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  1. #41
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    Neve dei 7 q 50 centimetri Le precipitazioni più consistenti a La Thuile e Courmayeur Neve dai 7 a 50 centimetri Leggera coltre invece a Cogne, Brusson e Champorcher - Ancora freddo ad Aosta: meno 8 ièri a mezzogiorno Traffico rallentato in città, ai trafori e nelle vallate laterali, dove sono al lavoro i mezzi di sgombero dell'Anas e delle imprese private - Sono previste altre perturbazioni, ma .la grande incognita è rappresentata dal vento AOSTA — Dopo tante incertezze, delusioni, speranze (almeno per alcuni) la neve è arrivata anche In Valle. La precipitazione è stata provocata da una delle previste perturbazioni da Ovest e da Ovest-Sud-Ovest, quindi ha Interessato maggiormente la zona a ridosso dell'arco alpino e la parte delle vallate laterali. • La coltre bianca ha assunto con 11 passare delle ore discreta consistenza a La Thuile e Courmayeur (da 30 a SO centimetri In paese), ad Etroubles (nell'alta valle del Gran San Bernardo), a Valtournenche; Cervinia, Gressoney, Pila (oltre 20 centimetri). A Cogne, Brusson e Champorcher Invece erano caduti ieri sera poco piti di sette centimetri di neve (in media). Sin dalle prime ore del mattino 1 mezzi dell'Anas, della Regione e del Comuni hanno cominciato a percorrere le strade per sgombrare la neve anche sull'asse centrale della Valle, dove 11 traffico ha subito qualche rallentamento, ma non blocchi. Non si è arrivati alla mobili- tazlone generale, comunque l'impiego del mezzi è stato sufficiente per garantire la transitabilità, (soltanto sull'autostrada un Incidente ha costretto ad una deviazione presso Chatlllon). Comunque autostrada e statale risultano da Aosta a Pont-Saint-Martin perfettamente pulite, qualche precauzione è necessaria verso Courmayeur e lungo le vallate laterali. L'Anas e le imprese collegate con appalti hanno fatto uscire dal garages trenta camion (spazzaneve e spargi sale-sabbia): il numero può salire a cinquanta in caso di emergenza. Sulle statali per Cervinia, Champorcher, Oressoney, Cogne, La Thuile, Courmayeur e Gran San Bernardo erano al lavoro, per ciascuna strada, due -frese- e un autocarro spandi sabbia-sale. Impegnati anche 1 mezzi della Regione (una cinquantina) e quelli dell'appalto per lo sgombero delle strade. La neve è arrivata nonostante 11 freddo intenso: ad Aosta (meno B a mezzogiorno) sono caduti dal 7 al 10 centimetri. Subito dopo le otto sono entrati In azione i mezzi del Comune e delle imprese che hanno in appalto la pulizia delle strade; sono dovuti rientrare verso le undici perché 11 traffico piuttosto intenso non consentiva di svolgere un lavoro adeguato e hanno ripreso l'attività nel primo pomeriggio, quando la circolazione è diventata meno intensa. La prima consistente nevicata nel fondo valle non ha colto di sorpresa gli addetti alla spalatura é alla pulizia delle strade: la situazione non presenta quindi particolari difficolta, l'unico rischio può venire dal freddo Intenso che In alcuni punti trasforma in ghiaccio lo strato di neve accumulatosi sulle strade laterali, rendendolo pericoloso: qui è necessario Intervenire con spandi sabbia. Al trafori del Monte Bianco e del Gran 8pja Bernardo non sono stati segnalati particolari problemi, ma soltanto qualche Inevitabile rallentamento del traffico. Le previsioni del tempo indicano per i prossimi giorni ancora perturbazioni, con possibili alternarsi di schiarite e annuvolamenti. Nelle immagini trasmesse dal satellite «Meteosat» sono in vista altri fronti nuvolosi che si avvicinano alle Alpi dall'Oceano Atlantico. Un leggero rialzo della temperatura rispetto ai giorni scorsi è stato segnalato In alta quota: a Plateau Rosa si è scesi a meno tredici gradi dopo i meno 20-22 di domenica e lunedi. La pressione rimane sempre piuttosto bassa, attorno ai 1000-1005 millibar. E' salito ovviamente dopo e durante la nevicata 11 tasso di umidita, che ieri era cìell'80 per cento. La grande Incognita rimane il vento, per due ragioni: può far cambiare direzione alle nubi, quindi mutare le previsioni, riportando anche 11 cielo sereno, ma nello stesso tempo può far scendere le temperature a freddò polare, ghiacciando la neve e costituendo soprattutto a medie quote un costante ierlcolo non soltanto per chi si sposta in automobile. Bruno B aschiera Aosta. Passanti con gli ombrelli e auto in sosta bianche di neve in via Jean de La Pierre (Telefoto)


