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Risultati da 11 a 20 di 268
  1. #11
    Tempesta L'avatar di Gangi
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    difatti sul discorso fenomeni locali violenti lascerei perdere, come dite giustamente un tempo un temporale forte con lievi danni non veniva segnalato dai mass media, adesso invece tutto fa brodo e la sensazione appunto è quella di un aumento di questi fenomeni.
    parliamo di temperature e di schemi barici: c'è una differenza enorme, in entrambi i casi, col passato e le sensazioni possiamo lasciarle da parte poiché i dati parlano chiaro, c'è poco da fare.
    cmq sia mia mamma che mia nonna mi hanno sempre parlato di inverni rigidi, estati calde ma non così calde, inverni molto più nevosi negli anni 60/70. poi, nel loro piccolo, si sono accorti che già a partire dalla fine degli anni 80 non tutto è rimasto come prima. e, sempre nel loro piccolo, si sono accorti di come gli anni 2005-2010, in inverno, sembravano un remake dei tempi che furono qui da noi. un po' più rigidi e con più nevicate ma nel complesso, dati alla mano e ricordi lucidi alla mano la risposta rimane un "sì" secco, il clima è completamente cambiato da quello dei nostri nonni.
    Basta che un video di un forte temporale arriva ad un Tg e ti piazzano la notizia: "Guardate i cambiamenti climatici cosa stanno portando"...non si può negare che ci sia un aumento delle temperature negli ultimi anni, ma almeno trattiamolo con serietà e con rispetto della scienza, non come barzelletta mediatica.

  2. #12
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Ciao, sono assolutamente d´accordo con te e con la risposta dell´utente fm1976

    Negare il riscaldamento globale e l´inquinamento antropico e´ disonesto intellettualmente. Ma non puo´ passare inosservata la malafede con cui tante notizie sono riportate sui media e sparse nel globo alla velocita´ della luce. E se questo riguarda temi importanti, figurarsi se non succede con la meteorologia che nella percezione popolare e´ vista come "cartomanzia" alle volte e la conoscenza media e´ vicina allo zero.

    Molte volte non mi capacito di quei confronti che vengono fatti sulle medie pluridecennali di citta o intere aree: confrontare le rilevazioni di oggi rispetto in tempi in cui metropoli avevano centinaia di migliaia di abitanti (e migliaia di edifici) di meno, e´altrettanto disonesto.
    In Cina ci sono citta´ che sono esplose negli ultimi 15 anni, sfido io a confrontare temperature medie della zona pre e post sviluppo!

    Le notizie poi sono riportate sempre per scoraggiare e spaventare. Un esempio, l´altro giorno una nota pagina meteorologica commentava dicendo che l´artico ha raggiunto il minimo, scrivendo: "e´ l´ottavo piu´ basso di sempre", aggiungendo nell´articolo "....da quando esistono le rilevazioni ufficiali, 1978".
    Perche´ non dire che sono 5 anni di seguito che l´estensione ha subito un miglioramento? Che magari qualche iniziativa ha finalmente dato i suoi frutti? Inotre commentare e "e´ l´´ottavo piu´ basso" suona alquanto bizzarro.

    Veniva anche citato l´antartide: "nel 2017 si e´raggiunta la quinta estensione piu´bassa del periodo invernale". Non e´ stato scritto pero´ che nel 2014 ( e non nella PEG) si e´ toccato il record storico di massima estensione e che la media degli anni 2000...e´ superiore al passato!

