Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Neve a Roma stanotte, riflessioni su una passione che deve tornare ad unire

    Buongiorno, a seguito dell'evento nevoso di questa notte, ho avuto l'ispirazione per scrivere una riflessione alla quale da tanto tempo volevo parlarne.
    Non ho trovato categoria idonea, se ho sbagliato, spostate sezione e scusate.

    Si è conclusa da poche ore la grande nevicata romana. Tralasciando i momenti immediatamente successivi alla fine dello spettacolo, ciò che è accaduto questa notte sarà ricordato dal sottoscritto per tutta la vita.

    La preparazione di un evento simile è iniziata tre settimane fa, con gli accenni dello stratwarming stratosferico, la prima possibilità nevosa, una seconda ed infine la terza andata in porto. Oltre cento ore dedicate alla lettura di modelli matematici, sicuramente più di 1500 minuti di telefonate e ben oltre i 10.000 messaggi whatsapp. Decine di articoli, condivisioni, pagine, partnership, sms, persone contattate. La gestione della pagina meteo lazio e del relativo forum.
    L'agitazione, l'ansia, la paura di vedere l'ennesimo flop. I libri universitari momentaneamente messi da parte.
    Alla fine arriva la serata di ieri. Mistone, agitazioni, perplessità, litigate e mugugni. All'una di notte gira a neve, attacca sulle auto, intensità elevata, ma non va oltre. Dopo due ore ancora non capitolano le strade. Poi la decisione di imboccare l'Aurelia, sotto autentica bufera, la più intensa che abbia mai visto in tanti anni di meteo passione. Il rientro a Cornelia, l'attesa e di nuovo la strada verso Nord-Ovest.
    Il blizzard con raffiche impetuose e la decisione di andare a Fregene Maccarese, dove troveremo quasi 20 centimetri, non avevo mai visto la neve sulla spiaggia, mai avuta occasione.
    Il rientro a Roma, la tappa al Giannicolo sotto una timida nevicata finale. E' finita, pensiamo. No. E' l'inizio del fenomeno nevoso più intenso per Roma di tutta la serie. In un'ora e mezza mette giù altri 5 cm, tra l'incredulità generale. Le foto davanti al Colosseo, volano palle di neve, spariscono chiavi e powerbank. La virata all'EUR sotto neve biblica. E poi la fine, la fine di un sogno atteso 6 anni.
    Roma riceve praticamente ogni anno almeno un evento nevoso, quasi esclusivamente di tipo minore. Ogni 12/14 anni riceve un evento major.
    L'ultimo è stato nel 2012, con circa 35/45 cm accumulati in ben 5 giorni di fitta neve. Stavolta ne ha fatti tra gli 8 e i 15 in meno di 6 ore. Secondo me entra di diritto tra gli eventi major, ma non abbastanza da insidiare i mostri sacri 1956, 1965, 1985, 1986, 2012.

    La prossima volta che potrei vedere una cosa del genere, forse sarò perfino laureato e sposato. Perché tra il 1986 ed il 2010 sono passati 24 anni, in cui ha nevicato con leggeri accumuli solamente 4 volte. Stanotte ho visto tutto e abbiamo vinto noi appassionati, solo gli appassionati, quelli che vivono la meteorologia con grande passione.

    Ringrazio le persone speciali che questa notte, con un sms, un messaggio, una chiamata o altro, hanno reso questa nottata, forse, la più bella della mia vita.
    Grazie in particolar modo agli onnipresenti andrea cecilia e gabriele serafini, due persone più uniche che rare. E' soprattutto a loro che debbo una nottata così straordinaria.

    Senza di loro, senza tutti i miei collaboratori di Meteo Lazio (siamo addirittura in 27), senza le decine di chiamate sotto la neve passeggiando sull'Aurelia imbiancata stile strada alpina, senza l'ossessiva preparazione della nevicata mediante analisi, letture, screzi e depressioni modellistiche, la nevicata di questa notte non sarebbe stata la stessa cosa.
    Preferisco di gran lunga la nevicata di stanotte, di accumulo minore, rispetto alle vagonate nevose arrivate nel 2012. Allora ero solo, ero sempre in lite e competzione, passavo da un sito meteo all'altro con lo scopo di crescere e di far leggere i miei articoli da sempre più persone. La meteorologia era una sfida tra me e gli altri.
    Con l'improvvisa cessazione delle attività lavorative retribuite in ambito meteo, e dopo una pausa sabatica di un anno dalla meteorologia, sono tornato lentamente ad appassionarmi di meteo. Ho capito che la meteo non doveva essere una sfida (ne un lavoro, per alcuni lo è comunque), ma un momento di aggregazione, una valvola di sfogo. Ho iniziato a conoscere sempre più persone, le liti sono diminuite, i numeri in rubrica aumentati. Niente ansia spasmodica delle visite su analitycs, solo tanta passione. Al primo tuono da qualche parte, subito squillava il telefono o le varie chat si riempivano di messaggi in rapida sequenza. Gran parte di quelle persone ora sono diventate mie amiche, perfino intime. Con alcuni sono perfino andato in vacanza, con altri ci andrò. Con alcni ho partecipato a dei progetti, incluso quello del posizionamento di una stazione meteo sul Monte Gennaro, recentemente vandalizzata, ed il lancio di un sito meteo regionale. Altri progetti sono in partenza.

