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  1. #61
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da bigboss1 Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo con le ipotesi di Marco, poiché c'è sempre qualcosa che scatena qualcos'altro. É innegabile che lo Stratwarming di fine febbraio sia stato un evento record a livello di stratosfera e le conseguenze future le vedremo prossimamente. Ma per arrivare a questo record, qualcosa ha lavorato per anni, un po' come un vulcano che gonfia piano piano e poi scoppia. In natura quando qualcosa di importante cambia, lo fa d'improvviso e quindi è pensabile che questo sia stato il giro di boa del recente periodo caldo.
    Dopo il 1987, con una accelerazione importante dal 1998, abbiamo avuto 30 anni che hanno modificato le nostre abitudini passate, alzando la media di oltre un grado rispetto ai valori dei decenni precedenti. Ora potrebbe essere giunto il momento di una virata verso il basso, vedremo.

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    Oppure è un semplice sussulto da inserirsi proprio nel trend. Una sorta di meccanismo di feedback inverso di difesa che però non altera il trend.
    Del tipo, scaldo l'acqua nella pentola, arriva a ebollizione si alza smuove il coperchio cade sul fuoco, lo spegne per poco, smette di bollire e poi il tutto riparte

  2. #62
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Vabbè,c'era da aspettarselo.Successe lo stesso dopo l'estate 2014,se ricordi.
    Non c'è alcun "nostalgico PEG" in questo 3d, è ora di finirla con le mistificazioni.
    Fine ot

  3. #63
    Brezza tesa L'avatar di pubblico
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    Oppure è un semplice sussulto da inserirsi proprio nel trend. Una sorta di meccanismo di feedback inverso di difesa che però non altera il trend.
    Del tipo, scaldo l'acqua nella pentola, arriva a ebollizione si alza smuove il coperchio cade sul fuoco, lo spegne per poco, smette di bollire e poi il tutto riparte
    penso che qui nessuno vede un cambiamento di trend climatico...

  4. #64
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    intanto pure Giuliacci si è molto sbilanciato, qui potete leggere.
    Ma allora il Sole c'entra o no con le variazioni climatiche terrestri?

    Inverni piu gelidi nei prossimi decenni per scarsa attivita solare | METEO GIULIACCI.IT
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  5. #65
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da MonteVelino 91 Visualizza Messaggio
    Ciao Marco, ero interessato a questo feedback aumento raggi cosmici e relativo aumento della copertura nuvolosa media della terra. Solo che facendo un po' di ricerca su internet, ho trovato articoli che affermano che il contributo dei raggi cosmici alla copertura nuvolosa è minimo (un astratto di un articolo accademico parla di influenza dell'1% su nubi al di sotto dei 6.5 km e di percentuali maggiori ottenute con nubi alte come un artefatto non valido ai fini scientifici).

    Mi potresti linkare un articolo che afferma il contrario? Grazie
    qui puoi trovare qualcosa, la teoria è degli scienziati danesi Svensmark e Christensen

    Cosmici e nuvole
    I raggi cosmici, la copertura nuvolosa e l’arretramento dell’ITCZ…verso una nuova PEG? | New Ice Age
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  6. #66
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da pubblico Visualizza Messaggio
    Be elz c'è da dire che se fino a 700 metri l'hc è aumentato nel nord atlantico, al di sotto di tale strato è continuata la discesa..

    Allegato 484182

    Allegato 484183

    Questo a confermare "l'aleatorierà" del rialzo termico avuto per causa prettamente meteorologiche. Lo studio su nature parla di covarianza e mettete anche in relazione la concentrazione salina del nord atlantico che assomiglia ormai all'andamento tipico di AMO-.

    Dunque a parte variazioni annuali il ciclo di lungo termico è ampiamente confermato.
    Mediata sull'intera area 50-65N il grosso della variazione nell'heat content è nei primi 700m, lo strato 0-2000 (in arancio) sostanzialmente segue lo stesso andamento.
    Sono anomalie dalla media 2006-17 percui ancora negative dato che la climatologia include per gran parte la fase positiva, l'heat content è tornato in linea con le medie di lungo termine.

    ohc.png

  7. #67
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Visto l'andazzo, sarà il caso di tirare su questo 3d..

