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  1. #31
    Vento forte
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Come promesso, inizio ad analizzare l’estate ad Udine, partendo dai dati al suolo; ecco un grafico delle medie stagionali registrate, con la media 1991/2017 (22.4°C):

    Allegato 485733

    Le medie decennali sono di 21.7°C, 22.8°C e 23.1°C; le differenze sono di 1.1°C e 0.3°C, quella complessiva di 1.4°C.
    Si vede subito che le estati degli anni ’90 sono nettamente le più fresche, ben otto su dieci sono tra le dieci più fresche, la 1994 è la più calda (ottava) ed è l’unica sopra la media scelta come riferimento.
    La stagione 2003 ovviamente spicca su tutte, rimane ancora davvero difficile da avvicinare e maschera un po’ quelle che la seguono in classifica; se provassimo a toglierla, avremmo una media decennale di 22.5°C, pertanto rimarrebbe comunque una differenza decisa con il decennio precedente.
    Le stagioni sottomedia passano a cinque, la 2007 è la più fresca di tutte (nona); d’altro canto la 2006 e la 2009 superano (seppur di poco) la 1994.
    In questo decennio il salto di qualità delle estati si fa ancora più evidente: ben quattro sono tra il secondo e il quinto posto, la 2016 è decima pur senza forti e prolungate ondate di caldo e la 2011 è subito dietro.
    La 2014 è l’unica in controtendenza (sesta tra le più fresche), ma ha ottenuto questo risultato con una piovosità da record (635.8 mm!!); è vero che il fresco estivo è ottenuto con tempo perturbato, ma in passato ci sono state stagioni più fresche con almeno un terzo (se non la metà) di pioggia in meno.
    Se le estati 2012, 2015 e 2017 sono state molto calde anche a livello nazionale, qui compare anche la 2013: in quell’anno l’alta pressione aveva provocato un insistente afflusso di aria continentale secca e un po’ riscaldata da compressione favonica (infatti per giorni ha soffiato debole Bora) che aveva portato un caldo moderato e senza pause, l’arrivo poi di due botte nordafricane potenti ha reso la parte centrale di quell’estate piuttosto calda e secchissima (ed è quella più secca in assoluto).
    Dato che le medie complessive dicono poco sull’andamento, riporto un grafico con le medie dei singoli mesi; ho anche fatto il confronto tra di loro, contando quante volte sono stati il più fresco e caldo del trimestre.
    In caso di parità ho contato una volta per ciascuno; ho escluso giugno 1991 perché manca la parte centrale, per cui il confronto inizia dal 1992:

    Allegato 485734 Allegato 485737

    Le medie decennali sono:

    · Giugno 20.2°C, 21.8°C e 21.8°C, differenze di 1.7°C, 0.0°C e 1.7°C nel complesso.
    · Luglio 22.1°C, 23.7°C e 24.1°C, differenze di 1.6°C, 0.4°C e 2°C nel complesso.
    · Agosto 22.6°C, 22.8°C e 23.6°C, differenze di 0.2°C, 0.8°C e 1°C nel complesso.

    Si vede subito come il salto maggiore sia stato fatto da giugno e luglio,agosto si è mosso maggiormente in questo decennio; giugno, nonostante i forti progressi (ora è quasi come il luglio degli anni ’90), è sempre il mese più fresco dei tre. Ha fatto pari solo nel 1996, complice una forte ondata di calore iniziale e un bimestre successivo molto fresco; è andato vicinissimo pure nel 2014 e anche qui grazie al bimestre successivo molto sottotono.
    Negli anni ’90 abbiamo avuto giugni che ora sembrano impensabili, con la parziale eccezione del 1996 e del 2000; ci sono stati lugli ed agosti caldi, ma pochi sono nella prima metà delle loro classifiche (luglio 1994 e 1995, agosto 1992, 1993, 1994 e 1998).
    Se facciamo la classifica complessiva (che comprende 80 mesi), nella prima metà troviamo solo otto mesi degli anni ’90 e il migliore è luglio 1994 (nono); per contro ci sono stati mesi molto freschi come i giugni 1992 e 1995, i lugli 1993, 1996, 1997 e 2000, gi agosti 1995, 1996 e 1997.
    Nello scorso decennio ovviamente spiccano i mesi dell’estate 2003: tutti e tre sono tra i primi dieci più caldi nella classifica generale!
    Giugno rimane irraggiungibile, è quinto assoluto e stacca il secondo (2017) di ben 2.6°C; davvero un mese eccezionale.
    Luglio è stato piuttosto caldo, anche se non eccezionale; agosto è stato ferocissimo, è il mese più caldo in assoluto ma è stato praticamente eguagliato da luglio 2006.
    Questi due mesi hanno anche la media massime più alta (34.4°C) e la più forte ondata di calore come medie decadali (28.3°C).
    La stagione 2006 ha avuto un andamento bifasico con giugno caldo, il luglio più bollente e l’agosto più fresco; un po’ il contrario della 1992, iniziata molto fresca e poi divenuta piuttosto calda (la ricordo poco, perché ero bambino ma sicuramente altri la rammentano assai meglio).
    Ad ogni modo ci sono state anche delle stagioni relativamente tranquille per gli standard attuali come la 2004, 2005, 2007 e 2008.
    Come abbiamo visto dal primo grafico, le estati sono salite ulteriormente di tono in questo decennio con l’arrivo di quattro stagioni ai primissimi posti.
    Giugno sembra essersi arenato, ma quattro su sette sono tra i primi dieci e solo il 2013 (sedicesimo) è nella seconda metà della classifica.
    Luglio è stato bollente nel 2015, questo mese ha il record delle minime (19.6°C), ha il record di T media giornaliera (31.3°C) e ha fatto registrare i primi 40 gradi in una stazione ufficiale del FVG!
    Rimarchevoli pure il 2013, il 2012, il 2016 (zitto zitto è ottavo) e il 2017; dall’altro lato troviamo il 2014 e il 2011 (quinti).
    Agosto ha picchiato forte nel 2012, 2017 (ha la seconda giornata più calda della serie ad un soffio dal record del luglio 2015) e 2015 (e pure nella prima parte del 2013), trai primi dieci c’è anche il 2011 nonostante la calura sia arrivata dopo la sua metà; tra i più freschi c’è solo il 2014 (quinto) ma il 2016 ha la media minime più bassa nella sua classifica.

    In conclusione, anche qui si vede benissimo il riscaldamento subito dalle estati: il caldo inizia ben prima e dura più a lungo (al momento abbiamo mediamente 27 giorni con media giornaliera oltre i 25°C per stagione, contro i 22 e i 12 dei decenni precedenti), anche qui l’estate 2003 rimane irraggiungibile (giugno in primis) e pure qui si nota l’accavallarsi di estati molto calde a breve distanza l’una dall’altra che sta caratterizzando questo decennio dal 2012 in poi.

    Nei prossimi post farò una cosa simile anche per T ad 850 hPa, ZT e GPT a 500 hPa per avere un quadro più completo; vi anticipo che si saranno varie similitudini ma anche differenze significative.