  3. #13
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Sinceramente, al di la del discorso GW o meno, mi sembra anche ovvio che non viviamo più il clima che c'era negli anni '30/'40/'50. Non fosse così ci sarebbe qualcosa di molto strano, per il semplice fatto che il clima terrestre varia comunque in continuazione, a causa dell'equilibrio, costantemente mutevole, che l'atmosfera raggiunge nei confronti dei fattori esterni (Sole, fenomeni vulcanici, oceani ecc.).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #14
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    in un certo senso concordo con il senso del topic. Ormai qualsiasi cosa o evento deve essere urlato, enfatizzato, comunicato nel modo più sensazionale possibile. Se fa caldo è il caldo maggiore di sempre, se piove mai piovuto così tanto, le alte pressioni sono degne di caronte e i freddi invernali (generati dal Gw naturalmente) estremi e potenzialmente letali.
    Un calderone in cui è difficile distingere tra realtà e finzione cinematografica.
    In tutto questo non resta che aggrapparsi al buon senso e fare affidamento ai ricordi di persone più anziane. Mio nonno (classe '30, quindi 87 anni) che coltiva ancora il suo orto parla oltre di inquinamento inesistente (pescavano pesci e gamberi nei fiumi, oggi sono melma informe) e di maggiori precipitazioni, soprattutto invernali, quindi con maggiori nevicate.
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  5. #15
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Sì sì, assurdo, se ne leggono di tutti i colori.
    E' anche un po' una tendenza radicata nel mondo social quella di considerare bellissima qualsiasi cosa riguardi 'i nostri nonni', non solo nel clima ma anche in tutti i più importanti lati della vita umana, l'attuale fa sempre schifo

    Tornando all'ambito meteo-climatico, i miei stessi nonni mi aiutano non poco a non cadere in queste banalità, raccontandomi talora di inverni mosci, temporali fortissimi con vento e fulminazioni ai limiti dell' Oklahoma, così come di nevicate abbondantissime sulle prealpi, dove loro abitano, ma non li ho mai sentiti dire che 'adesso è tutto diverso'; semplicemente notano alcune differenze, sicuramente legittime nel giro di 40-60 anni e anche facili da notare per l'essere umano, le cui dimensioni sono inferiori anche al più piccolo dettaglio climatico, per cui ovvio che lo si nota.
    Se poi mi soffermo sulle differenze notate dai miei nonni e talora anche dai miei genitori, esse rimandano immediatamente alla variazione di alcuni indici importanti per l'Europa (AMO/PDO in primis), ovvero più ondate di caldo africano, meno neve sulle prealpi, meno eventi tosti in generale in inverno e roba più potente in estate, indipendentemente da se/quanto l'uomo vi abbia influito con le emissioni di gas serra.

    Un conto sono le testimonianze dirette che includono pro e contro del clima (di cui ho raccontato sopra), chiaramente con qualche pro in più nei decenni scorsi per chi ama freddo e/o neve e/o non sopporta l'afa estiva, un altro conto invece è la memoria collettiva fasulla, cioè quella che porta, appunto, alla percezione di vivere in un clima sempre più orribile e totalmente diverso da quello dei nostri nonni; di questa memoria fasulla solitamente i depositari sono certe persone di generazione intermedia, magari di 20-30 anni più di me, che hanno il triplice difetto di:
    1) non aver vissuto il 'clima dei nonni', 2) non aver mai dato neanche mezza occhiata a dati storici recenti e un po' meno recenti, strettamente legato ad un terzo fattore, che è 3) il percepire UNA nevicata importante come un inverno epico nella sua totalità, cosa frequente anche tra i miei coetanei.
    E anche io ne ero vittima, fino a prima di scoprire che qui al NE, in termini quantitativi di freddo, il 2009-10 può affrontare il 'noioso' 1998-99 solo se sommato al 2008-09 (e ne avanza pure a favore di quello 'noioso').
    Allora lì sì che fioccano differenze da chilo con il clima attuale, nella mia esperienza social ho letto di cose da Minnesota tipo alberi ghiacciati a ottobre tra fine anni 70 e inizio 80 nella pianura veneta, estati fresche e piovose oppure dominate in toto dall'azzorriano (con le t di Seattle magari), nevicate mostruose da far impallidire l'ambientazione di Mamma ho perso l'aereo e altre cose.
    Inoltre, appunto, tornando al discorso prettamente invernale, 'una volta c'erano':
    _ più nebbia e galaverna (ma guai a dire che anche una volta c'era l'hp)
    _ l'orso sempre un po' su di noi (difficile, visto che la zona più occidentale di persistenza minima dell'orso solitamente è la zona pannonica, ma anche qui guai a dirlo)
    _ più dinamicità (che molti intendono ancora come sinonimo di freddo)
    _ niente noia (quindi poco hp...ma la nebbia? Chi la portava, il buran?)
    Per cui, con tutta sta roba, si evince che un inverno che aveva 'più tutto' in questo modo, dovesse durare almeno 6-7 mesi, non certo 3/3.5; cose che già singolarmente stanno in piedi a fatica, poi cascano di brutto se sommate insieme.

