Si vis pacem, para bellum.
Non sarai un sostenitore accanito dell'AGW, ma ancora non riesco a trovare righe del mio commento in cui nego il cambiamento, che invece menziono tra undicesima e dodicesima riga
Ma poi che c'entrano i ghiacciai con la percezione delle stagioni e del clima? Nelle vite quotidiane dei nostri nonni cosa contavano i ghiacciai? Da 1 a 10 secondo te quanto se ne sbattevano i nostri avi dei ghiacciai? Non li ho menzionati apposta, perché mi sembra un discorso fuorviante in questo 3d.
Al di là del tuo discorso sull'AGW, che per quanto ricalchi posizioni analoghe alle mie, non capisco cosa c'entri nel contesto del tuo commento, parlando della nebbia (presente anche adesso come allora) mi dai ragione su quell'aspetto, ovvero che i periodi di hp c'erano eccome anche allora-perché per avere i nebbioni non bastano 3 giorni di hp e i solfati, ma anche qualche giorno in più di persistenza, quasi come ai giorni nostri probabilmente.
Che poi 'inficiati dal GW', come se fosse iniziato negli anni 70-80, e non 100 anni prima.
Per cui boh, non capisco certe 'critiche' che hai scritto se siano tali né dove vogliano andare a parare.
secondo me sì, il clima è cambiato, a causa dell'aumento delle temperature.
Ovviamente non quanto ci vogliano far credere i mass media, non così. Saremmo finiti a coltivare arance in Russia se fosse così...
In estate direi che sono parecchi anni che si nota la differenza, dal famigerato 2003, la prima carezza del "male"(meteo)
L'autunno direi che è rimasto all'incirca uguale, mentre la primavera è cambiata, ma non granchè.
L'inverno...
l'inverno dipende più dagli eventi che possono capitare da un anno con l'altro.
I 40 cm di neve del natale 2013, o la scaldata mostruosa del 26 dicembre 2016.
Poi secondo me a partire dal 2015 per il nord Italia si è innescata tutta una serie di eventi sfigati che ci hanno portato ad avere (in questi ultimi quasi 3 anni) davvero le lacrime agli occhi per quanto riguarda la meteo. L'unica stagione che si salva è l'estate 2016, per il resto abominio infinito (se vogliamo escludere fine aprile 2017 e ottobre 2016)
Non sto qui a tediarvi con i ricordi di mio padre, o mio nonno, sui 2 metri del 1986 o sui 4 metri del 1888.
Sono ricordi e come tali appartengono al passato, stiamo gloriosamente marciando verso lo zt a 6000 metri( in inverno off course)
Ben prima.
neutrino 2017-09-27 at 11.53.12.jpg
Parlando con i nonni ho notato che i cambiamenti si sono avuti soprattutto in estate (così dicono) perché "le ondate di caldo che ci sono ora non sono paragonabili a quelle di prima". Vero è che invecchiando si diventa molto più sensibili al caldo e al freddo, quindi cambia la percezione. Le ondate di caldo comunque più che in intensità sono aumentate in frequenza, almeno da queste parti, i picchi (tralasciando il luglio 2007) sono più o meno quelli di sempre. Il fatto che sia cambiata solo la frequenza e non l'intensità, sempre vedendo i dati, ha fatto credere loro che sia aumentata la quantità di caldo.
Se mi chiedi se il clima nostro è quello dei nostri nonni ti rispondo no dunque, si è riscaldato e sono i dati a dirlo. Se mi chiedi se la situazione ormai è caotica e irreversibile credo e spero di no perché non mi piacciono gli allarmismi ingiustificati. Un esempio banale: le "bombe d'acqua". Qui ci son stati un bel po' di episodi alluvionali negli ultimi anni.
Ora, ok il clima che cambia e sono d'accordo, ma non puoi dare la colpa al clima se mi asfalti ciò che prima era una lama, normale che poi succedono disastri
L'antropizzazione ha fatto molto, cambiando radicalmente gli effetti degli eventi estremi sulle nostre città.
e anche questa considerazione non è fatto solo di impressioni
infatti negli ultimi 20 anni circa in estate abbiamo un incremento decisamente superiore rispetto all'inverno
"Strane" molte delle vostre considerazioni, i miei nonni (classe 1929-1933) mi raccontano di estati che allora come oggi erano insopportabilmente calde, tanto da costringere la gente a dormire sul pavimento per trovare un po' di frescura. Mio nonno mi racconta anche una serie di inverni degli anni '40 in cui ci si faceva il bagno a mare, e che l'acqua fosse addirittura "tiepida"; presumo che ci siano state settimane intere a dicembre con massime oltre i 20°C. Mica poco eh!
Per onestà intellettuale bisogna scrivere anche queste cose, non solo quello che fa comodo.
verissimo
ma come detto i picchi ci sono sempre stati, a prescindere che siano più o meno estremi di quelli odierni, sono pur sempre picchi e vengono percepiti come lontani dal clima medio a cui si è abituati
quello che fa la grossa differenza non è la settimana il mese se non il singolo giorno eccezionale ma le giornate apparentemente per nulla eclatanti, con scarti di 1-2-3, non 10-12, che però accumulate su periodi continui e regolari producono quelle differenze che poi si riscontrano alla resa matematica dei conti
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