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  1. #11
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Germania, più freddo che a Natale Estate pazza, il termometro continua a scendere Germania, più freddo che a Natale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — La televisione tedesca ha rifiutato venerdì sera di comunicare le previsioni del tempo per il fine settimana. «Scusateci — ha detto il redattore di turno — ma non vogliamo farci nemici». Da un mese, ogni sera, era stato presentato il medesimo squallido quadro — pioggia, freddo, vento — e molti telespettatori cominciavano a protestare. « Insulti irripetibili» ha ricevuto dall'inizio dell'estate l'ufficio meteorologico di Offenbach, che si dichiara «innocente per quest'inverno verde». Anziché prendersela con gli osservatori del tempo, cin- quanta ragazzi di una colonia estiva ad Arsbeck, nel bacino della Ruhr, hanno inscenato una dimostrazione contro San Pietro, considerato dai cattolici tedeschi amministratore del tempo. Indossati gli impermeabili di gomma gialla e gli stivali, i ragazzi sono sfilati per le vie della cittadina recando cartelli con le scritte «Vogliamo un tempo migliore» e «San Pietro, dacci due settimane con 30 gradi». Mai a memoria d'uomo — informa un parroco di Friburgo specialista in osservazione e previsioni meteorologiche — si è avuto in Germania un tempaccio come quest'anno. La vigilia di Natale dell'anno scorso, il 24 dicembre 1977, la temperatura è slata di 17 gradi, superiore di ben cinque gradi alla massima registrata ieri. «Delle temperature notturne è meglio tacere — dice il sacerdote —. La gente potrebbe perdere la fede in Dio». A Bonn, per esempio, l'altra notte abbiamo avuto 7 gradi, con pioggia ininterrotta, e l'alba è spuntata tra la nebbia. Ieri, verso mezzogiorno, non si poteva leggere senza luce elettrica, come a novembre. A soffrire di questo «inverno verde» sono gli animali, soprattutto i neonati, tra i quali vi è una moria generale. Per mancanza di cibo (gli insetti cacciati dalla pioggia incessante) c'è un'ecatombe di rondini, fagiani e pernici. A causa dell'umidità e del freddo muoiono lepri e conigli selvatici. Travolte dai flutti muoiono a centinaia, sulle coste del Mare del Nord, le foche neonate. Grave la situazione anche per le api, che non possono più uscire per raccogliere il polline. Per mantenere in vita gli alveari gli apicoltori sono costretti a nutrirle con zucchero, soltanto ogni tanto qualche ape esploratrice si avventura sotto la pioggia per succhiare gocce e provvedere all'approvvigionamento di acqua zuccherata. «Mors tua, vita mea», ha detto a un cronista un fabbricante di ombrelli, il quale ha lanciato sul mercato con tre mesi di anticipo i nuovi modelli di parapioggia per l'autunno-inverno. Sta facendo affari d'oro, come i trattori, gli osti, i librai e gli edicolanti delle località di villeggiatura nelle quali milioni di turisti si annoiano sotto la pioggia. Nei grandi magazzini e nelle «boutiques» sono cominciate le svendite estive: una camicia al prezzo di un pacchetto di sigarette, circa 1200 lire, «jeans» bianchi ridotti di due terzi. Le farmacie sono ritornate a vendere antiinfluenzali, mentre le creme solari sono invendute. Si lamentano le migliaia di gelatai bellunesi e zoldani, si lamentano i bagnini delle piscine deserte che hanno cominciato a raccogliere le foglie morte cadute dagli alberi. Accanto alle spiagge squallidamente vuote, per entrare in sauna occorre fare la coda. Anni fa circolava in Germania una battuta di origine inglese. «Quest'anno abbiamo avuto un'estate meravigliosa. Era un giovedì», diceva. Nell'anno 1978 non è possibile dirla, il giovedì non è ancora venuto. Milioni di persone intirizzite lo aspettano, pregando o imprecando tutti. Tra uno sternuto e un «punch» parlano del maltempo, un quotidiano di Colonia ha dedicato ad esso un editoriale. Tito Sansa Appenzell (Svizzera). Il maltempo flagella anche questa zona prossima alla Germania.