    LaStampa 14/01/1987

  2. #42
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    La temperatura è risalita a zero gradi, nel pomeriggio è tornato un po' di sole Ancora neve, strade molto pericolose Uno strato di ghiaccio si nasconde sotto la coltre fresca - Gli interventi dei mezzi spargi. sale - Molte auto fuori strada - Difficoltà per i mercati ambulanti di frutta e verdura ASTI — Seconda nevicata ieri (dalle 4 alle 11) su quasi tutta la provincia. Nel pomeriggio sull'intero territorio Astigiano è comparso 11 sole. La temperatura massima è salita a zero gradi, mentre la minima è stata di meno 5. La temperatura, in meno di ventiquattro ore, ha subito un notevole rialzo: domenica notte la colonnina di mercurio aveva registrato nel capoluogo meno 20. La seconda nevicata, propizia per la campagna dopo un lungo periodo di siccità, ha però causato difficolta notevoli al traffico automobilistico sulle arterie statali e provinciali, nonostante il pronto intervento, con tutti 1 mezzi a disposizione del cantonieri dell'Arias e della Provincia. I servizi pubblici che collegano 1 Comuni della provincia con il capoluogo, nella mattinata di ieri, hanno subito forti ritardi. Molte le auto fuori strada o bloccate perché prive di catene. Nel capoluogo molte le strade del centro e della periferia trasformate in autentiche «piste ghiacciate». Anche ieri, come lunedi, numerose le cadute a terra di pedoni, soprattutto persone anziane. Non tutti i marciapiedi sono stati ricoperti da sabbia e sale. Pochi proprietari di case hanno provveduto a togliere neve e ghiaccio davanti ai caseggiati.

    LaStampa 14/01/1987

  3. #43
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    Neve e fredda polare La prima vera precipitazione nel Cuneese Neve e fredda polare Per le esigenze delle stazioni sciistiche è però troppo poco - Soddisfatti invece gli agricoltori - Tempestivo intervento degli spartineve CUNEO — Preceduta da temperature glaciali (quindici gradi sotto zero In molte località alpine, nove sotto zero in pianura) è giunta l'altra notte la prima consistente nevicata della stagione, attesissima non soltanto nelle ventisei stazioni sciistiche della provincia, ma anche dagli agricoltori e dagli abitanti del paesi e delle città, preoccupati per l'eccezionale periodo di prolungata siccità. Ha cominciato a nevicare verso mezzanotte sull'arco alpino occidentale; poi la precipitazione si è estesa fino in pianura, nelle Langhe, nel Monregalese, verso la Liguria, interessando tutta la provincia. Ma non è ancora la nevicata auspicata, quella cioè che potrebbe risolvere 1 problemi della gran parte delle stazioni sciistiche. 'Meglio che niente, certo — dicono all'Albergo Polo Nord di Crissolo, dove hanno sede gli uffici turistici della zona d'Alta Valle Po — ma sono caduti appena 15 centimetri di neve, subito ghiacciata per la bassissima temperatura; non è questo che può risolvere, sia pure parzialmente e comunque in ritardo, la crisi che stiamo attraversando*. Sono soddisfatti invece gli agricoltori: lo spessore della neve, mediamente di dieci centimetri, è sufficiente a preservare le colture dal danni del gelo, che in questi giorni è Intensissimo. Ieri, infatti, dopo la nevicata è uscito 11 sole, ma' la colonnina del mercurio è rimasta ovunque sotto lo zero. Soddisfazione e sensazione di sollievo anche nelle città, dove la neve ha liberato gli abitanti dall'ossessione della polvere che 'Imperversava — con tutte le malefiche conseguenze — ormai da tre mesi e dall'incubo della ,mancapza dell'acqua potabile, già razionata Ih mólte località subalpine del Cuneese, del Saluzzese e nelle Langhe. I servizi spartineve questa volta sono entrati In funzione ovunque con notevole tempestività e le difficoltà del traffico derivano unicamente dalla pericolosa presenza di lastroni di ghiaccio, specialmente sul ponti e nelle zone d'ombra. g. r. La nevicata ha ridotto al minimo il numero di bancarelle al mercato di piazza Galimberti