  8. #68
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Ciao a tutti.
    Non so se conoscete questo studio e se si inserisce bene in questa discussione, tuttavia si parla appunto della variabilità solare (i cicli solari) associati ai regimi di tempo europei inerenti il periodo 1763/2009 (mancano pertanto gli ultimi 6/7 inverni) ed è un lavoro molto recente e abbastanza interessante a mio modo di vedere:

    https://www.clim-past.net/13/1199/20...-1199-2017.pdf

    La zona presa in esame dallo studio in questione è quella europea relativamente al trimestre dicembre/gennaio/febbraio e l'impatto prevalente del ciclo solare si avrebbe nel settore Nord Atlantico, individuando 7 tipi diversi di "weather type" (regimi di tempo), ovvero questi:

    Wtype.jpg

    ... E rappresentati dalle seguenti anomalie di geopotenziali:

    Wtype2.jpg

    Dall'analisi, ecco i regimi di tempo suddivisi in percentuale di occorrenza e, nella tabella successiva, i mesi totali con ciclo solare debole/moderato/alto inerenti i periodi riportati in alto:

    Percent%.jpg

    Da quanto ho capito e da quanto si capisce dallo studio, pare che in presenza di:
    - bassa attività solare i "weather type" 2 e 3 (WSW e SW) mostrano una drastica riduzione;
    - bassa attività solare i "weather type" 1, 4 e 5 (NE, E e HP) hanno una percentuale significativa;
    - bassa attività solare il decremento dei regimi di tempo 2 e 3 sono visibili con un lag di 1/2/3 anni rispetto al minimo solare;
    - bassa attività solare il "weather type" 5 (HP) ha la percentuale di occorrenza massima con un ritardo di 3 anni rispetto al minimo solare;
    - moderata ed alta attività solare i "weather type" 2 e 3 (WSW e SW) hanno una percentuale di occorrenza significativa;
    - alta attività solare l'incremento dei regimi di tempo 2 e 3 (WSW e SW) sono visibili con un lag di 1/2 anni, mentre quasi sparisce a lag di 3 anni;

    Qua invece la frequenza dei blocking anticiclonici tra i periodi di bassa e alta attività solare:


    BlockingFrequency.jpg

    Una delle conclusioni dello studio è appunto che, in base a questa analisi, ipotizzano un incremento di inverni europei più freddi sotto bassa attività solare rispetto all'alta attività solare (Based on this observational evidence,we estimate the probability to have cold conditions in winter over Europe to be higher under low solar activity than under high activity).


  9. #69
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti.
    Non so se conoscete questo studio e se si inserisce bene in questa discussione, tuttavia si parla appunto della variabilità solare (i cicli solari) associati ai regimi di tempo europei inerenti il periodo 1763/2009 (mancano pertanto gli ultimi 6/7 inverni) ed è un lavoro molto recente e abbastanza interessante a mio modo di vedere:

    https://www.clim-past.net/13/1199/20...-1199-2017.pdf

    La zona presa in esame dallo studio in questione è quella europea relativamente al trimestre dicembre/gennaio/febbraio e l'impatto prevalente del ciclo solare si avrebbe nel settore Nord Atlantico, individuando 7 tipi diversi di "weather type" (regimi di tempo), ovvero questi:

    Wtype.jpg

    ... E rappresentati dalle seguenti anomalie di geopotenziali:

    Wtype2.jpg

    Dall'analisi, ecco i regimi di tempo suddivisi in percentuale di occorrenza e, nella tabella successiva, i mesi totali con ciclo solare debole/moderato/alto inerenti i periodi riportati in alto:

    Percent%.jpg

    Da quanto ho capito e da quanto si capisce dallo studio, pare che in presenza di:
    - bassa attività solare i "weather type" 2 e 3 (WSW e SW) mostrano una drastica riduzione;
    - bassa attività solare i "weather type" 1, 4 e 5 (NE, E e HP) hanno una percentuale significativa;
    - bassa attività solare il decremento dei regimi di tempo 2 e 3 sono visibili con un lag di 1/2/3 anni rispetto al minimo solare;
    - bassa attività solare il "weather type" 5 (HP) ha la percentuale di occorrenza massima con un ritardo di 3 anni rispetto al minimo solare;
    - moderata ed alta attività solare i "weather type" 2 e 3 (WSW e SW) hanno una percentuale di occorrenza significativa;
    - alta attività solare l'incremento dei regimi di tempo 2 e 3 (WSW e SW) sono visibili con un lag di 1/2 anni, mentre quasi sparisce a lag di 3 anni;

    Qua invece la frequenza dei blocking anticiclonici tra i periodi di bassa e alta attività solare:


    BlockingFrequency.jpg

    Una delle conclusioni dello studio è appunto che, in base a questa analisi, ipotizzano un incremento di inverni europei più freddi sotto bassa attività solare rispetto all'alta attività solare (Based on this observational evidence,we estimate the probability to have cold conditions in winter over Europe to be higher under low solar activity than under high activity).

    Estremamente interessante, grazie gio!

  10. #70
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    Predefinito Re: Siamo di fronte ad un nuovo step climatico ??....contributi di Mat e Pubblico

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti.
    Non so se conoscete questo studio e se si inserisce bene in questa discussione, tuttavia si parla appunto della variabilità solare (i cicli solari) associati ai regimi di tempo europei inerenti il periodo 1763/2009 (mancano pertanto gli ultimi 6/7 inverni) ed è un lavoro molto recente e abbastanza interessante a mio modo di vedere:

    https://www.clim-past.net/13/1199/20...-1199-2017.pdf

    La zona presa in esame dallo studio in questione è quella europea relativamente al trimestre dicembre/gennaio/febbraio e l'impatto prevalente del ciclo solare si avrebbe nel settore Nord Atlantico, individuando 7 tipi diversi di "weather type" (regimi di tempo), ovvero questi:

    Wtype.jpg

    ... E rappresentati dalle seguenti anomalie di geopotenziali:

    Wtype2.jpg

    Dall'analisi, ecco i regimi di tempo suddivisi in percentuale di occorrenza e, nella tabella successiva, i mesi totali con ciclo solare debole/moderato/alto inerenti i periodi riportati in alto:

    Percent%.jpg

    Da quanto ho capito e da quanto si capisce dallo studio, pare che in presenza di:
    - bassa attività solare i "weather type" 2 e 3 (WSW e SW) mostrano una drastica riduzione;
    - bassa attività solare i "weather type" 1, 4 e 5 (NE, E e HP) hanno una percentuale significativa;
    - bassa attività solare il decremento dei regimi di tempo 2 e 3 sono visibili con un lag di 1/2/3 anni rispetto al minimo solare;
    - bassa attività solare il "weather type" 5 (HP) ha la percentuale di occorrenza massima con un ritardo di 3 anni rispetto al minimo solare;
    - moderata ed alta attività solare i "weather type" 2 e 3 (WSW e SW) hanno una percentuale di occorrenza significativa;
    - alta attività solare l'incremento dei regimi di tempo 2 e 3 (WSW e SW) sono visibili con un lag di 1/2 anni, mentre quasi sparisce a lag di 3 anni;

    Qua invece la frequenza dei blocking anticiclonici tra i periodi di bassa e alta attività solare:


    BlockingFrequency.jpg

    Una delle conclusioni dello studio è appunto che, in base a questa analisi, ipotizzano un incremento di inverni europei più freddi sotto bassa attività solare rispetto all'alta attività solare (Based on this observational evidence,we estimate the probability to have cold conditions in winter over Europe to be higher under low solar activity than under high activity).

    Grazie Gio, molto interessante! un articolo che non conoscevo. Notevole la durata del periodo analizzato... A conferma di quanto sia importante la variabilità solare per i weather regimes in Europa. Vorrei se mi è consentito ricordare che con questa roba già da tempo ci faccio delle previsioni!

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