quando le SSTA potevano contribuire, avevamo una jet-stream sparata, la quale difficilmente poteva essere deviata. Ora che il forcing ha contribuito ad allentare la zonalità del getto sull'Atlantico, abbiamo un rientro delle anomalie. Chissà se tali tempistiche fossero state migliori, forse ce la facevamo a mandare l'hp in Gran Bretagna
Colgo la palla al balzo
Diciamo che il "gioco a due" westerlies e ssta atlantiche assomiglia all'andamento di un torrente.....
Nella stagione fredda e anche in quella primaverile fino a quanto le westerlies non perdono di vigore esse modificano le ssta a secondo dei pattern prevalenti così come un torrente quando è in piena modifica il suo corso spostando sassi, creando anse e quant'altro.
Diversamente in estate quando il getto è debole il delta termico tra zone di oceano attigue genera una modificazione del getto andando a modularlo
Così un torrente d'estate quando è in secca scorre a seconda di come sono posizionate sassi, pietre ed altro.
Diciamo che una zona di oceano più fredda rispetto ad una vicina tende a far fluire-attrarre verso di se il getto
Al contrario quando il getto incontro zone più calde devia il suo corso.
Importante che la lettura delle SSTA non venga fatta in assoluto ma in relazione alle altre zone con diversa temperatura.
Un po' come la pressione atmosferica.
ottima similitudine, grazie! Quindi in una mappa di anomalie termiche superficiali, devo guardare (in estate almeno) la distribuzione delle anomalie positive e negative per avere un idea di dove il getto (presumo si intenda il jet stream) verrà attirato e dove verrà deviato. D'inverno invece è il getto a modificare le ssta
Perfetto Giuseppe.
Aggiungo un solo punto, che si collega peraltro a quanto hai detto: le SSTA atlantiche sono solo UNO degli aspetti che concorrono a definire il quadro configurativo euroatlantico, probabilmente il più importante nel cuore dell'Estate. Ma anche in questo caso, qualora sopraggiungano forzanti significative (ad esempio penso all'attività convettiva tropico-equatoriale, nel caso di fasi della MJO di particolare magnitudo), l'analisi del quadro delle SSTA torna a rappresentare solo una "fotografia mediata" dell'andamento prevalente del getto nell'ultimo periodo, perdendo qualsiasi accezione previsionale.
E vale anche il ragionamento opposto, intendiamoci: anche se nel semestre freddo le SSTA sono generalmente la conseguenza delle oscillazioni più o meno marcate della corrente a getto, in assenza di altre forzanti significative (molto più difficile in inverno, ma certamente non impossibile) si può ipotizzare che aree con SSTA negative continuino a rappresentare il "target" preferito del getto polare.
Luca Bargagna
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