Originariamente Scritto da
gexxx
Il caso che ci occupa, nell'evoluzione prevista, è simile al 1985. Anche in quel caso la colata fu agganciata nella prima fase dal flusso atlantico con richiamo umido baroclino. A quei tempi, nel mio paese 137 m. slm , zona interna tirrenica ai confini fra Campania, Lazio e Molise, nel giorno della Befana 6 gennaio, si verificò una nevicata storica di circa 60cm accumulati con temperature al suolo che durante tutta la giornata non andarono oltre gli 0,5°.
Le previsioni all'epoca invece erano per un imminente rialzo termico. Se andiamo a vedere le reanalisi si può facilmente controllare che le temperature in quota erano fra gli 0 e -2 a 850 hPA. Caso simile nel 2012 con le stesse temperature.
Insomma, con un blocco gelido così importante in arrivo di natura continentale, la colonna d'aria si mantiene omogenea fino al suolo. Il richiamo tiepido mediterraneo, ripeto baroclino rispetto alla ventilazione al suolo, se non è eccessivamente vorticoso, altro non può che scorrere sull'aria fredda sottostante più pesante, generando precipitazioni nevose anche con temperature in quota di poco negative.
Basterebbe nel nostro caso un sud shift della colata veramente minimo, per generare intense nevicate su tutto il settore tirrenico, fino alle porte di Napoli, causate dall'aggancio di aria altlantica/mediterranea.
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