«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
purtroppo, settembre non dà la sicurezza di una svolta.
Inutile mettersi anche a contare i giorni
Con le temperature in casa fino a +35/+36 non c'è molto da aggiungere...
Durante il 2015 l'ITCZ, nel suo andamento stagionale non fu particolarmente elevato di latitudine, perlomeno rispetto alla media trentennale, eppure quell'estate ebbe un periodo centrale assolutamente fuori scala, per quanto riguarda il caldo, anche se il baricentro delle onde di calore fu quasi sempre più occidentale e settentrionale, rispetto a quanto abbiamo visto con le reiterate onde di calore di questa estate... Non è solo l'ITCZ ad essere molto a Nord (molto più a Nord che in altre stagioni, anche recentissime) ma tutta la Cella di Hadley che sembra espandersi e con essa la zona delle calme tropicali che quest'anno ingloba il Mediterraneo centro-meridionale. In questa fase anomala tra il ramo polare e quello subtropicale della JS nordatlantica si misurano distanze veramente ridotte, in Nord Atlantico centro-orientale, mentre tra Africa settentrionale ed Europa meridionale si hanno fortissime anomalie termiche e di geopotenziale, dovute a una sorta di "estroflessione" della fascia anticiclonica subtropicale... Di fatto anche l'intera Penisola italiana e talvolta Nord Italia e Alpi in questi due mesi si sono trovati sulla traiettoria di quelle onde di calore che (in un contesto di ITCZ anni '80/'90) avrebbero interessato il Nord Africa e meno direttamente l'estremo Sud europeo, dall'Andalusia alla Calabria meridionale, lasciando ai margini il resto della Penisola italiana e fuori le Alpi... è questo che inquieta. La domanda che però mi preoccupa di più è un'altra: è un nuovo step climatico, post Nino 2016? Oppure è un'anomalia destinata a rientrare nei prossimi anni? Tra l'altro se questa modifica circolatoria fosse destinata a permanere ci potremmo attendere cambiamenti anche sui regimi circolatori nel semestre freddo, con minori scambi meridiani e un prevalere di circolazioni occidentali (W/E) anche in contesti di prevalente AO-/NAO- e questo non solo all'estremo Sud, ma anche nelle regioni centrali e (almeno per lunghe fasi) pure al Nord.
Ultima modifica di galinsoga; 08/08/2017 alle 09:47
questo accade già in Inverno da qualche anno, nonostante poi sia uscito fuori un Gennaio 2017 che è un mese che non s'è visto manco in anni dove le dinamiche di scambi meridiani erano più accentuate
ma perchè molti, presi dall'angoscia, continuano ad associare il GW ad una bacinella d'acqua bollente la cui temperatura aumenta in maniera costante E BASTA ? I cambiamenti climatici sono queste dinamiche che stiamo vivendo, la cella di Hadley spostata più a Nord, eventi di gelo violenti e rapidi et simila ... in un contesto dove ogni singolo fattore messo insieme ad un'altro riesce a fare la differenza
che cosa ci si può aspettare da quest'Estate con un indice ITCZ cosi alle stelle ? Io vedo tutto tremendamente spostato più a Nord, è già tanto che una goccia d'aria fresca con termiche di tutto rispetto per metà Agosto (la +10 sulle centrali il 12 c.v.) riesca a scivolare fino qui rispetto a tutto l'impianto assolutamente "modificato"
Credo che la risposta "la scopriremo solo vivendo" (cit.)... Due considerazioni però:
1- Hai fatto l'esempio del luglio 2015: è comunque antecedente al presunto step Niño 2015-16; anche quell'estate fu connotata da un "andazzo atlantico" simile a quello di questa ultima ondata di calore, con ramo polare e subtropicale della JS praticamente indistinguibili su quel comparto. E la porzione più occidentale dell'ITCZ non mi pare fosse proprio in media, durante il clou di quel periodo:
compday.lppeQPiBKB.gif ITCZ2.jpg
In questo caso (2015) sono però propenso a credere che il rialzo dell'ITCZ fu agevolato dalla caduta del getto in Atlantico, a differenza di questa stagione in cui l'ITCZ era alto a prescindere.
2- Per verificare il presunto step climatico dovremmo comunque aspettare la prossima Niña strong e verificare cosa succederà una volta terminato quell'episodio.
Riassumendo, credo comunque anche io che sia inevitabile che il calore in eccesso in atmosfera contribuisca ad espandere verso nord la cella di Hadley. E altrettanto inevitabilmente penso che la frequenza con cui siamo soggetti a "rimonte subtropicali stabilizzanti" sia maggiore che nel passato (e continuerà ad esserlo sempre di più). Ma da qui a ritenere che questa sarà la "nuova normalità climatica estiva mediterranea" ce ne passa, basta vedere cosa è successo nel 2014 e nel 2016.
Luca Bargagna
No, un momento, quanto accaduto in inverno tra inverno 2013/2014 e inverno 2016/2017 è attribuibile a pattern NAO+ o loro assimilabili e comunque a una prevalenza AO mediamente positiva nei trimestri invernali, qualcosa che ha tutta l'aria di essere un fenomeno interciclico (e forse collegato ai cicli solari). Io ho scritto una cosa diversa, ossia che, qualora si andasse verso fasi AO- (anche di forte magnitudo) e NAO- nel semestre freddo (non parlo necessariamente del prossimo) non mi stupirei se a latitudini sud-europee e mediterranee questo comportasse un assetto sempre più occidentale delle correnti. Prendendo in esame una situazione estrema, come quella vissuta nell'inverno 2009/2010, se dovessero ripetersi condizioni simili nei prossimi 10, 20 o 30 anni temo che queste potrebbero vedere un circuito anti-zonale ulteriormente spostato verso Nord e conseguente zonalità tesa fino alle Alpi...
Con una dorsale subtropicale che si estende di 800/1000 Km più a Nord di quanto non avvenisse nel 1980 mi aspetterei minore ingerenza di correnti artiche (marittime o continentali) e più zonalità in sede sud europea e mediterranea nel pieno dell'inverno.
Si tratterà di una fase relativamente breve (3 giorni più o meno) e con a seguire la concreta possibilità di nuove avvezioni calde verso le nostre regioni. Tuttavia il break ci sarà.
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