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  4. #44
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    Neve e disagi in tutta la Liguria Neve e disagi in tutta la Liguria A Genova problemi per i mezzi pubblici - Garantito il traffico aereo al «Cristoforo Colombo» - La precipitazione nel Levante - Obbligatorie le catene in Val d'Aveto - A S. Margherita da tre anni nevica il 13 gennaio GENOVA — Neve, gelo e disagi su Genova per tutta la giornata di ieri. I primi flocchi sono cominciati a cadere pochi minuti prima delle cinque e hanno cessato solo poco dopo le nove. Sono scesi pochi centimetri, sopratuttto sulle zone alte della città: ma, dato che la temperatura tra le sei e le nove del mattina ha oscillato tra una minima di —6° e una massima di + 2°, s'è subito formato un insidoso e consistente strato di ghiaccio che ha costretto molte vetture all'uso delle catene e ha di fatto bloccato sino alla metà, della giornata l'organizzazione dell'Azienda municipalizzata trasporti. Una parte delle scuole elementari e medie è stata chiusa anche per la giornata di oggi. Il sindaco ha stabilito che 1 calorìferi possono restare restare accesi 24 ore su 24. L'aeroporto •Cristoforo Colombo- nonostante la forte tramontana è rimasto sempre in funzione, grazie a uno speciale solvente versa¬ to nella prima mattina sulla pista. Tra l'amministrazione comunale e l'Amt (questo è l'episodio polemico di maggior importanza) c'è stata In giornata una polemica incrociata sulle responsabilità del difficile «decollo» dai depositi del bus forniti di catene. il ritardo a entrare in funzione ha indubbiamente provocato una sorta di blocco del traffico cittadino e ritardi e Inconvenienti in tutti gli uffici e aziende. Anche l'organizzazione degli spalatori, predisposta sulla carta, non ha funzionato. Nonostante per qualche giorno dell'Inverno ormai nevichi sempre a Genova, il capoluogo ligure non è mal in grado di fronteggiare un evento meteorologico tra l'altro giù previsto. Nessuna novità, infine, sul fronte del razionamento dell'acqua. Solo la prossima settimana si sapra se si avrà l'erogazione alternata oppure se la situazione resterà normale. P- »• CHIAVARI — La Riviera si è svegliata ieri mattina sotto una coltre bianca, spessa in qualche zona anche cinque centimetri, che ha creato, dopo il primo momento di stupore e curiosità, qualche disagio per chi doveva muoversi. Strade con larghi tratti ghiacciati, serrature delle portiere bloccate, batterie e motori in tilt. Per buona parte della mattinata ha continuato a nevicare, senza tuttavia creare problemi alla circolazione: nel Levante è necessario l'uso delle catene solo in vai d'Aveto, sulla Statale 586 oltre Borzonasca e nella zona del dosso del Bracco. A Santa Margherita, dove prima dell'Bó bisognava risa¬ lire a dodici anni addietro per trovare l'ultima nevicata, viene sottolineata una straordinaria coincidenza: nell'85. nell'86 e ora nell'87, la neve ha fatto la sua comparsa esattamente lo stesso giorno, il 13 gennaio. Contrariamente alle apparenze, però, 1 dati forniti dall'osservatorio meteorologico del Seminario di Chiavari, il più antico della zona (è stato fondato nel 1885) smentiscono il carattere di eccezionalità di queste giornate. Infatti, secondo il responsabile dell'osservatorio, don Leonardini, a Chiavari si verifica una precipitazione nevosa in media ogni due anni, e ogni cinque si forma il manto bianco sulle strade. Anche per quanto riguarda le temperature (—1 la minima, +7 la massima di ieri) si rientra, almeno a Chiavari, nella norma. Lo stesso si può dire a Santo Stefano d'Aveto dove tuttavia i valori sono ben diversi: —15 la minima all'alba, —5 la massima a mezzogiorno, m. r.