    @AbeteBianco: sono d'accordo che si dovrebbe avere una visione più ampia del proprio orticello, ma nel mio caso riesco a seguire solo una stazione (di fatto due, visto che tengo conto anche dei dati in quota).
    Per fortuna c'è chi riesce a tracciare un quadro più ampio e ha una memoria di ferro!
    Tu fai benissimo a postare questi dati, il mio commento che hai citato era riferito al mio orticello, che in base ai dati a disposizione ritengo non sia necessariamente rappresentativo per una valutazione così. Allora ho usato direttamente i dati svizzeri che rappresentano meglio la nostra area, che oltretutto non è poi molto più grande del FVG. Questo sarebbe il mio concetto di "globale", la Svizzera territorialmente non è poi così vasta. ;-)
    Stazione Davis Vantage Pro 2

  2. #32
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Come promesso, inizio ad analizzare l’estate ad Udine, partendo dai dati al suolo; ecco un grafico delle medie stagionali registrate, con la media 1991/2017 (22.4°C):

    Allegato 485733

    Le medie decennali sono di 21.7°C, 22.8°C e 23.1°C; le differenze sono di 1.1°C e 0.3°C, quella complessiva di 1.4°C.
    Si vede subito che le estati degli anni ’90 sono nettamente le più fresche, ben otto su dieci sono tra le dieci più fresche, la 1994 è la più calda (ottava) ed è l’unica sopra la media scelta come riferimento.
    La stagione 2003 ovviamente spicca su tutte, rimane ancora davvero difficile da avvicinare e maschera un po’ quelle che la seguono in classifica; se provassimo a toglierla, avremmo una media decennale di 22.5°C, pertanto rimarrebbe comunque una differenza decisa con il decennio precedente.
    Le stagioni sottomedia passano a cinque, la 2007 è la più fresca di tutte (nona); d’altro canto la 2006 e la 2009 superano (seppur di poco) la 1994.
    In questo decennio il salto di qualità delle estati si fa ancora più evidente: ben quattro sono tra il secondo e il quinto posto, la 2016 è decima pur senza forti e prolungate ondate di caldo e la 2011 è subito dietro.
    La 2014 è l’unica in controtendenza (sesta tra le più fresche), ma ha ottenuto questo risultato con una piovosità da record (635.8 mm!!); è vero che il fresco estivo è ottenuto con tempo perturbato, ma in passato ci sono state stagioni più fresche con almeno un terzo (se non la metà) di pioggia in meno.
    Se le estati 2012, 2015 e 2017 sono state molto calde anche a livello nazionale, qui compare anche la 2013: in quell’anno l’alta pressione aveva provocato un insistente afflusso di aria continentale secca e un po’ riscaldata da compressione favonica (infatti per giorni ha soffiato debole Bora) che aveva portato un caldo moderato e senza pause, l’arrivo poi di due botte nordafricane potenti ha reso la parte centrale di quell’estate piuttosto calda e secchissima (ed è quella più secca in assoluto).
    Dato che le medie complessive dicono poco sull’andamento, riporto un grafico con le medie dei singoli mesi; ho anche fatto il confronto tra di loro, contando quante volte sono stati il più fresco e caldo del trimestre.
    In caso di parità ho contato una volta per ciascuno; ho escluso giugno 1991 perché manca la parte centrale, per cui il confronto inizia dal 1992:

    Allegato 485734 Allegato 485737

    Le medie decennali sono:

    · Giugno 20.2°C, 21.8°C e 21.8°C, differenze di 1.7°C, 0.0°C e 1.7°C nel complesso.
    · Luglio 22.1°C, 23.7°C e 24.1°C, differenze di 1.6°C, 0.4°C e 2°C nel complesso.
    · Agosto 22.6°C, 22.8°C e 23.6°C, differenze di 0.2°C, 0.8°C e 1°C nel complesso.

    Si vede subito come il salto maggiore sia stato fatto da giugno e luglio,agosto si è mosso maggiormente in questo decennio; giugno, nonostante i forti progressi (ora è quasi come il luglio degli anni ’90), è sempre il mese più fresco dei tre. Ha fatto pari solo nel 1996, complice una forte ondata di calore iniziale e un bimestre successivo molto fresco; è andato vicinissimo pure nel 2014 e anche qui grazie al bimestre successivo molto sottotono.
    Negli anni ’90 abbiamo avuto giugni che ora sembrano impensabili, con la parziale eccezione del 1996 e del 2000; ci sono stati lugli ed agosti caldi, ma pochi sono nella prima metà delle loro classifiche (luglio 1994 e 1995, agosto 1992, 1993, 1994 e 1998).
    Se facciamo la classifica complessiva (che comprende 80 mesi), nella prima metà troviamo solo otto mesi degli anni ’90 e il migliore è luglio 1994 (nono); per contro ci sono stati mesi molto freschi come i giugni 1992 e 1995, i lugli 1993, 1996, 1997 e 2000, gi agosti 1995, 1996 e 1997.
    Nello scorso decennio ovviamente spiccano i mesi dell’estate 2003: tutti e tre sono tra i primi dieci più caldi nella classifica generale!
    Giugno rimane irraggiungibile, è quinto assoluto e stacca il secondo (2017) di ben 2.6°C; davvero un mese eccezionale.
    Luglio è stato piuttosto caldo, anche se non eccezionale; agosto è stato ferocissimo, è il mese più caldo in assoluto ma è stato praticamente eguagliato da luglio 2006.
    Questi due mesi hanno anche la media massime più alta (34.4°C) e la più forte ondata di calore come medie decadali (28.3°C).
    La stagione 2006 ha avuto un andamento bifasico con giugno caldo, il luglio più bollente e l’agosto più fresco; un po’ il contrario della 1992, iniziata molto fresca e poi divenuta piuttosto calda (la ricordo poco, perché ero bambino ma sicuramente altri la rammentano assai meglio).
    Ad ogni modo ci sono state anche delle stagioni relativamente tranquille per gli standard attuali come la 2004, 2005, 2007 e 2008.
    Come abbiamo visto dal primo grafico, le estati sono salite ulteriormente di tono in questo decennio con l’arrivo di quattro stagioni ai primissimi posti.
    Giugno sembra essersi arenato, ma quattro su sette sono tra i primi dieci e solo il 2013 (sedicesimo) è nella seconda metà della classifica.
    Luglio è stato bollente nel 2015, questo mese ha il record delle minime (19.6°C), ha il record di T media giornaliera (31.3°C) e ha fatto registrare i primi 40 gradi in una stazione ufficiale del FVG!
    Rimarchevoli pure il 2013, il 2012, il 2016 (zitto zitto è ottavo) e il 2017; dall’altro lato troviamo il 2014 e il 2011 (quinti).
    Agosto ha picchiato forte nel 2012, 2017 (ha la seconda giornata più calda della serie ad un soffio dal record del luglio 2015) e 2015 (e pure nella prima parte del 2013), trai primi dieci c’è anche il 2011 nonostante la calura sia arrivata dopo la sua metà; tra i più freschi c’è solo il 2014 (quinto) ma il 2016 ha la media minime più bassa nella sua classifica.

    In conclusione, anche qui si vede benissimo il riscaldamento subito dalle estati: il caldo inizia ben prima e dura più a lungo (al momento abbiamo mediamente 27 giorni con media giornaliera oltre i 25°C per stagione, contro i 22 e i 12 dei decenni precedenti), anche qui l’estate 2003 rimane irraggiungibile (giugno in primis) e pure qui si nota l’accavallarsi di estati molto calde a breve distanza l’una dall’altra che sta caratterizzando questo decennio dal 2012 in poi.

    Nei prossimi post farò una cosa simile anche per T ad 850 hPa, ZT e GPT a 500 hPa per avere un quadro più completo; vi anticipo che si saranno varie similitudini ma anche differenze significative.

    @AbeteBianco: sono d'accordo che si dovrebbe avere una visione più ampia del proprio orticello, ma nel mio caso riesco a seguire solo una stazione (di fatto due, visto che tengo conto anche dei dati in quota).
    Per fortuna c'è chi riesce a tracciare un quadro più ampio e ha una memoria di ferro!
    Negli anni 90' giugno fu veramente caldo solo nel 1996 e nel 1998(e nel 2000,che tecnicamente fa parte di quel decennio),mentre agosto,specialmente al CS,non aveva nulla da invidiare al decennio successivo(1991,1992,1993 ancora peggio,1994 molto simile al 2012 ma ancora,1998,1999).
    Luglio era un via di mezzo ma fu comunque caldissimo nel 1994 e caldo nel 1998,quando ebbe un inizio rovente al sud.