    LaStampa 09/07/1978

  2. #12
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    E del 1978 non si può non citare la devastante alluvione che il 7-8 agosto colpì una vasta area tra Svizzera Italiana e Val d'Ossola.

    Alluvione78-HomePage

    Alluvione del 1978 | Clima Meteo 24

    I Viaggiatori Ignoranti: La tragedia del 1978 in Ossola raccontata da un sopravvissuto.

    Eccetera

    Chi l'ha vissuta se la ricorda bene.
    avevo letto di quella famosa alluvione

  3. #13
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Cielo coperto, spiagge deserte Cielo coperto, spiagge deserte GENOVA — Wee-end abbastanza tranquillo sulla Riviera di Levante e nel tratto 'ponentino» (Arenzano e Cogoleto) della provincia di Genova. Il maltempo e II cielo coperto, che si sono protratti dal pomeriggio di sabato a tutta la domenica, con qualche minaccia di pioggia sul Tigullio, hanno ridimensionato le presenze del fine settimana. Complessivamente la Riviera appare più affollata, rispetto all'ultima settimana di giugno, ma senza toccare punte eccessive di presenze. Le spiagge si sono riempite, a fasi alterne, seguendo un po' il corso del sole che ha giocato a rimpiattino con le nubi per 48 ore almeno, (p. I.) SAVONA — Ancora autunno nella Riviera di Ponente. A qualche ora di sole, che caldissimo non si può dire, si alternano nuvole, vento e pioggia che Innervosiscono tanto i villeggianti • sulle spese», quanto gli albergatori, i commercianti ed i titolari dei bar e dei night all'aperto che temono una ulteriore rarefazione della clientela, (n. s.) IMPERIA — ■Quest'anno che II monokini nelle spiagge più esclusive è tollerato — dice Angela Maria Pisani, 22 anni, studentessa di filosofia a Torino —, ci si mette il tempo a fare da censura. Con II sole In esilio, se ti azzardi solo a levarti il vestito prendi il raffreddore. Speriamo che ad agosto le cose cambino. Prendere la tintarella integrale almeno dalla cintola in su è stuzzicante». Una estate cosi strana non si era mal vista, un po' sole, un po' vento, un po' nuvolo. Dalle altre parti però è ancora peggio, Il termometro dà sempre cattive notizie. La riviera tutto sommato rappresenta un po' una eccezione. Sabato e domenica l'arrivo dei villeggianti è stato sostanzioso. In media si fermeranno nei centri di villeggiatura imperiesi due settimane. Poi daranno il cambio ad altri. (r. b.] SANREMO — Da due giorni a Sanremo e nella Riviera di Ponente circola la voce di «casi sospetti di tifo e paratifo». I turisti cominciano a preoccuparsi, qualcuno ha anche sospeso la balneazione. Si tratta di falsi allarmi, di cam¬ pagne montate ad arte per mettere in pessima luce la Riviera, o c'è qualcosa di vero? • Garantisco nel modo più assoluto — ha risposto alle domande l'ufficiale sanitario del comune di Sanremo, prof. Alessandro Grapplolo — che tutto è normale. (r. b.) AOSTA — Luglio: mese del sole e delle vacanze. In Valle d'Aosta la frase suona come un detto d'altri tempi. Tra le Incertezze del tempo, dai toni più autunnali che estivi, la stagione turistica sembra stentare a prendere avvio. Il movimento pare ricalcare la situazione dello scorso anno soltanto lungo la direttrice del traffico internazionale ma nelle vallate laterali i centri di soggiorno non registrano il consueto affollamento stagionale. L'ottimismo domina sulle previsioni negative indicate da una flessione delle prenotazioni. A Courmayeur, Champoluc, Gressoney, La Thuile, Valtournanche, Champorcher, Valsavaranche, c'è ancora posto anche per il mese prossimo (a Cogne le richieste non hanno subito variazioni). (g. g.) VENEZIA — Traffico intenso ma non eccezionale sulle strade del Veneto per questa seconda domenica di luglio. Qualche difficoltà nella circolazione si è registrata solamente sulle direttrici del mare e della montagna e sulle autostrade per Venezia e Trieste, ma su livelli decisamente inferiori allo stesso periodo dello scorso anno. Dopo l'ondata di maltempo dei giorni scorsi, Infatti, nel Veneto la temperatura è ancora Inferiore alle medie stagionali ed II cielo continua a rimanere parzialmente coperto. La sfavorevole situazione atmosferica non ha fatto diminuire le presenze nei principali centri turistici balneari, ed In particolare Jesolo e Caorle, e montani. (Ansa) FIRENZE — Traffico molto intenso su tutte le strade della Toscana fino dalle prime ore di stamani. L'autostrada Firenze-Mare ha registrato le più alte punte di traffico dall'Inizio della stagione estiva. Il tempo, finalmente bello in modo uniforme In tutta la regione, ha convinto alla partenza per le vacanze anche coloro che finora avevano rinviato i loro programmi. (Ansa)