    LaStampa 14/01/1987

  5. #45
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    E adesso è in arrivo la pioggia E adesso è in arrivo la pioggia Con qualche ora di anticipo rispetto alle previsioni, anche la Liguria è stata investita da una nuova perturbazione contraddistinta dall'ulteriore abbassamento della temperatura, e dalla caduta della neve anche sulla fascia costiera. n maltempo non ha risparmiato neppure la zona dell'Imperiese, che tradizionalmente vanta condizioni meteorologiche privilegiate. Imperia e Diano Marina e i loro entroterra, ieri mattina, si sono svegliate sotto la neve. Nel capoluogo lo spessore in alcuni punti ha sfiorato 1 dieci centimetri. Più critica la situazione sulle alture, oltre Pontedassio. A Pieve di Teco, in Valle Arroscia, sono scesi 15 centimetri di neve. Altrettanti ne sono caduti a Triora, circa 30 a Baiardo. I dati sono stati raccolti dal servizio di rilevamento del Corpo forestale dello Stato. Al di là dell'effetto suggestivo della neve a pochi metri dal mare, si è trattato di una precipitazione definita «piuttosto debole» dall'Osservatorio meteorologico di Imperia. La nevicata è iniziata all'una di notte e si è protratta sino alle 8. In mattinata la situazione è migliorata. Vento moderato e mare leggermente mosso hanno accompagnato un sensibile rialzo della temperatura. A Imperia dai 0 gradi di minima delle prime ore del mattino si è passati a una media oscillante fra 1 3 e 5 (la statistica. In questo pe- mente 7-8). Situazione sostanzialmente identica per tutta la fascia costiera e valori di poco ritoccati per l'immediato entroterra. Ancora scarsa la media delle precipitazioni, in proporzione alle esigenze. Le cose dovrebbero migliorare nei prossimi giorni. Secondo le previsioni dell'Osservatorio meteorologico, in Riviera la perturbazione è destinata ad attenuarsi. La tendenza dovrebbe tradursi, perlomeno sulla costa, in frequenti piogge al posto della neve. La nevicata non ha coinciso con l'avvio dell'attività in tutti i centri sciistici su cui gravita la Liguria. Impianti aperti ieri solo a Limone Piemonte, dove sono scesi oltre 30 centimetri di neve. A Monesi, tradita dalla temperatura troppo fredda (minima —10) il manto bianco era di poco superiore ai 25.1 tre impianti di risalita sono rimasti chiusi, mentre 1 «gatti delle nevi», In mattinata, hanno Iniziato un primo sopralluogo per valutare le condizioni delle piste. A S. Stefano d'Aveto sono scesi circa 70 cm di neve. Ma gU impianti (4 skilift, 1 sciovia baby e 1 cabinovia) non entreranno in funzione che nel fine settimana. Fulvio Damele