  3. #33
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ma poiché l'Enso l'energia non la crea dal nulla, non possiamo escludere che la prevalenza di episodi di Nino e la carenza di Nina dal 1982 in avanti sia proprio una conseguenza del GW
    Esattamente. Siam passati dal dare la colpa al sole a dare la colpa all'enso che altro non fa che ridistribuire periodicamente l'energia già presente nel sistema. Se poi a causa dell'AGW l'energia in gioco aumenta è normalissimo che prima o poi dovrà essere ridistribuita. E arriviamo quindi agli enso+++ come ad esempio quello del 98 o del 2015. Ogni ciclo monstre come questi 2 alza l'asticella delle temperature medie globali ( la ridistribuzione energetica non è sempre costante, per quello si raggiungono questi picchi)

    Quindi enso+ forti=>conseguenza aumento temperatura oceanica e atmosferica causa riscaldamento globale

  4. #34
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Ora passo ai dati in quota con i quali posso partire dagli anni ‘80, cominciando con le temperature ad 850 hPa (sempre ad Udine); ecco il grafico delle estati con la media 1991/2017 (13.5°C):

    Estati.jpg

    Le medie decennali sono di 12.6°C, 13°C, 13.6°C e 14.1°C; siamo saliti di 1.5°C, al ritmo di mezzo grado a decennio.
    Le estati degli anni ’80 sono assai più fresche di quelle attuali, ben sei di quel decennio sono ai primi dieci posti tra le più fredde; fanno eccezione la 1983 (sesta tra le più roventi) e un po’ anche la precedente.
    Negli anni ’90 abbiamo ancora estati molto fresche con quattro tra le prime dieci (1993, 1995, 1996 e 1997) ma anche stagioni calde come la 1994 (quinta), 1998 (ottava) e la 1992 (undicesima).
    Anche ad 850 hPa l’estate 2003 comanda su tutte, ma il suo vantaggio sulla seconda scende a nove decimi; se pensiamo che un singolo mese avente media di 16°C ad 850 hPa è piuttosto caldo, fa impressione vedere una media stagionale del genere.
    A parte la 2003, nello scorso decennio non abbiamo stagioni infuocate ma, a parte il biennio 2004/05, varie di esse superano diverse estati dei vent’anni precedenti.
    Anche per le temperature in quota si vede l’accavallarsi di estati molto calde a breve distanza l’una dall’altra: la 2012, 2015 e 2017 sono tra il secondo e il quarto posto, la 2013 scivola al settimo (sesto se escludiamo gli anni ’80), la 2016 pur priva di forti ondate di calore (solo 18.6°C di picco, come certe estati degli anni ‘80) è nona con la 2009.
    Anche qui la 2014 fa storia a sé, tant’è vero che è undicesima tra le più fresche insieme alla 2005 (la più gradevole del decennio scorso).

    Anche qui metto i valori mensili e il confronto tra i mesi:

    MesexMese.jpg Confronto.png

    Le medie decennali sono:

    · Giugno 10.5°C, 11.2°C, 12.3°C, 12.4°C; differenze di 0.7°C, 1.1°C e 0.1°C, totale 1.9°C, 1.2°C dagli anni ’90.
    · Luglio 13.9°C, 13.5°C, 14.4°C, 14.7°C; differenze di -0.4°C, 0.9°C e 0.3°C, totale 0.8°C, 1.2°C dagli anni ’90.
    · Agosto 13.5°C, 14.3°C, 14.1°C, 15°C; differenze di 0.8°C, -0.2°C e 0.9°C, totale 1.5°C, 0.7°C dagli anni ’90.

    Anche in quota domina il duopolio luglio-agosto senza che prevalga nessuno dei due; il povero giugno è sempre il peggiore, è andato veramente vicino alla vittoria solo nel 2002 e nel 1996.
    Per districarsi nelle cifre ho pensato di contare il numero di mesi con media pari o superiore a 15°C: ho notato che mesi con una tale media sono in genere caldi o molto caldi e si fanno ricordare.
    Durante gli anni ’80 abbiamo avuto mesi di giugno impensabili al giorno d’oggi, questo decennio comprende quasi tutti i più freddi; solo il 1982 è stato caldo (settimo).
    Per luglio ed agosto il discorso è abbastanza simile, con pochissimi mesi nella prima metà delle loro classifiche e che ora definiremmo gradevoli; l’unico caldissimo è il famigerato luglio 1983, ha avuto una parte finale infuocata con una media di 20°C (seconda assoluta tra tutte le decadi) , detiene il record assoluto (25.8°C, accompagnato anche da un 25°C e da un 24°C che non sono stati ancora eguagliati), è tuttora il luglio più caldo ed è secondo su 111 mesi estivi finora censiti. Sembra davvero un mese fuori posto rispetto al periodo di appartenenza.
    Negli anni ’90 abbiamo ancora mesi freschi, ma quelli oltre i 15°C diventano sei.
    Ci sono ancora giugni piuttosto freschi (1991, 1992) e il 1995 è il più freddo insieme al 1985 e 1989, ma troviamo anche altri aventi medie molto più vicine a quelle dei periodi successivi; il 2000 è quinto ed è il più caldo del primo ventennio.
    Per luglio abbiamo i tre più freddi (1993, 1996 e 2000) con anche il 1992 e 1997 tra i primi dieci; piuttosto caldi 1994 e 1995 (quarto e sesto) e anche il 1991 non è male (decimo).
    Agosto è stato decisamente fresco nel triennio 1995-97, ma ha fatto anche registrare mesi piuttosto caldi: 1994, 1998, 2000 e soprattutto 1992.
    Quest’ultimo, zitto zitto, è secondo nella sua classifica e quarto in quella generale; davvero un risultato notevolissimo dato anche il periodo di appartenenza. Anche in quota quell’estate non ha avuto mezze misure: la prima metà è la più fredda (insieme a 1985 e 1989) con appena 10.7°C, la seconda con ben 16.6°C è seconda tra le più calde (a -0.5°C dalla 2003) e davanti perfino a 2012, 2015 e 2017, la differenza tra le due metà è di 5.8°C (la più alta in assoluto). Come detto nel post precedente, mi piacerebbe sapere di più su quella stagione così strana: inizio da anni ’80 e prosecuzione da mostro sacro di caldo.
    L’estate 2003 ha avuto luglio circa in media, ma un giugno ed un agosto ufo; giugno è decimo in classifica generale, è l’unico veramente competitivo rispetto agli altri due mesi e resta ancora inavvicinabile. Agosto è il mese più rovente in assoluto anche considerando tutti gli altri: ha avuto una costanza stupefacente con moltissimi valori oltre i 15 gradi ed occasionalmente sopra i venti (le prime due decadi a 18.5°C). è veramente difficile credere di averlo vissuto e fa specie pensare che abbia ottenuto un risultato simile nonostante l’asse principale del caldo fosse tra Francia, Spagna e NW d’Italia.
    Nello scorso decennio i mesi oltre i 15°C sono sei: oltre ai due citati ci sono luglio 2006 (non così estremo come al suolo) e 2010, agosto 2001 e 2009.
    Tra gli altri spiccano giugno 2002 (quarto), 2007 (sesto), 2006 (ottavo) e 2008 (decimo); per contro abbiamo gli agosti più freddi della serie (2005 e 2006). Da notare anche l’estate 2002, che ha avuto solo mezzo grado tra il mese più fresco e quello più caldo; come abbiamo visto sopra, in questo decennio giugno sale ancora, luglio si riporta un po’ sopra gli anni ’80 ed agosto perde un paio di decimi.
    La situazione si inasprisce nel decennio in corso, in questo caso è agosto che sale di più e raggiunge una media davvero alta; finora abbiamo ben 9 mesi su 21 oltre i 15 gradi, guarda caso solo l’estate 2014 ne è stata immune.
    Riguardo giugno abbiamo il 2017 (secondo), 2012 (terzo) e il 2015 (nono) in cima alla classifica mentre solo il 2013 è nella seconda metà; il sesto mese dell’anno è uno di quelli che sono cambiati in maniera radicale, le medie di una volta appaiono davvero lontane e l’ultimo veramente fresco è stato il 2001 (nono).
    Per luglio abbiamo il 2015, davvero molto tosto che forse avrebbe potuto giocarsela con il 1983 senza la rinfrescata finale; poi ci sono il 2012 (quinto) e la coppia 2013-2016 (ottavi). Se osserviamo il 2017, notiamo che il suo giugno caldissimo è vicino ad un luglio come diversi altri e questo conferma l’inferiorità del primo mese estivo rispetto agli altri due.
    Agosto è stato piuttosto fresco nel 2014 (settimo) e il 2016 è a metà classifica; per il resto è stato molto caldo. Gli altri sono tra i primi venti mesi estivi più caldi, il 2011-2012 e 2017 tra i primi dieci più bollenti; all’inizio del 2013 e 2017 abbiamo avuto fiammate molto violente con medie decadali di 20.1°C (record assoluto) e 19.5°C (terza assoluta) con un picco di 23°C, nel 2011 abbiamo raggiunto i 23.6°C (record mensile) e per giunta nella seconda parte mensile. Insomma, agosto si davvero incattivito.

