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  1. #11
    Vento fresco L'avatar di Carnby
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Che uno dei pochi punti che rende preferibile Pinna a Koeppen s.s. è proprio l'introduzione de sottotipo (di transizione) Cfsa/b.
    C'è qualcosa che non torna: nel sistema di Köppen esiste il sottotipo Cfsa/Cfsb (ho a casa il Grundriß der Klimakunde del 1931), è sull'articolo e sulla cartina di Pinna che proprio non viene considerato. Sulla cartina che ho messo ci sono solo Csa, Csb, Cfa, Cfb e Cfc (la puntinatura corrisponde al tipo Cf, non al Cfs).
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  2. #12
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Utilizzando Koeppen s.s. diventano Csa, i climi di Scutari (Albania), Lampedusa e Tashkent (Uzbekistan) cosa che può avere un senso se utilizziamo quel tipo di classificazione nel suo ambito appropriato di applicazione, ossia su scala (almeno) continentale. Su scala nazionale o regionale devi per forza introdurre dei correttivi...

  3. #13
    Vento fresco L'avatar di Carnby
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    A parte questo, continuo a non capire dove abbia sbagliato io con la cartina.
    Termoigrometro Oregon Scientific EMR812HGN/THGR228N su schermo passivo Davis

  4. #14
    Vento forte L'avatar di Giovanni78
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    A grandi linee secondo me è giusta...
    Se ti piace disegnare le cartine climatiche secondo me per aver una migliore resa in termini di risoluzione le potresti disegnare provincia per provincia .

  5. #15
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Citazione Originariamente Scritto da Carnby Visualizza Messaggio
    Finora erano circolate in Rete solo immagini del sistema di Köppen adattato da Pinna; sono riuscito a trovare un articolo di Pinna del 1970 (Contributo alla classificazione del clima d'Italia in "Rivista geografica italiana" anno LXXVII, fascicolo II, giugno 1970, pp. 129-152) che conteneva due carte: la seconda era la classica carta che si trova dappertutto (quella con "subtropicale", "temperato caldo", "sublitoraneo", "subcontinentale", "temperato fresco" ecc.) ma la prima applicava all'Italia i concetti di Köppen in modo più o meno rigoroso, senza troppi adattamenti. Ho detto "più o meno", perché in effetti qualche modifica è stata fatta. La più importante è stata quella di eliminare la categoria Cfsa e di considerare il concetto di "mese estivo arido" invece della formula di Köppen per dividere i climi di tipo Cs da Cf (almeno un mese estivo, ovvero giugno, luglio e agosto, con ⅓ di piovosità del più piovoso dei mesi invernali, ovvero dicembre, gennaio e febbraio e comunque con piovosità < 30 mm). Per "mese estivo arido" Pinna intendeva, grosso modo, un mese estivo con piovosità < 30 mm, basandosi sui dati del Servizio idrografico nazionale. A causa di questa scelta, ampie zone dell'Italia centrosettentrionale sono raffigurate come Csa e Csb anziché Cfsa/Cfsb o Cfa/Cfb. Si evitano in questo modo situazioni a "mosaico", come accadrebbero per la Toscana interna (dove a distanza di pochi chilometri si avrebbero Cfa, Cfsa e Csa sparpagliati), ma si finisce per considerare il clima di Modena dello stesso tipo di quello di Palermo. Ho disegnato una carta semplificata e con colori differenti anche per Wikimedia Commons.


    Allegato 470799
    Ciao, ho ritrovato questa discussione. Ho letto tutti i messaggi, sono abbastanza d’accordo con (quasi) tutto, ma fatemi essere sincero: che razza di dati sono stati presi per la cartina “modificata” dei climi di Köppen? Il criterio per dividere Cf da Cs è stato quello di considerare qualsiasi mese estivo con precipitazioni medie inferiori a 30 mm, a prescindere dal rapporto con le precipitazioni invernali, e può anche aver senso…ma come cavolo ha fatto a finirci la pianura cispadana?? Non c’è una singola stazione che scenda sotto (almeno) i 40 mm medi nel mese più secco estivo in E-R, mentre in Piemonte Meridionale arriva al massimo poco sotto i 40, non certo sotto i 30. Va bene modificare le classificazioni, ma con dati corretti, non così…ho provato miriadi di volte a togliere sta cartina dalla pagina Wikipedia sul clima italiano ma puntualmente insistono a rimetterla, per me è una vergogna perché chiunque non sia meteo/clima appassionato si fa un’idea assurda e sbagliatissima del clima italiano.