    StampaSera 10/07/1978

  4. #14
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Il meteorologo prevede: sta per tornare il freddo Il meteorologo prevede: sta per tornare il freddo Qualche temporale di prima mattina sulle regioni nordorientali poi una splendida giornata di sole. Così il weekend di metà luglio è stato caratterizzato da un intenso traffico turistico, dal tutto esaurito sulle spiagge e nelle località montane più note. Purtroppo questa estate tanto attesa sembra già in pericolo: i meteorologi, infatti, prevedono a partire da mercoledì un nuovo afflusso di aria dal nord, temporali e freddo che dureranno alcuni giorni. Il traffico turistico in entrata ai valichi dì frontiera è stato sostenuto, bilanciato peraltro da un flusso quasi uguale di italiani diretti all'estero. Al traforo del Monte Bianco sono entrate circa 4000 vetture e altrettante ne sono uscite; al Gran San Bernardo le vetture entrate sono state circa 3000 contro le 2000 uscite. Nella tarda serata di ieri in sole tre ore al valico autostradale di Ventimiglia sono transitate oltre 1000 auto; quasi altrettante quelle uscite. Traffico intenso al Brennero dopo la paralisi causata nei giorni scorsi dalle manifestazioni degli autotrasportatori. In Liguria, dopo le apprensioni delle scorse settimane, alberghi e campeggi espongono il « tutto esaurito »; affollate le vallate alpine. Venezia è stata « occupata » da 100 mila turisti che sabato sera avevano assistito alla festa del Redentore; sulle rive del Lago Maggiore hanno piantato le tende 20 mila campeggiatori. Servizi e previsioni a pagina 14