    La situazione e l'evoluzione ad 850 hPa è simile a quella al suolo, con un vistoso riscaldamento delle estati: negli anni '80 avevamo mediamente 20 gg con T in singola cifra e 21 oltre i 15°C (di cui uno sopra i venti), ora siamo passati ad 11 e 35 (di cui 4 oltre i venti). L'estate 2003 conferma la sua eccezionalità e si conferma anche la tendenza recente ad avere estati da primissimi posti; giugno è il mese che si è scaldato maggiormente ed è quasi sempre il più fresco del trimestre, gli altri due si alternano senza prevalere l'uno sull'altro in maniera definitiva. Se i record di fresco non sembrano raggiungibili, resistono ancora alcuni di caldo (per esempio luglio 1983 e la seconda parte della stagione 1992).
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
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  5. #35
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Ora passo all’analisi dello ZT; ecco l’andamento delle estati confrontato con la media 1991/2017 (3618 metri):

    Estati.jpg

    Le medie decennali sono di 3543, 3544, 3627 e 3708 metri; le differenze sono di uno, 83 e 81 metri, quella totale di 165.
    Emergono subito due differenze rispetto alle temperature ad 850 hPa: il rialzo delle medie decennali è partito dopo e l’estate 2003 è “solo” terza! Certo, la stagione di 15 anni fa è stata battuta di poco ma al suolo e ad 850 hPa è ancora ben lontana dalle altre mentre per lo ZT è stata eguagliata un paio di volte (e avvicinata di molto dal 2012).
    Gli anni ’80 hanno quattro estati con medie molto basse (1981, 1984, 1986 e 1989), ma ci sono anche la solita 1983 (settima) e la 1982 (dodicesima); negli anni ’90 troviamo il trittico 1995-1996-1997 compreso fra il secondo e il quinto posto tra le medie più basse (con la 1993 undicesima), per contro c’è la 1994 al nono e la 1992 al tredicesimo tra le medie più alte.
    Lo scorso decennio è cominciato il trend al rialzo, abbiamo sì il biennio 2005-2006 all’ottavo e nono posto tra le medie più basse ma ci sono 2003 (terza), 2010 (sesta), 2009 (ottava), 2008 (decima) e 2007 (undicesima) tra le medie più alte.
    Il decennio in corso vede un ulteriore inasprimento della situazione: ben quattro estati tra le prime cinque medie più alte, ci sono la 2015 e la 2017 ai primi due posti e 2012 e 2016 al quarto e quinto.
    La 2011 e 2013 sono circa a metà classifica mentre la solita 2014 fa eccezione (sesta tra le medie più basse).
    Ora vediamo i singoli mesi con il confronto tra di essi:

    Mesi.jpg Confronto.png

    Le medie decennali dei mesi sono:

    · Giugno 3165, 3269, 3396 e 3434 metri, differenze di 104, 127 e 38 metri, totale 269 (165 dagli anni ’90)
    · Luglio 3726, 3630, 3737 e 3771 metri, differenze di -96, 107 e 34 metri, totale 45 (141 dagli anni ’90)
    · Agosto 3727, 3719, 3737 e 3911 metri, differenze di -8, 18 e 174 metri, totale 184 (192 dagli anni ’90)

    Come possiamo vedere, rispetto alle temperature ci sono similitudini ma anche differenze importanti.
    Anche in questo caso giugno è il mese con la media più bassa dei tre ed ha compiuto forti progressi nel corso dei decenni; è stato realmente vicino agli altri due sono nel 1996 e 2002.
    Nel caso delle temperature avevamo un duopolio luglio-agosto quasi perfetto, per lo ZT invece agosto ha prevalso molte più volte e questo a partire dagli anni ’90. L’andamento delle medie di luglio ed agosto è molto simile a quello delle temperature: fino allo scorso decennio la variazione complessiva è stata modesta, in questo agosto ha fatto un balzo importante verso l’alto (quello maggiore). Davvero curioso il fatto che negli anni ’90 e nello scorso decennio le medie di luglio ed agosto siano state praticamente identiche.
    Negli anni ’80 giugno era nettamente separato dagli altri due mesi: a parte il biennio 1981-1982 (nono ed ottavo nella classifica mensile tra le medie più alte) abbiamo tutti gli altri nella seconda parte. Alcuni poi hanno avuto medie addirittura simili a maggio o settembre!
    Per quanto riguarda luglio ed agosto, abbiamo alcuni mesi con medie basse ma anche altri con risultati finali simili a quelli odierni; tra le medie basse di luglio abbiamo il 1981 (quarto), 1986 (sesto) e 1989 (nono) mentre per agosto ci sono il 1984 (ottavo), 1989 (nono) e il 1981 (decimo).
    Tra le medie molto alte ritroviamo il luglio 1983 (secondo e terzo in quella generale); esso detiene ancora il record assoluto della serie (5098 metri) e la sua parte finale (4408 metri) è seconda assoluta.
    Tra le medie alte di luglio abbiamo il 1988 (quinto), 1985 (sesto) e 1987 (ottavo) mentre per agosto il migliore è il 1988 (undicesimo).
    Durante gli anni ’90 la media estiva rimane invariata perché la salita di giugno viene compensata dal calo di luglio e di agosto.
    Giugno si avvicina agli altri due mesi a partire dalla metà del decennio: prima abbiamo ancora due medie molto basse come 1992 (quinto) e 1995 (secondo), poi però ci sono il 1997 (14°), il 1998 (dodicesimo) e soprattutto il 2000 (quinto).
    Luglio ha un calo complessivo: gli unici veramente in alto sono il 1995 (terzo) e il 1991 (decimo) con i 1994 tre posizioni indietro. Per contro abbiamo il trittico 2000-1997 e 1996 ai primi tre posti tra le medie più basse e il 1993 al nono.
    Per agosto ovviamente spicca il 1992: è ancora in testa nella sua classifica ed è stato superato solo da luglio 2015. Anche in questo caso quell’estate è stata estrema in tutti e due i sensi: prima metà con media molto bassa (3131 metri) mentre la seconda è tuttora la migliore con ben 4140 metri (differenza di 1009) che è stata avvicinata da 2015 (4081) e 2017 (3998).
    L’acuto del 1992 è stato però isolato in quanto il più vicino (1994) è dodicesimo; in fondo alla classifica abbiamo invece 1995 (secondo), 1996 (quarto) e 1997 (settimo).
    Nello scorso decennio giugno ha proseguito la sua corsa: il migliore è ancora il 2003 ma a differenza delle temperature è stato eguagliato dal 2017 e in classifica generale è 32° (invece che tra i primi dieci). Osservando l’estate 2003 si vede come abbia avuto una media assai elevata ma le medie dei suoi mesi non appaiono marziane come nel caso delle temperature; si noti poi la 2002, con differenze tra i mesi davvero molto ridotte.
    Come dicevo, giugno ha proseguito la sua ascesa: abbiamo anche il 2002 (quarto), 2010 (sesto) e 2007 (decimo); gli unici in basso sono il 2001 (ottavo) e il 2004 (decimo).
    Luglio si è riportato complessivamente ai livelli di vent’anni prima: in alto ci sono il 2006 (quarto) e 2010 (settimo), in basso c’è solo il 2004 (decimo).
    Anche agosto torna ai livelli degli anni ’80, anche se la variazione complessiva è davvero minima rispetto a quelle degli altri due mesi (otto metri contro 127 e 107).
    In alto abbiamo il 2001 (quarto e sesto), che è l’unico mese del decennio a raggiungere i 4000 metri; molto alte anche le medie del 2003 (quinto, settimo), del 2009 (settimo e nono) e del 2008 (decimo e dodicesimo). Dall’altro lato abbiamo il 2002 (quinto), il 2005 (terzo) e soprattutto il 2006 che è il peggiore come nel caso delle temperature.
    In questo decennio le estati sono salite di tono, in particolare le ultime tre: sono aumentate le medie di tutti e tre i mesi, ma il grosso salto è stato fatto da agosto che ha ripreso decisamente il sopravvento (come negli anni ’90).
    Nel caso di giugno abbiamo il 2017 secondo (con il record mensile di 4927 metri e 21.6°C) e il 2012 terzo, il 2016 e 2015 sono decimo ed undicesimo; in basso ci sono 2013 e 2014 (undicesimo e tredicesimo).
    Per luglio spicca ovviamente il 2015, che è il migliore nella sua classifica e in quella generale (superati il 1983 e l’agosto 1992); ci sono anche il 2016 (nono) e il 2012 (undicesimo). Dall’altro lato abbiamo il 2011 (quinto) e 2014 (settimo).
    Agosto si è incattivito dal 2008 in poi: il 2014 (sesto) è l’unica vera eccezione, in alto troviamo il 2017 (secondo e quarto), 2015 (terzo e quinto), 2011 (sesto ed ottavo), 2012 (ottavo e decimo), 2016 (nono ed undicesimo) e il 2013 (tredicesimo e 23°).
    La prima parte del 2017 ha avuto media di 4449 metri, che è il record assoluto anche per le altre decadi; il 2015 si è preso il record mensile (5030).
    Notiamo anche che abbiamo avuto tre mesi con media oltre i 4000 metri su sei totali, l’estate 2015 addirittura due con cinque decadi con media sopra i 4000.
    A scanso di equivoci, decadi con medie oltre i 4000 metri si sono verificate anche negli anni ’80: in totale sono 53 di cui quattro in giugno, 20 in luglio, 26 in agosto e un paio perfino all’inizio di settembre (1982 e 1997), iniziano dalla metà di giugno e terminano all’inizio di settembre.
    Non è inedito averne più di una in una stagione, esempi sono il 1988 (tre) e il 1992 (quattro), ma cmq avere lo ZT così in alto molto a lungo è un fatto davvero rilevante.
    Oltre alle medie, possiamo dare un’occhiata anche alla frequenza media dei valori registrati per capire la portata del cambiamento: negli anni ’80 avevamo mediamente 17 giorni con ZT sotto i 3000 metri (di cui quattro sotto i 2500) e 21 oltre i 4000 (di cui quattro oltre i 4500), ora invece siamo a dodici (uno sotto i 2500) e 31 (cinque sopra i 4500).
    Per riassumere, anche lo ZT aumentato in maniera vistosa a partire dagli anni ’80; la differenza è che il cambiamento è partito il decennio scorso e che l’estate 2003 è stata eguagliata un paio di volte (invece di essere in testa con margine).
    Anche in questo caso giugno ed agosto hanno fatto un salto tangibile, mentre luglio è cambiato poco; agosto è due volte su tre (invece che una su due) il mese con la media più alta.
    Pure per lo ZT abbiamo le ultime estati che sgomitano ai primissimi posti, ma con la 2016 al posto del 2013, e la 2014 fa ancora eccezione.