    Da quando ho capito che la meteo deve essere coesione, e non competizione, ortocellismo, lite, battaglia a chi ha il cumulativo millimetrico più alto, la mia vita è cambiata, poichè la meteorologia detiene probabilmente più del 50% del mio tempo. In questi giorni, per 6 ore di neve (fortunatamente portate a casa, non oso pensare a cosa sarebbe successo se non avesse nevicato), forse ha raggiunto picchi del 90%.

    Se non avessi vissuto questo momento con i miei amici, sia di persona che tramite chat, telefonate con urla e risate durante il blizzard, sarebbe stato un momento banale. La meteorologia deve unire.

    Scusate, sono stato lunghissimo, ma spero che il mio messaggio possa arrivare a più persone possibili. Mi piacerebbe, utopisticamente parlando, che la meteorologia tornasse ad esse momento e modo di inclusione e coesione, non di esclusione.
    Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
    Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi

  2. #2
    Vento forte L'avatar di UK-1050hPa
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    Predefinito Re: Neve a Roma stanotte, riflessioni su una passione che deve tornare ad unire

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Buongiorno, a seguito dell'evento nevoso di questa notte, ho avuto l'ispirazione per scrivere una riflessione alla quale da tanto tempo volevo parlarne.
    Non ho trovato categoria idonea, se ho sbagliato, spostate sezione e scusate.

    Si è conclusa da poche ore la grande nevicata romana. Tralasciando i momenti immediatamente successivi alla fine dello spettacolo, ciò che è accaduto questa notte sarà ricordato dal sottoscritto per tutta la vita.

    La preparazione di un evento simile è iniziata tre settimane fa, con gli accenni dello stratwarming stratosferico, la prima possibilità nevosa, una seconda ed infine la terza andata in porto. Oltre cento ore dedicate alla lettura di modelli matematici, sicuramente più di 1500 minuti di telefonate e ben oltre i 10.000 messaggi whatsapp. Decine di articoli, condivisioni, pagine, partnership, sms, persone contattate. La gestione della pagina meteo lazio e del relativo forum.
    L'agitazione, l'ansia, la paura di vedere l'ennesimo flop. I libri universitari momentaneamente messi da parte.
    Alla fine arriva la serata di ieri. Mistone, agitazioni, perplessità, litigate e mugugni. All'una di notte gira a neve, attacca sulle auto, intensità elevata, ma non va oltre. Dopo due ore ancora non capitolano le strade. Poi la decisione di imboccare l'Aurelia, sotto autentica bufera, la più intensa che abbia mai visto in tanti anni di meteo passione. Il rientro a Cornelia, l'attesa e di nuovo la strada verso Nord-Ovest.
    Il blizzard con raffiche impetuose e la decisione di andare a Fregene Maccarese, dove troveremo quasi 20 centimetri, non avevo mai visto la neve sulla spiaggia, mai avuta occasione.
    Il rientro a Roma, la tappa al Giannicolo sotto una timida nevicata finale. E' finita, pensiamo. No. E' l'inizio del fenomeno nevoso più intenso per Roma di tutta la serie. In un'ora e mezza mette giù altri 5 cm, tra l'incredulità generale. Le foto davanti al Colosseo, volano palle di neve, spariscono chiavi e powerbank. La virata all'EUR sotto neve biblica. E poi la fine, la fine di un sogno atteso 6 anni.
    Roma riceve praticamente ogni anno almeno un evento nevoso, quasi esclusivamente di tipo minore. Ogni 12/14 anni riceve un evento major.
    L'ultimo è stato nel 2012, con circa 35/45 cm accumulati in ben 5 giorni di fitta neve. Stavolta ne ha fatti tra gli 8 e i 15 in meno di 6 ore. Secondo me entra di diritto tra gli eventi major, ma non abbastanza da insidiare i mostri sacri 1956, 1965, 1985, 1986, 2012.

