ciao
a grandi linee: la convezione tropicale è più intensa (causa del maggiore contenuto di vapore in una troposfera più calda)
la liberazione del calore latente amplifica questo effetto nell'alta troposfera (effetto di lapse-rate);
a sua volta la maggiore divergenza delle correnti in quota intensifica gli anticicloni tropicali e la subsidenza sul Mediterraneo
spero di non avere scritto troppe sciocchezze. Elz potrà eventualmente correggere integrare questa nota.
Le stesse di 1 anno fa:
Il Mediterraneo e l'Italia a confronto con le variazioni climatiche
L'area tra mediterraneo/sahara/mediooriente è quella più interessata ma in generale le aree più aride anche solo stagionalmente si riscaldano più rapidamente di quelle umide per due motivi:
-c'è poca acqua da evaporare
-sono più sensibili all'aumento dell'effetto serra poichè c'è poca saturazione da parte del vapore acqueo delle linee di assorbimento nell'IR.
Il riscaldamento indotto da questi due meccanismi è più forte in bassa troposfera percui il feedback di lapse rate è positivo, al contrario nelle regioni convettive si scalda di più l'alta troposfera da cui, a causa dell'atmosfera rarefatta, la radiazione IR può facilmente essere emessa verso lo spazio, in questo caso il feedback di lapse rate è negativo e compensa in parte quello del vapore acqueo.
Nel sahara è anche presente un feedback positivo tra il riscaldamento e le precipitazioni nel sahel, l'aumento termico ha intensificato la bassa termica estiva in prossimità del suolo con aumento del trasporto di vapore acqueo dall'atlantico mentre in media troposfera l'aumento dei gpt sull'ovest sahara aumenta il trasporto di vapore acqueo dal mediterraneo che con il forte riscaldamento è il principale responsabile della recente intensificazione del monsone africano, extra vapore acqueo che contribuisce al forte riscaldamento del sahara ed aumenta ulteriormente il gradiente termico nord-sud ed il trasporto di vapore acqueo.
Il riscaldamento nel sahara:
https://journals.ametsoc.org/doi/ful...LI-D-16-0687.1
Il nuovo monsone africano ibrido:
Global warming induced hybrid rainy seasons in the Sahel - IOPscience
Sahel rainfall recovery linked to warming Mediterranean, study says | Carbon Brief
Ultima modifica di elz; 14/08/2018 alle 10:35
grazie ad entrambi...Elz il primo link mi rimanda ad una pagina non trovata
Mi riferivo all'estate a fasi alterne, la descrizione di @robertino qui valeva l'anno scorso, ma quest'anno è l'opposto.
Poi io nel 2017 e mi pare pure quest'anno avevo detto di non inserire valori numerici in una tendenza stagionale che hanno la stessa valenza dei totopronostici e infatti ecco il risultato...
Mi ricordo pure dell' "estate anni'70" che poi era diventata "estate CON fasi da anni'70".
Stazione Davis Vantage Pro 2
In sostanza quello che ho riassunto precedentemente ovvero ITCZ e IOD oltreché monsone africano : che poi paradossalmente nel deserto piove molto più di pre GW e ciò amplifica i deleteri effetti alle medie latitudini.... Quanto al maggior vapore acqueo presente, qua torniamo al discorso del Nino e all'heat content che esso stesso provoca e poi viene per così dire "distribuito" per NH.... E di tutto abbiamo parlato tranne che di cause antropiche.... Bisognerebbe risalire ai perchè delle maggiori frequenze di NINO rispetto a NINE, e qui a mio avviso entrano in gioco:
- AMO
- ATTIVITÀ SOLARE
- FORRZANTI ANTROPICHE
Ne ho citate solo 3, ma a mio avviso le forzanti naturali hanno un peso di gran lunga prevalente rispetto a quelle antropiche.
per l'appunto nord esmferico, non globale
come ho precisato prima parlo di dati delle singole annate e non di trend consolidato, per quello è presto ovviamente
del resto basta che prendi un qualsiasi dataset
cambiano i valori assoluti ovviamente ma il delta rimane molto simile
Segnalibri