Analisi modelli Inverno 2017-2018

only**snow** · 07/02/2018, 23:16

Originariamente Scritto da Calibre

Si ma è stato un puro caso, non puoi vedere dagli spaghi di centro o est Europa se avvenga una propagazione di un MMW split da strato a tropo

20 determinazioni non una che vada sotto ad un -15°C per me è altresì un segnale inequivocabile, se l'intento è capire se ci siano possibilità di raccogliere un'ondata di gelo in italia

poi vedetela come volete..

**Calibre** · 07/02/2018, 23:16

Originariamente Scritto da Alessandro1985

quello che si vede in queste carte è l'esatta riproposizione di quanto accaduto a gennaio
una propagazione che si disperde dall'alta troposfera in giù
il che vuol dire scarsa capacità di impattare su un pattern troposferico consolidato andandolo a ribaltare
per questo la mia personale opinione che potrebbe essere facilmente smentita già dai prossimi aggiornamenti e una certa coerenza con quello che fin'ora si è sempre visto nel determinismo
un buon circuito euroasiatico ma senza un innesco adeguato per un mantenimento ora più ora meno incisivo di vorticità in atlantico

Questo è motivo di preoccupazione, si! Mi riferisco alla tua opinione.. Che dire, speriamo bene. Non si chiede certo un passaggio da NAO+ a NAO- duratura, ma un contesto di NAO neutra con puntatine in alto e in basso magari possiamo cavarlo fuori dal cilindro...

**Fabry18** · 07/02/2018, 23:19

Io credo che il rischio ao- nao+ quindi con nord Africa e Spagna sugli scudi

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**Alessandro1985** · 07/02/2018, 23:20

Originariamente Scritto da Calibre

Questo è motivo di preoccupazione, si! Mi riferisco alla tua opinione.. Che dire, speriamo bene. Non si chiede certo un passaggio da NAO+ a NAO- duratura, ma un contesto di NAO neutra con puntatine in alto e in basso magari possiamo cavarlo fuori dal cilindro...

diciamo che stante il pattern troposferico che si va a impattare è plausibile che l'italia si mantenga in una sorta di limbo tra la circolazione oceanica e il pattern antizonale euroasiatico
ovviamente in questo contesto come ben dici stante le fisiologiche oscillazione c'è spazio per dinamiche comunque interessanti e sicuramente per un proseguio della dinamicità

**elz** · 07/02/2018, 23:24

I segnali in troposfera si vedono da un rapido declino del nam ma non è semplice separare ciò che è forzato dalla strato dalla normale variabilità del nam in troposfera poichè il meccanismo e i feedback che mantengono l'anomalia troposferica dopo un ssw non sono neppure ben noti; la quota migliore a cui guardare sarebbe la tropopausa polare dove il rapporto segnale/rumore è massimo ma i modelli hanno dei bias nell'altezza della tropopausa; rimane la bassa stratosfera poichè per avere un impatto in superficie è necessario che ci sia e si mantenga subito dopo l'ssw una significativa anomalia nel nam in bassa stratosfera.

In caso di propagazione le aree che hanno un segnale termico negativo sono nel nord dell'eurasia, l'Italia si trova a metà strada tra l'anomalia negativa a nord e quella positiva sul mediterraneo orientale/medio oriente, cambiano i pattern e magari anche la percezione ma non c'è un segnale termico medio, da noi è equamente probabile avere anomalie positive post ssw.

Ed ovviamente c'è parecchia variabilità da evento ad evento.
In questa discussione ci sono alcune considerazioni a tal proposito:Twitter

Le aree in cui il segnale termico è statisticamente significativo sono quelle con i quadrati neri:

SSWC_tsfcAnom45_ERAi_compOnly.jpg

**Alessandro1985** · 07/02/2018, 23:32

Originariamente Scritto da elz

I segnali in troposfera si vedono da un rapido declino del nam ma non è semplice separare ciò che è forzato dalla strato dalla normale variabilità del nam in troposfera poichè il meccanismo e i feedback che mantengono l'anomalia troposferica dopo un ssw non sono neppure ben noti; la quota migliore a cui guardare sarebbe la tropopausa polare dove il rapporto segnale/rumore è massimo ma i modelli hanno dei bias nell'altezza della tropopausa; rimane la bassa stratosfera poichè per avere un impatto in superficie è necessario che ci sia e si mantenga subito dopo l'ssw una significativa anomalia nel nam in bassa stratosfera.

In caso di propagazione le aree che hanno un segnale termico negativo sono nel nord dell'eurasia, l'Italia si trova a metà strada tra l'anomalia negativa a nord e quella positiva sul mediterraneo orientale/medio oriente, cambiano i pattern e magari anche la percezione ma non c'è un segnale termico medio, da noi è equamente probabile avere anomalie positive post ssw.

Ed ovviamente c'è parecchia variabilità da evento ad evento.
In questa discussione ci sono alcune considerazioni a tal proposito:Twitter

Le aree in cui il segnale termico è statisticamente significativo sono quelle con i quadrati neri:

SSWC_tsfcAnom45_ERAi_compOnly.jpg

bella mappa e ottimo contributo

**Gangi** · 07/02/2018, 23:52

La verità è che ad oggi 8 febbraio non abbiamo visto mezzo run con prospettive molto fredde per l'Italia...ma anche per il centro sud Europa niente di particolarmente rilevante neanche a 300h.

**Fabry18** · 07/02/2018, 23:54

Verrebbe quasi da dire che nemmeno dovremmo pensarci

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**MatteoV90** · 07/02/2018, 23:57

Ennesimo run disastroso....

Buonanotte a tutti ragazzi!

**valdoman** · 08/02/2018, 00:10

I modelli continuano a far vedere uno strano dislocamento dell’asse del vpt, vedendo lo split in stratosfera con retrogressione del lobo siberiano immaginerei una sinottica simile pure a livello troposferico

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