    Si evince quindi una diffusa, scarsa conoscenza del clima della propria zona, tipica di chi forse non ha mai guardato neanche le isoterme (per quanto generiche) disegnate nelle carte tematiche degli atlanti; non servono di certo studi approfonditi di climatologia. Basta guardare un atlante, qualche archivio, i dati attuali e spegnere Studio Aperto o non badare le pagine meteo più assillanti.

  6. #16
    Vento fresco L'avatar di mikisnow
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    E' cambiato il vestiario

  7. #17
    Uragano
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    non appena fa 5cm passano e ripassano di continuo. Risultato: fa 20cm a praticamente neanche ce ne accorgiamo, trenta/quarant'anni fa con 20cm avevamo serie difficoltà ad andare a lavoro, capite che l'impatto visivo è ben altro.
    Non ovunque. Ad esempio in provincia di Biella 20 anni fa con 20 cm non c'erano problemi, perchè al di là della frequenza della cosa c'era il budget per pulire le strade, ora che questo budget è evaporato la neve rende molto più difficile la viabilità oggi di qualche decennio fa, nonostante il miglioramento degli pneumatici invernali.


  8. #18
    Burrasca L'avatar di Lake
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Citazione Originariamente Scritto da ovestest Visualizza Messaggio
    Intendiamoci, non metto assolutamente in discussione il riscaldamento globale, solo un cieco può negarlo, né una consequenziale maggiore energia in gioco nel sistema climatico. Allo stesso tempo non nego che gli inquinanti aerei contribuiscano all’aumento delle temperature.

    Ma fatta questa necessaria e succinta premessa mi sembra che ormai si esageri al contrario; non c’è più temporale, nubifragio, uragano, tornado, siccità, ondata di calore, incursione gelida, nevicata intensa, bufera di vento e persino mareggiata che non finisca vergata, giustificata e spiegata con l’infame marchio dello stravolgimento globale. Non esistono più le stagioni di una volta (figuriamoci le mezze), le classiche configurazioni bariche del passato sono svanite nel nulla (chissà dove), i climi italiani, francesi, inglesi, cinesi, australiani, sudafricani,nepalesi, sauditi, americani etc sono irriconoscibili (chissà quali). Non c’è più quasi nessun commento di giornalista, politico, fascista, comunista, democristiano, climatologo, presentatore televisivo, cuoco, *****star, artista, cantante, calciatore, bottegaio, avvocato, idraulico, puttaniere, spacciatore o semplice cittadino che non inquadri un dato evento meteo, una stagione in corso, una normale giornata di pioggia, neve o sole all’interno dello scombussolamento climatico.


