Un altro aspetto, oltre quello emotivo e meteorologico, è che l'Italia, soprattutto da Bologna in giù è un paese profondamente impreparato a gestire 5 gg di freddo e neve.
E sinceramente nel 2018 è inaccettabile.
Vuoi per la reticenza ad assumersi le responsabilità ( gli amministratori pubblici se si assumono una responsabilità vengono subito denunciati e allora meglio bloccare tutto), vuoi per scarsa propensione al rispetto delle regole (i cittadini dovrebbero essere ampiamente preparati a condizioni avverse).
Purtroppo, e lo dico con amarezza, l'italiano medio è così....
Negli ultimi anni siamo un paese paralizzato da troppa burocrazia, scarso rispetto delle istituzioni e poco senso civico....
Alla fine su 4 giorni lavorativi, 30 cm di neve, 3 giorni le scuole chiuse....
pensa che io ho sempre serenamente viaggiato con le mie gomme termiche....
C'è qualcosa che non torna....
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Nel 2012 il nocciolone in quota scappò via verso nord, lasciandoci le "briciole" e un'ottima persistenza.
Nel 2018 una massa d'aria epica a tutte le quote, ma difettante in persistenza.
Secondo me, nell'epoca degli eventi estremi (se così è lecito dipingerla, dopo gennaio 2017, agosto 2017 e febbraio 2018), la storia non è ancora finita. To be continued... (sì lo so, purtroppo anche gli "eventi" estivi )
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Sono d'accordo con buona parte del discorso, ma è anche vero che l'attrezzatura per prepararsi alla neve costa energie e costa soldi e procurarsi l'attrezzatura per liberare dalla neve e dal ghiaccio tutte le strade e le stradine che caratterizzano le nostre regioni potrebbe venire a costare troppo. Non è così drammatico se le scuole chiudono una giornata ogni tot anni per le condizioni meteorologiche avverse, anche perché la maggior parte delle persone che vivono nelle zone pianeggianti del versante tirrenico non sono preparate a fenomeni come quelli che si sono verificati in questi giorni (neve, ghiaccio sulle strade, gelicidio), per cui c'è il rischio serio di farsi male. Tu magari le gomme termiche ce le hai, ma tale tipo di gomme è preferibile a quelle estive solo per temperature sotto i 7°C, per cui se un romano o un grossetano e non ce le hanno, è normale, sarebbe una spesa superflua per loro.
Diciamo che la gestione di queste eventualità potrebbe essere più efficiente. Ci si può senz'altro procurare più attrezzatura, ma non credo che sarebbero sostenibili i costi per affrontare eventualità di questo tipo, data la rarità dei fenomeni. Si può anche rendere meglio consapevole la popolazione dell'esistenza di questi fenomeni. Si può inoltre tenere le scuole aperte quando le condizioni meteo paiono avverse ma non in modo eccessivo, ma bisogna sempre tener conto del fatto che le previsioni hanno un margine di incertezza, e se capita qualcosa...
Non è una questione facile da risolvere.
Eppure sono dell'idea, come accennavo anche su altri lidi, che andremmo incontro a inverni più freddi, in particolare il banco di prova saranno i prossimi 3, in particolare il 2019/2020.. staremo a vedere, potremmo trovarci di fronte a scenari simili nei prossimi anni
Comcordo.secondo me non conviene aver molti mezzi se arriva una nevicata ogni 10 anni. Si tende a pretendere sempre tutto subito e a fare polemica per qualsiasi cosa, fa una nevicata e non circolano i mezzi? E che c'è da sorprendersi e scandalizzarsi se succede una volta per secolo? :D bah.
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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