    Con il prossimo post terminerò l’analisi mettendo i geopotenziali a 500 hPa.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
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  6. #36
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Personalmente ha dato molto fastidio la serie 2011-17, soprattutto lo scorso anno, ma va anche detto che nella prima serie ero più giovane.. quella del 2003 fu veramente dura, ma per me sono state più dure quelle del 2015 e 2017.

  7. #37
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Una domanda..
    Nell'estate del 2001, a giugno, accadde una cosa strana. Ad un certo punto mentre stavo per uscire in bicicletta (eravamo intorno alle 17 e 30) ho notato il cielo di colore quasi giallo.. non avevo le traveggole, davvero c'era un cielo così. Non ho mai capito da cosa derivasse. All'epoca mi venne data una spiegazione, ma adesso non la ricordo.

  8. #38
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Risolto "l'arcano ".. risulta che lo stesso fenomeno si sia verificato anche a Milano l'anno scorso. Il cielo "giallo" pare che derivi dall' unione di pioggia, vento, raggi solari e sabbia del deserto.

  9. #39
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    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Concludo l’analisi delle estati analizzando i geopotenziali a 500 hPa; in realtà si tratta dell’altezza della superficie di 500 hPa, ma per comodità userò il termine geopotenziale anche se non è proprio così (perdonate l’imprecisione, ma senza di essa il discorso sarebbe davvero pesante).

    Estati.jpg

    La media 1991/2017 è di 5775 metri; le medie decennali sono 5764, 5768, 5773 e 5887 metri, le differenze sono di 4, 5 e 14 metri, il totale è 23.
    Analogamente alle temperature, il rialzo delle medie è partito negli anni ’90; l’estate 2003 si riprende il primo posto, ma il vantaggio sulle immediate inseguitrici (2015 e 2017) è minimo. Similmente allo ZT, l’estate 2003 non è irraggiungibile ma è stata eguagliata almeno un paio di volte.
    Gli anni ’80 hanno quasi tutte le estati con i geopotenziali più bassi: in particolare quelle dal 1984 al 1989 sono tutte ai primi dieci posti (con la 1989 in testa). Dall’altra parte troviamo la solita 1983 (ottava), mentre le altre sono circa a metà classifica.
    Negli anni ’90 ci sono ancora stagioni con medie molto basse come la 1995 (seconda), la 1997 (quarta), la 1996 (ottava) e la 1999 (decima); dall’altro lato abbiamo la 1994 (sesta), poi le altre (1993 a parte) si trovano tra il decimo e il tredicesimo posto.
    Nel decennio scorso ovviamente la 2003 è la padrona incontrastata (come pure dei vent’anni precedenti); tra le prime dieci c’è solo la 2009 (nona), le altre sono sparpagliate lungo la classifica, tra le prime dieci più basse c’è solo la 2005 (settima), ma va detto che stagioni come 2002, 2004 e 2007 sono vicine alla top ten delle medie più basse.
    In questo decennio il rialzo dei geopotenziali è al momento ben più deciso rispetto ai precedenti: anche qui è ben visibile il rapido succedersi di estati con medie alte.
    Infatti abbiamo 2015 e 2017 sul podio, la 2012 e la 2016 subito dietro e la 2013 è ottava; in pratica stiamo ripetendo/migliorando a ritmo incalzante le medie stagionali che in passato si verificavano circa una volta a decennio (si faccia il confronto con 1983, 1994 e 2003).
    In questo periodo fanno eccezione la 2011 (23°) ma soprattutto la 2014, che è addirittura terza tra le più basse; l’estate di quattro anni fa conferma quindi la sua eccezionalità rispetto al periodo in corso, ma sappiamo benissimo che è stata una vittoria di Pirro.
    Ora passo all’analisi dei mesi e al confronto tra di essi:
    MesexMese.jpg Confronto.png


    Le medie decennali dei mesi sono:

    · Giugno 5713, 5734, 5748 e 5754 metri; le differenze sono di 23, 14 e 6 metri, quella totale di 43 (20 dagli anni ’90).
    · Luglio 5793, 5776, 5788 e 5793 metri; le differenze sono di -17, +12 e 5 metri, quella totale è zero (17 dagli anni ’90)
    · Agosto 5785, 5793, 5781 e 5811 metri; le differenze sono di 8, -12 e 30 metri, quella totale è 26 metri (18 dagli anni ’90).

