Chiaramente non avevo una Davis. Era una stazione Technoline (non ricordo il nome ma è tipo una Lacrosse o Oregon) con sensore posizionato all'ombra. Comunque quel valore artigianale era totalmente in linea con la teoria della compressione adiabiatica del favonio. Ricordo ancora adesso quando lo vidi sullo schermo, pensa che non avevo compiuto nemmeno 5 anni. Mettiamo che avesse sovrastimato, ad ogni modo a 1 km la stazione di Moleno diceva 40.0°C.
Inviato dal mio F5321 utilizzando Tapatalk
Stazione Davis Vantage Pro 2
L'unico over 40° ufficiale è quello di Grono, anche se clamorosamente Ginevra nel 2015 ne fece 39.7°C.
Se vogliamo parlare invece di zone in Svizzera dove probabilmente ricostruendo i dati si sono raggiunti 40°C direi localmente alle basse quote del Ticino Centro-Settentrionale e localmente forse a Ginevra.
Stazione Davis Vantage Pro 2
sì infatti intendevo "quarantelli sparsi" in alcuni territori, a me a volte basta questo, se poi per caso in quei precisi luoghi non ci sono stazioni meteo, quello è un discorso di pura fortuna nell'andare a scovare i picchi più estremi, in base a dove - di volta in volta - si localizzano. Posso chiedere se la meteorologia è una passione di famiglia che ti è stata tramandata, o se invece avevi deciso tu di attrezzarti con una stazione meteo per interesse esclusivamente personale? A quell'età, interessarsi alla meteorologia è un qualcosa di molto poco comune. Nel mio caso, le prime rilevazioni termiche (delle cui approssimatività mi vergogno, attualmente, visto che prendevo i dati sballatissimi del televideo di RaiTre aumentando di un grado sia le minime che le massime di Varese ) le feci a 8 anni e mezzo, cioè nel gennaio 2006, annotandole su un calendario, con la trascrizione fatta iniziare appunto a partire da quel Capodanno.
In realtà non è né uno né l'altro. Semplicemente avevamo questa stazione (smantellata completamente solo nel 2016!) e poi per motivi in parte agricoli venivano annotate le temperature giornaliere. Ed era proprio nel 2003 che mi ero avvicinato alla meteo, indipendentemente dalle vicessitudini estive. Il 6 aprile 2003 ricordo che ci fu favonio, imparai che è un vento secco perché qui vicino ci fu un incendio boschivo. Poi il 1 luglio 2003 imparai cos'era un pluviometro perché fece 64 mm (e rimasi convinto per molti anni che era un valore da record, ma è tutto falso).
Poi ricordo ancora nitidamente i 40.7°C citati e la stazione indicava MO 11.08.03 (Montag). Cioè ricordo ancora che quel giorno era un lunedì.
Stazione Davis Vantage Pro 2
comunque l'ondata di fine luglio 1983 al NW avrebbe potuto essere ben peggiore in termini di picchi massimi, arrivò aria con provenienza prettamente meridionale, difatti i valori di umidità rimasero alti (per la maggior parte delle 24 ore oltre il 60%!!) nonostante le termiche eccezionalmente calde... mi chiedo spesso che valori avremmo avuto se l'avvezione fosse risalita qualche centinaio di km più ad ovest, il NW italiano sarebbe stato probabilmente sotto leggero effetto favonico, quanto sarebbe bastato per far fruttare la regola dei "14 gradi" di differenza media tra l'alta pianura del NW (segnatamente quella lombarda... diventano 15-16 per la bassa pianura del Pavese) e le termiche in transito - nei giorni soleggiati della stagione calda - nelle ore pomeridiane a 850 hPa... quel giorno (il 27 luglio intendo) ci interessò la +27, senza correnti da sud avremmo avuto una subsidenza con picchi impressionanti al suolo, Malpensa e Linate avrebbero toccato tranquillamente i 41 gradi, loro che rispettivamente ebbero un picco assoluto di 37,0 °C e di 37,2 °C durante quell'ondata di caldo, tanto per dirne un paio... vogliamo considerare (con eccesso di pignoleria, visto che con correnti leggere di caduta da ovest la sedimentazione avviene in poche ore) che per un giorno solo con quelle isoterme il suolo non avrebbe avuto il tempo di accumulare tutto quel calore? perfetto, ma 39-40 gradi non li avrebbe tolti nessuno, alle due stazioni "milanesi", questo è innegabile. (ricordo che i 39,3 °C dell'11 agosto 2003 a Linate sono chiaramente sovrastimati, da un confronto con le stazioni limitrofe è probabile che quel giorno fece tra i 37,5 °C e i 38,0 °C come picco massimo). so che la storia si fa senza i se e senza i ma, e so anche che il mio messaggio si approccia alla cosa in un modo un po' localistico, ma per il NW è assai difficile fare record che si discostino così tanto dalle altre ondate storiche sia precedenti che successive, e nel caso del 1983 ne avemmo la concreta possibilità... peccato, ripeto, per la risalita leggermente più orientale rispetto all'"optimum" da me descritto.