    StampaSera 17/07/1978

  5. #15
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    I turisti e i villeggianti preparino gli ombrelli "Computer,, ed esperti; torna il maltempo! I turisti e i villeggianti preparino gli ombrelli Ondata di freddo polare da mercoledì prossimo: vento, pioggia, freddo, pericolo di mareggiate - Un'intervista con Baroni ROMA — Godiamoci il caldo finché possiamo, anche se l'afa di questi giorni ci dà fastidio. Verso il 19 luglio il tempo cambierà velocemente e si metterà al brutto. Fra qualche giorno una nuova irruzione d'aria fredda dal Polo Nord investirà tutta l'Italia, ma in particolare le regioni settentrionali e quelle centrali, e porterà rovesci temporaleschi, abbassamento di temperatura e grandinate. L'ondata di maltempo durerà quattro o cinque giorni, o forse anche più, e troncherà bruscamente il primo periodo estivo degno di questo nome, quello cioè iniziato 1*11 luglio e che stiamo ancora godendo in queste ore. Per chi resterà in città la notizia è sicuramente piacevole: a riportare un po' di fresco ci sta pensando la natura. Chi è partito per la villeggiatura, alla ricerca del sole, del caldo e del bel tempo, dovrà invece prepararsi a rimettersi gli abiti da mezza stagione, • Tutto questo non siamo naturalmente noi ad inventarcelo ma ce lo conferma il colonnello Andrea Baroni, il meteorologo notissimo ai telespettatori del TG1 e ai lettori del nostro giornale. Ad autorizzarlo in queste previsioni, sgradevoli ma sicuramente opportune per tutti, sono le moderne carte del tempo, preparate dal computer dopo aver elaborato tutti i dati forniti non soltanto dalle stazioni meteorologiche a terra ma anche dagli strumenti mandati in quota con i palloni-sonda e soprattutto da quelli che girano in orbita a bordo dei satelliti artificiali. Armonizzati in modelli matematici, questi dati consentono ormai di fornire previsioni valide per un arco di almeno 4 o 5 giorni. La dimostrazione concreta della loro attendibilità è stata fornita di recente dal colonnello Baroni anche su queste pagine: il 4 luglio scorso annunciava su La Stampa che entro il 12 il periodo di brutto tempo sarebbe cessato e ni luglio sarebbe arrivato il caldo estivo. E tutto si è puntualmente avverato. L'estate meteorologica, quella tradizionalmente propizia alle vacanze, non è dunque ancora iniziata e il suo arrivo appare piuttosto incerto. Le ore di caldo intenso dei giorni scorsi sono soltanto un piccolo anticipo di quanto probabilmente potrebbe avvenire, ma sulle cui modalità di apparizione anche i meteorologi mantengono una certa cautela. «Alle previsioni valide per 10 o 15 giorni si arriverà entro un paio d'anni — spiega il colonnello Baroni. — Prima non avevamo gli strumenti per farle con la necessaria esattezza. La macchina del tempo è un congegno complesso e ancora parzialmente misterioso. A determinarne il funzionamento concorrono parametri che sono numerosissimi e difficili da rilevare. Sappiamo da tempo che guanto avviene sulla superficie del mare, come gli scambi termici e l'evaporazione dell'acqua, influenza sensibilmente i fenomeni meteorologici. Questi vengono poi notevolmente amplificati dall'atmosfera e vanno ad interessare zone molto estese e anche assai distanti. Lo stesso si può dire dei deserti e delle altre aree della superficie terrestre. Ma solo da poco i satelliti meteorologici, specialmente Quelli in orbita polare e quelli geostazionari, possono raccogliere tutti i dati necessari a comprendere come, funziona il tempo e a prevederne in termini via via piii ampi gli sviluppi. Ma quello delle previsioni meteorologiche a lungo termine è un obbiettivo che tutte le nazioni, collaborando fra di loro, stanno cercando di raggiungere». Si è pure notato che per motivi ancora difficili da precisare l'anticiclone delle Azzorre sta perdendo la sua efficacia. La vasta area di alta pressione incentrata su queste isole è sempre stata la garante del bel tempo estivo nell'area del Mediterraneo, in quanto riusciva a contrastare l'azione delle correnti fredde provenienti dal Polo Nord e a deviarle verso latitudini più elevate. Si è invece notato che da alcuni anni, e in particolare da cinque mesi a questa parte, l'anticiclone sembra aver perso almeno parzialemnte la sua efficacia e non riesce più a contrastare le infiltrazioni d'aria fredda. Anziché una progressiva evoluzione verso il bel tempo dell'estate abbiamo perciò un'alternanza di periodi belli e brutti E' un'ennesima dimostrazione di quanto dovrebbe essere ormai sotto gli occhi di tutti e cioè che il clima terrestre sta cambiando. Bruno Ghibaudi Andrea Baroni, l'esperto di meteorologia, collaboratore di Stampa Sera, mentre illustra in tv le previsioni del tempo


    StampaSera 17/07/1978

  6. #16
    Uragano
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Interessante.
    Si nota come la preoccupazione fosse all'opposto delle estati odierne, cioè che erano troppo fresche e piovose.
    Mi stupisce l'articolo riguardante la Germania, che c'era gente che protestava contro le previsioni del tempo e addirittura manifestazioni contro San Pietro

  7. #17
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Ho passato agosto 1978 tra Morgex e la Thuile...estate fresca e piena di passeggiate con la mia famiglia ( avevo quasi 7 anni)..ricordo che quando pioveva rientravamo a giocare con l'edizione da tavola di Guerre Stellari e ascoltavamo musica con un mangiadischi..beh mi avete fatto fare un salto nella mia infanzia.. nostalgia del fresco e della fanciullezza.