    Anche in questo caso giugno ha compiuto grandi passi in avanti, in particolare nel passaggio tra anni ‘80 e ’90 e in quello successivo; complessivamente ha dimezzato il suo distacco da luglio e ha ridotto di un quinto quello da agosto. Nonostante ciò, è quasi sempre il mese con la media più bassa (ha ottenuto una sola vera vittoria, nel 2002) e solo occasionalmente ha fatto segnare medie mensili veramente paragonabili a quelle degli altri due (anche considerando i decenni passati).
    Il confronto tra luglio ed agosto ha un esito simile a quello dello ZT: negli anni ’80 luglio ha prevalso, poi agosto ha preso il sopravvento vincendo molto più spesso. Anche qui notiamo una cosa curiosa: negli anni ’80 e Duemila le medie decennali dei due mesi erano quasi identiche, negli altri due ha prevalso agosto.
    Luglio è rimasto complessivamente stabile: la sua media è calata negli anni ’90, poi è gradualmente risalito.
    Agosto era rimasto stabile fino al decennio scorso, ma con andamento opposto a luglio (salita e discesa); in questo decennio è quello che ha fatto il balzo in alto maggiore e ha riportato il gap con giugno ai livelli di vent’anni fa.
    Negli anni ’80 le medie di giugno erano quasi sempre nettamente separate da quelle degli altri due ed esibivano valori che attualmente sembrano davvero irraggiungibili: tra le prime dieci medie più basse troviamo il 1989 (primo), 1985 (terzo), 1988 (quarto), 1987 (sesto), 1986 (settimo) e 1984 (nono) con il 1990 undicesimo. Gli altri tre sono fra il tredicesimo e il quindicesimo posto tra le medie più alte.
    Riguardo luglio, la situazione è un po’ diversa: in alto abbiamo il solito 1983 (terzo e sesto nella classifica generale), il 1985 (sesto e sedicesimo) e il 1988 (decimo e 24°C) con il 1987 che segue a ruota. In basso abbiamo il 1981 (quinto) e il 1986 (decimo).
    Nessun agosto anni ’80 è nella top ten della sua classifica, il migliore è il 1990 (undicesimo) e poi dobbiamo andare nella seconda parte della classifica; nei peggiori dieci abbiamo 1989 e 1984 (settimo ed ottavo).
    Durante gli anni ’90 giugno sale in maniera decisa, un po’ anche agosto mentre luglio cala in maniera apprezzabile.
    Troviamo ugualmente giugni con medie assai basse come il 1992 (quinto), il 1995 (secondo) e il 1997 (decimo); dall’altra parte c’è il 2000 (secondo e battuto solo dal 2003), il 1996 (ottavo, ha avuto una forte scaldata nella prima metà) e il 1994 (nono).
    Come anticipato sopra, la media di luglio era calata in maniera decisa tant’è vero che la differenza con giugno si era dimezzata passando da 80 a 42 metri.
    Tra le medie più alte c’è solo la coppia 1994-1995 (settimo ed ottavo), nella prima metà c’è anche la coppia 1991 (dodicesimo) e 1992 (sedicesimo); in basso abbiamo ben quattro rappresentanti, il 2000 (ultimo), il 1997 (terzo), il 1996 (sesto) e il 1993 (settimo).
    Agosto aveva fatto complessivamente un leggero progresso, ma troviamo mesi sia in alto che in basso.
    In cima alla classifica ritroviamo il 1992: è primo anche in classifica generale, curiosamente quest’ultima è comandata da un triumvirato che comprende anche luglio 2006 ad agosto 2017.
    Anche per i gpt l’estate 1992 conferma la sua.. schizofrenia: la prima parte ha la media più bassa (5706 metri, -3 e -12 da 1989 e 1988) mentre la seconda ha la più alta (5849 metri, +17 e +22 su 2003 e 2009)!
    Il 1992 è però isolato, in quanto dobbiamo scendere sino alla dodicesima posizione per trovare il 1991; tra i dieci peggiori ci sono il 1995 (secondo), il 1996 (sesto) e il 1999 (decimo).
    Nel decennio scorso ovviamente si fa notare l’estate 2003: giugno è decisamente il migliore nella sua classifica e l’unico a superare la media di 5800 metri, agosto è terzo (quinto in quella generale) ma non è così marziano come per le temperature.
    Durante gli anni Duemila giugno ha proseguito la sua corsa: in alto troviamo il già citato 2003, poi il 2002 (quarto ed unico a superare gli altri due mesi nel corso dell’estate) e il 2006 (sesto), mentre il 2005 è undicesimo. In basso abbiamo solo il 2001 che è ottavo, guarda caso è stato l’ultimo veramente fresco e con T media inferiore ad 11 gradi, mentre il 2009 e il 2004 sono cinque e sette posti più indietro.
    Luglio ha recuperato gran parte del terreno perso durante il decennio precedente: in testa c’è il già citato 2006, ad esso va dato gran parte del merito perché poi troviamo il 2010 in decima posizione e il 2009 è quindicesimo. In fondo alla classifica abbiamo la coppia 2001-2002 all’ottavo e nono posto.
    Agosto invece perde quanto accumulato nel decennio precedente: in alto abbiamo il già citato 2003, il 2009 (quinto), il 2001 (sesto) e il 2000 (nono). Tra i primi dieci più bassi abbiamo invece il 2006 che è di gran lunga il peggiore e che addirittura concorrenza ai giugni peggiori degli anni ’80; abbiamo anche il 2005 (terzo), il 2002 (quarto) e il 2010 (nono) con la coppia 2007-2004 che segue due posti più indietro.
    In questo decennio giugno ha rallentato la sua marcia e sono emersi gli altri due mesi, in particolare agosto.
    Per quanto riguarda giugno, nelle prime posizioni abbiamo il 2017 (terzo), il 2012 (quinto), il 2015 (settimo) e il 2011 (decimo); gli altri sono poco sotto la metà classifica.
    Luglio è migliorato leggermente, riportandosi ai livelli medi degli anni ’80: tra i migliori abbiamo il 2015 (secondo e quarto in classifica generale), il 2013 (quarto e 12°) e il 2016 (quinto e 14°). In basso ci sono il 2011 al secondo posto (analogamente al 2000 ha avuto una forte crisi dell’estate con tempo perturbato e molto fresco per diversi giorni) e il 2014 al quarto.
    Agosto si è decisamente migliorato, tant’è vero che dal 2009 in poi ha superato sette volte la media di 5800 metri contro le otto precedenti (anzi, dal 1990 al 2003).
    Solo il 2014 fa eccezione (quinto), negli altri casi le medie sono comprese fra il primo e il tredicesimo posto (2013) della classifica di agosto, fra il primo e il 22° in quella generale.

    Per terminare, vorrei fare una serie di considerazioni conclusive; penso che siano valide per gran parte d’Italia.

    · Le estati si sono vistosamente scaldate, sia al suolo (+1.4°C dagli anni ’90) che in quota (+1.5°C dagli anni ’80) ; sono aumentati in maniera apprezzabile sia i gpt medi (+23 metri) che la quota dello ZT (+165 metri).
    · Giugno è il mese che cambiato di più, anche perché era quello con più margini di miglioramento; il contributo maggiore al riscaldamento estivo è da imputare proprio a lui, è davvero irriconoscibile rispetto agli anni ’80 e alla prima metà dei ‘90. Nonostante i forti progressi (diminuiti in questo decennio), giugno rimane quasi sempre il mese con le ondate di calore più deboli e brevi, solo in casi eccezionali (2003) può far segnare medie degne di luglio ed agosto (anche di una volta).
    · Luglio ed agosto continuano a dividersi la palma di mese più caldo dell’estate sia al suolo che ad 850 hPa; invece nel caso dello ZT e dei gpt agosto è spesso il migliore, si è incattivito in maniera tangibile dal 2008 in poi.
    · Anche qui è evidentissimo il rapido incalzare di estati molto calde a breve distanza l’una dall’altra che sta caratterizzando il decennio in corso: al suolo abbiamo la 2012, la 2015 e la 2017 a cui va aggiunta (al contrario delle altre zone d’Italia) la 2013. Anche per le grandezze in quota è presente lo stesso fenomeno, ma l’estate 2013 cede il passo alla 2016. Le estati molto calde del lontano passato (1983, 1994) rimangono tra le prime, ma non sono più sul podio proprio per l’arrivo di quelle citate poco sopra.
    Quando questo non accade, c’è sempre un ma: la stagione 2014 è un pesce fuor d’acqua rispetto al periodo in corso, ma ha ottenuto ciò con una piovosità da record e non certo con configurazioni da anni ’80. L’estate 2016 non ha avuto forti e persistenti onde di calore, tuttavia batte molte stagioni del passato ed è tra le primissime come ZT e gpt. Anche queste sono segnali del cambiamento in atto, non solo il gran caldo sempre più frequente.
    · Arrivo alla fatidica domanda: l’estate 2003 è irraggiungibile oppure no? Al suolo e ad 850 hPa lo è ancora, per lo ZT e i gpt è stata eguagliata da 2015 e 2017. Ciò che rende quella stagione veramente dura da eguagliare e battere è il fatto che ha sommato intensità del caldo e continuità: giugno è fuori portata per tutti gli altri (ZT a parte), il 2017 pur prendendosi i picchi record ad 850 hPa e come ZT non è riuscito ad insidiarlo per davvero. Agosto è stato tremendo: è stato sì eguagliato da luglio 2006 (ed avvicinato da luglio 2015) e perde la sua eccezionalità come gpt e ZT ma non ci sono estati che siano riuscite a mettere insieme tutto. Basti pensare che la stagione a mio avviso più simile (la 2017) non è riuscita ad insidiare davvero la 2003 come temperature. Gli unici parametri in cui la 2003 non spadroneggia sono lo ZT e i gpt; forse, ipotizzo, questo dipende dal fatto che il bersaglio del caldo erano Spagna e Francia (e NW italiano) mentre i dati sono riferiti ad Udine. Ad ogni modo, non mi aspettavo che per ZT e gpt la 2003 fosse stata eguagliata (tra l’altro le repliche sono a breve distanza l’una dall’altra).
    · La gran parte dei record di caldo è stata battuta, tuttavia resistono ancora alcuni record datati: i picchi in quota del luglio 1983, la seconda parte dell’estate 1992 (ZT e gpt), la T media in quota del luglio 1983 (nella sua classifica), la prima parte del giugno 1996 come ZT. Se poi ci allarghiamo a maggio e settembre, abbiamo il maggio 1986 ad 850 hPa (+0.1°C da 2003 e 2009), il settembre 1987 come T in quota e picco assoluto, il settembre 1997 come ZT e gpt. Va detto però che parliamo di record di caldo, non di freddo.
    · Non è ancora tempo per dire “giugno è come luglio di un tempo” oppure “il 1983 e il 1994 ora sono la normalità”; giugno è vicino a luglio anni ’90 al suolo (perlomeno qui), ma in quota è ancora lontano anche se torniamo indietro agli anni ’80 e non è detto che arrivi così in alto. Le stagioni sopra le righe dei decenni scorsi non sono la media attuale, adesso ne abbiamo di più ma basta che un’estate non sia così feroce come le varie 2012, 2015 e 2017 che finisce dietro a 1983 e 1994.