Ultima modifica di Perlecano; 24/07/2018 alle 14:05
L'ondata del luglio 1983 mi ha sempre affascinato. A me risultano due giornate particolarmente calde in Ticino >35°C, il 21 e sopratutto il 29, dove i 36°si superarono ovunque alle basse quote, da Grono a Stabio, e presso più stazioni è tuttora il valore più alto mai registrato.
Questo vale nelle zone escluse (Magadino, Lugano, Stabio, ecc.) dalla particolare configurazione del 11 agosto 2003, quella delle punte locali favoniche di 39-40°C nelle vallate superiori del Sopraceneri che sono di un altro standard ancora.
Il picco del 1983 fu distribuito su tutto il territorio cantonale, con 36-37°C ovunque, ed è una cosa veramente notevole. Secondo me ci fu anche una componente favonica, perché i metar di quel giorno indicano vento da nord. Poi ovviamente il 1983 fu forse ancora più rilevante del 2003 come punte ad alta quota.
Però è curioso che i picchi >35°C li ha fatti in due giornate separate, il 21 e il 29 luglio, perché sia prima che dopo non si superavano 31-32°C.
Stazione Davis Vantage Pro 2
Inoltre l'ondata del 1983 nel microclima ticinese è stata abbastanza simile a quella di agosto 2017 nel senso che in quota c'erano valori molto elevati, mentre al suolo non ha poi fatto più di tanto. Tolti i due picchi eccezionali del 21 e del 29 di oltre 37 gradi, le altre giornate si sono mantenute sempre a valori relativamente contenuti tra 31-32 gradi, nettamente distaccate, ed è piuttosto particolare questo gap.
Non ha fatto come nel 2003 e nel 2015 dove partendo da 32 gradi poi si è passati a 33-34-35-36 progressivamente.
Non mi sorprenderebbe dunque che in Ticino alle basse quote quell'ondata sia relativamente distaccata dalle più forti come la 2003 e la 2015, anzi mi sa che quella in corso dell'agosto 2018 sotto molti aspetti la supera, perché in quelle stazioni di riferimento si viaggia costantemente ben oltre 32 gradi con picchi di 34-35.
Che comunque va detto che anche quella dell'agosto 2017 fece 32-34 gradi, più del 1983, ma non fu persistente come quella del 2018.
Lo stesso mese di luglio 1983 non è stato uno dei più caldi qui, contrariamente a molti altri luoghi.
Stazione Davis Vantage Pro 2
Da me la media annuale delle precipitazioni è di 1648 mm ma ti posso garantire che nel 1990, vuoi perché si veniva da un biennio di precipitazioni scarse (iniziato ad aprile 1988) vuoi perché non piovve (e se non piove non piove...) qui ci furono dei problemi, niente di drammatico, ma furono fatte ordinanze che vietavano l'irrigazione dei giardini e il lavaggio delle automobili, cosa mai più accaduta in seguito (nemmeno nel 2017). Comunque come fase siccitosa quella del 1990 è stata la terza più intensa degli ultimi 100 anni, dopo quella del 1921 e quella del 2017...
Ultima modifica di galinsoga; 04/08/2018 alle 08:58
Sempre riguardo a quel 27 luglio 1983, un articolo di Marco Virgilio sulla rivista dell UMFVG di qualche anno fa che analizza l'anomala ondata di calore che improvvisamente investì la parte sud/est del Friuli Venezia Giulia con temperature che salirono fino a +34 gradi di notte (e UR in picchiata).
Il tutto pare avvenne attorno alle 23
Lo stesso giorno il record di Tarvisio (che con correnti da SW risente di compressione) di +37.2
L'evento è anche stato studiato a livello scientifico dall' Arpa ma non trovo il file (era del 2004)
1983.jpg
1983-1.jpg
Segnalibri