    LaStampa 14/01/1987

  6. #46
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    A Savona traffico in fili Sono bastati tre centimetri di neve per scatenare il caos A Savona traffico in fili Molti tamponamenti e ingorghi - D sindaco Scardaoni ha emesso un'ordinanza con la quale si consente Fuso dei termosifoni per 24 ore al giorno fino al 18 gennaio -1 danni del vento SAVONA — La morsa di gelo non ha risparmiato neppure la provincia di Savona. Ieri il termometro ha fatto registrare meno 17 gradi a Callzzano, meno 15 a Sassello, In Bassa Val Bormlda meno 10. A Savona la temperatura non è mai salita oltre lo zero ed è anche nevicato. capoluogo è stato opiede metri di neve per creare un caos indescrivibile In tutta la citta: decine di tamponamenti, auto finite fuori strada, ovunque ingorghi. Molti 1 feriti, costretti a ricorrere alle cure del medici del San Paolo. I treni provenienti dal Piemonte hanno accusato sensibili ritardi. Molte scuole, soprattutto nell'entroterra fmalese, sono rimaste chiuse. II sindaco di Savona, Umberto Scardaoni, ieri mattina ha emesso un'ordinanza con la quale si consente l'accesione degli impianti di riscaldamento per 14 ore al giorno fino al 18 gennaio. Neve. Il freddo e un vento molto forte hanno fatto fermare la neve. Ma è nevicato sul fondo ghiacciato: strade e autostrade fino a mezzogiorno di ieri erano transitabili solo con catene. A Pietra Ligure sulla circonvallazione 11 vento ha strappato le reti protettive sulla massicciata. Sono caduti sassi sulla via Amelia. Per quasi un'ora la circolazione si è svolta a senso unico alternato. La situazione più drammatica si è avuta a Savona. I mezzi dell'Acts, soprattutto quelli diretti all'ospedale di Vallorta, hanno accusato gravi ritardi. Non hanno montato le catene (che pure sono in dotazione su tutti 1 mezzi). Hanno risposto alcuni autisti alle proteste degli utenti: .Rovinano i pneumatici. C'è ancora poca neve*. I tecnici del Comune si sono fatti prendere In contropiede. e' stato sparso U sale solo quando la situazione era ormai drammatica. Un esempio: nel quartiere •La rusca. dove si è registrato 11 maggior numero di incidenti, automobilisti In preda ai panico hanno compiuto manovre spericolate creando ingorghi, altri hanno imboccato sensi unici. I vigili sono arrivati con molto ritardo. Il traffico extraurbano degli autobus dell'Acts ha accusato ritardi di ore. Molte scuole, soprattutto nell'entroterra di Finale, ad Andora e In Val Bormida sono ri- maste deserte. Il freddo più pungente si è registrato in Val Bormida. □ ghiaccio regna ormai da quattro giorni. L'Arias ha lavorato molto bene cospargendo di sale tutte le strade statali Buono anche l'Intervento del mezzi derU'amministrazlone provinciale mentre hanno lasciato a desiderare l mossi dell'autostrada Torino-Savona. Ieri mattina nel tratto Altare-Savona si viaggiava su una lastra di ghiaccio insidiosissima. Mare a forza otto e raffiche a 100 chilometri orari hanno provocato seri danni Nel portlcclolo di Finale alcune Imbarcazioni da diporto hanno subito danni. Il vento a Finale ha provocato la caduta di alcuni cornicioni ed ha abbattuto un muretto all'interno del cortile della caserma del carabinieri. Fino a mezzogiorno è stato Impossibile raggiungere In auto il Melogno a causa del ghiaccio. n traffico ferroviario Bulla linea Torino-Savona si è svolto a singhiozzo. Se da una parte le stazioni di San Giuseppe di Cairo e di Savona erano preparate ad affrontare la morsa di gelo (sono stati potenziati 1 sistemi di riscaldamento negli scambi) 1 disagi si sono avuti In linea. Alberi abbattuti dal vento hanno reso necessario l'intervento di squadre speciali, alcuni cavi sono caduti bloccando la corrente elettrica. 11 lavoro maggiore, anche In occasione del freddo polare, è toccato al vigili del fuoco. Decine le chiamate per cornicioni pericolanti. Gian Paolo Carlini


    LaStampa 14/01/1987

  7. #47
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    Da Laigueglia a Capo Mele ieri obbligatorie le catene Da Laigueglia a Capo Mele ieri obbligatorie le catene albenga — La'neve, "che è incominciata a cadere attorno alle 4 della notte scorsa, ha sorpreso al risveglio, gli abitanti del Ponente savonese. La nevicata ha avuto la massima intensità all'alba:ln alcune zone riparate dal vento il soffice strato ha raggiunto 1 15 centimetri. Ma, stranamente, le conseguenze peggiori si sono fatte sentire, questa volta, più sulla costa che non nell'entroterra. Le corriere da Garessio e da Caprauna, ad esempio, naturalmente munite di catene, hanno raggiunto il capolinea costiero in perfetto orario. i Ciò che Invece è andato in crisi (anche se non c'è stato una vera e propria paralisi) è stato il traffico sull'Amelia. Alle 9,30 di ieri mattina, a causa dèi formarsi di uno strato di neve ghiacciata, due Tir si sono messi di traverso lungo 1 tornanti che da Laigueglia portano al faro di Capo Mele. Il traffico si è cosi bloccato e si è dovuto attendere che giungesse da Savona l'autogrù del vigili del fuoco grazie alla quale si è riusciti a ripristinare verso le 11 (In un primo tempo solo a senso unico alternato) il transito che, in ogni caso, si effettua solo con l'uso delle catene. Il fatto è veramente eccezionale e non si era registrato nemmeno durante i freddi polari del 1985 e del 1984. La temperatura'è stata quasi costantemente sotto lo zero.


