Originariamente Scritto da
Cloover
In questi giorni c'è stato un significativo ridimensionamento delle anomalie nel Nord dell'Oceano Pacifico, con un sensibile raffreddamento dei settori Nord Occidentali. Situazione che rimane da monitorare.
Ricordo che tale disposizione termica è prodromica circa la diramazione della corrente a getto e le dinamiche relative alle pulsazioni delle onde planetarie.
In particolare, essendo fortemente correlata con la posizione della W1 (che non mi stanco ma di sottolineare essere l'artefice primaria del
WR emisferico), va a caratterizzare l'asse del
VP, finendo infine per caratterizzare il pattern Euro-Atlantico e le dinamiche relative ai
SSW.
In questi quasi 20anni di meteo, ho notato che i riscaldamenti Stratosferici sono fortemente condizionati da 4 fattori particolari che, senza farli divenire un assioma,
li ritengo la condizione necessaria sufficiente nella realizzazione di un MMW di tipo split.
Sono il grado di ellitticizzazione ed intrusività d'onda, la stazionarietà e l'asse.
Tutti questi fattori sono determinati da particolari condizioni Troposferiche (
SSTA, criosfera,snowcover), fortemente influenzate dall'attività solare/geomagnetica.
Il rinforzo della BDC va a generare alcune delle condizioni primarie, una pulsazione della W1 di forte grado che genera una destrutturazione. Questo è lo start sempre.
In seguito il successo di tale dinamica è influenzata esclusivamente dal particolare
WR emisferico, dal reiterante percorso della corrente a getto.
Ecco perchè un MMW non risolve mai un Inverno, ecco perchè non cambia MAI il
WR emisferico ma al massimo lo amplifica. Questo è quello che ritengo il punto fondamentale da capire per ogni appassionato ma anche per gli addetti ai lavori.
Perchè l'assetto emisferico è già precedentemente determinato, non c'è nessun terremoto modellistico e nessuna improvvisa variazione, ma soltanto conseguenze e conseguenza, causa ed effetto:
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