Attenzione a fare un minestrone di tutto quello che ho detto.
Al netto del fatto che "chi ci capisce e bravo" e altrettanto al netto che notiamo un andamento stagionale sul NH più in linea con la naturale maturazione del VP io ho fatto una considerazione che è duplice.
Hp ad ovest su Iberia est Europa al freddo.
In ottica invernale l'inibizione delle westerlies è importante con un muro freddo ad est degli Urali già ben consolidato ( è lì che l'hp continentale lavora in azione di disturbo al VP).
Le dinamiche Europee sono figlie del setting delle onde planetarie. In particolare quella atlantica pare ancora orientata a mantenere le sue posizioni dell'ovest del continente che per noi vuol dire secco.
Magari, e qui la speculazione in ottica invernale, l'onda planetaria troposferica atlantica manterrà più o meno le sue posizioni dando la possibilità di vedere i meridiani centro Europei al freddo.
Il freddo dove deve esserci c'è e la posizione dell'onda planetaria pacifica pare interessante in ottica invernale.
Il problema stringente è continueranno a mancare le piogge stante la configurazione Europea ancora in atto.
un saluto Jack
Ecco, ora è top . Anche se, mi sembra, a breve avremo una bella battuta d’arresto alla maturazione del VP, andrà sgretolandosi praticamente e succederà al 99% visto che entrambi i GM e rispettive ens vedono la stessa dinamica (supportata dalla cavalcata della MJO). Avrei preferito evitare, in ottica invernale, un disturbo così imponente. D’altronde se questo è il periodo dell’atlantico, mediamente, un motivo c’è e non è di certo per queste manovre estreme ma bensì il contrario: VP in fase di maturazione, circolazione prettamente zonale, alla minima ondulazione solitamente ti arrivava quella che chiamavamo “la balena”.
Si vis pacem, para bellum.
Jack lo diceva nel VP del monitoraggio del VP (?) Matteo:
avremo una crescita temporale del VP in linea con le tempistiche decennali ma non crediamo che avremo un VP a palla.
E infatti si va palesando, dopo una costruzione normale del VP, un VPT disturbato.
Il problema degli ultimi anni era che non avevamo proprio una strutturazione del VP su tutta la colonna.
O meglio gli anni passati avevamo talmente tanto calore in area polare che l'autunno trascorreva con il VP che "smaltiva" il calore.
Ora abbiamo un VP ben formato che andrà a dislocarsi sull'Eurasia.
Bene
Si vis pacem, para bellum.
e quello che dice giuseppe si riallaccia pienamente al discorso del fallimento del segnale ao
clamoroso l'anno scorso quando ci fu il record storico dell'ao negativa ottobrina ma contano, e tanto, le condizioni a contorno su cui si sviluppa il segnale
quest'anno il vp chiuderà ottobre con un valore sicuramente positivo ma non conta solo il segnale in senso assoluto
inizio mese con il valore più elevato e poi successivo calo progressivo come quest'anno (che è un pò lo stesso discorso per cui si prende come maggioremente predittivo un incremento della copertura in crescendo)
che è ben diverso per esempio da un fondoscala negativo a inizio mese con successiva ripresa
come da statistica i primi segnali di disturbo arrivano ma arrivano nella seconda parte del mese in onda 1
questa la metto a titolo di esempio perchè ha un andamento piuttosto ricorrente
No no, scusami, non sono stato chiaro io infatti
Intendevo il range temporale tra le 168 e 240 ore del run: il seguito di solito neanche me lo vado a vedere (già le 192 ore sono ormai un limite, figuriamoci oltre...!).
Ecco, dicevo: il run nella sua parte "iniziale" (fino alle 240 ore) mi sembra un po' la tua idea sulle dinamiche del prossimo inverno
Intanto piano piano anche i forecast sperimentali NOAA iniziano a prospettare per la fine del mese forti "anomalie" positive di altezza geopotenziale a sud della Groenlandia il che è un fattore positivo considerando che da lì basterebbe poco per avviare un pattern squisitamente antizonale sul comparto europeo (come mostra ad esempio gfs a lunghissimo termine):
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