  8. #18
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Interessante.
    Si nota come la preoccupazione fosse all'opposto delle estati odierne, cioè che erano troppo fresche e piovose.
    Mi stupisce l'articolo riguardante la Germania, che c'era gente che protestava contro le previsioni del tempo e addirittura manifestazioni contro San Pietro
    secondo me però in quei casi si esagera un po, di certo erano estati molto più normali di adesso.

  9. #19
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Nel caldo torrido solo a Oropa piove Nel caldo torrido solo a Oropa piove BIELLA — Ad interrompere il caldo torrido di questo luglio canicolare (35°.5 a Torino. 33*7 a Róma ed oltre 38° a Trento) un violento temporale s'è scatenato nella notte sull'Alto Biellese, con abbondanza di scariche elettriche. In città il temporale si è limitato ad una bufera di vento. Sui \ monti è caduta invece pioggia dirotta. Da notare la singolarità della coincidenza. Nella mattinata era stata fatta una grande processione religiosa al santuario di Oropa, onde invocare la pioggia ristoratrice, specie per le campagne danneggiate dalla siccità, che compromette i raccolti. E l'acqua è caduta abbondantemente proprio ad Oropa, sulla sua conca ed anche sulle montagne circostanti. (Da cLa Stampa» del 19 luglio 1928).


    StampaSera 19/07/1978

  10. #20
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    Predefinito Re: Cronache Storiche Estate 1978

    Pioverà nel Cuneese Danni per le colture? Le previsioni preoccupano i coltivatori Pioverà nel Cuneese Danni per le colture? NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE CUNEO —I meteorologi sono pessimisti: nei prossimi giorni dovrebbe arrivare sul Piemonte una perturbazione di forte intensità anche se di breve durata con possibilità, data la stagione, di disastrose grandinate. «Speriamo che i vari Bernacca e Baroni si sbaglino — dice il rag. Luigi Taricco — e che l'allarme possa rientrare. Finora l'andamento stagionale è stato discreto, i temporali sonostati relativamente pochi e hanno colpito zone limitate». Il ragionier Taricco è interessato più di qualsiasi altro alla meteorologia perché dirige la «Condifesa» di Cuneo, una sigla che significa «Consorzio per la difesa delle produzioni intensive». E' un sodalizio sorto anni fa per tutelare il lavoro dei coltivatori dai possibili danni provocati dalla grandine, un organismo a carattere volontario, che riunisce già 7150 agricoltori, tutti impegnati nella frutticoltura e nella viticoltura, il 70 per cento della categoria. Quest'anno la produzione garantita dalla «Condifesa» ha raggiunto un valore di 48 miliardi e mezzo di lire e poiché i «premi» assicurativi da pagare sono sempre legati, in aumento o in diminuzione, ai danni provocati dal maltempo l'annata precedente, ecco spiegate le preoccupazioni per quel che potrebbe capitare se le perturbazioni preannunciate dovessero arrivare sul cielo della nostra provincia: i coltivatori riceverebbero i risarcimenti in proporzione alla produzione assicurata ma il prossimo anno pagherebbero di più. «Poiché lo Stato e la provincia — spiega ancora il rag. Taricco — sono sempre in ri¬ tardo nei loro pagamenti, il consorzio spesso deve anticipare grosse somme, ricorrendo ai prestiti bancari, per garantirsi presso le società assicuratrici. •Oltre a fare gli scongiuri contro le grandinate — continua il rag. Taricco — e a tutelare gli associati quando i danni si verificano, il nostro consorzio quest'anno è attivamente impegnato nel combattere il flagello della grandine. Abbiamo così costituito dei centri di difesa a Boves, Dronero, Envie, Lagnasco, Cuneo, Fossano, Savigliano, Dogliani e Busca con 12 cannoni azionati da volontari che sparano all'arrivo del temporale, onde sonore mediante scoppio di gas etilene. «Cannoni e reti sono due grossi e ancora controversi problemi nella difesa antigrandine delle colture agricole pregiate — conclude il ragionier Taricco —. Per intanto i 7150 soci del consorzio, mentre scrutano ansiosi il cielo sanno che in ogni caso grazie al risarcimento assicurativo dopo le grandinate non perdono più, come accadeva una volta, il frutto di un'annata di lavoro"- g.d.m.


    LaStampa 20/07/1978

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