    La prossima volta che potrei vedere una cosa del genere, forse sarò perfino laureato e sposato. Perché tra il 1986 ed il 2010 sono passati 24 anni, in cui ha nevicato con leggeri accumuli solamente 4 volte. Stanotte ho visto tutto e abbiamo vinto noi appassionati, solo gli appassionati, quelli che vivono la meteorologia con grande passione.

    Ringrazio le persone speciali che questa notte, con un sms, un messaggio, una chiamata o altro, hanno reso questa nottata, forse, la più bella della mia vita.
    Grazie in particolar modo agli onnipresenti andrea cecilia e gabriele serafini, due persone più uniche che rare. E' soprattutto a loro che debbo una nottata così straordinaria.

    Senza di loro, senza tutti i miei collaboratori di Meteo Lazio (siamo addirittura in 27), senza le decine di chiamate sotto la neve passeggiando sull'Aurelia imbiancata stile strada alpina, senza l'ossessiva preparazione della nevicata mediante analisi, letture, screzi e depressioni modellistiche, la nevicata di questa notte non sarebbe stata la stessa cosa.
    Preferisco di gran lunga la nevicata di stanotte, di accumulo minore, rispetto alle vagonate nevose arrivate nel 2012. Allora ero solo, ero sempre in lite e competzione, passavo da un sito meteo all'altro con lo scopo di crescere e di far leggere i miei articoli da sempre più persone. La meteorologia era una sfida tra me e gli altri.
    Con l'improvvisa cessazione delle attività lavorative retribuite in ambito meteo, e dopo una pausa sabatica di un anno dalla meteorologia, sono tornato lentamente ad appassionarmi di meteo. Ho capito che la meteo non doveva essere una sfida (ne un lavoro, per alcuni lo è comunque), ma un momento di aggregazione, una valvola di sfogo. Ho iniziato a conoscere sempre più persone, le liti sono diminuite, i numeri in rubrica aumentati. Niente ansia spasmodica delle visite su analitycs, solo tanta passione. Al primo tuono da qualche parte, subito squillava il telefono o le varie chat si riempivano di messaggi in rapida sequenza. Gran parte di quelle persone ora sono diventate mie amiche, perfino intime. Con alcuni sono perfino andato in vacanza, con altri ci andrò. Con alcni ho partecipato a dei progetti, incluso quello del posizionamento di una stazione meteo sul Monte Gennaro, recentemente vandalizzata, ed il lancio di un sito meteo regionale. Altri progetti sono in partenza.

    Da quando ho capito che la meteo deve essere coesione, e non competizione, ortocellismo, lite, battaglia a chi ha il cumulativo millimetrico più alto, la mia vita è cambiata, poichè la meteorologia detiene probabilmente più del 50% del mio tempo. In questi giorni, per 6 ore di neve (fortunatamente portate a casa, non oso pensare a cosa sarebbe successo se non avesse nevicato), forse ha raggiunto picchi del 90%.

    Se non avessi vissuto questo momento con i miei amici, sia di persona che tramite chat, telefonate con urla e risate durante il blizzard, sarebbe stato un momento banale. La meteorologia deve unire.

    Scusate, sono stato lunghissimo, ma spero che il mio messaggio possa arrivare a più persone possibili. Mi piacerebbe, utopisticamente parlando, che la meteorologia tornasse ad esse momento e modo di inclusione e coesione, non di esclusione.
    Bellissimo pezzo, complimenti.

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  3. #3
    Uragano
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    Predefinito Re: Neve a Roma stanotte, riflessioni su una passione che deve tornare ad unire

    Bellissimo pezzo.
    Però, non è del tutto vero che Roma riceve ogni anno un episodio nevoso di tono minore (spesso sta anche 3-5 anni senza che si veda un fiocco).
    Rispetto a te, il 2012 per me resta comunque speciale e il top (e nei fatti oggettivi, maggiore di questo come hai detto), anche se questo, l'ho vissuto anche sui forum (nel 2012 avevo il PC guasto) e su whatsapp

  4. #4
    Vento forte L'avatar di alaska63
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    Predefinito Re: Neve a Roma stanotte, riflessioni su una passione che deve tornare ad unire

    Bel pezzo.

    Ho vissuto il 2012 a casa, la prima delle due nevicate con qualche disagio visto che mancò la corrente elettrica per una quindicina di ore, questa volta invece mi trovavo a Roma per evitare di perdere giornate di lavoro e allora ho visto la "dama" all'Eur, bello spettacolo comunque.
    Ciao papà...

  5. #5
    Brezza tesa L'avatar di fm1976
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    Predefinito Re: Neve a Roma stanotte, riflessioni su una passione che deve tornare ad unire

    mi sei sempre stato simpatico

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