    Spero di non avervi annoiati troppo!
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  10. #40
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Estati a confronto: 2001-2010 v. 2011-2017: quale la più calda fra le 2 serie?

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Concludo l’analisi delle estati analizzando i geopotenziali a 500 hPa; in realtà si tratta dell’altezza della superficie di 500 hPa, ma per comodità userò il termine geopotenziale anche se non è proprio così (perdonate l’imprecisione, ma senza di essa il discorso sarebbe davvero pesante).

    Estati.jpg

    La media 1991/2017 è di 5775 metri; le medie decennali sono 5764, 5768, 5773 e 5887 metri, le differenze sono di 4, 5 e 14 metri, il totale è 23.
    Analogamente alle temperature, il rialzo delle medie è partito negli anni ’90; l’estate 2003 si riprende il primo posto, ma il vantaggio sulle immediate inseguitrici (2015 e 2017) è minimo. Similmente allo ZT, l’estate 2003 non è irraggiungibile ma è stata eguagliata almeno un paio di volte.
    Gli anni ’80 hanno quasi tutte le estati con i geopotenziali più bassi: in particolare quelle dal 1984 al 1989 sono tutte ai primi dieci posti (con la 1989 in testa). Dall’altra parte troviamo la solita 1983 (ottava), mentre le altre sono circa a metà classifica.
    Negli anni ’90 ci sono ancora stagioni con medie molto basse come la 1995 (seconda), la 1997 (quarta), la 1996 (ottava) e la 1999 (decima); dall’altro lato abbiamo la 1994 (sesta), poi le altre (1993 a parte) si trovano tra il decimo e il tredicesimo posto.
    Nel decennio scorso ovviamente la 2003 è la padrona incontrastata (come pure dei vent’anni precedenti); tra le prime dieci c’è solo la 2009 (nona), le altre sono sparpagliate lungo la classifica, tra le prime dieci più basse c’è solo la 2005 (settima), ma va detto che stagioni come 2002, 2004 e 2007 sono vicine alla top ten delle medie più basse.
    In questo decennio il rialzo dei geopotenziali è al momento ben più deciso rispetto ai precedenti: anche qui è ben visibile il rapido succedersi di estati con medie alte.
    Infatti abbiamo 2015 e 2017 sul podio, la 2012 e la 2016 subito dietro e la 2013 è ottava; in pratica stiamo ripetendo/migliorando a ritmo incalzante le medie stagionali che in passato si verificavano circa una volta a decennio (si faccia il confronto con 1983, 1994 e 2003).
    In questo periodo fanno eccezione la 2011 (23°) ma soprattutto la 2014, che è addirittura terza tra le più basse; l’estate di quattro anni fa conferma quindi la sua eccezionalità rispetto al periodo in corso, ma sappiamo benissimo che è stata una vittoria di Pirro.
    Ora passo all’analisi dei mesi e al confronto tra di essi:
    MesexMese.jpg Confronto.png


    Le medie decennali dei mesi sono:

    · Giugno 5713, 5734, 5748 e 5754 metri; le differenze sono di 23, 14 e 6 metri, quella totale di 43 (20 dagli anni ’90).
    · Luglio 5793, 5776, 5788 e 5793 metri; le differenze sono di -17, +12 e 5 metri, quella totale è zero (17 dagli anni ’90)
    · Agosto 5785, 5793, 5781 e 5811 metri; le differenze sono di 8, -12 e 30 metri, quella totale è 26 metri (18 dagli anni ’90).

