MARZO 2017
MARZO 2018
Nell est Europa dopo un mese di marzo molto freddo , aprile piu caldo , valori termici superiore la media 1981/2010 , mite anche in Italia.
Dobbiamo tenerlo lucidamente a mente: i singoli eventi di freddo/gelo non implicano un cambiamento del trend rialzista delle temperature(vale sia a livello globale che per il clima del sud Europa e del comparto mediterraneo) nè tantomeno un reversal pattern, perché nell'attuale situazione tendono a rimanere del tutto isolati in un contesto di netto sopramedia.
L'evento di dicembre 2014,non a caso,maturò in un mese caldissimo,del tutto paragonabile a dicembre 2000 fino al 20 e poi sfociato in un'ondata di gelo possente ma brevissima.Così dicembre 2010,rigidissimo nelle isole britanniche,rimase isolato e fu seguito da un febbraio mitissimo e da un aprile eccezionalmente caldo.
Sono tutte rondini che non hanno fatto e non faranno primavere,semplicemente perché sono figlie dell'estremizzazione e non di un reversal pattern,mettiamocelo nella zucca(non mi riferisco a te ma parlo in generale ed anche a me stesso).
Nell'Alto Medioevo, periodo globale molto caldo, gli eventi di gelo non mancarono(si racconta che in un inverno gelò il Nilo ma non abbiamo dati sufficientemente attendibili al riguardo) ma finivano anche allora in un contesto termico rialzista,come semplici parentesi,più o meno brevi.
Invece un ipotetico reversal pattern,se mai ci sarà, dovrà basarsi non tanto su isolati episodi di gelo invernale ma su un graduale ridimensionamento dei lunghissimi periodi sopramedia,delle estati quasi tutte bollenti, delle primavere semiestive e degli autunni che sono continuazioni dell'estate che stiamo vivendo in successione.
Quello sarà il cooling...per ora abbiamo un warming con qualche isolata eccezione alla regola del sopramedia,che non fa altro che confermare la regola stessa.
Quindi gli eventi di gelo fanno la gioia di noi freddofili ma non spostano di una virgola la situazione: un febbraio 2012,se anche facesse tutti gli anni,perché sarebbe una parentesi di 20 giorni in un'annata caldissima.
Servirebbe un ridimensionamento delle medie annue,che richiederebbe un ridimensionamento del trend rialzista dei semestri caldi,più che la nevicata una tantum che riempie gli occhi ma non cambia le cose.
Ultima modifica di Josh; 17/04/2018 alle 16:09
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