    Da tempo abbiamo trovato il colpevole, il reo, il responsabile certo, sicuro, inappellabile del sottopassaggio allagato, della foresta devastata dall’incendio (va beh….qui con l’aiuto della manina di qualche forestale o allevatore), della valanga di neve, del fine settimana andato storto perché pioveva, persino dei capelli appena usciti dalla parrucchiera rovinati dal vento impertinente: il Global Warming Antropico. Zanzare, scarafaggi, malanni stagionali, dolori alle ossa, prezzo del petrolio, guerre, crisi economica, flatulenza …… nulla sfugge a questo globale Leviatano in calore prodotto dal nostro sviluppo incontrollabile. Dalla debole nevicata sulle alte montagne degli Emirati Arabi all’uragano che devasta i Caraibi passando per la forte ondata di calore in Russia o la supergrandinata a Quito qualunque fenomeno meteo accada nel mondo e che non abbia la modestia d’inquadrarsi nella rassicurante, perfetta e chiara cornice preconfezionata di ciò che pretendiamo essere normale viene spiegato con il cambiamento climatico repentino e umanamente indotto.

    In questo contesto ideologico i mitici e da copertina patinata climi italiani di una volta, così rassicuranti, (rassicuranti?), miti (miti?), scanditi (scanditi?), sono soltanto un lontano ricordo rintracciabili in qualche foto ingiallita dei nostri nonni sulle spiagge o località di montagna di Rimini, Cortina, Tropea, Abetone, Portofino, Etna, nelle poesie di Pascoli, nei ricordi di qualche anziano in piena demenza senile: inverno, primavera, estate, autunno, alta pressione delle Azzorre, bolla africana, Orso Russo, ingressi artici, Scirocco, Maestrale, Levante, Grecale sono ormai biglie impazzite in balia delle bizze di un sconquasso apocalittico che ci siamo cercati. Articoli, commenti, considerazioni…….(quasi) sempre e (quasi) solo riferimenti ai cambiamenti climatici causati dal global warming antropico. Quasi una verità assodata, quasi un dogma, quasi una religione. Quasi?



    Ma siamo così sicuri di tutto questo? Ma davvero siamo così convinti di vivere una nuova realtà climatica totalmente sconvolta? Avete la certezza che le stagioni di oggi non sono più quelle dei nostri nonni e che non ci sono più le configurazioni climatiche di 40 o 70 anni fa? Io non ci scommetterei la mano…..

    Il riscaldamento globale è tipico di una fase post o interglaciale glaciale di un era quaternaria e niente di più, poi ci potete vedere quello che volete, io la penso in questo modo.. Come la piccola era glaciale era un fase interglaciale fredda, questa che viviamo e una fase interglaciale calda...

  9. #19
    Burrasca L'avatar di inocs
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    Ma davvero siamo così convinti di vivere una nuova realtà climatica totalmente sconvolta?
    Sì, anche se "totalmente" può essere fuorviante.

    Avete la certezza che le stagioni di oggi non sono più quelle dei nostri nonni?
    Mediamente sì, grazie al fatto che i termometri non guardano la televisione né navigano su Facebook.

    che non ci sono più le configurazioni climatiche di 40 o 70 anni fa?
    No, ci sono. Esempi banali febbraio 2012 o gennaio 2017, roba che andava di "lusso" (per un meteopatito freddofilo) d'inverno anche 150 anni fa. Semmai si può discutere di frequenze relative, parametri di riferimento, contesti stagionali ecc.ecc.
    Aggiungo io: c'è molta confusione nonché esagerazione in giro?
    Sì, certo
    I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.

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  10. #20
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Siamo così sicuri di non vivere più il clima dei nostri nonni? Di vivere in un clima sconvolto?

    E' cambiata la società in cui viviamo ed il benesse medio.

    Ai tempi della guerra o nell'immediato dopoguerra non avevano tempo per dedicarsi alla meteo, si adeguavano e basta senza farsi troppe pippe mentali.

    Ora al primo grado sopramedia ci lamentiamo come se ci avessero tolto il pane, idem con il freddo.

    Stiamo vivendo una fase ciclicamente più calda, tutto qui....se fossimo impegnati a difendere la nostra casa dal nemico oppure a procurarci quotidianamente il pane per sfamare la nostra familgia, probabilmente non ci saremmo neanche accorti del cambiamento.

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