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  6. #16
    Vento forte L'avatar di Albert0
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Utilizzando Koeppen s.s. diventano Csa, i climi di Scutari (Albania), Lampedusa e Tashkent (Uzbekistan) cosa che può avere un senso se utilizziamo quel tipo di classificazione nel suo ambito appropriato di applicazione, ossia su scala (almeno) continentale. S
    Koeppen è troppo vago per i nostri gusti attenti anche a piccole differenze, và bene per dare una prima idea come dici su scala continentale

  7. #17
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Citazione Originariamente Scritto da Albert0 Visualizza Messaggio
    Koeppen è troppo vago per i nostri gusti attenti anche a piccole differenze, và bene per dare una prima idea come dici su scala continentale
    Sarà anche vago ma è sicuramente meglio della cartina che circola su Wikipedia


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  8. #18
    Vento teso L'avatar di Forever1929
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    In ogni caso il tutto è stato superato dal cambiamento climatico,

    se fino a 30-40 anni fa aveva senso parlare di classificazione climatica ormai che senso ha ora quando ormai le medie termiche sono completamente stravolte e con loro le stagioni, le piovosità, i contesti e caratteristiche climatiche?

    Al limite servono come base di partenza per apprezzare anomalie e variazioni attuali ma con un simile cataclisma climatico forse hanno poco senso anche in questo.

    Diciamo che servono a descrivere il clima che fu.

  9. #19
    Vento teso L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Ma anche in meno di 30/40 anni viene stravolto, 10/15 anni fa si pensava al cambio avvenuto fra la vecchia CLINO 1961-1990 e gli anni '90-'00 ma quello era nulla rispetto a quello che stiamo vivendo, ormai a me basta pensare anche solo al 2012/2013 per ricordarmi robe che oggi paiono assurde per non parlare del 2010 che pare uscito dalla PEG rispetto agli ultimi anni. Ormai le fasce climatiche scalano di latitudine anche solo in qualche anno, la mappa di Köppen (ma pure la versione aggiornata di Geiger e il lavoro per l'Italia di Pinna che pur più moderni risalgono comunque agli anni '50/'60) andrebbe messa in un museo tipo un quadro rinascimentale per essere ammirata, altro che fargli le pulci, è un manufatto di archeologia climatica.
    Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
    Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.

  10. #20
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Carta del clima d'Italia di Pinna secondo il sistema di Köppen: commenti e critiche

    Citazione Originariamente Scritto da Forever1929 Visualizza Messaggio
    In ogni caso il tutto è stato superato dal cambiamento climatico,

    se fino a 30-40 anni fa aveva senso parlare di classificazione climatica ormai che senso ha ora quando ormai le medie termiche sono completamente stravolte e con loro le stagioni, le piovosità, i contesti e caratteristiche climatiche?

    Al limite servono come base di partenza per apprezzare anomalie e variazioni attuali ma con un simile cataclisma climatico forse hanno poco senso anche in questo.

    Diciamo che servono a descrivere il clima che fu.
    Beh, però attenzione ragazzi: state prendendo il clima (certamente caldissimo) degli ultimi anni e lo state appiccicando a un territorio che è relativamente nuovo a questo riscaldamento repentino…non si sta parlando di meteorologia, ma di clima. Non si può prendere il clima di anche solo 10 anni per definire un nuovo tipo di clima né da noi né in nessun’altra parte del globo, per la definizione stessa di clima che richiede almeno 30 anni di rilevamenti. Per tanto, finché non sono passati almeno 30 anni dall’inizio della parte “forte” del GW, non si può considerare un clima di base diverso da quello che abbiamo avuto negli ultimi 30 anni, per quanto pare assodato che sia destinato a scaldarsi…tuttavia, non possiamo ragionare su una scala lineare, il globo ha meccanismi di auto-regolazione per larga parte a noi sconosciuti, quindi può anche essere che tra qualche anno parta una nuova era glaciale improvvisa senza che siamo stati in grado di prevederla ovviamente è improbabile, però quando si affronta un argomento complesso come il clima e l’atmosfera terrestre non si può mai partire “prevenuti”.


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