Paradossalmente potremmo beneficiare delle precipitazioni quando ancora avremo le temperature perché dopo è scirocco si ma la dinamica è talmente lontana da diventare sterile...vedremo intanto godiamoci da domani a mercoledì...
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Secondo me é utopia sperare ancora in un non aggancio ma é lecito e giusto aspettare e sperare per l'aggancio... Ricordando che queste masse possono facilmentr creare. Problemi baroci ai modelli.... Comunque gfa di stamane gia sarebbe da buon evento in tutta la zona nord italia... Certo tutti non verranno accontentati ma se uno segue la meteo per passione cone me non si lanenta perché nel 2012 ha visto solo freddo così cone non si. Deve lamentare se stavolta vede poco. Sono regole per mantenere un buon livello di educazione
Tra l'altro ci si lamenta della durata, ma il "leggendario" buran di fine dicembre 1996 quanto durò nel suo complesso? Parlo dell'avvezione artico-continentale? Per le centrali adriatiche dalla sera del 26 alla mattinata del 30/12? Non voglio fare paragoni, perché in quell'avvezione le cose andarono "tutte a puntino" (ciclogenesi nel posto opportuno, rasserenamenti pre-sciroccata che portarono minime molto basse da irraggiamento con diffusi valori costieri sotto i -10/-12°C) e ovviamente l'asse per regioni come Marche, Abruzzo e Molise, in quell'episodio fu molto migliore di quello previsto domani sera (quindi nessun paragone, quello fu un episodio fuoriscala), però non è che una fase fredda invernale per essere significativa debba durare 15 giorni come nel 2012 o un mese intero come nel 1956...
Ultima modifica di galinsoga; 24/02/2018 alle 09:17
nel 96 qui in romagna andò bene, ma non benissimo, burian e poi 2 mega nevicate il 27 e il 29 dicembre ma il gelo durò fino al 31, già il primo giorno di gennaio ci fu gelicidio e poi pioggione, mentre da imola in su nevicò, ma nemmeno tanto, il richiamo caldo ruppe in fretta la colonna risalendo verso nord
Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
Ma infatti, ci furono 24-36 ore di pausa con cielo sereno che portarono ai rasserenamenti di cui scrivevo, tra 30 e 31 dicembre 1996 e a due giornate freddissime ma, si badi, ad avvezione finita (la risaluta della LP dal tirreno tagliò progressivamente l'alimentazione fredda)... la fase gelida di quell'inverno durò di fatto dalla notte/mattinata del 27 alla mattinata del 1° gennaio (per i versanti basso adriatici e per il medio Tirreno fino alla serata del 30), solo in Piemonte (e nelle vallate appenniniche interne tra Savonese e Piacentino) si ebbe neve ancora il 2 (dopo una pausa temporanea nella giornata del 1° gennaio) ma erano nevicate da sovrascorrimento (da me caddero 4-5 cm di poltiglia il 2/1 mattina, a Masone una ventina di cm di neve decente, ma comunque umida). Eppure un episodio durato dai 3 ai 6 giorni (per i pochissimi fortunati) lo abbiamo ricordato per anni e lo ricordiamo tutt'ora su scala nazionale, proprio perché molto rilevante. I prossimi 4-5 giorni, in alcune zone del paese, potrebbero essere da ricordare a lungo, ma per saperlo dovremo aspettare...
Quello dei prossimi giorni (26-27), può essere paragonato all'evento del 31/01/1999 ?
Per le zone esposte a NE si intende
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