    LaStampa 14/01/1987

  8. #48
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    Patina di ghiaccio a Novara Nell'Ossola freddo e siccità Ieri un'altra spruzzata di neve mà non in montagna Patina di ghiaccio a Novara NeirOssola freddo e siccità Nel capoluogo la leggera nevicata ha creato problemi ai passanti e agli automobilisti NOVARA — La neve caduta nella mattinata di ieri ha creato difficoltà al novaresi. Infatti anche se la precipitazione non è stata di proporzioni ragguardevoli, a causa del freddo intenso si è subito formata in parecchie strade una crosta di ghiaccio sulla quale è difficile mantenere l'equilibrio. Evidentemente sale e sabbia sono stati sparsi solo nelle strade di maggiore traffico e infatti in queste non ci sono stati problemi per pedoni e automobilisti. Situazione opposta, Invece, in quelle, vie nelle quali c'era già il ghiaccio della nevicata di sabato scorso. La neve fresca, gelatasi immediatamente, ha moltipllcato le difficoltà. Anche in alcune vie del centro 1 marciapiedi erano impercorribili e rappresentavano un pericolo per i passanti. Niente disagi alla stazione ferroviaria. I responsabili novaresi assicurano che i ritardi accusati da alcuni treni di lunga percorrenza sono stati causati ieri da problemi esistenti nel Milanese, (m. sj DOMODOSSOLA — Non accenna ad attenuarsi l'ondata di gelo che ha investito la Valdossola. Ieri mattina 11 cielo si è coperto e sembrava che ci fossero le condizioni per la nevicata tanto attesa dagli operatori turistici. Ma anche questa perturbazione ha «saltato» l'Ossola, imbiancando invece 1 centri della pianura dove la temperatura è meno rigida. A mezzogiorno splendeva 11 sole, nel pomeriggio la temperatura è scesa nuovamente a valori siberiani. Non sono state raggiunte le minime di lunedi ma à Domodossola la colonnina del mercurio è arrivata ancora a meno nove gradi. A Macugnaga e in altri centri di montagna si sono registrate minime di meno tredici gradi, meno venticinque al Monte Moro. La situazione è particolarmente critica in Valle Vigezzo: solo a Santa Maria Maggiore, grazie a .un impianto di sollevamento, 1' erogazione è ancora sufficiente. A Olgia, Villette, Re, Toceno e Craveggla tutte le sorgenti sono a secco: l'approvvigionamento è garantito dai vigili del fuoco che fanno la spola con le autobotti. L'acqua scarseggia anche nella bassa Ossola, in al' cuni centri si è arrivati ai limiti di guardia. (a. v.) omegma — Da ottobre a metà gennaio si sono avuti sul lago d'Orla sette giorni di pioggia (5 In novembredue In dicembre) e due spolverate di neve: il 10 scorso e nella mattinata di ieri di cui ben presto ha avuto ragione il sole. Per la persistente siccità si sta registrando la magra degli acquedotti ed in alcuni centri si è costretti a ricorrere a rifornimenti di emergenza. I corsi d'acqua sono In secca ed anche il lago si è notevolmente abbassato , l'emissario che ne regola il livello, è ben al di sotto della portata normale. Penalizzato in modo particolare il Mottarone dove a questo punto, perdurando le attuali condizioni atmosferiche, recuperare la stagione sciistica, forse non sarà neppure più possibile. Se le giornate continuano ad essere belle, 11 freddo si fa comunque sentire in particolar modo di prima mattina e al calar della sera. I valori minimi della temperatura, registrati a metà mattina, si mantengono sul —10 al Mottarone e —6 alle quote più basse. (a. m.) VERBANIA — Poche folate di neve mentre continua il freddo persistente. Minime della notte attorno a —6 sulla fascia rivierasca; fino a —10 nei fondo valle e attorno al —14 in tutte le località fra i 1200 ed i ^500 metri di quota. Tutti i torrenti che dalle valli scendono al lago (peraltro già in eccezionale magra) sono gelati sino alla loro. foce nel lago Maggiore. Arabescate di ghiaccio fontane e fontanelle. Per i prossimi giorni sempre 11 centro meteo di Locamo Monti prevede un attenuarsi almeno temporaneo del freddo e precipitazioni intermittenti alternate a schiarite. In pianura per un rialzo della temperatura da venerdì pomeriggio la neve dovrebbe lasciare posto alla pioggia.