    Anche in questo caso giugno ha compiuto grandi passi in avanti, in particolare nel passaggio tra anni ‘80 e ’90 e in quello successivo; complessivamente ha dimezzato il suo distacco da luglio e ha ridotto di un quinto quello da agosto. Nonostante ciò, è quasi sempre il mese con la media più bassa (ha ottenuto una sola vera vittoria, nel 2002) e solo occasionalmente ha fatto segnare medie mensili veramente paragonabili a quelle degli altri due (anche considerando i decenni passati).
    Il confronto tra luglio ed agosto ha un esito simile a quello dello ZT: negli anni ’80 luglio ha prevalso, poi agosto ha preso il sopravvento vincendo molto più spesso. Anche qui notiamo una cosa curiosa: negli anni ’80 e Duemila le medie decennali dei due mesi erano quasi identiche, negli altri due ha prevalso agosto.
    Luglio è rimasto complessivamente stabile: la sua media è calata negli anni ’90, poi è gradualmente risalito.
    Agosto era rimasto stabile fino al decennio scorso, ma con andamento opposto a luglio (salita e discesa); in questo decennio è quello che ha fatto il balzo in alto maggiore e ha riportato il gap con giugno ai livelli di vent’anni fa.
    Negli anni ’80 le medie di giugno erano quasi sempre nettamente separate da quelle degli altri due ed esibivano valori che attualmente sembrano davvero irraggiungibili: tra le prime dieci medie più basse troviamo il 1989 (primo), 1985 (terzo), 1988 (quarto), 1987 (sesto), 1986 (settimo) e 1984 (nono) con il 1990 undicesimo. Gli altri tre sono fra il tredicesimo e il quindicesimo posto tra le medie più alte.
    Riguardo luglio, la situazione è un po’ diversa: in alto abbiamo il solito 1983 (terzo e sesto nella classifica generale), il 1985 (sesto e sedicesimo) e il 1988 (decimo e 24°C) con il 1987 che segue a ruota. In basso abbiamo il 1981 (quinto) e il 1986 (decimo).
    Nessun agosto anni ’80 è nella top ten della sua classifica, il migliore è il 1990 (undicesimo) e poi dobbiamo andare nella seconda parte della classifica; nei peggiori dieci abbiamo 1989 e 1984 (settimo ed ottavo).
    Durante gli anni ’90 giugno sale in maniera decisa, un po’ anche agosto mentre luglio cala in maniera apprezzabile.
    Troviamo ugualmente giugni con medie assai basse come il 1992 (quinto), il 1995 (secondo) e il 1997 (decimo); dall’altra parte c’è il 2000 (secondo e battuto solo dal 2003), il 1996 (ottavo, ha avuto una forte scaldata nella prima metà) e il 1994 (nono).
    Come anticipato sopra, la media di luglio era calata in maniera decisa tant’è vero che la differenza con giugno si era dimezzata passando da 80 a 42 metri.
    Tra le medie più alte c’è solo la coppia 1994-1995 (settimo ed ottavo), nella prima metà c’è anche la coppia 1991 (dodicesimo) e 1992 (sedicesimo); in basso abbiamo ben quattro rappresentanti, il 2000 (ultimo), il 1997 (terzo), il 1996 (sesto) e il 1993 (settimo).
    Agosto aveva fatto complessivamente un leggero progresso, ma troviamo mesi sia in alto che in basso.
    In cima alla classifica ritroviamo il 1992: è primo anche in classifica generale, curiosamente quest’ultima è comandata da un triumvirato che comprende anche luglio 2006 ad agosto 2017.
    Anche per i gpt l’estate 1992 conferma la sua.. schizofrenia: la prima parte ha la media più bassa (5706 metri, -3 e -12 da 1989 e 1988) mentre la seconda ha la più alta (5849 metri, +17 e +22 su 2003 e 2009)!
    Il 1992 è però isolato, in quanto dobbiamo scendere sino alla dodicesima posizione per trovare il 1991; tra i dieci peggiori ci sono il 1995 (secondo), il 1996 (sesto) e il 1999 (decimo).
    Nel decennio scorso ovviamente si fa notare l’estate 2003: giugno è decisamente il migliore nella sua classifica e l’unico a superare la media di 5800 metri, agosto è terzo (quinto in quella generale) ma non è così marziano come per le temperature.
    Durante gli anni Duemila giugno ha proseguito la sua corsa: in alto troviamo il già citato 2003, poi il 2002 (quarto ed unico a superare gli altri due mesi nel corso dell’estate) e il 2006 (sesto), mentre il 2005 è undicesimo. In basso abbiamo solo il 2001 che è ottavo, guarda caso è stato l’ultimo veramente fresco e con T media inferiore ad 11 gradi, mentre il 2009 e il 2004 sono cinque e sette posti più indietro.
    Luglio ha recuperato gran parte del terreno perso durante il decennio precedente: in testa c’è il già citato 2006, ad esso va dato gran parte del merito perché poi troviamo il 2010 in decima posizione e il 2009 è quindicesimo. In fondo alla classifica abbiamo la coppia 2001-2002 all’ottavo e nono posto.
    Agosto invece perde quanto accumulato nel decennio precedente: in alto abbiamo il già citato 2003, il 2009 (quinto), il 2001 (sesto) e il 2000 (nono). Tra i primi dieci più bassi abbiamo invece il 2006 che è di gran lunga il peggiore e che addirittura concorrenza ai giugni peggiori degli anni ’80; abbiamo anche il 2005 (terzo), il 2002 (quarto) e il 2010 (nono) con la coppia 2007-2004 che segue due posti più indietro.
    In questo decennio giugno ha rallentato la sua marcia e sono emersi gli altri due mesi, in particolare agosto.
    Per quanto riguarda giugno, nelle prime posizioni abbiamo il 2017 (terzo), il 2012 (quinto), il 2015 (settimo) e il 2011 (decimo); gli altri sono poco sotto la metà classifica.
    Luglio è migliorato leggermente, riportandosi ai livelli medi degli anni ’80: tra i migliori abbiamo il 2015 (secondo e quarto in classifica generale), il 2013 (quarto e 12°) e il 2016 (quinto e 14°). In basso ci sono il 2011 al secondo posto (analogamente al 2000 ha avuto una forte crisi dell’estate con tempo perturbato e molto fresco per diversi giorni) e il 2014 al quarto.
    Agosto si è decisamente migliorato, tant’è vero che dal 2009 in poi ha superato sette volte la media di 5800 metri contro le otto precedenti (anzi, dal 1990 al 2003).
    Solo il 2014 fa eccezione (quinto), negli altri casi le medie sono comprese fra il primo e il tredicesimo posto (2013) della classifica di agosto, fra il primo e il 22° in quella generale.

    Per terminare, vorrei fare una serie di considerazioni conclusive; penso che siano valide per gran parte d’Italia.

    · Le estati si sono vistosamente scaldate, sia al suolo (+1.4°C dagli anni ’90) che in quota (+1.5°C dagli anni ’80) ; sono aumentati in maniera apprezzabile sia i gpt medi (+23 metri) che la quota dello ZT (+165 metri).
    · Giugno è il mese che cambiato di più, anche perché era quello con più margini di miglioramento; il contributo maggiore al riscaldamento estivo è da imputare proprio a lui, è davvero irriconoscibile rispetto agli anni ’80 e alla prima metà dei ‘90. Nonostante i forti progressi (diminuiti in questo decennio), giugno rimane quasi sempre il mese con le ondate di calore più deboli e brevi, solo in casi eccezionali (2003) può far segnare medie degne di luglio ed agosto (anche di una volta).
    · Luglio ed agosto continuano a dividersi la palma di mese più caldo dell’estate sia al suolo che ad 850 hPa; invece nel caso dello ZT e dei gpt agosto è spesso il migliore, si è incattivito in maniera tangibile dal 2008 in poi.
    · Anche qui è evidentissimo il rapido incalzare di estati molto calde a breve distanza l’una dall’altra che sta caratterizzando il decennio in corso: al suolo abbiamo la 2012, la 2015 e la 2017 a cui va aggiunta (al contrario delle altre zone d’Italia) la 2013. Anche per le grandezze in quota è presente lo stesso fenomeno, ma l’estate 2013 cede il passo alla 2016. Le estati molto calde del lontano passato (1983, 1994) rimangono tra le prime, ma non sono più sul podio proprio per l’arrivo di quelle citate poco sopra.
    Quando questo non accade, c’è sempre un ma: la stagione 2014 è un pesce fuor d’acqua rispetto al periodo in corso, ma ha ottenuto ciò con una piovosità da record e non certo con configurazioni da anni ’80. L’estate 2016 non ha avuto forti e persistenti onde di calore, tuttavia batte molte stagioni del passato ed è tra le primissime come ZT e gpt. Anche queste sono segnali del cambiamento in atto, non solo il gran caldo sempre più frequente.
    · Arrivo alla fatidica domanda: l’estate 2003 è irraggiungibile oppure no? Al suolo e ad 850 hPa lo è ancora, per lo ZT e i gpt è stata eguagliata da 2015 e 2017. Ciò che rende quella stagione veramente dura da eguagliare e battere è il fatto che ha sommato intensità del caldo e continuità: giugno è fuori portata per tutti gli altri (ZT a parte), il 2017 pur prendendosi i picchi record ad 850 hPa e come ZT non è riuscito ad insidiarlo per davvero. Agosto è stato tremendo: è stato sì eguagliato da luglio 2006 (ed avvicinato da luglio 2015) e perde la sua eccezionalità come gpt e ZT ma non ci sono estati che siano riuscite a mettere insieme tutto. Basti pensare che la stagione a mio avviso più simile (la 2017) non è riuscita ad insidiare davvero la 2003 come temperature. Gli unici parametri in cui la 2003 non spadroneggia sono lo ZT e i gpt; forse, ipotizzo, questo dipende dal fatto che il bersaglio del caldo erano Spagna e Francia (e NW italiano) mentre i dati sono riferiti ad Udine. Ad ogni modo, non mi aspettavo che per ZT e gpt la 2003 fosse stata eguagliata (tra l’altro le repliche sono a breve distanza l’una dall’altra).
    · La gran parte dei record di caldo è stata battuta, tuttavia resistono ancora alcuni record datati: i picchi in quota del luglio 1983, la seconda parte dell’estate 1992 (ZT e gpt), la T media in quota del luglio 1983 (nella sua classifica), la prima parte del giugno 1996 come ZT. Se poi ci allarghiamo a maggio e settembre, abbiamo il maggio 1986 ad 850 hPa (+0.1°C da 2003 e 2009), il settembre 1987 come T in quota e picco assoluto, il settembre 1997 come ZT e gpt. Va detto però che parliamo di record di caldo, non di freddo.
    · Non è ancora tempo per dire “giugno è come luglio di un tempo” oppure “il 1983 e il 1994 ora sono la normalità”; giugno è vicino a luglio anni ’90 al suolo (perlomeno qui), ma in quota è ancora lontano anche se torniamo indietro agli anni ’80 e non è detto che arrivi così in alto. Le stagioni sopra le righe dei decenni scorsi non sono la media attuale, adesso ne abbiamo di più ma basta che un’estate non sia così feroce come le varie 2012, 2015 e 2017 che finisce dietro a 1983 e 1994.

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