    LaStampa 14/01/1987

  9. #49
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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    Neve solo un'imbiancata La patina ghiacciata ha però mandato in tilt il traffico • Lunghe code ai semafori, ingorghi, sulle strade principali - Gli operatori turistici: «La stagione dello sci non è mai cominciata» BIELLA — L'illusione è durata poco più di un paio di ore, 11 tempo di imbiancare i tetti delle case e il manto stradale e di causare mille intoppi alla circolazione, ma presto il cielo si è schiarito e il sole ha fatto la sua comparsa con grande delusione degli operatori turistici blellesi e valsesiani. Cosi anche questa attesissima seconda perturbazione nevosa annunciata, come quella di sabato, con rovesci abbondanti, nella, r^^si è trasformata in una spolverata di poco conto. Bieiiese e Valsesia in pratica sono stati aggirati dal maltempo ed a terra è rimasto un velo di un palo di centimetri al massimo. Dopo una serata, quella di lunedi, con cielo terso, a poco a poco a partire dalla mezzanotte le nuvole hanno fatto la loro comparsa. Sembrava 11 presagio della tanto sospirata precipitazione. E ieri mattina le previsioni del servizio meteorologico nazionale parevano azzeccate: alle otto anche se a piccoli flocchi la neve ha incominciato a cadere. Sulle strade si è formata una patina di un paio di cen timetri e nelle principali citta. Biella, Cossato, Borgosesia, Varallo il traffico per tutta la mattina è andato in tilt. A Biella per raggiungere viale Matteotti, via Repubblica, via Pietro MI eoa, dalla circonvallazione, da via Macalle, da via per Candelo, da via Cottolengo si è impiegato più di mezz'ora e da Riva fino alla periferia la colonna di vetture è stata unica anche perché il flusso verso il centro è stato notevolmente superiore alla norma Cosi si sono avute lunghe code ai semafori ed ingorghi ad ogni incrocio mentre trovare un parcheggio è diventata un'impresa La nevicata si è però risolta in poco più di due ore: alle dieci la precipitazione poteva considerarsi conclusa e a mezzogiorno il sole è tornato a farsi vedere. A ridurre in una spruzzata la perturbazione, a detta di molti residenti nel territorio laniero e in quello valsesiano. è stata la temperatura anche ieri su livelli troppo bassi. Ad Alagna centro la colonnina di mercurio è risalita di poco dal meno 18 gradi di lunedi toccando i —14, mentre ha oscillato attorno ai 20 sottozero ai 3200 metri di Punta* fndrèn! All'alpe di Mera, sul monte Camparient, il termometro a mezzogiorno ha segnato —12° mentre a Fobello, nello stesso momento, con una temperatura di meno 10 gradi è comparso il sole. Dicono all'hotel Camparient di Mera: «Se le condizioni meteorologiche non mutano e la morsa del gelo continua a stringere la nostra sona alpina non c'è verso che possa nevicare, in due ore si è formato uno strato di 2-3 centimetri che in alcune sane non ha neppure coperto i fili d'erba. La stagione dello sci per noi non è neppure incominciata». La stessa situazione si riscontra a Bielmonte: in tutto il Bieiiese il freddò domina sovrano e leti in citta si è stabilita, per la terza volta in quattro giorni, la nuova minima con meno 10,8 gradi.


    LaStampa 14/01/1987

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    Predefinito Re: Cronache Meteo Gennaio 1987

    ALTRA PIOGGIA ALTRA PIOGGIA questa mattina è ripreso a nevicare. Nella notte è stata registrata la temperatura più bassa di questa stagione invernale. Alle 4, infatti, il termometro ha toccato i 16 gradi sotto lo zero. Nella mattinata la temperatura si è poi stabilizzata attorno a meno 3-5 gradi • CUNEO Dalle prime ore della mattina nevica nuovamente su tutta la Granda. La precipitazione più consistente si registra al valico Internazionale di Tenda dove la neve ha raggiunto il metro e mezzo di altezza. Al valico della Maddalena la neve ha raggiunto, tra ieri e oggi, 1 settanta centimetri di altezza. In pianura la neve ha già raggiunto i dieci centimetri. • ASTI — Terza nevicata su tutta la provincia astigiana stamane In meno di cinque giorni. Verso le 8 di stamane le precipitazioni sono Intense soprattutto sulla zone collinari. Decine di automezzi sono bloccati alla periferia di Asti.


    StampaSera 14/01/1987

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